Malavita a Rimini. Turismo e vicinanza a San Marino

Malavita a Rimini. Turismo e vicinanza a San Marino

Secondo Lorenza Lavosi di Il Resto del Carlino, il pensiero del Procuratore della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli, circa la presenza della malavita organizzata nella provincia –  per quanto ai fattori di rischio-   si può sintetizzare  così: la realtà turistica e la vicinanza con lo stato di San Marino.

 Giovagnoli, per stroncare il fenomeno, dice che è essenziale la collaborazione di certi professionisti: «Notai,
avvocati, commercialisti
». Per osservare subito però che ancora una volta ci si scontra con San Marino.

 « Le norme sulla trasparenza, contro il riciclaggio,
prevedono che siano tutti tenuti a segnalare le operazioni sospette.

Questo è
anche uno dei motivi di contrasto  con
San Marino.

Chi è l’utilizzatore finale del denaro? Finora San Marino non è
stata inserita tra le autorità riconosciute che segnalano i sospetti
». 

Quest’ultima affermazione contrasta nettamente con quanto dichiarato  un giorno sì e l’altro pure dai Segretari di Stato Antonella Mularoni e Marco Arzilli: San Marino collabora costantemente e lealmente nella lotta alla malavita  coi propri uffici ad hoc. Con l’Italia, se si è arrivati oggi a un  grado di collaborazione come c’è
oggi a livello di tribunale e a livello di forze dell’ordine, devo dire che a
questo livello ci si è comunque  arrivati oggi,  grazie alle normative 
ulteriori che sono state adottate e a disposizioni molto precise che sono state
date.

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