Manovra del governo di San Marino, inaccettabile

Manovra del governo di San Marino, inaccettabile

Manovra correttiva: inaccettabile!
La manovra correttiva presentata dal Governo, confrontata con i sindacati e le associazioni di categoria, ma non con le forze politiche, ci è ancora oscura nei dettagli.
Sembra però emergervi una preoccupante tendenza a fare pagare la crisi a chi in questi anni ha vissuto solo del proprio lavoro anziché a chi la crisi l’ha generata, sfruttando oltre ogni limite il sistema San Marino.
Se la risposta è contrazione dei diritti di frontalieri e precari e aumento delle tariffe di acqua, luce e gas, significa che questo governo oltre a non avere i numeri sotto controllo, oltre a dare cifre fuori da ogni senso del reale (gli 80 milioni di euro che il governo ha affermato di aver risparmiato, sono in realtà debiti non ancora pagati alle aziende e ai cittadini!), ha anche un atteggiamento iniquo e soprattutto dimostra di essere senza coraggio e senza forza nei confronti di chi ha prosciugato il Paese.
Nessun accenno ad una tassazione degli immobili sfitti e dei beni di lusso, nessun provvedimento per requisire capitali ed immobili frutto di attività illecite legate al riciclaggio e alla frode fiscale massiva nei confronti di stati terzi, nessun provvedimento di tassazione progressiva per i redditi alti. Ed ancora, nessuna azione legale nei confronti dei pirati della finanza e del commercio che hanno messo a rischio la stabilità economica del Paese e gravemente compromesso la sua reputazione.
Per questo la manovra, per quanto è giunto a noi fino a questo momento, è inaccettabile.
Tutti devono partecipare a salvare il Paese, ma non tutti allo stesso modo, chi si è arricchito senza limiti giocando sul concetto di sovranità dovrà pagare di più, molto di più; così anche gli speculatori del mattone e i burocrati dagli stipendi d’oro non sempre meritati. Chi ha fondato il proprio consenso alimentando il clientelismo e l’assistenzialismo non può oggi cercare di riciclarsi dicendo basta a tutto questo! Chi fa ancora parte della casta delle frodi e dell’impunità deve pagare.
Le crisi servono se sono purificatrici, se ripristinano giustizia ed equità, se affermano un nuovo quadro di legalità. Se invece vengono fatte pagare agli ultimi e ai deboli, le crisi servono solo ad affermare ancora più decisamente la violenza del più forte.
Di fronte a quanto sta avvenendo chiediamo ai cittadini di riappropriarsi dello spazio pubblico e di reclamare giustizia, equità e legalità.
Per questo fin da subito aderiamo alla manifestazione della Centrale Sindacale Unitaria: per lottare affinché la crisi non venga fatta pagare ai più deboli, lasciando impunito chi ha compromesso il futuro della nostra Repubblica!

Sinistra Unita

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