Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino: Cis

Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino: Cis

Il Resto del Carlino

“Traditi dalla nostra banca”. La Rabbia degli ex  consiglieri

Rinviati a giudizio 19 membri del cda dell’istituto di credito

L’ex Presidente Giuliano  Ioni si dimette dalla presidenza della Fondazione Carim

Manuel Spadazzi

 

LA VOGLIA di parlare è poca. Si sentono traditi e attaccati dalla Carim, «dopo aver fatto tanto, in questi anni, per il bene della banca». La stessa Carim che ha deciso ora di avviare l’azione di responsabilità contro alcuni dei 19 ex amministratori rinviati a giudizio, e di costituirsi parte civile nel maxi processo contro i vecchi vertici dell’istituto di credito.
«NON DICO nulla, lasciamo stare», mastica amaro l’ex presidente Giuliano Ioni. Il quale deve rispondere anche dell’accusa di associazione a delinquere, oltre che di false comunicazioni societarie e altri reati, insieme ad Alberto Martini e Claudio Grossi, rispettivamente ex direttore e vice della Cassa. Ioni non parla, ma ha fatto un gesto che ha destato molto scalpore negli ambienti di piazza Ferrari: ha rassegnato le dimissioni da socio della Fondazione Carim, l’azionista di maggioranza della banca. Un chiaro segnale di sfiducia a chi, secondo lui, doveva tutelarlo, compreso il presidente della Fondazione Linda Gemmani.
ALLA BANCA e alla Fondazione hanno scritto un’accorata lettera, la settimana scorsa, altri due degli ex amministratori rinviati a giudizio, Luciano Liuzzi e Gianfranco Vanzini. Entrambi facevano parte del consiglio d’amministrazione che è stato in carica fino all’aprile del 2010, e contro cui la Carim avvierà ora l’azioene di responsabilità. «La nostra posizione è chiara, netta – attacca Liuzzi – Se abbiamo fatto degli sbagli, li abbiamo già pagati con la sanzione di Bankitalia. Tra l’altro, è sempre facile accusare qualcuno di aver commesso degli errori col senno del poi. E in ogni caso, ripeto, abbiamo già dato, viste le pesanti multe comminate da Bankitalia». Ma «l’accusa che ci viene mossa adesso con questo processo è molto più grave, e siamo stupiti delle azioni che vuole intraprendere la banca nei nostri confronti». Liuzzi, come Vanzini e altri, sfodera però un certo ottimismo: «Sono convinto che la nostra posizione verrà chiarita, e che alla fine verremo assolti».
LO SPERANO anche tutti gli altri ex consiglieri che finiranno alla sbarra il 20 settembre, a partire da Mauro Gardenghi. Che trova «ingiusta e ignobile la situazione che stiamo vivendo. Non solo siamo stati rinviati a giudizio, ma la banca ora vuole pure chiederci i danni. Siamo devastati, ma al contempo fiduciosi sull’esito del procedimento. Io sull’onestà di Ioni e degli altri ex membri del consiglio di amministrazione di Carim metto la mano sul fuoco. Di sbagli ne sono stati fatti, ma il vero sbaglio è stato quello di comprare il Cis (il Credito italiano sammarinese), pagato quasi 120 milioni di euro e poi, dopo il commissariamento, svenduto a 40…».
Manuel Spadazzi

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