Marco Gatti. Al Kursaal Congressi e Poker. Defiscalizzare per Parco Tecnologico. Agenzia Dire Torre1

Marco Gatti. Al Kursaal Congressi e Poker. Defiscalizzare per Parco Tecnologico. Agenzia Dire Torre1

TURISMO. GATTI (PDCS): AL KURSAAL CONGRESSI E POKER  

“DEFISCALIZZAZIONI E PIU’ TECNOLOGIA PER PARCO SCIENTIFICO”

     Il rilancio economico della futura   San Marino non puo’ essere caricato solo sulle spalle dello   Stato. I privati devono fare la loro parte. Marco Gatti,   segretario del Pdcs, primo partito di maggioranza, interpellato   dall’agenzia Dire, parla a 360 gradi dello sviluppo economico   della piccola Repubblica, affrontando tutti i nodi emersi   nell’ultima settimana: dalle lamentele delle associazioni degli   operatori turistici e commercianti, al parco scientifico e   tecnologico, fino alle ultime dichiarazioni rilasciate alla   stampa italiana dal presidente Bcsm, Renato Clarizia.

      Le proposte avanzate all’esecutivo da Osla, Usc e Usot, ovvero   il rafforzamento del turismo del benessere, di quello culturale e   congressuale, fino all’ampliamento del settore giochi, “sono da   approfondire e meritano delle risposte”, spiega Gatti, che   solleva pero’ la necessita’ di fare le dovute distinzioni “tra   compiti dello Stato e quelli dei privati”. Il primo ha il dovere   di “creare le infrastrutture per la politica economica che si   vuole far sviluppare in armonia con il territorio e le   aspettative di qualita’ della vita dei cittadini”. In questa   direzione si collocano le tappe indicate dalle associazioni: il   turismo del benessere, quello culturale e congressuale, “nicchie   che possono essere molto sviluppate a San Marino”, ribadisce.
   “Pero’- aggiunge- e’ fondamentale che il privato inizi a crederci   per primo”.
      Entrando nei dettagli, il segretario Dc si chiede se non sia   inutile organizzare grandi eventi se poi non esistono sul   territorio strutture alberghiere adeguate, tanto che “spesso i   partecipanti finiscono per soggiornare a Rimini”.   In definitiva, non si puo’ chiedere   allo Stato che travalichi i suoi compiti, ovvero “quelli di   sviluppare infrastrutture- chiarisce Gatti- quindi viabilita’,   parcheggi, cablatura per tutti i servizi informatici, anche in   sinergia con investitori privati”, ma anche “individuare zone   dove sara’ possibile insediare nuovi alberghi, centri benessere e   favorire il privato nell’implementare questi servizi nelle   proprie attivita’”.
      Un capitolo a parte meritano i giochi: “Avere una societa’   statale che gestisca tutto il settore e’ l’unica strada possibile   per uno Stato piccolo come il nostro”. Occorre pertanto   realizzare “un polo dell’intrattenimento” in cui la societa’   sviluppi altri servizi oltre il gioco. A fianco di questo si   possono utilizzare le strutture del centro Kursaal, oggi   “occupato da attivita’ che poco hanno a che vedere con   l’attivita’ congressuale”, come la sede della Gendarmeria e di   Rtv, per le quali vanno trovate “sedi piu’ idonee”.
      Tra i compiti dello Stato individuati come prioritari, Gatti   cita la cablatura del territorio: “E’ necessaria e urgente per il   parco tecnologico- spiega- cosi’ come si deve anche rivisitare la   politica sulla telefonia e sulle strutture di telefonia”. Sempre   per accelerare la realizzazione del parco scientifico “sara’   importante prevedere delle defiscalizzazioni- continua il   segretario- per chi fa sviluppo e ricerca, ma senza   infrastrutture tecnologiche, la politica fiscale non e’   sufficiente”. Cosi’ come sara’ necessario poi portare cervelli a   San Marino “e questo vuol dire aprirsi e dare loro domicilio o   residenza”. Sullo sviluppo del settore della   ricerca, in particolare rispetto alle energie rinnovabili, il   segretario Pdcs cita le ultime dichiarazioni del presidente di   Bcsm, Renato Clarizia, rilasciate a iljournal.it e storce il   naso. Il numero uno di via del Voltone ha infatti definito le   energie alternative “l’ultima spiaggia” per San Marino: “La   nostra territorialita’ non si presta troppo allo sfruttamento di   fonti energetiche alternative, che invece sotto il profilo della   ricerca possono comunque trovare un loro sbocco, ma non sono di   certo l’ultima spiaggia per il Paese”.
      Di fatto, il sistema economico sammarinese e’ molto   diversificato e “come per il passato, in futuro non intendiamo   concentrarci su un unico settore economico”. Ironizza poi su   un’imprecisione dell’articolo: “Sono rimasto sorpreso di sapere   che il segretario di Stato Marco Arzilli, padre del movimento   ‘Noi sammarinesi’, sia in realta’ italiano e ce l’abbia tenuto   nascosto”. La svista attribuita a Clarizia “mi conferma- chiude   il capitolo Gatti- che l’articolo e’ il frutto di un errato   assemblaggio giornalistico”.
      Lo scudocrociato passa poi ad analizzare il sistema   finanziario e le sue prospettive: “Gli operatori sammarinesi non   possono pensare di ridursi ma di rilanciarsi, non vogliamo altri   disoccupati”, sostiene, suggerendo di puntare alle nicchie   snobbate dai grandi della finanza ma che, “per un piccolo Stato e   per i piccoli operatori possono essere interessanti”. Banche e   finanziarie dovrebbero poi “iniziare a investire in   professionalita’ capaci di aprirsi su nuovi mercati e servizi”.
   E’ cio’ che la maggioranza si aspetta dagli operatori privati,   cosi’ come “da Banca centrale- conclude- attendiamo in tempi   brevi accordi con Bankitalia, ma soprattutto con le Banche   centrali di altri Paesi”, alla luce anche delle difficolta’ di   rapporti con l’Italia.

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