Per Marco Lombardi (PDL) la crisi dell’amministrazione di Rimini passa da tre diverse notizie. Una riguarda il metrò di costa, che secondo il Consigliere di centrodestra ‘pare ormai aver imboccato un binario morto’: ad essere contrari ormai sono anche ‘autorevoli studiosi come Campos Venuti e pezzi importanti del PD’. Il suggerimento di Lombardi è quello di ‘dire basta e pensare a qualcosa di nuovo e di più moderno sfruttando anche la possibilità che il Governo Berlusconi ci da di dirottare gran parte dei fondi su altre opere’.
La seconda notizia riguarda la pubblicazione delle retribuzioni dei dirigenti del Comune i Rimini. ‘Una parte considerevole del compenso – spiega Lombardi – è determinato dal raggiungimento di un ‘risultato’ e quindi la politica può valutare l’operato del dirigente, condizionandone la retribuzione. Per cui delle due l’una: o la Giunta non interviene perché si sente in colpa per non dare adeguati mezzi ai dirigenti o, in virtù di un connubio perverso tra amministrazione e politica, questa non vuole o non può valutare con rigore l’operato di un dirigente’.
Il terzo ‘caso’ riguarda infine la ‘sfiducia’ incassata dall’amministrazione nel quartiere 2, ‘saldamente in mano al centrosinistra’, che ‘ha bocciato il bilancio del Comune presentato in pompa magna dal Vice Sindaco Melucci e dagli Assessori Beltrami, Biagini, Zerbini e Magrini, che, di fronte alle critiche incalzanti dei consiglieri e del pubblico presente, non hanno saputo far altro che trincerarsi dietro la solita scusa dei limiti imposti dal patto di stabilità’.
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