Marco Mobili di IlSole24Ore: San Marino, ai raggiX 27 mila abitanti

Marco Mobili di IlSole24Ore: San Marino, ai raggiX 27 mila abitanti

IlSole24Ore

Guardia di Finanza. Movimenti bancari dal 2009 al 20014

San Marino, ai raggiX  27 mila abitanti

La somme in gioco. Nel mirino di Fiamme gialle e Procura di Forlì un
tesoretto di 22 miliardi sottratti al fisco italiano con in
trasferimenti nel Titano

Marco Mobili

ROMA – Pronti i 27mila identikit
dei contribuenti italiani che dal 2009 al 2014 hanno effettuato
movimentazioni bancarie e operazioni finanziarie con San Marino. A
consegnarli personalmente al procuratore della Repubblica di Forlì,
Sergio Sottani, titolare dell’inchiesta giudiziaria che fino a oggi ha
fatto emergere redditi nascosti al fisco per oltre 850 milioni e un’Iva
evasa per circa 153 milioni, è stata la Guardia di Finanza.

Nel corso
di un incontro avvenuto ieri a Roma in via XXI Aprile, il generale
Gennaro Vecchione a capo del comando tutela economia e finanza (il nuovo
nucleo voluto dal comandante generale Saverio Capolupo per le indagini
integrate e che accorpa i nuclei speciali Entrate, Spesa pubblica e
frodi comunitarie, Scico e Valutario) ha spiegato come si è arrivati
alla “radiografia fiscale e patrimoniale” di tutti e 27mila i soggetti
italiani che hanno effettuato operazioni con la Repubblica del Titano.
Dall’analisi
di rischio integrato, che si sofferma contemporaneamente sugli aspetti
fiscali, di antiriciclaggio e di criminalità organizzata, i 27mila
contribuenti italiani sono stati suddivisi in tre tipologie di soggetti a
rischio. Nella cosiddetta «fascia A» sono finiti in 7mila: si tratta di
soggetti capaci di effettuare dal 2009 al 2014 operazioni superiori ai
10 milioni di euro. Nella «fascia B» sono stati fotografati, invece,
tutti i contribuneti che hanno effettuato operazioni superiori al
milione di euro. Nella terza e ultima fascia, che Vecchione ha definito
«soggetti fiscalmente pericolosi», sono stati inseriti quei contribuenti
che presentano una forte sproporzione tra redditi e patrimoni
dichiarati e operazioni con San Marino.
Per ognuno di questi 27mila
contribuenti la Guardia di Finanza ha attribuito un indice di
pericolosità alto, medio e medio basso. Sempre grazie all’approccio
integrato che ha permesso di applicare a un’indagine di polizia
giudiziaria la metodologia ampiamente collaudata dalle Fiamme Gialle
della progettualità operativa, è emerso ad esempio che molti dei
soggetti coinvolti hanno precedenti penali «di spessore» (così si limita
a definirli Vecchione).
Nel mirino della Procura di Forlì e della
Guardia di Finanza ci sarebbe un tesoretto di circa 22 miliardi (che
sale a 33 miliardi se si sommano le operazioni dei 22mila contribuenti
di San Marino o residenti all’estero al momento non “fotografata” dalla
Gdf) che non sarebbe stato dichiarato al Fisco grazie ai trasferimenti
dall’Italia alle banche di San Marino. Ora ci sarà da valutare quante di
queste somme saranno già rientrate in Italia con l’adesione alla
voluntary disclosure e ai suoi tempi supplementari che il Governo punta a
concedere con la proroga del termine dal 30 settembre al prossimo 30
novembre (e fino al 31 dicembre per integrare le domande, si veda pagina
43). Certo è però che dal giorno successivo al termine dell’operazione
rientro dei capitali, alle Fiamme Gialle sarà sufficiente pigiare un
tasto per incrociare i 27mila identikit dei furbetti di San Marino con
le domande o meno di adesione alla disclosure e, a quel punto, «tirare
la rete

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