L’informazione di San Marino
Trasparenza
Secretata
Marino Cecchetti
La prima volta che si
fece finta di abolire le società anonime in Consiglio, la legge – che passò
con una maggioranza ‘bulgara’ – stabiliva che i nomi degli azionisti fossero
nella disponibilità dei notai, i quali notai erano tenuti al segreto
professionale. Quando i funzionari sammarinesi, in una riunione paritaria a
Roma, cominciarono ad illustrare il grande passo fatto dal loro Paese verso la
trasparenza, non
ci scappò una pernacchia allo Totò, ma poco ci mancò. Quel provvedimento è
noto come un ossimoro che passerà alla storia:
anonimato trasparente.
Come verrà definita la deliberazione consiliare presa ieri a maggioranza
‘bulgara’ sui beneficiari
effettivi dei soggetti finanziari i cui nomi saranno accessibili ai
consiglieri, i quali consiglieri saranno tenuti al segreto? Trasparenza
secretata?
Viene da ridere. Ammesso che qualcuno – non del circolo – se la senta ancora di riderci su, dopo aver saputo che politici che ne hanno fatto di tutti i colori aspettano solo di tornare a farne di tutti i colori, sulle loro Porsche da nababbi nullatenenti (anzi, qualcuno no, possiede un motorino).
La deliberazione del 22 dicembre fa pendant col condono, brillantemente denominato ‘transitorio fiscale’.
Perché la intelligenza dei politici anziché nell’inventare queste denominazioni non viene applicata, almeno una volta, nella risoluzione di un qualche reale problema? In testa hanno solo le esigenze dei poteri forti, quasi sempre coincidenti con quelle dei diversamente onesti.