Massimo Maiani (Pdcs): “L’accordo con l’Ue e l’Università siano volano di sviluppo per San Marino”

Massimo Maiani (Pdcs): “L’accordo con l’Ue e l’Università siano volano di sviluppo per San Marino”

La sfida dell’adesione all’Ue sarà uno spartiacque per noi sammarinesi.

Dovremmo adeguarci alle normative comunitarie ed avremo la possibilità di non essere più emarginati e di espandere i nostri interessi, lavori ed affari oltre confine senza le attuali limitazioni e dinieghi. D’altra parte dovremo trovare l’equilibrio con il flusso di aziende e professionisti che decideranno di venire ad operare a San Marino.
Io credo che sia un’opportunità, non dobbiamo avere paura.

Tra i settori che potrebbero beneficiare di più di questa apertura c’è l’artigianato, che vive un momento particolare. Le aziende ci sono ancora ma faticano a trovare giovani che possano dare il ricambio generazionale. Questo è un problema reale e necessita una incentivazione per non disperdere competenza di eccellenza.

Il settore edile è in forte crisi anche se alcuni interventi sono stati adottati negli ultimi anni dal Governo, con incentivi alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.
Oggi abbiamo la possibilità di ristrutturare gli immobili, adeguandoli ed aggiornandoli alle più innovative tecnologie che portano ad un miglioramento ed un risparmio energetico, creando impianti di fotovoltaico per ottimizzare le fonti alternative ai combustibili fossili, un adeguamento sismico delle strutture.

Gli incentivi edilizi servono per aiutare il cittadino a scegliere la strada della nuova costruzione che non presenta vincoli di applicazione delle norme in materia, creando un nuovo patrimonio edilizio, più sicuro, più sostenibile e dotati dei migliori moderni confort abitativi.

Questi provvedimenti sono attualmente gli unici aiuti al settore edilizio, in quanto la mancata uscita del nuovo Piano Regolatore Generale ha modificato le opportunità di espansione del settore.

In generale l’accordo con l’Ue sarà un tema di assoluta priorità per la prossima maggioranza. Ora la Segretaria agli Affari Esteri ha diffuso il documento dell’accordo San Marino anche in italiano quindi tutti possono capirne meglio il contenuto e risolvere le perplessità.

Le conseguenze dell’accordo ricadranno anche sulla libera circolazione delle persone, un fenomeno che va gestito alla luce delle criticità sul sistema abitativo. Il patrimonio edilizio esistente non utilizzato deve essere messo a disposizione del mercato ed attualizzato ai confort moderni. D’altra parte il sistema bancario deve fare la sua parte sostenendo gli investimenti necessari.

Parallelamente all’accordo con l’Ue credo che l’università debba essere ancora di più motore di sviluppo culturale ed economico. Occorre realizzare lo studentato per poter amplificare il lavoro svolto negli ultimi anni, con una offerta didattica di provato successo.

Non secondario è la ricaduta sull’economia sammarinese, con indotto per il settore immobiliare, affitti, commercio, bar-ristoranti, etc.
I cittadini che hanno immobili sfitti, e non utilizzati a mio parere devono cogliere l’occasione di investire per poi mettere a disposizione del mercato degli affitti, recuperando l’investimento e generando una fonte di reddito che altrimenti non ci sarebbe con edifici inutilizzati.

Il territorio è limitato perciò tutte le zone possono giovare dell’indotto dell’università, dando un offerta più completa con costi minori in caso di distanza maggiore dall’ateneo.

Problema della denatalità ricade pesantemente nel mondo della scuola sia primarie che secondarie, la quale deve affrontare una riorganizzazione pesante.
La formazione scolastica a San Marino è sempre stata una priorità in cui abbiamo investito tante risorse economiche.
La cultura e la formazione sono le fondamenta del paese.

Infine penso che San Marino debba fare di più per sostenere la famiglia. 

Occorre flessibilità nel lavoro per assistere figli ed anziani. Dobbiamo potenziare asili, scuola, doposcuola, attività ludiche, attività sportive, biblioteche e spazi di aggregazione giovanile e non.

Occorre incentivare il volontariato. Tantissimi pensionati che hanno ancora anni da spendere dovrebbero mettersi a disposizione della collettività ed assolvere a quelle mansioni secondarie, la molto importanti quali aiuto come accompagnatori in supporto agli anziani. Questo già succede al centro diurno di Serravalle, in cui si promuovono attività con le persone anziane possono passare le loro giornate in compagnia.

I punti cardine di una buona società per me sono onestà, rispetto, competenza, solidarietà, preparazione. 

 

Massimo Maiani – Candidato n. 27 PDCS

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