Master universitari per insegnare a mangiare ai bambini

Master universitari per insegnare a mangiare ai bambini

L’universita’ di San Marino, in
sinergia con l’ateneo di Parma, ha deciso di specializzarsi in
alimentazione per i piu’ piccoli. E lancia due master, uno di
primo livello in Qualita’ e sicurezza dell’alimentazione dei
bambini in una societa’ multietnica; e uno di secondo livello in
Strategie per la promozione e la tutela della sicurezza e della
qualita’ dell’alimentazione in eta’ evolutiva. La mission comune
e’ formare esperti nella tutela e promozione del mangiar bene,
sano e di qualita’, che ora come ora scarseggiano.
“La nostra, da universita’ di studiosi, sta diventando
un’universita’ di studenti puntando su specializzazioni diverse
dagli altri atenei”, spiega alla stampa il rettore dell’ateneo
sammarinese, Giorgio Petroni, sottolineando come il “tema della
nutrizione sia stato fin qui trascurato in Italia”. Tant’e’ che
“siamo tra i primi a organizzare due master specifici, nella
direzione di un maggiore impegno dell’universita’ in campo
sanitario”. Anche perche’ la malnutrizione e’ ormai un problema
globale che nei prossimi anni incidera’ sulla spesa sanitaria
piu’ del fumo. Da qui l’importanza, mette in luce Alessandro
Mangia, pro rettore dell’ateneo parmense, di “una corretta
alimentazione nell’eta’ evolutiva”. Ma anche di una “corretta
comunicazione”. Senza dimenticare che in una societa’ multietnica
come quella attuale, “il cibo come fatto culturale e’ un
importante strumento di integrazione”.
due master, aperti a 20 studenti
ciascuno, si articolano in un anno di corso per 1.500 ore totali,
al costo di iscrizione di 2.500 euro. Con la meta’ delle lezioni
fruibili via Internet. E si avvarranno delle competenze di 9
universita’ italiane, oltre che della possibilita’ di effettuare
stage nelle grandi industrie alimentari. Tra gli obiettivi,
aggiunge il vicedirettore del master, Maria Letizia Petroni, c’e’
anche quello di migliorare i menu’ nelle mense scolastiche.
In Italia il 20% e’ speciale e sono diversi anche quelli
etnici. E anche San Marino si sta adeguando. Se fino a 10 anni fa
infatti i menu’ erano tutti uguali e preparati da una
multinazionale con sede a Milano, ora si punta piu’ sulla
gastronomia nostrana.

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