Messaggio reggenza Ecc.mi Capitani Reggenti Massimo Ceci e Oscar Mina

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INDIRIZZO DI SALUTO REGGENZA MASSIMO CENCI – OSCAR MINA IN OCCASIONE DELLA PRIMA SEDUTA CONSILIARE DEL SEMESTRE


Onorevoli Consiglieri,

Onorevoli membri del Congresso di Stato,

è con sincera emozione che ci rivolgiamo a voi per un sentito indirizzo di saluto in apertura di questo importante semestre.

Questo nostro intervento vuole essere un atto di stima e un atto di profondo rispetto verso il Consiglio Grande e Generale.
e attraverso il Consiglio Grande e Generale, legittimo depositario della sovranità popolare, intendiamo salutare tutto il popolo sammarinese, del quale abbiamo l’onore di fare parte, che dovrà essere sempre presente come guida ideale per ogni nostra azione.

Il popolo sammarinese vi ha scelto, ci ha scelto, per rappresentarlo.
Sta a noi gestire al meglio questo mandato, avendo sempre e comunque come obiettivo il bene comune, che non potrà mai conciliarsi con l’interesse personale o di categoria ma prevalere su quello di parte, e nell’interesse generale del Paese.

La straordinaria importanza che riveste il ruolo del Consigliere deve essere elevata alla massima dignità da ognuno di noi, perché mai come in questo momento i cittadini che rappresentiamo hanno bisogno di esempi, di modelli e di riferimenti positivi.

Un comportamento serio e responsabile, che valorizzi l’alto compito a cui siamo chiamati, è indispensabile per ridurre la distanza fra la politica e la gente.

Ed è un comportamento che non può prescindere dal rispetto del Regolamento Consiliare, strumento operativo considerato da tutti ormai datato e che auspichiamo venga adeguato quanto prima per garantire uno svolgimento più efficiente dell’attività parlamentare.

Questa Reggenza è la prima espressa dal Consiglio nominato con la nuova Legge Elettorale.

Abbiamo tuttavia ben chiaro che il primo dovere dell’alta carica istituzionale cui ci avete chiamato è quello del rigoroso rispetto del principio di assoluta parità delle prerogative di tutti i Consiglieri nell’espletare, nel rispetto dei ruoli di maggioranza e minoranza, i compiti loro attribuiti dalle nostre leggi.

La sorte ha voluto legare il nostro nome a un momento importante nell’evoluzione dei rapporti con la vicina Italia, momento che è venuto a coincidere con il 70° Anniversario della firma della Convenzione di Amicizia e Buon Vicinato siglata fra i due Stati.
Un’amicizia antica, quella con la Repubblica Italiana, vitale per il nostro Paese, che non può né dovrà mai essere posta in discussione e che non può essere compromessa da situazioni contingenti o condizionata da incomprensioni.

L’Italia, Paese amico al quale siamo legati da comuni radici di cultura e di civiltà, è stata duramente provata in questi ultimi giorni dal gravissimo terremoto che ha colpito la Regione dell’Abruzzo. Abbiamo espresso, attraverso una lettera al Presidente Napolitano, la nostra sincera e profonda solidarietà unitamente a quella dell’intero Popolo Sammarinese.


Anche da questa sede, a nome di tutte le Forze Politiche Consiliari, desideriamo rinnovare i sensi della nostra vicinanza e del nostro pensiero affettuoso a tante persone – uomini, donne, bambini – profondamente colpiti nei loro beni e nei loro affetti.

Tutto questo è avvenuto mentre la comunità internazionale sta affrontando una delle crisi economiche più gravi e complesse del dopoguerra.

Nessuno Stato può pensare di uscirne indenne. Neanche il nostro, che per dimensione e caratteristiche dovrà sapere coniugare la sua autonomia e la sua sovranità con un rapporto solido e lungimirante con tutte le altre realtà politiche ed economiche.

È impensabile, infatti, credere di poter risolvere questo momento di difficoltà da soli. La collaborazione fra gli Stati sarà tanto necessaria quanto obbligata.

Dobbiamo anche essere consapevoli che un momento storico è concluso e che è necessario definire le coordinate per un nuovo modello di sviluppo.

Questo momento di crisi può tuttavia essere considerato anche come una grande opportunità per tutti noi: la possibilità di recuperare i valori veri, quei valori etici e morali che hanno contraddistinto l’operato di tanti sammarinesi che, in passato, hanno contribuito a fare apprezzare e stimare il nostro piccolo Paese.

Per riconfermare la nostra identità dobbiamo però ripartire dalla nostra storia, dalla nostra cultura, delle nostre tradizioni, troppo spesso disattese ed ignorate per ricercare gli effimeri interessi del momento.


Se il vostro lavoro, se il nostro lavoro, sarà sorretto da questi punti fermi allora potremo essere sicuri di aver adempiuto al meglio alla nostra funzione, di avere degnamente ricoperto il nostro incarico.
Se non sarà così ci ritroveremo, nuovamente, a dover ripartire per recuperare il tempo perduto.

A conclusione di questo breve messaggio di saluto desideriamo ringraziare i nostri predecessori, Ernesto Benedettini e Assunta Meloni, che ci hanno agevolato nel compito di assumere al meglio, pur nei limiti delle nostre personali capacità, questo importantissimo mandato.


Anche a voi, Onorevoli Consiglieri e Onorevoli membri del Congresso di Stato, chiediamo sostegno e collaborazione.
Siamo certi che non ci mancheranno, nell’interesse delle istituzioni e del nostro Paese.

Buon lavoro.

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