Michele Santoro si difende e puntualizza

Michele Santoro si difende e puntualizza

Michele Santoro si difende e puntualizza, in una intervista al CORRIERE ROMAGNA, dopo le polemiche suscitate dalla puntata di AnnoZero su San Marino.

Anzitutto ribatte le accuse e le illazioni che gli si sono lanciate contro sul piano personale, per aver sposato una Annibali, cioè la figlia di un imprenditore con vasti e antichi interessi sul Titano: Mia moglie è legata a profondi sentimenti di affetto e di riconoscenza alla famiglia Annibali. C’è gente che dice che Santoro sputa nel piatto in cui mangia, ma io (in questo senso) non ho mai mangiato in nessun piatto riminese. Sono una persona che vive del suo lavoro e ne ha a sufficienza per poter condurre una vita agiata. Mia moglie (purtroppo per lei), non è nemmeno un’erede diretta di questa famiglia semplicemente perché non porta quel cognome.
Quanto ai rapporti italo-sammarinesi, Santoro afferma: C’è un problema soprattutto di leggi dello Stato italiano e di accordi con San Marino… L’Italia dovrebbe partire intanto dal fatto che parliamo di uno Stato indipendente e poi fare dei patti di buon vicinato che siano trasparenti e impediscano di approfittare di una situazione grigia come è quella di San Marino, così come la definisce l’Unione Europea. Insomma non è nera, non è un paradiso fiscale di quelli famigerati .
Continua Santoro: Se delle persone vivono e operano prevalentemente in Italia è giusto che paghino le tasse allo Stato italiano. Guardate anche a quel che è uscito sul SOLE 24 ORE: un signore chiama una banca di San Marino e la banca gli risponde “Non si preoccupi, prepari i soldi che veniamo con le nostre macchine a recuperarli”. Questo è preoccupante. Non è una ragione per dichiarare guerra allo Stato ma vuol dire che ci sono delle cose da chiarire sotto il profilo fiscale e abbiamo delle cose da chiarire nei rapporti con San Marino.

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