Mics incontra la cittadinanza

Mics incontra la cittadinanza

Viviamo un’allarmante crisi politica ed economica sfociata in una recessione  che negli ultimi mesi si è notevolmente acuita, producendo insoddisfazione sociale, disoccupazione e una crescente ed incontrastata sfiducia nella politica dei partiti. Lo stato in cui verte l’economia e la società sammarinese, impone, indistintamente a tutti coloro che hanno a cuore il nostro Paese, di fare proposte concrete e positive per risollevare le sorti di una Repubblica ormai in ginocchio. Impone soprattutto alla cittadinanza di responsabilizzarsi, prendendo coscienza di una situazione ogni giorno più difficile. Il Mics nel nome di una democratica convivenza, ha l’obiettivo di sostenere e supportare nel Paese i valori e i principi di civiltà, democrazia, legalità e giustizia. Per questa ragione ritiene opportuno dare voce ai cittadini che possano apportare miglioramento qualitativo alla cosa pubblica e a tutti quei politici che, consapevoli del grave momento, prenderanno le distanze da un passato politico scriteriato e catastrofico, mediante idee e progetti che pongano al centro dello Stato la figura del cittadino, discostandosi apertamente dai miseri giochi di potere, che hanno fatto di San Marino un Paese tanto di effimera ricchezza quanto di arretratezza culturale. Ricchezza spesso frutto di un’economia perlopiù fittizia, quando non collusa con la malavita organizzata,testimone di una classe dirigente che negli ultimi decenni non ha saputo dare una lettura costante all’economia e alla politica globale, sapendo solo produrre un benessere diffuso, frutto e riflesso di voleri altrui. Ora! Urgentemente! San Marino necessita di un cambiamento culturale e di una nuova classe dirigente capace di costruire un futuro attento ai bisogni di tutti e non solo di pochi, aperto agli interessi della collettività e non più a quelli delle lobby di potere (interne ed esterne) che l’hanno condotto verso un percepibile fallimento strutturale e istituzionale.
A San Marino si rende necessario reinventare il senso civile e democratico della cosa comune, come luogo fondante di uno Stato, al cui centro c’è la condivisione della politica da parte di tutti i cittadini e non solo di pochi uomini di potere. La politica dei partiti ha smarrito il senso della democrazia, lasciando per strada i principi e i valori che disciplinano civilmente uno Stato, aprendo non solo le porte al clientelismo e alla corruzione, ma creando i presupposti affinché questi divengano i due perni d’orientamento. La crisi della politica, ai danni di un’economia sana, ha permesso, a causa di un ambiguo, inadeguato e poco trasparente ordinamento, il proliferare di un’economia disonesta, che, a sua volta, ha prodotto grosse sacche di malavita, ledendo il futuro di questo Paese.
In questo particolare momento occorre reagire e ri-progettare il nostro futuro, non c‘è più tempo per le critiche. È il momento in cui, per far fronte alla crisi che attanaglia il Paese,occorre ritrovare il senso dell’orientamento fornendo proposte che, nel nome della trasparenza legislativa e dell’innovazione culturale, provino, non a dividere o fomentare inutili e controproducenti conflitti sociali, ma ad unire i cittadini che, con consapevolezza,” pretendano” un nuovo modo di fare politica, vicina alle esigenze della collettività. Con questi propositi il MICS ha organizzato per GIOVEDI 10 MAGGIO alle ore 21, presso la sala ex-International di Borgo Maggiore, un incontro aperto alla cittadinanza dal titolo: “Rischio fallimento? Come ne usciamo?”. Nella serata i consiglieri: M. L. Berti, T. Lonfernini, F. Pedini Amati, A. Rossi, A. Zafferani, associazioni e cittadini potranno confrontarsi su idee, proposte e progetti, utili  per dare una vera svolta a questo Paese ormai ridotto in stato di immobilità.

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