Ministro Renato Brunetta sui rapporti fra Italia e San Marino

Ministro Renato Brunetta sui rapporti fra Italia e San Marino

“Non so come, dove e quando si
concludera’ questa fase, ma mi auguro il prima possibile.
Comunque potete considerarmi il vostro uomo all’Havana”. I
rapporti tra Italia e San Marino potrebbero realmente essere ad
una svolta. Parola del ministro della Pubblica amministrazione,
Renato Brunetta, che, nel suo intervento al Forum Ambrosetti in
corso sul Titano, non solo annuncia un incontro tra il premier
Silvio Berlusconi e i Capitani Reggenti per il 27 novembre, ma
parla di una “linea comune di azione” decisa in settimana con il
ministro degli esteri Franco Frattini.
“Puntiamo a chiudere nel piu’ breve tempo possibile questa
fase di transizione- aggiunge- rilanciando cosi’ la costruzione
di nuove regole”. Anche perche’, conclude, “l’incertezza ha un
costo, la certezza un valore”.
“Vedo il futuro di San Marino
nell’Unione europea”. Sul Titano per partecipare al Forum
Ambrosetti, il ministro italiano per la Pubblica Amministrazione,
Renato Brunetta, sottolinea come “l’Ue ne avrebbe un grandissimo
vantaggio, dato che e’ un insieme di specificita’ ed e’ questa la
sua forza”. Dunque “tanto piu’ sono le minoranze, tanto piu’
sara’ forte: e’ l’Europa che ha bisogno di San Marino, non il
contrario”.

Nel suo intervento Brunetta parla del Titano come di una
“vertigine storica, culturale e democratica”. Una vertigine,
aggiunge, “puo’ produrre disastri ma anche visioni del mondo”. In
questo momento storico, prosegue, sta finendo l’epoca del
free-riding e iniziando quella della regolamentazione. E questo
messaggio da San Marino assume una “simbologia straordinaria”. In
un sistema cooperativo, aggiunge, contano “l’individualita’ e il
valore delle idee, non la scala dimensionale: San Marino ha una
grande opportunita’, passare da una visione difensivistica a una
progettuale, senza i condizionamenti socio-economici” propri di
altri Paesi. Dunque il messaggio che lancia Brunetta e’ quello di
“superare la logica del free-riding, innescando un processo di
convergenza basato sulle regole, sulla credibilita’ e sulla
reputazione, che sono asset fondamentali nel mondo globalizzato”.
E il fatto che una “piccola grande Repubblica con una storia
antichissima investa nelle regole- conclude il ministro- e’ il
segno di un cambiamento politico e culturale”.

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