Monica Raschi di Il Resto del Carlino:

Monica Raschi di Il Resto del Carlino:
FONDI NERI COLLEGATO ALL’EX MANAGER GRUPPO FERRUZZI
Già fissato l’interrogatoriodel commercialista Geri
L’ipotesi di reato avanzata è quella di riciclaggio
SI
TERRA’ nei prossimi giorni l’interrogatorio di Lamberto Geri, 82 anni,
decano dei commercialisti sammarinesi che i magistrati hanno iscritto
nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di riciclaggio.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti che hanno già sequestrato al
commercialista un milione di euro, era lui che gestiva un’ingente mole
di denaro su conti intestati a Laura Subini, moglie di Lorenzo
Panzavolta, ex manager del Gruppo Ferruzzi, già condannato in Italia per
concorso in associazione mafiosa. E tale gestione era effettuata in
modo da impedire la tracciabilità del denaro in quanto, sempre secondo
le ipotesi della magistratura del Titano, i soldi non erano di
provenienza lecita. I fondi venivano trasferiti su conti intestati alla
società lussemburghese Dolmen e poi venivano, in parte, riportati su di
un conto corrente aperto in una banca di San Marino intestato a Laura
Subini e su rapporti fiduciari sempre intestati a quest’ultima. Sulla
Dolmen, come viene ricostruito nei vari passaggi finanziari, vengono
accreditati quasi 24 milioni di euro tramite versamenti di denaro
contante, bonifici, trasferimento da libretti al portatore e da conti
esteri e da disinvestimento titoli. Tale provvista’ veniva poi
utilizzata per eseguire investimenti mbiliari, per ritirare contanti,
per eseguire bonifici, per acquistare valuta estera e per trasferire
oltre un milione e centomila euro a favore di Lamberto Geri, con la
causale rimborso soci’. Quello che rimaneva da tutte queste operazioni,
circa 13 milioni di euro veniva trasferita su rapporti intestati alla
signora Subini e successivamente su rapporti intestati a società
fiduciare italiane dopo aver aderito allo scudo fiscale ter. Di fatto i
capitali restano tutti a San Marino e il 10 novembre all’istituto di
credito sammarinese arriva un ordine di trasferimento di 9 milioni di
euro sulla filiale milanese di una banca italiana. Scattano i controlli e
la magistratura provvede al sequestro di 13 milioni di euro. Ma la
ricerca dell’intero capitale (25 milioni) continua da parte degli
inquirenti sammarinesi. I magistrati sono fermamente convinti che Laura
Subini sia solo un prestanome ma il patrimonio sia riferibile al marito e
la provenienza dei capitali non lecita. Per questo è già stato fissato
per il mese di gennaio l’interrogatorio anche della donna attraverso la
richiesta di rogatoria già inoltrata alla Procura generale di Bologna
che la deve inviare alla Procura di Ravenna. Monica Raschi
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