Cari politici sammarinesi,
immaginate per un momento
che il nostro Santo Fondatore possa tornare fra noi per un breve periodo.
Immaginate che possa sedersi a fianco dei Capitani Reggenti in occasione della
prossima sessione consigliare. Alla Sua presenza, siamo certi, smetterete di
parlare in politichese, di fare i forti con i deboli e come di fronte ad un buon
padre di famiglia dovrete rendere conto del vostro operato. Quali scusanti
potrete trovare con colui che ci ha lasciati liberi, per spiegare che il nostro
Paese fra un triennio potrebbe finire nel baratro come è
accaduto alla Grecia dovendo dipendere dai prestiti di altri Stati più o meno
virtuosi? Ci vorrà davvero una bella faccia tosta per far comprendere al nostro
Santo Patrono che state chiedendo sacrifici a coloro che hanno sempre fatto
onestamente il loro lavoro “da buoni scalpellini” ed al contempo state cercando
scappatoie fiscali o condoni per chi ha cercato in tutti questi anni di evitare
di pagare il dovuto arricchendosi a dismisura, speculatori che ci hanno regalato
un paesaggio ricco di cemento e gru che sfiorano le nuvole. Cari politici, come
riuscirete a giustificare la complicita’ con faccendieri senza scrupoli che le
cronache quotidiane evidenziano per i loschi traffici e spiegare come potete non
essere consapevoli della presenza di oscuri personaggi che hanno aperto i nostri
confini alla criminalità organizzata?
Al cospetto del nostro Santo
forse trovereste il coraggio di fare provvedimenti vantaggiosi per lo sviluppo
della nostra piccola ma importante Nazione verso la direzione della trasparenza
e della ripresa economica: controllando chi si cela dietro le tante
“targhettine” di aziende più o meno fittizie che affollano le sedi degli
ecomostri made in San Marino, tassando i tanti appartamenti sfitti che soffocano
i nostri spazi vitali, smettemdo di sparar numeri a caso in occasione di
festicciole e favorendo invece la ricerca e l’Università e studiando infine un
piano industriale per farci uscire dall’attuale empasse economica che ci
schiaccia e ci isola dall’Europa .
Siamo certi che Marino indicherebbe la
strada giusta per poter dare un futuro ai nostri figli, quelle certezze che oggi
nessuno riesce più a darci, ma soprattutto ci farebbe riscoprire la
sammarinesità, quel sentimento insito in ogni cittadino vero di questo paese che
fa si che il bene della Repubblica debba essere sempre superiore all’interesse
personale.
immaginate per un momento
che il nostro Santo Fondatore possa tornare fra noi per un breve periodo.
Immaginate che possa sedersi a fianco dei Capitani Reggenti in occasione della
prossima sessione consigliare. Alla Sua presenza, siamo certi, smetterete di
parlare in politichese, di fare i forti con i deboli e come di fronte ad un buon
padre di famiglia dovrete rendere conto del vostro operato. Quali scusanti
potrete trovare con colui che ci ha lasciati liberi, per spiegare che il nostro
Paese fra un triennio potrebbe finire nel baratro come è
accaduto alla Grecia dovendo dipendere dai prestiti di altri Stati più o meno
virtuosi? Ci vorrà davvero una bella faccia tosta per far comprendere al nostro
Santo Patrono che state chiedendo sacrifici a coloro che hanno sempre fatto
onestamente il loro lavoro “da buoni scalpellini” ed al contempo state cercando
scappatoie fiscali o condoni per chi ha cercato in tutti questi anni di evitare
di pagare il dovuto arricchendosi a dismisura, speculatori che ci hanno regalato
un paesaggio ricco di cemento e gru che sfiorano le nuvole. Cari politici, come
riuscirete a giustificare la complicita’ con faccendieri senza scrupoli che le
cronache quotidiane evidenziano per i loschi traffici e spiegare come potete non
essere consapevoli della presenza di oscuri personaggi che hanno aperto i nostri
confini alla criminalità organizzata?
Al cospetto del nostro Santo
forse trovereste il coraggio di fare provvedimenti vantaggiosi per lo sviluppo
della nostra piccola ma importante Nazione verso la direzione della trasparenza
e della ripresa economica: controllando chi si cela dietro le tante
“targhettine” di aziende più o meno fittizie che affollano le sedi degli
ecomostri made in San Marino, tassando i tanti appartamenti sfitti che soffocano
i nostri spazi vitali, smettemdo di sparar numeri a caso in occasione di
festicciole e favorendo invece la ricerca e l’Università e studiando infine un
piano industriale per farci uscire dall’attuale empasse economica che ci
schiaccia e ci isola dall’Europa .
Siamo certi che Marino indicherebbe la
strada giusta per poter dare un futuro ai nostri figli, quelle certezze che oggi
nessuno riesce più a darci, ma soprattutto ci farebbe riscoprire la
sammarinesità, quel sentimento insito in ogni cittadino vero di questo paese che
fa si che il bene della Repubblica debba essere sempre superiore all’interesse
personale.
Movimento Sottomarino
http://www.s8marino.org