Popolari e ANS presentano il nome e il simbolo che li vedrà correre insieme fino alle elezioni
I simboli sono quelli storici, che hanno contraddistinto i due partiti sin dal loro inizio. Ma da oggi sono affiancati, sullo sfondo stilizzato della Domus Magna Comunis, l’antico Palazzo secentesco, emblema della storia politica ed istituzionale di San Marino. Tutto intorno, racchiuso nei colori nazionali della bandiera, il nome che questa nuova squadra ha scelto: Unione Sammarinese dei Moderati. Ovvero, un nome, una storia, un programma politico ben definito. Che punta al PPE, passando per l’affermazione di valori che fanno parte del comune sentire della gente: dal buon governo alla tutela della famiglia, dal libero mercato in un quadro di regole certe alla difesa del nostro territorio.
In pochi tratti, ma dopo un lungo percorso di confronto e di iniziative congiunti, Popolari e ANS segnano a loro vantaggio una prima importantissima tappa di quelle imposte dalla nuova legge elettorale: insieme si supera meglio lo sbarramento del 3,5%; insieme si può lavorare con più forza per la costruzione di un progetto di coalizione. La forza del dialogo e della dialettica democratica contro le spinte divisioniste che stanno squarciando i grandi partiti.
Nessuno ha rinunciato a niente in questo lungo percorso di aggregazione. E anche nel futuro, entrambi i partiti manterranno la loro individualità e autonomia, pur camminando su sullo stesso binario. E così accadrà anche per chi, eventualmente, in futuro, sentisse la necessità di condividere un obiettivo di crescita. Il contenitore è pronto e il terreno di coltura è fertile.
Lo hanno spiegato chiaramente oggi, in conferenza stampa, i vertici dei due partiti, affiancati dai rispettivi rappresentanti consiliari. I primi benefici sono già arrivati, sia a livello di iniziative politiche, sia a livello di ottimizzazione delle scarse risorse a disposizione dei partitini. Infatti, è stata individuata anche la sede dove andranno a coabitare. I Popolari si sono già trasferiti, AN seguirà a breve.
Ma questo è solo l’inizio dell’avventura dei Moderati. L’USDM muove i primi passi in un contesto politico estremamente frammentato e paradossalmente immobile. La situazione di grande preoccupazione in cui versa il Paese, è il frutto di questa situazione. I grandi partiti, ormai svuotati di progettualità e di ragionamento, minati anche nei rapporti interpersonali, sono diventati ostaggio di correnti interne, e sono sempre più animati da interessi che non sono quelli della “buona politica”. Ma legge elettorale incombe su tutti quanti alla stessa maniera e non fa sconti a nessuno. E’ ora di cambiare registro. L’USDM ha dimostrato che si può. E da qui riparte per lavorare verso l’aggregazione di tutte le forze che condividono il progetto di creare l’alternativa all’attuale maggioranza. Che diventa, ogni giorno di più, impossibile e dannosa per la nostra Repubblica.
San Marino 21 febbraio 2008