Il giudice Pierfrancesco Casula nel lasciare, per pensionamento, il Tribunale di Rimini ha ricordato i ‘fascicoli’ principali di cui ha dovuto occuparsi, i casi Muccioli, Ravaioli, Giacomelli ed anche le rogatorie verso la Repubblica di San Marino.
Rogatorie inviate nell’ambito di indagini sullo stato patrimoniale di alcuni soggetti che era necessario determinare in cause di separazione fra coniugi ed a cui il Tribunale Commissariale sammarinese aveva tentato di opporsi sulla base del
‘segreto bancario’.
Casula si è espresso così: ‘ho subito in silenzio le offese finali, ma ho ottenuto quello che mi stava a cuore. Cessate le polemiche sui giornali, ho provato a fare una rogatoria identica a quelle che in precedenza erano state sempre respinte. Questa volta ho avuto risposte immediate ed esaurienti, anche in deroga al segreto bancario. Il bambino il cui mantenimento si discuteva ha ottenuto un assegno doppio di quello che avrebbe ottenuto senza quelle risposte e la causa si è chiusa già nella fase iniziale, quella davanti al Presidente. Confido che questa strada resti stabilmente aperta‘.