Nel report dell’Aif un caso di “lavaggio” di soldi sporchi

Nel report dell’Aif un caso di “lavaggio” di soldi sporchi

L’informazione di San Marino

“Riciclavano denaro di provenienza illecita dicendo che arrivavano dalla vendita di case”

Nel report dell’Aif un caso di “lavaggio” di soldi sporchi derivanti da presunti reati di corruzione internazionale

Nel report 2018 dell’Agenzia di informazione finanziaria (Aif) sono riportati anche due casi di segnalazioni diventate oggetto di analisi, prima, e successiva trasmissione all’Autorità Giudiziaria, poi. La descrizione sintetica di tali casi (tenuti però anonimi), risponde all’esigenza di rendere note tipologie di comportamento e tecniche utilizzate per dissimulare la presunta origine illecita dei fondi. Ecco come è stato scoperto il riciclaggio di denaro proveniente da un presunto reato di corruzione internazionale. “Un signora di origine africana – si spiega nel report dell’Agenzia -, coniuge di una persona esposta politicamente e rilevante del proprio paese, intestataria di alcuni rapporti presso una banca sammarinese, ha ricevuto nel tempo alcuni bonifici di importo rilevante provenienti da conti a lei intestati, presso una banca europea, giustificati dalla vendita di immobili di pregio.

Dagli accertamenti svolti – continua il racconto dell’Aif -, si è potuto constatare che la signora era particolarmente dedita ad attività filantropiche senza scopo di lucro, mentre il marito aveva in apparenza uno stipendio che non consentiva l’accumulo di un tale patrimonio; di conseguenza, il profilo economico-patrimoniale dei coniugi non appariva in linea con le consistenze finanziarie osservate. Alla luce di tali circostanze, l’Agenzia – si sottolinea ancora nel report – oltre alle consuete attività di analisi finanziaria ha svolto una approfondita analisi della situazione istituzionale, economica e sociale del paese di provenienza della signora, anche mediante studio di documenti prodotti da primarie associazioni internazionali anticorruzione.

A tali attività si sono inoltre affiancate molteplici iniziative dell’Aif finalizzate alla più ampia collaborazione internazionale con omologhe Financial Intelligence Unit estere, finalizzate a riscontrare l’esistenza di accertamenti o indagini nei paesi richiesti. All’esito di tali attività si è potuto constatare che le somme trasferite a San Marino dalla signora potevano essere ricondotte ad attività illecite poste in essere dal marito nel proprio paese di residenza; per altro si era anche giunti alla conclusione che il trasferimento delle ingenti somme da un paese europeo a San Marino poteva essere stato originato dalla circostanza che detto paese aveva proprio in quel momento modificato la propria normativa sulla corruzione. Per questo motivo – conclude il report 2018 – l’Aif ha trasmesso il caso all’Autorità Giudiziaria per le attività di propria competenza”.

 

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