Noi Giovani Sammarinesi: non condividiamo …

Noi Giovani Sammarinesi: non condividiamo …

Coesione nazionale, senso di responsabilità, atti di volontà comune, sforzo collettivo, governi di unità nazionale, bene comune, unioni per il bene del paese; questi termini li abbiamo sentiti talmente tante volte che ormai li sogniamo perfino la notte.
Nel Consiglio grande e Generale, molti consiglieri, soprattutto delle forze all’opposizione,  pronunciano questi termini come fossero congiunzioni od intercalari tra una parola ed un’altra, non è cosi!
Ad ogni modo, al di là dell’arbitrario ed ingiustificato utilizzo che si fa di questi termini, la situazione descritta da queste parole è realizzabile??  è auspicabile???
Certo, idealmente sarebbe bello che fossimo tutti d’accordo e che vivessimo tutti felici e contenti, ma vi invito a considerare che dal nostro punto di vista allo stato attuale delle cose, questa situazione è poco più che una favola.
Non condividiamo il modo ed il metodo usati, in generale,  nel manifestare largo dissenso nei confronti dei provvedimenti di carattere economico, discussi in Consiglio nei giorni scorsi.
Non condividiamo lo stracciarsi delle vesti di alcuni partiti di opposizione, di fronte ad un’imposta patrimoniale, che in passato era stata anche da loro richiesta e più volte sollecitata.
Non sopportiamo che, quando viene nominata l’”imposta una tantum”, si parli di provvedimento lacrime e sangue, infatti se si va bene a guardare, l’aliquota e quindi l’ammontare del prelievo fiscale è veramente ridicolo.
Non crediamo sia un atteggiamento corretto, soprattutto in un momento come questo, accendere allarmismi completamente inutili  e dannosi per il paese, crediamo che un politico dovrebbe avere il controllo della lingua italiana e saper misurare  le parole, comprendendo, il momento ed il luogo in cui può dare o meno maggior enfasi al suo discorso.
Più volte abbiamo sentito parlare le malelingue circa un ipotetico deficit pubblico, in riferimento ai 51 milioni in negativo annunciati dal Segretario Valentini, ebbene una volta di più la verità è stata distorta o quantomeno parzializzata. I 51 milioni, infatti,  non rappresentano deficit, perché quest’ultimo si riferisce ad un debito al netto delle entrate, ad un debito “stagnante”, invece quei benedetti 51 milioni sono paragonabili ai soldi usati per un investimento che attendono il ritorno(entrata) dello stesso. In secondo luogo, eventualmente, si può discutere se l’investimento sia o meno un buon modo di usare il denaro dei contribuenti, ma questo è passato in secondo piano, si era, infatti,  troppo intenti a scandalizzarsi sul “falso deficit” e ad allarmare ingiustificatamente i cittadini per accorgersene.
Inoltre  va detto, che possiamo ritenerci molto fortunati a non avere titoli di stato collocati sul mercato, pensate a quale abnorme disastro si potrebbe andare incontro con partiti d’opposizione, associazioni e sindacati, che in modo assolutamente gratuito immettono sul mercato e diffondono tramite i media, informazioni di questo genere, in un’epoca dove uno starnuto, può far aumentare il costo del debito pubblico in maniera esponenziale.
Non crediamo che sia questo l’esempio da dare, non vogliamo che sia questo il modo di fare il bene del paese, non pensiamo che sia questa la strada da seguire per  avvicinare i cittadini alla politica, a meno che, l’obiettivo non sia una rivoluzione popolare che non tarderà di questo passo.
                                                                                                                                    Noi  Giovani  Sammarinesi

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