Rimini. Esternalizzazione scuole infanzia: i sindacati chiedono lo stato di agitazione

Rimini. Esternalizzazione scuole infanzia: i sindacati chiedono lo stato di agitazione

RIMINI. Si è tenuto ieri mattina l’incontro chiesto dalle confederazioni sindacali CGIL CISL UIL con l’Amministrazione Comunale di Rimini per discutere del piano di esternalizzazioni delle scuole per l’infanzia. Erano presenti per il sindacato i tre Segretari confederali e i Segretari di categoria, per il Comune gli assessori Mattia Morolli e Gloria Lisi.

Nonostante ancora una volta l’Amministrazione Comunale abbia tenuto un comportamento non coerente con quanto sottoscritto nel Protocollo sulle relazioni sindacali firmato nell’aprile scorso evitando il confronto nel merito della questione e inviando, tra l’altro, alla vigilia dell’incontro una lettera alle famiglie e alla stampa elencando le proprie determinazioni, l’atteggiamento della parte sindacale è stato propositivo e inizialmente interlocutorio. Sono stati chiesti, infatti, elementi di conoscenza, mai forniti fino ad oggi, sulla sostenibilità diretta di gestione di asili nido e scuole materne da parte del Comune entro i vincoli e i limiti dettati dalla finanza pubblica. Inoltre, di verificare la possibilità di convogliare nell’ASP eventuali eccedenze.

In sostanza però ciò che è emerso con chiarezza è la volontà politica dell’Amministrazione Comunale di procedere sempre più verso la privatizzazione dei servizi educativi a prescindere da ulteriori considerazioni.
A conferma di ciò va detto che se l’ipotesi che è stata diffusa dalla stampa è quella di privatizzare il 40% dei Servizi, essa, allo stato attuale, è già stata ampiamente superata. Stando infatti ai dati 2015/2016 (verificabili sui siti istituzionali) per quanto riguarda i Nidi la situazione è la seguente: 11 comunali per 457 posti, 4 in appalto per 169 posti, 13 privati per 262 posti; per quanto riguarda la Scuola materna, dei 3.486 posti disponibili, 1.219 sono comunali, 155 privati, 1.404 istituti ecclesiastici, 878 scuole statali.

Verificata l’impossibilità di procedere il confronto tra le parti, CGIL CISL UIL chiedono ai lavoratori e alla categorie sindacali di riferimento di proclamare lo stato di agitazione e invitano le famiglie a partecipare ad un incontro che sarà fissato al più presto per organizzare la mobilitazione necessaria a contrastare il piano di esternalizzazione del Comune di Rimini.

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