Corriere Romagna: Albergatori all’attacco del portale Airbnb: «Il sommerso turistico inquina il mercato» / A Rimini 632 inserzionisti, il 71,9% propone casa per più di sei mesi. Rinaldis: «C’è chi, da solo, offre oltre 50 soluzioni»
Parte da Sia Guest e Ttg il nuovo attacco di Federalberghi contro «il sommerso turistico che cresce senza sosta e inquina il mercato». Nel mirino, in particolare, c’è Airbnb il portale che offre alloggi privati a prezzi molto vantaggiosi. Una struttura “turistica” ormai presente in oltre 200 Paesi e 35mila città e con un peso rilevante anche in Emilia Romagna e nella provincia di Rimini dove dispone di oltre mille alloggi.
Nel comune di Rimini –sottolinea il presidente dell’Associazione albergatori Patrizia Rinaldis – le inserzioni sono 632 di cui il 64,9% riguardano intere abitazioni, il 34,7% le stanze private e lo 0,5% stanze condivise. Di queste abitazioni il 71,9% sono disponibili per più di sei mesi mentre il 64,7% sono gestite da “host” (padroni di casa) che mettono sul mercato più di un alloggio. «Fra loro – attacca l’Aia di Rimini – c’è il signor Giovanni che in Italia propone ben 66 strutture di cui 55 solo a Rimini. Ma c’è pure chi, a livello nazionale, gestisce fino a 700 abitazioni». In sostanza, si tratta di veri e propri albergatori. Di fronte a tale fenomeno in forte espansione, Rinaldis attacca: «Sono dati inequivocabili, che smascherano definitivamente le quattro grandi bugie della cosiddetta sharing economy. (…)