Rimini. Impiegata sventa truffa alle suore. Corriere Romagna

Rimini. Impiegata sventa truffa alle suore. Corriere Romagna

Andrea Rossini – Corriere RomagnaImpiegata delle Poste sventa truffa alle suoreInsospettita dalla vaghezza della causale e dal destinatario di un vaglia avverte la polizia postaleTratte in inganno da una telefonata di un falso funzionario scolastico stavano per inviare 5mila euro

Impiegata delle Poste sventa una truffa nei confronti di un istituto scolastico riminese gestito dalle suore. E’ accaduto ieri mattina quando due “sorelle” si sono presentate a uno degli sportello dell’ufficio centrale, a due passi dall’Arco di Augusto, per effettuare un vaglia postale da cinquemila euro. La dipendente, un esempio di professionalità e solerzia, notando la somma consistente, la causale del versamento piuttosto generica (“Rimborso tasse scolastiche”) e il destinatario (un privato cittadino) ha fatto qualche domanda alle utenti per avere maggiori delucidazioni. Le suore, tradendo una certa agitazione, le hanno così riferito che qualcuno aveva telefonato in sede, qualificandosi come funzionario della Direzione regionale scolastica e con fare piuttosto deciso, citando circolari e leggi tributaria, aveva chiesto loro di ottemperare al più presto della somma dovuta. L’impiegata, insospettita dalla spiegazione anche grazie alla martellante campagna di prevenzione che la polizia di Stato da tempo adotta per contrastare raggiri di questo tipo, prima di procedere all’operazione ha avvisato della situazione gli agenti della sezione riminese della polizia postale e delle comunicazioni (la sede si trova nello stesso edificio dell’ufficio postale di Rimini centro, al piano superiore).  I poliziotti hanno a loro volta osservato la vaghezza della causale e nel giro di pochi minuti hanno effettuato le opportune verifiche tanto da confermare i sospetti dell’impiegata. La telefonata ricevuta dalle suore, intanto, non proveniva dalla direzione regionale scolastica, ma da un’utenza di “comodo” intestata a un cittadino extracomunitario. Gli agenti hanno poi scoperto che il destinatario del vaglia era un cittadino italiano, già noto alle forze dell’ordine. (…)

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