NOVAFELTRIA. E’ attesa per oggi pomeriggio la sentenza in primo grado sul caso Guerrina Piscaglia. I giudici dovranno decidere se assolvere o condannare Gratien Alabi, il religioso accusato dell’omicidio della donna originaria di Novafeltria, nonché della soppressione del cadavere.
Il pm Marco Dioni ha chiesto 27 anni di carcere. Secondo l’accusa, il sacerdote avrebbe ucciso Guerrina al culmine di un litigio scoppiato poiché la donna coltivava sentimenti nei confronti dell’uomo. Tra le prove citate dall’accusa l’sms mandato dal cellulare di Guerrina, dopo la sparizione, a un numero che solo il frate conosceva, nonché l’invenzione del misterioso “zio Francesco” per depistare le indagini.