Marino Cecchetti su L’Informazione di San Marino: Pubblico e privato

Marino Cecchetti su L’Informazione di San Marino: Pubblico e privato

L’informazione di San Marino

Publico e privato

Marino Cecchetti

Da un comunicato diffuso dalla Havas PR, agenzia di informazione internazionale con sede a Milano, si è appreso che il presidente dell’Associazione Bancaria Sammarinese, Matteo Mularoni, ha incontrato l’8 marzo scorso a Roma al Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, il vice ministro Luigi Casero e il sottosegretario Pier Paolo Baretta. Non si conosce la ragione dell’incontro. Siamo stati informati solo del risultato: “piena convergenza sulla necessità di istituire la Centrale Rischi, anche al fine di favorire il possibile accordo tra i sistemi bancari dei due Paesi, altrimenti pregiudicato all’asimmetria informativa in sede di reciproca erogazione del credito”.

Già nel settembre 2012 l’ex Presidente di Banca Centrale, Renato Clarizia, in un incontro in Banca d’Italia, ‘offrì’ la creazione di una centrale rischi sammarinese alla stessa Banca d’Italia. Al che le banche sammarinesi reagirono di brutto ed altrettanto fece il governo sammarinese. Non se ne fece nulla. La centrale rischi deve essere una struttura interna, cioè propria dello Stato sammarinese. Ancora non si è capito perché Clarizia quella volta ha coinvolto l’Italia.

L’attuale presidente di Bcsm, Wafik Grais, a fine ottobre 2016 ha recuperato la situazione riscattando il diritto di San Marino di farsela da solo la propria centrale rischi, in quanto Stato sovrano. Una volta creata la propria centrale rischi, come è prassi presso gli Stati sovrani, possono partire le convenzioni con le centrali rischi di altri Paesi, Italia compresa.

 La sortita di Mularoni potrebbe aver fatto ritornare la questione al 2012, pregiudicando il recupero di Grais.

Vorrebbe dire che il Segretario di Stato alle Finanze, Simone Celli, ha incaricato Mularoni di trattare a livello politico la questione centrale rischi sconfessando Grais e bissando la débâcle di Clarizia. Clarizia, nella stessa occasione, aveva concordato pure l’accantonamento del Memorandum fra le banche centrali dei due Stati, che avrebbe dato alle banche sammarinesi la possibilità di operare oltre Dogana.

Per le banche sammarinesi il peggio pare non avere mai fine. Alcune di esse, già indifficoltà per conto proprio -come dimostra il recente commissariamento di Asset Banca– sono ancora sotto battuta a Forlì, dove sono emerse, fra l’altro, intercettazioni telefoniche disastrose. Proprio in questi giorni si è avuto notizia di altre intercettazioni, forse non meno disastrose, a seguito di  indagini di  un’altra procura.

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