San Marino. Antonio Fabbri: Gruppo Edom, arresti per bancarotta

San Marino. Antonio Fabbri: Gruppo Edom, arresti per bancarotta

L’informazione di San Marino

I fatti riguardano nomi noti, Alessandro Febbraretti e Filippo De Angelis e società sammarinesi a loro riconducibili

Arresti per bancarotta Gruppo Edom

Distrazione di fondi sul Titano

Antonio Fabbri

Ieri mattina, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico dell’imprenditore romano Alessandro Febbraretti (51 anni) e del commercialista e faccendiere Filippo De Angelis (50 anni), e un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari della diretta collaboratrice di quest’ultimo di anni 46 anni. I tre sono indagati per bancarotta fraudolenta aggravata per aver distratto ingenti somme di denaro dal patrimonio della Gruppo Edom S.p.a. – società titolare dei negozi a marchio “Trony” di Roma – causandone il fallimento.

I provvedimenti di ieri giungono al termine di una complessa attività di polizia giudiziaria denominata operazione “Cigno nero”, dall’appellativo di “cigno”, appunto, con cui gli indagati erano soliti riferirsi a De Angelis, “faccendiere e mente finanziaria del gruppo, già noto alle cronache giudiziarie poiché emerso nell’ambito dell’inchiesta “Mafia Capitale” per gli stretti legami con i principali indagati di quell’indagine”, dicono le Fiamme gialle (vedi l’informazione del 15-12-2014). Il dissesto della Gruppo Edom trae la sua origine dal debito di oltre 100 milioni di euro maturato nei confronti dell’Erario italiano a seguito della ingente evasione fiscale contestata alla società. Per tali reati tributari Febbraretti, sempre su ordine della Procura di Roma, era già stato arrestato nel dicembre 2013 dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e condannato in primo grado a tre anni e dieci mesi di reclusione. In quell’occasione erano stati sottoposti a sequestro beni immobili per oltre 9 milioni di euro.

In conseguenza dello stato di insolvenza, generato dalla grave esposizione debitoria, la società, inizialmente ammessa dal Tribunale di Roma alla procedura di concordato preventivo, nel febbraio scorso è stata dichiarata fallita. E’ giusto di quel periodo la rogatoria inviata sul Titano (l’informazione del 24-02-2016) che ha consentito ulteriori sviluppi delle indagini. Indagini della Guardia di Finanza che hanno consentito di svelare il progetto criminoso attuato dai tre indagati i quali, anche dopo essersi spogliati di qualsiasi carica societaria, hanno continuato a programmare e attuare tutte le strategie economico-finanziarie della società, in completa autonomia rispetto agli amministratori formalmente nominati.

Gli uomini del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, su delega del Pubblico Ministero titolare del procedimento, anche attraverso accertamenti bancari e attività rogatoriale con la Repubblica di San Marino, hanno ricostruito  la distrazione di fondi effettuata ai danni del patrimonio societario e realizzata attraverso sistematici, ripetuti ed ingenti prelievi di denaro contante dai conti societari: circa 7 milioni di euro in 4 anni. Alterata anche la contabilità attraverso artifici contabili. Complessivamente, attraverso le operazioni contestate e ulteriori trasferimenti di denaro a società sammarinesi, sempre riconducibili agli indagati, sono stati distratti dal patrimonio della Gruppo Edom Spa circa 9,5 milioni di euro.

Già in passato Febbraretti e De Angelis erano di casa sul Titano, essendo legati alla finanziaria Fidens Progect & Finance, oggi liquidata.

Va specificato che i fatti che riguardano la Gruppo Edom Spa che gestiva i negozi con marchio “Trony” a Roma, nulla hanno a che vedere con il negozio aperto a San Marino dalla Dml Spa, società concessionaria del marchio in franchising dell’elettronica anche per altri punti vendita nel nord Italia che non ha alcun rapporto con i soggetti implicati nell’indagine delle Fiamme gialle.

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