San Marino. “Scomposti esposti”. Antonio Fabbri, L’informazione di San Marino

San Marino. “Scomposti esposti”. Antonio Fabbri, L’informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’informazione di San MarinoScomposti esposti

SAN MARINO. (…) Diversi giornali – che, sveliamo un segreto a chi sa sempre tutto, le notizie se le cercano anche da soli e spesso le trovano – scrivono di bilanci falsi di una banca, di uscita abnorme di contante allo sportello, di gestione allegra del credito. Ebbene, viene fatto un esposto contro ignoti per – rieccolo – “rivelazione di segreto d’ufficio o professionale” e “agevolazione colposa della conoscenza di segreti”, oltre ad altre ipotesi di reato come “rivelazione di segreto politico” e “infedeltà in affari di Stato”. In sostanza un esposto per sapere chi abbia favorito le fuga di notizie e causato un ipotizzabile danno indiretto allo Stato. Di denunce, invece, per capire chi abbia causato il buco alla banca e un conseguente danno diretto alla collettività, neanche l’ombra.

Ora, se l’intenzione di scomposti esposti in questa fase storica è quella di suscitare una qualche ilarità per sollevare un po’ tutti dalla preoccupazione del momento, ci può anche stare. Però, di fronte a notizie di questa portata, vien da dire che la reazione immediata dovrebbe essere: ma se è così, visto che lo Stato ci ha messo 283 milioni di euro in quella “banca di sistema”, visto che quei soldi sono di tutti e, ad esempio, degli 85 milioni deliberati dallo Stato per ricapitalizzare, ben 38 risultano distratti per chiudere la perdita di esercizio… ecco, visto tutto questo, qualche domanda per capire di chi sia la responsabilità andrebbe pur fatta. Invece la reazione mediata o meditata è un’altra: ce ne freghiamo dei soldi che lo Stato – quindi la collettività, quindi anche chi il conto in quella banca non ce l’ha – ha impiegato per risanare e, soprassedendo su chi abbia gestito male causando il buco, vogliamo conoscere chi ha interesse a far sapere quello che prima o poi si sarebbe comunque saputo. (…)

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