San Marino. Gian Luca Bruscoli: “Roberti deus ex machina io sono la sua prima vittima”

San Marino. Gian Luca Bruscoli: “Roberti deus ex machina io sono la sua prima vittima”

L’informazione di San Marino: Bruscoli: “Roberti deus ex machina io sono la sua prima vittima” / Solo rapporti con Roberti, De Biagi, Della Balda (Emilio) e Botteghi, che promuovevano iniziative e si proponevano come facilitatori grazie alle loro relazioni politiche

E’ una sorta di scontro a distanza quello tra due dei principali imputati del processo sulla Tangentopoli sammarinese-conto Mazzini. Nella precedente udienza Roberti aveva affidato al suo avvocato le proprie dichiarazioni e ne aveva per tutti, in particolare per Gian Luca Bruscoli. Stavolta è quest’ultimo ad affidarle al suo legale, Maria Antonietta Pari, e conferma le sue dichiarazioni rese in istruttoria. Si dice innocente e addita Roberti come “deus ex machina”.

Ecco la dichiarazione di Bruscoli:

Ho iniziato ad operare con San Marino alla fine degli anni novanta. In riferimento alla contestata associazione a delinquere di cui al capo 1 del decreto di citazione voglio ribadire che non ho mai avuto rapporti d’affari con nessun politico tra quelli accusati di far parte dell’associazione: addirittura alcuni di loro li conosco solo di nome e non li ho mai visti, né incontrati. Detto ciò ho iniziato appunto la mia attività a San Marino nel 1997/98 e ho intrapreso le attività imprenditoriali che via via mi venivano proposte con l’ausilio di professionisti e dei soci della Banca Commerciale Sammarinese. Intendo sottolineare questo aspetto fondamentale per evidenziare che non c’è mai stato un progetto unitario e continuato nel tempo e non sono mai stato “compagno d’affari di antica data degli assodati (politici)” come sostenuto sempre nel capo 1 del decreto di citazione.

Infatti i miei rapporti principali sono stati con i soci della Banca Commerciale Sammarinese: essenzialmente con Giuseppe Roberti e Germano De Biagi e con i professionisti: lo studio Bugli e Saraceni nella persona dell’Avv. Guido Saraceni e con lo studio associato Mularoni nella persona dell’avvocato Matteo Mularoni e nella fase finale della mia presenza a San Marino (da fine 2010 sino al febbraio del 2011) con lo studio commerciale Botteghi e principalmente con la di lui moglie Fabiola Comanducci.

Questo per affermare che non mi sono mai interessato di politica e non ho mai avuto rapporti d’affari con gli esponenti di Governo, ma solo con Roberti, De Biagi, Della Balda (Emilio) e Botteghi, che promuovevano iniziative e si proponevano come facilitatori grazie alle loro relazioni politiche e per questo naturalmente si facevano pagare in denaro o in partecipazioni. (…)

Leggi l’intero articolo di L’informazione di San Marino pubblicato il 16 aprile 2017

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