Il Resto del Carlino: «Due donne a capo dello Stato, San Marino ha realizzato la parità»
SAN MARINO. Integrazione europea, immigrazione, diritti delle donne, lotta alla violenza di genere. Sala Montelupo al completo venerdì sera per la conferenza organizzata dalla Csdl, ospite d’onore l’europarlamentare Cécile Kyenge. Senza nessun problema di ordine pubblico. Tutto è filato via liscio, sotto gli occhi di una decina di gendarmi, dopo che nei giorni scorsi l’arrivo dell’ex ministro del governo italiano Kyenge, era stato accompagnato sui social da minacce e insulti pesanti. Tutto esaurito nella sala di Domagnano, pubblico attento ai temi affrontati dalla europarlamentare. «Salviamo le vite umane prima di tutto e contrastiamo la tratta degli esseri umani – ha detto Cécile Kyenge – Tutti gli Stati membri devono partecipare. I costi della non integrazione dei migranti sono superiori a quelli dell’integrazione». L’invito in Repubblica alla Kyenge è stato rivolto dal sindacato. «Ricopre incarichi di grande prestigio sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza – ha detto il segretario confederale della Csdl Donatella Olga Zanotti – e proprio per questo ha una visione organica e strutturata. Con il suo lavoro cerca di offrire risposte e garanzie per tutti». Sul palco insieme alla Kyenge anche Monica Michelotti, membro dell’Authorithy per le pari opportunità, Anna Salfi, responsabile delle politiche di pari opportunità della Cgil Bologna; Donatella Olga Zanotti, Michele Chiaruzzi, direttore del Centro di ricerca per le relazioni onternazionali dell’Università di San Marino. Prima di partecipare alla conferenza pubblica, Cécile Kyenge venerdì pomeriggio è stata ricevuta in udienza dai Capitani Reggenti, Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio. «Mettere le donne nei posti decisionali – ha detto –, una cosa che ho spesso visto sulla carta e qui a San Marino è diventata realtà. Questo mi fa un piacere enorme, è un grande esempio che mi resterà nel cuore».