San Marino. Legittima difesa: i riminesi si armano sul Titano

San Marino. Legittima difesa: i riminesi si armano sul Titano

Monica Raschi – Il Resto del Carlino: I riminesi si armano sul Titano / «Vogliono fucili a pompa e pistole» / Legittima difesa, boom di richieste nei negozi di San Marino

SAN MARINO. Legittima difesa: che si sciolga o meno il nodo di quando scatti (notte? giorno e notte?) la difesa personale nella propria abitazione, il desiderio di possedere un’arma è alto anche nei riminesi (e italiani in genere) che si rivolgono alle armerie di San Marino.

«Le richieste ci sono – conferma Enzo Lazzarini, titolare dell’omonima armeria, presente da circa trent’anni sul Titano –: molte sono per armi da collezione, sia lunghe che corte, le quali possono essere naturalmente usate anche come arma da difesa. Molto richieste anche le pistole che possono essere utilizzate al poligono di tiro ma c’è anche una richiesta alta per quanto riguarda i fucili a pompa. Questi ultimi – spiega – sono piuttosto facili da usare e possono essere caricati anche con munizioni non letali e i costi non sono elevati come si pensa». Altra novità è costituita dalla richiesta, relativamente a tipologie e funzioni delle armi, da parte di donne: «Cercano di informarsi, anche telefonicamente e sono prevalentemente orientate su armi più piccole, come le pistole». Sulla legge italiana, Lazzarini ammette di avere ricevuto diverse telefonate da parte di clienti italiani che gli chiedevano un parere: «Onestamente io in casa ammetto di non avere armi. Bisogna stare estremamente attenti con il loro utilizzo: si possono rovinare tante vite, quelle di chi spara o chi rimane ferito o ucciso. Relativamente a questa legge, però, o si fa o non si fa. Così mi sembra abbastanza confusa». Come sottolinea Lazzarini acquistare un’arma a San Marino non è affatto semplice, sia che si abbia la cittadinanza sammarinese sia che si tratti di italiani. In questo ultimo caso, chi vuole acquistare un’arma sul Titano deve intanto possedere una licenza di porto d’armi o il nulla osta rilasciato dall’autorità di pubblica sicurezza italiana, poi inoltrare la richiesta di acquisto alla Gendarmeria (lo può fare anche l’armiere). L’Ufficio apposito avvia una serie di verifiche sulla persona e richiede, a sua volta, il via libera alla Questura o Prefettura. Solo dopo il parere positivo di queste autorità, la Gendarmerie rilascerà il suo nulla osta e la persona potrà acquistare l’arma. (…)

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