SAN MARINO. Poco a poco i nuovi vertici del Partito Democratico Cristiano Sammarinese, scaturiti dal recente Congresso del Partito, promosso dopo la sconfitta elettorale del 4 novembre scorso, stanno impostando la strategia con cui ritornare forza centrale nel panorama politico e punto di riferimento per il Paese.
Già abbandonata la protesta per la protesta come il richiamo alla mobilitazione generale qualche volta, in questi mesi, ha fatto intendere. Infatti di fronte alla scelta della maggioranza governativa, coalizione Adesso.sm, di avviare una trattiva con organismi esteri per sottoscrivere un debito – forse – di 500 milioni di euro, annuncia, senza tentennamenti il ricorso al referendum popolare abrogativo.
Lo si è appreso poco fa in una conferenza stampa tenuta nella sede del Partito, dal Segretario Generale, Gian Carlo Venturini, dal Capo gruppo consiliare, Alessandro Cardelli, e dai cosiglieri, Teodoro Lonfernini, Francesco Mussoni e Marco Gatti.
Altri temi: la legge sullo sviluppo e le nuove norme in materia urbanistica, per i quali si attende una disponibilità delle forze governative a intessere un dialogo costruttivo con le opposizioni.