SAN MARINO. Nei giorni scorsi, una rappresentanza dei genitori promotori dell’iniziativa per l’eliminazione del sabato dalla frequenza scolastica ha incontrato il Segretario di Stato all’Istruzione Podeschi per portarlo a conoscenza dell’esito della raccolta firme durata tutto il mese di aprile. Sono quasi 1700 le firme raccolte: per l’esattezza 1662 i cittadini e i residenti che hanno sottoscritto la petizione lanciata on line e diffusasi in modo spontaneo grazie al passaparola.
(…) A conti fatti e a raccolta ultimata, s’impone tuttavia una riflessione, perché tale iniziativa è stata occasione per parlare di scuola, cambiamento, famiglia. Facilmente comprensibili le ragioni di chi, seppure favorevole alla proposta in sé, non ha voluto firmare per il timore di appesantire e allungare troppo le mattinate di frequenza dal lunedì al venerdì: timore che può essere fondato se il cambiamento richiesto non viene supportato da un’adeguata riorganizzazione dell’orario settimanale, un’attenta e ponderata distribuzione delle materie e un ripensamento della didattica, così come accaduto in molte realtà italiane, dove la settimana corta è già realtà da anni, con gradimento crescente da parte di tutti i soggetti coinvolti (basti pensare ai numerosi studenti sammarinesi che scelgono di iscriversi a scuole italiane del circondario anche in forza di un gradito sabato di riposo). A fronte delle tantissime firme apposte, c’è stato tuttavia chi ha provato a strumentalizzare un’iniziativa che intendeva solamente fare emergere quella che nei discorsi in famiglia, tra genitori e figli, viene percepita come un’esigenza, così come chi ha voluto vedere in questa raccolta firme secondi fini. Critiche fini a se stesse, che il comitato respinge al mittente, insieme alle argomentazioni, povere, di chi paventa riduzioni di personale o problematiche insormontabili a livello di mense o trasporti, perché così non è stato nelle realtà dove questo è già avvenuto. (…)
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