San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana. SMNA

San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta pomeridiana. SMNA

SAN MARINO Seduta pomeridiana del Consiglio Grande e Generale (16-21 luglio). Resoconto San Marino News Agency

I decreti legge “salva-risparmi”-  n.78, n.79 e n. 80 -dividono l’Aula e animano la protesta esterna a Palazzo Pubblico, in piazza della Libertà, nella seconda giornata di lavori consiliari. La seduta si apre proseguendo il comma Comunicazioni. Francesco Mussoni, Pdcs, annuncia il ricorso da parte di tutte le forze di opposizione al Collegio garante per la costituzionalità delle norme contro i 3 decreti legge -n.78, n.79 e n.80- licenziati dal congresso di Stato domenica scorsa. “Non c’è copertura finanziaria dei provvedimenti, c’è stato l’esproprio di Asset, non c’è urgenza dei decreti- chiarisce il consigliere Pdcs- queste sono le motivazioni che contestano l’illegittimità costituzionale dei decreti, attraverso il ricorso presentato dalle forze di opposizione al Collegio garante”.

 Ma sono le manifestazioni di protesta promosse da Csu e Rete a scaldare il clima in Aula:

Fabrizio Francioni, Ssd, accusa le grandi imprese di mandare i propri lavoratori sul Pianello: “Delle persone che verranno oggi in piazza- manda a dire- posso assicurare che l’80% non sa neanche perché si trova lì a protestare”. Per tutta risposta Roberto Ciavatta, Rete, esprime il suo sdegno:  “Vi rendete conto- ammonisce ai consiglieri di maggioranza- di quello che dite e che state alimentando lo scontro sociale?. Denise Bronzetti, Ps, e Gian Carlo Capicchioni, Psd, esprimono i propri dubbi per la trattativa in corso tra governo e sindacato per scongiurare la manifestazioni della Csu in piazza: sotto la lente la proposta di accordo sottoposta al sindacato. “Si prevede l’istituzione di un tavolo di incontri a cadenza mensile- spiega Bronzetti- finalizzato a decidere quali risorse gireranno a sostengo del sistema bancario e finanziario e ne prenderanno parte sindacato,  comitato amministratore di Fondiss, consiglio di previdenza, segretari di Stato  e anche con la vigilanza di Bcsm, ma non è il suo ruolo”.  D’accordo Capicchioni: “Se c’è un tavolo di concertazione spiega- la vigilanza di Bcsm credo debba essere messa da parte”. Infine viene comunicato da Marco Gatti, Pdcs, che l’accordo è saltato. “I sindacati vengono a manifestare- commenta- perché si sono accorti che l’accordo del governo era una presa in giro”.

Nel corso del dibattito in comma comunicazioni sono inoltre presentati due Ordini del giorno. Il primo da parte di Rete, relativo alle lettere della procura di Forlì inviate nelle scorse settimane ad alcuni sammarinesi e residenti sottoposti a controlli fiscali. L’Odg letto in Aula da Gian Matteo Zeppa nel dettaglio impegna il congresso di Stato  “ad intavolare celermente un tavolo tecnico di confronto con il Mef per scongiurare che gli atti emanati dalle Procure italiane similari possano recare qualsiasi disagio alla cittadinanza sammarinese”. Il secondo Odg, presentato dal Pdcs e letto in Aula da Marco Gatti, dà invece mandato al governo di “intraprendere le azioni necessarie affinché venga immediatamente rimosso il Direttore Generale Lorenzo Savorelli di Banca centrale, in qualità di presidente della vigilanza”. 

Termina il comma Comunicazioni, si apre quello sulla ratifica dei decreti: l’opposizione ne chiede lo scorporo di quasi tutti. Il segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli, come annunciato, richiede di soprassedere alla ratifica  del decreto n.79, “Misure urgenti a sostegno di operazioni a tutela di risparmio”. La seduta si chiude sul dibattito sul primo decreto, il  n.59 “Codice deontologico degli operatori dell’informazione”, che verrà esaminato in seduta notturna.

 

Sono intervenuti 

Comma n.1 Comunicazioni

Angelo della Valle, Ssd

Elena Tonnini, Rete

Fabrizio Francioni, Ssd

Mariella Mularoni, Pdcs

Roberto Ciavatta, Rete

Jader Tosi, C10

Francesco Mussoni, Pdcs

Tony Margiotta, Ssd

Gian Matteo Zeppa, Rete

Presento un Odg aperto ad eventuali valutazioni. “A seguito della comunicazione giunta nelle case di cittadini sammarinesi piuttosto che residenti, attraverso una serie di raccomandate postali, partite nuovamente dalla Procura di Forlì e consegnate nei giorni di fine giugno e i primi di luglio 2017; evidenziando quanto il tenore dello scritto sia del tutto simile, anzi in molte parti identico rispetto alla comunicazione ricevuta solamente un anno fa sempre verso  cittadini sammarinesi o residenti, provenienti dalla medesima procura, nel quadro delle attività di polizia giudiziaria denominata ‘Torre d’avorio” (…) rammendando inoltre che tali ulteriori controli fiscali ‘riguardano le imposte sui redditi per gli anni di imposta 2009-2014”; sottolineando che a fronte di quanto imposto in dette raccomandate i riceventi dovranno recarsi ‘entro 20 giorni dalla data di avvenuta notifica a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento del presente invito presso gli uffici del relativo reparto”; Impegna il congresso di Stato 1) ad attuare immediatamente tutta una serie di monitoraggio incrociati tra le segreterie di Stato competenti e gli uffici dello Stato preposti, per avere una chiara ed esaustiva quantificazione dei casi in oggetto, creando in tal modo una mappatura approfondita della problematica; 2) adempiere immediatamente ad una campagna informativa sull’eventuale percorso burocratico che i singoli cittadini dovranno intraprendere 3) ad intavolare celermente un tavolo tecnico di confronto con il Mef per scongiurare che gli atti emanati dalle Procure italiane similari possano recare qualsiasi disagio alla cittadinanza sammarinese”.

Margherita Amici, Rf

Mirko Tomassoni, Ssd

Denise Bronzetti, Ps

Gian Carlo Capicchioni, Psd

Alessandro Mancini, Ps

Roberto Giorgetti, Rf

Giovanna Cecchetti, Ps

Fabrizio Francioni, Rf

Marco Gatti, Pdcs

Do lettura di un Odg per la rimozione del Direttore generale di Banca centrale.

            Considerato che Banca centrale come da Statuto dovrebbe esercitare i propri poteri al fine di “promuovere la stabilità del sistema finanziario e tutelare il risparmio”, (..) preso atto dell’ordinanza del tribunale amministrativo relativa al commissariamento di Asset Banca nel quale si rilevano elementi di illegittimità nel commissariamento stesso, e dove in particolare si segnala uno sviamento di potere, quale l’avvio dell’amministrazione straordinaria permessa dalla legge di Bcsm per risanare o rimuovere eventuali anomalie dei soggetti vigilati e che invece è stata utilizzata per giungere alla liquidazione coatta e alla successiva cessione de rapporti giuridici di Asset banca: preso atto della crisi di fiducia che si è abbattuta con diversi profili di responsabilità sul sistema bancario  e finanziario; considerato il preoccupante peggioramento dell’andamento dei dati relativi alla liquidità del settore a partire da gennaio di quest’anno; evidenziando gravi difformità rispetto agli obblighi statutari posti in essere dal direttore generale di Bcsm; il Consiglio Grande e Generale dà mandato al governo di intraprendere le azioni necessarie affinché venga immediatamente rimosso il Direttore Generale Lorenzo Savorelli di Banca centrale, in qualità di presidente del coordinamento delle vigilanza della stessa, per i succitati motivi. 

 Leggi il resoconto SMNA

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