SAN MARINO. “Nessuna volontà di stravolgimento e nessuna volontà di ingerenza”. Il Movimento Rete risponde alla Consulta per l’Informazione in merito al decreto relativo al codice Deontologico degli Operatori dell’informazione. “Se un decreto -scrivono i retini- viene portato all’attenzione dell’aula consiliare è un nostro diritto discuterlo, ma soprattutto un dovere in quanto forza di opposizione“.
Gli emendamenti da noi proposti, approvati da una larga maggioranza consiliare su invito del Segretario di Stato Podeschi, vanno a definire la trattazione del tema dei sondaggi per cui si richiede ai giornalisti di citare le fonti; il tema della discriminazione, per la quale abbiamo voluto specificare che non esistono opportunità di deroga; lo stesso tema della discrezionalità ritorna nell’emendamento relativo alle violazioni del codice. Un altro emendamento infine ha accordato, alla Consulta, la facoltà di ascoltare in audizione le persone che effettuano segnalazioni. Siamo pertanto contenti che il Segretario di Stato abbia inteso recepire le nostre proposte e che la maggioranza le abbia confermate con il proprio voto favorevole.
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