Rimini. Marcia anti pride, il parroco prende le distanze

Rimini. Marcia anti pride, il parroco prende le distanze

RIMINI. Enea Abati di Corriere Romagna:  Marcia anti pride, il parroco prende le distanze. I promotori: «Gay è contro la legge cristiana» / Uno degli organizzatori della processione di preghiera riparatrice: «A Rimini si fa apologia di un comportamento collettivo dai frutti sconvolgenti. Non è la normalità»

“La nostra processione nasce dal fatto che con il Summer pride si rivendica l’orgoglio pubblico dell’omosessualità”

“Minati alla radice il giudizio e la comprensione di ciò che è umano: donna e uomo sono complementari per natura”

Il parroco della chiesa di San Giuliano, don Cristian Squadrani, ieri mattina durante la messa ha preso le distanze dalla “Pr oc essione di riparazione pubblica per il gay pride di Rimini”. «Non è una nostra iniziativa – ha detto dall’altare don Cristian -, non della parrocchia né della Diocesi, né intendiamo incentivarla». La
processione prenderà il via sabato alle 10,30 proprio di fronte alla chiesa di San Giuliano, sfilerà per le vie del centro fino a raggiungere la chiesa di San Bernardino.
«Prendiamo le distanze», taglia corto il sacerdote.
Giampiero Lascaro, 59 anni, componente del Comitato “Beata Giovanna Scopelli”, tra gli organizzatori della processione che intende riparare al “Ri mini summer pride” che si terrà sul lungomare nel pomeriggio, spiega le ragioni di un’iniziativa che ha suscitato l’indignazione dell’Arcigay oltre che la presa di distanza da parte della chiesa di San Giuliano. (…)

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