RIMINI. Si chiama Guerlin Butungu, è nato il 3 luglio 1997 in Congo ed è rifugiato in Italia per motivi umanitari dall’8 novembre 2016. Aveva un permesso di soggiorno valido per due anni ed ha abitato fino allo scorso 22 aprile 2017 presso la struttura collettiva Casa Freedom di Pesaro, con altri 15 rifugiati.
E’ lui la ‘mente’, a quanto si apprende, del doppio stupro avvenuto a Rimini nella notte tra il 25 ed il 26 agosto scorso. L’uomo è stato catturato a Rimini nella stazione dei treni. Poco prima, attorno alle 2 di questa mattina, era riuscito a sfuggire ad un tentativo di cattura a Pesaro, dandosi alla fuga. I suoi movimenti sono stati seguiti dalla polizia, perché ha portato con se’ il cellulare che ha consentito alle forze dell’ordine di rintracciarlo. Quindi il fermo a Rimini su un treno diretto a Milano.
Ora si trova in carcere ai Casetti di Rimini, mentre gli altri tre minorenni del branco sono stati portati al CPA di Bologna.
E intanto dai Testimoni di Geova di San Marino, per voce del rappresentante Lino Giardi, arriva la smentita della notizia secondo la quale il capo del branco degli stupratori di Rimini, Guerlin Butungu, sarebbe stato un Testimone di Geova. Ma confermano che Butungu ha partecipato ad alcune adunanze, in quanto aperte al pubblico.