Andrea Rossini – Corriere Romagna: “Non dite quello che succede in carcere”. Agenti della penitenziaria non ci stanno / Una nota dell’amministrazione mette il bavaglio al personale che lotta contro sovraffollamento e scelte di gestione.
RIMINI. Il detenuto che inneggia all’Isis, quello che sniffa il gas del fornellino o che ingoia la lametta e finisce in infermeria, quello che deruba e aggredisce il compagno di cella o tenta di farsi del male salvato in extremis grazie all’impegno degli agenti della polizia penitenziaria costretti a farsi in quattro per sopperire alle carenze d’organico e alla mancanza di una guida stabile che ai Casetti manca da anni. Sono alcune delle notizie che potremmo non leggere più se il personale della polizia penitenziaria e le loro rappresentanze sindacali si piegheranno al dikt at pr oveniente dall’Amministrazione, a firma del dirigente generale del personale Pietro Buffa. «Non dite ai giornali – è in soldoni l’invito che viene dall’alto – quel che succede nelle carceri per non compromettere la sicurezza». (…)