Alessandra Nanni – Il Resto del Carlino: “Sono ripiombata in un incubo, ha ucciso mio figlio ed è libero” / La disperazione della madre di Silvio Mannina dopo la sentenza
RIMINI. Anche ieri, come ogni giorno, la madre di Silvio Mannina è andata al cimitero a trovare suo figlio. E anche ieri sera, all’ora di cena, ha messo il cellulare di Silvio al posto che era solito occupare a tavola. Perchè è a quell’ora che lui la chiamava. Da quando ha saputo che il killer è libero non fa che piangere e ha smesso di dormire. Come si è sentita quando le hanno detto che l’assassino di suo figlio è tornato libero? “E’ come se fossi ripiombata in un incubo. Come se avessero ucciso Silvio un’altra volta, io non so come possa accadere una cosa simile. Di fronte a questo io non ho parole, sono tornata indietro di tre anni. Non mi farò mai una ragione di un figlio torturato e ucciso, ma in questi ultimi mesi stavo ricominciando a vivere. Ora è tornato lo stesso incubo”. Demiraj però è ridotto a poco più di un bambino… “La legge mi deve spiegare perchè io devo venire al cimitero a trovare mio figlio e i suoi genitori possono ancora abbracciarlo. Avrei preferito anch’io avere Silvio ridotto in quelle condizioni, non mi sarebbe importato se fosse rimasto sulla sedia a rotelle. Ma io a differenza di loro non posso dargli più nemmeno un bacio”.(…)