San Marino. La Commissione Affari Giustizia del mattino infiamma il Consiglio

San Marino. La Commissione Affari Giustizia del mattino infiamma il Consiglio

SAN MARINO. Seduta pomeridiana del Consiglio Grande e Generale nel resoconto della San Marino News Agency

I lavori consiliari si aprono su un Comma comunicazioni dedicato quasi esclusivamente agli esiti della riunione odierna della Commissione Affari di Giustizia. Tre consiglieri di minoranza, Roberto Ciavatta di Rete, Massimo Andrea Ugolini, Pdcs- presidente della commissione stessa- infine Denise Bronzetti, annunciano l’intenzione di formalizzare le proprio dimissioni dall’organismo consiliare. Ciavatta lamenta che la commissione sta diventando  “una vera e propria commissione di inchiesta” che mette a rischio l’autonomia della stessa magistratura. “Non posso partecipare a consessi- manda a dire- in cui si mette in discussione il Magistrato Dirigente”. Per Ugolini la motivazione è più legata al suo incarico di presidente: “La Commissione ha sempre assunto decisioni all’unanimità- spiega- nel momento in cui iniziano ad esserci distinguo e visioni diverse, ritengo opportuno mettere in discussione il mio ruolo”. “Non mi sento in nessun modo di alimentare lo scontro tra gli organi dello Stato- motiva invece Bronzetti- e non voglio rendermi protagonista di una situazione del genere”.

Le reazioni della maggioranza sono indignate: denuncia la mancanza del vincolo di riservatezza e protesta “con questo metodo non rispettoso”, Mimma Zavoli di C10.  Smentisce le accuse sugli attacchi alla magistratura Giuseppe Maria Morganti, Ssd: “In Commissione- assicura- i consiglieri che sono intervenuti hanno oggettivamente espresso il desiderio che la magistratura, nel pieno della propria autonomia e autorevolezza, possa svolgere le indagini necessarie per chiarire tutti i dubbi sollevati in questo frangente”. Sulla stessa linea anche Roberto Giorgetti, Rf: “Rigetto qualsiasi insinuazione sul fatto che questa maggioranza e governo vogliano delegittimare la magistraura e sostenere un progetto eversivo”. Per il governo interviene Simone Celli, segretario di Stato per le Finanze, che chiarisce la posizione dell’esecutivo sull’esposto fatto sulla perquisizione che ha visto coinvolto Raffaele Capuano, dg dimissionario di Banca centrale. “L’esposto dello Stato non è contro la magistratura- puntualizza- ma contro una vicenda inquietante che ha visto vittima un rappresentante delle istituzioni, il direttore di Bcsm” .

Nel corso della seduta del pomeriggio infine sono stati presentati due Odg: il primo da Rete, “per impegnare il Governo a riferire nella prima seduta utile del Consiglio Grande e Generale o della Commissione Consiliare competente sui giochi della sorte e relativi progetti e partnership”. Il secondo viene presentato da Vanessa d’Ambrosio, Ssd, ed è  sottoscritto da tutti i gruppi di maggioranza “affinché sia intrapreso un percorso con le forze politiche e sociali per giungere alle modifiche normative di tutela delle unioni effettive”. La seduta si interrompe sul dibattito in comma comunicazioni che riprenderà in seduta notturna.

 

Gli interventi

Comma 1. Comunicazioni 

Pasquale Valentini, Pdcs

Stefano  Canti, Pdcs

Marianna Bucci, Rete

Mariella Mularoni, Pdcs

Gian Matteo Zeppa, Rete

Nicola Renzi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri

Roberto Ciavatta, Rete

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs

Mimma Zavoli, C10

Denise Bronzetti, Ps 

Roberto Giorgetti, Rf

Giuseppe Maria Morganti, Ssd

Federico Pedini Amati, Mdsi

Dalibor Riccardi, Psd

Luca Santolini, C10

Fabrizio Francioni, Ssd

Marco Gatti, Pdcs

Eva guidi, Ssd

Alessandro Cardelli, Pdcs

Roberto Giorgetti, Rf

Iro Belluzzi, Psd

Nicola Selva, Rf

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Pierluigi Zanotti, Rf

Yader Tosi, C10

Alessandro Mancini, Ps

Simone Celli, segretario di Stato per le Finanze

Vanessa d’Ambrosio, Ssd

Gian Carlo Venturini, Pdcs

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