SAN MARINO. Il Pdcs motiva le ragioni del proprio voto contrario al Progetto di Legge del nuovo Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie, sottolineando come con l’approvazione del nuovo Testo Unico “non verranno eliminate le distorsioni del passato”.
A conclusione del lungo dibattito che ha visto impegnata l’aula consigliare sulla modifica del Testo Unico delle Leggi Urbanistiche ed Edilizie, il Pdcs intende mettere in evidenza come con l’approvazione del nuovo Testo Unico non verranno eliminate le “distorsioni del passato” – come dichiarato dal Segretario di Stato Michelotti nel comunicato stampa – poiché i temi quali la “pianificazione urbanistica” ed i “convenzionamenti” restano invariati rispetto al vecchio TU. La parte riguardante l’attuazione dei Piani Particolareggiati e dei relativi convenzionamenti infatti, restano in capo alla Commissione per le Politiche Territoriali (che nel 2007 ha sostituito la Commissione Urbanistica) e quindi in capo al potere discrezionale della politica di turno. Il Pdcs (con emendamenti presentati, non accolti) ha proposto di togliere la discrezionalità politica in capo alla CPT proponendo che “nel caso di strumenti di pianificazione predisposti direttamente dall’Ufficio.
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