San Marino. Sull’equilibrio fra i poteri giudiziario ed esecutivo. Stefano Elli, IlSole24Ore

San Marino. Sull’equilibrio fra i poteri giudiziario ed esecutivo. Stefano Elli,  IlSole24Ore

SAN MARINO. Stefano Elli di IlSole24Ore  non si limita a descrivere lo svuotamento della caverna di Alì  Babà di tremontiana memoria raccontando di un Paradiso fiscale declassato in Purgatorio Fiscale.  Scende in campo prendendo posizione nelle vicende collegate ad Asset Banca

 (…) Altra stranezza attiene alla sfera degli equilibri dei poteri: quello giudiziario e quello dell’esecutivo. La Banca centrale è intervenuta, nel caso di Asset Banca, con due provvedimenti di Commissariamento argomentati con modalità che il Tribunale locale ha ritenuto quantomeno discutibili. Quei provvedimenti sono stati impugnati dai legali di Asset innanzi al Tribunale sammarinese (omologo del nostro Tar). 
Il Tar locale in entrambi i casi ha deciso a favore di Asset Banca (contro Bcsm) e ha sospeso i due provvedimenti ritenendoli infondati. Pochi minuti dopo la seconda bocciatura del Tribunale, Banca Centrale è intervenuta di nuovo disponendo la liquidazione coatta amministrativa della banca. 
Non risulta che dall’esecutivo si siano levate voci in difesa, se non dei giudici, della certezza del diritto. Anzi. Il Governo ha inizialmente difeso l’operato di Banca Centrale. Salvo, colpo di scena, autosconfessarsi poche settimane dopo, licenziando bruscamente Savorelli e ottenendo le dimissioni di Grais. Domanda: se il Tribunale nuovamente bocciasse il terzo provvedimento di liquidazione coatta amministrativa deciso da Grais e Savorelli? Che cosa accadrebbe del denaro dei correntisti di Asset?
E ancora, dopo il licenziamento di Savorelli dalla direzione generale della Banca era stato chiamato un alto dirigente del ministero delle Finanze italiano, Raffaele Capuano. Però si è scoperto che, dopo il referendum tenutosi a San Marino nel maggio 2016, il tetto degli emolumenti per i funzionari pubblici (inclusi i dirigenti di Banca Centrale) era fissato a 100mila euro. Per Grais e Savorelli il problema lo si era aggirato. Come? Integrando gli stipendi con fondi stanziati all’uopo dalla Fondazione della Banca centrale di San Marino. Che però non avrebbe potuto farlo. E infatti (altro paradosso) per quella ragione è stata essa stessa commissariata. 
Capuano dopo nemmeno un mese ha preso cappello e se n’è andato adducendo a pretesto una maldestra perquisizione della gendarmeria effettuata nel suo alloggio di servizio, prima assegnato a Savorelli (…)

Leggi l’intero articolo di Stefano Elli pubblicato dopo le 23

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy