San Marino. Siglato il primo accordo per lo smart working

San Marino. Siglato il primo accordo per lo smart working

SAN MARINO. Il Titano tiene il passo dell’evoluzione tecnologica. Un accordo sul lavoro agile (smart working) è stato siglato dalla Federazione Lavoratori Industria della CSU, l’organizzazione sammarinese degli imprenditori OSLA e la Srl AC&D Solutions.

[C.S.] La rivoluzione digitale sta trasformando la vita delle persone e anche il modo di lavorare: siglato a San Marino il primo accordo di lavoro agile (smart working). La firma ieri pomeriggio tra la Federazione Lavoratori Industria della CSU, l’organizzazione sammarinese degli imprenditori OSLA e la Srl AC&D Solutions, azienda di Serravalle attiva nei servizi informatici.

“E’ un accordo pilota – spiegano i segretari FLIA-CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici – perché a San Marino manca una normativa che disciplina e agevola lo smart working, ovvero la possibilità per i dipendenti di cambiare l’equilibrio tra i tempi di vita privata e lavoro. E’ una innovativa modalità di esecuzione del rapporto subordinato da eseguire in parte dentro l’azienda e in parte all’esterno, senza una postazione fissa ma con connessione internet, Pc portatile, smartphone”.

Una modalità, sottolineano, “che non modifica la natura del rapporto di lavoro, che è e rimane a tutti gli effetti di tipo subordinato e quindi disciplinato dalle leggi e dal contratto del settore industria”.

L’accordo si ispira alle esperienza europee di smart-working, pratica che coinvolge già il 17% dei lavoratori attivi sia nel settore privato che nelle pubbliche amministrazioni.

Nel dettaglio, l’intesa prevede che “la scelta dei luoghi di lavoro al di fuori della sede aziendale è posta completamente in capo al lavoratore e che l’attività svolta fuori sede potrà essere effettuata fino ad massimo di otto giorni al mese e per non più di due giorni la settimana”.

Flessibilità di scelta del luogo di lavoro e di orari non significa che il datore di lavoro debba poter contare su un lavoratore perennemente disponibile: l’accordo sancisce infatti che “il dipendente ha sempre il diritto alla disconnessione fuori dall’orario di lavoro”. La reperibilità extraoraria è prevista solo su base volontaria e con relative importanti indennità economiche giornaliere.

E’ inoltre stabilito che il trattamento economico e normativo per l’attività svolta a regime di smart working “non potrà essere inferiore a quanto previsto dal contratto nazionale” e che il ricorso a questo tipo di prestazione lavorativa non consente all’impresa l’utilizzo della Cassa Integrazione.

“Questa nuova organizzazione spazio-temporale del lavoro – concludono i segretari della Federazione Industria della CSU – permette non solo di conciliare la vita con la famiglia, diminuire l’impatto ambientale con minori spostamenti, ma apre anche a San Marino il grande tema della formazione di nuove competenze digitali e delle profonde trasformazioni tecnologiche avviate dalla quarta rivoluzione industriale”. 

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