BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO: RELAZIONE ANNO 2016

BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO: RELAZIONE ANNO 2016

Relazione Consuntiva
sull’attività svolta e sull’andamento
del sistema finanziario
Anno 2016
© BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO, 2016
Ente a partecipazione pubblica e privata
Cod. Op. Ec. SM04262 – Fondo di dotazione euro 12.911.425,00 i.v.
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Dicembre 2017.

COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI STATUTARI*
Consiglio Direttivo
Silvia Cecchetti – Vice Presidente
Marco Bodellini
Nicola Cavalli
Francesco Mancini
Martina Mazza
Collegio Sindacale
Fabio Rossi – Presidente
Luca Marcucci
Sandy Concetta Stefanelli
Direzione Generale
Roberto Moretti – Direttore Generale
Daniele Bernardi – Vice Direttore Generale
Coordinamento della Vigilanza
Roberto Moretti – Presidente
Ugo Granata
Mirella Sommella
Lo Statuto della Banca Centrale (Legge n. 96 del 29 giugno 2005 e successive modifiche)
prevede che la Banca risponda del raggiungimento delle proprie finalità al Consiglio
Grande e Generale, che ne nomina il Presidente, i membri del Consiglio Direttivo nonché
il Presidente del Collegio Sindacale; coerentemente alle responsabilità affidatele dallo
Statuto, la Banca ha predisposto la Relazione Consuntiva annuale contenente sia il
resoconto dell’attività svolta nell’anno precedente sia le informazioni sull’andamento del
sistema finanziario, Relazione che – come prevede la legge – deve essere approvata
dall’Assemblea dei Soci e successivamente inviata al Consiglio Grande e Generale per il
tramite della Segreteria di Stato per le Finanze.
* al 22 dicembre 2017

Relazione Consuntiva 2016 7
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
INDICE
PREFAZIONE ………………………………………………………………………………………………….. 12
1 IL SISTEMA FINANZIARIO …………………………………………………………………. 14
1.1 Il sistema bancario …………………………………………………………………………… 15
1.1.1 Gli assetti proprietari …………………………………………………………………….. 15
1.1.2 Le dimensioni e la struttura del sistema ……………………………………………. 16
1.1.3 Le attività e le passività …………………………………………………………………. 17
1.1.4 L’esame degli impieghi alla clientela ………………………………………………… 21
1.1.5 La raccolta …………………………………………………………………………………… 25
1.1.6 L’attività fiduciaria nel comparto bancario…………………………………………. 29
1.1.7 Il patrimonio ………………………………………………………………………………… 29
1.1.8 La redditività e l’efficienza ……………………………………………………………… 31
1.1.9 La liquidità …………………………………………………………………………………… 36
1.1.10 Rilevazione nel sistema bancario circa l’utilizzo del contante ……………….. 37
1.2 Il comparto delle società finanziarie/fiduciarie e imprese di investimento …. 41
1.2.1 Le dimensioni e la struttura del sistema ……………………………………………. 41
1.2.2 Le attività e le passività …………………………………………………………………. 42
1.2.3 L’attività fiduciaria ………………………………………………………………………… 44
1.2.4 Il patrimonio ………………………………………………………………………………… 46
1.2.5 La redditività e l’efficienza ……………………………………………………………… 47
1.3 Il resto del sistema …………………………………………………………………………… 49
1.3.1 Le società di gestione (SG) ……………………………………………………………… 49
1.3.2 Le imprese di assicurazione ……………………………………………………………. 50
1.3.3 Gli intermediari assicurativi e riassicurativi ……………………………………….. 54
1.3.4 Gli offerenti fuori sede …………………………………………………………………… 54
2 LE FUNZIONI ISTITUZIONALI …………………………………………………………….. 56
2.1 La Vigilanza e la tutela degli investitori ………………………………………………… 56
2.1.1 Policy di vigilanza …………………………………………………………………………. 56
2.1.2 Il Coordinamento della vigilanza ……………………………………………………… 57
2.1.3 L’attività del Dipartimento Vigilanza ………………………………………………… 58
2.1.4 Gli interventi regolamentari ……………………………………………………………. 59
2.1.5 La Vigilanza informativa …………………………………………………………………. 60
2.1.5.1 Il monitoraggio della situazione di liquidità delle banche ………………………….. 61
2.1.5.2 Le statistiche nazionali e internazionali ………………………………………………. 62
2.1.5.3 La Centrale Rischi ………………………………………………………………………… 62
2.1.5.4 Altre attività ………………………………………………………………………………. 64
2.1.6 Controlli sul sistema bancario e finanziario ……………………………………….. 64
8 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2.1.6.1 I controlli cartolari ……………………………………………………………………….. 64
2.1.6.2 I controlli ispettivi ………………………………………………………………………… 66
2.1.6.3 Il Servizio di Informativa Protesti ……………………………………………………… 68
2.1.7 Il Fondo Garanzia Depositanti …………………………………………………………. 69
2.2 Il ruolo di referente istituzionale nei confronti delle Organizzazioni Finanziarie
Internazionali e delle Banche Centrali e Autorità di Vigilanza …………………… 70
2.3 La gestione delle banconote e delle monete in euro contraffatte ………………. 72
2.4 La gestione del contante ……………………………………………………………………. 74
2.5 Il registro dei trust …………………………………………………………………………… 76
2.6 L’attività di consulenza e collaborazione ………………………………………………. 79
2.6.1 La consulenza normativa ………………………………………………………………… 80
2.6.2 Le attività di collaborazione con il Tribunale Unico ……………………………… 80
2.6.3 Riepilogo altre forme di consulenza e collaborazione …………………………… 81
2.7 L’Autorità Valutaria …………………………………………………………………………… 81
2.8 Il sistema dei pagamenti ……………………………………………………………………. 84
2.9 L’archivio delle partecipazioni fiduciarie ………………………………………………. 87
2.10 La Tesoreria di Stato …………………………………………………………………………. 87
2.11 L’Esattoria di Stato …………………………………………………………………………… 90
2.11.1 Le iscrizioni a Ruolo ………………………………………………………………………. 91
2.11.2 L’attività di riscossione ………………………………………………………………….. 94
2.11.3 Le procedure cautelari ed esecutive …………………………………………………. 94
2.11.4 La cartella unica delle tasse (CAUTA) ……………………………………………….. 95
2.11.5 Le aste mobiliari …………………………………………………………………………… 96
2.11.6 Le cause civili……………………………………………………………………………….. 96
2.12 La gestione della liquidità e del portafoglio finanziario ……………………………. 97
2.13 Secondo pilastro previdenziale (FONDISS) ……………………………………………. 99
3 LE RISORSE INTERNE ………………………………………………………………………. 101
3.1 Le risorse umane e l’organico aziendale ……………………………………………… 101
3.2 L’organigramma aziendale ……………………………………………………………….. 102
3.3 Sicurezza e salute sul lavoro …………………………………………………………….. 102
4 RELAZIONE ANNUALE DEL FONDO GARANZIA DEPOSITANTI ………………….. 103
4.1 Introduzione ………………………………………………………………………………….. 103
4.2 Visione retrospettiva ……………………………………………………………………….. 103
4.2.1 Il percorso normativo ………………………………………………………………….. 103
4.2.2 Le misure alternative di tutela dei depositanti già adottate ………………… 104
4.3 Il 2016: la situazione attuale ……………………………………………………………. 105
4.3.1 Il ruolo strategico e la natura del Fondo ………………………………………….. 105
4.3.2 Gli atti normativi …………………………………………………………………………. 106
Relazione Consuntiva 2016 9
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
4.3.3 Gli atti organizzativi …………………………………………………………………….. 107
4.3.4 I numeri del Fondo al 31 dicembre 2016 …………………………………………. 107
4.3.5 Il Rendiconto 2016 ………………………………………………………………………. 107
4.4 Visione prospettica …………………………………………………………………………. 108
4.4.1 Breve termine: il 2017 e gli obiettivi sfidanti per il sistema sammarinese 108
4.4.2 Medio-lungo termine: i possibili mutamenti dello scenario generale …….. 108
AVVERTENZE
Le elaborazioni dei dati, salvo diversa indicazione, sono eseguite dalla Banca Centrale. Le variazioni sono calcolate
sui valori originari (non arrotondati); analogamente la somma dei valori arrotondati potrebbe non coincidere con i
valori complessivi forniti. I dati riferiti agli anni precedenti possono aver subìto variazioni rispetto agli stessi
pubblicati nelle precedenti relazioni a seguito di successive rettifiche segnaletiche operate dagli intermediari. Viene
omessa l’indicazione della fonte per i dati della Banca Centrale.
10 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
SIGLARIO
AASS Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici
AIF Agenzia di Informazione Finanziaria
AQR Asset Quality Review
BANCA CENTRALE Banca Centrale della Repubblica di San Marino
BCE Banca Centrale Europea
CAUTA Cartella Unica delle Tasse
COFER Currency Composition of Foreign Exchange Reserves
CR Centrale Rischi
CTU Consulente Tecnico d’Ufficio
CVS Comunicazione Valutaria Statistica
FGD Fondo Garanzia dei Depositanti
FMI Fondo Monetario Internazionale
FONDISS Fondo di Previdenza Complementare dell’Istituto di Sicurezza Sociale
LISF
Legge n. 165/2005 “Legge sulle Imprese e sui Servizi Bancari, Finanziari
e Assicurativi”
NRA National Risk Assessment
RIS Rete Interbancaria Sammarinese
ROA
Return on Assets – rapporto tra risultato netto di gestione e totale delle
attività
ROE Return on Equity – rapporto tra risultato d’esercizio e patrimonio netto
SEPA Single Euro Payments Area
SG Società di Gestione
SGD Sistema di Garanzia dei Depositi
SMAC San Marino Card
SRD Scambio Recapiti Domestici
SWIFT Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication
Relazione Consuntiva 2016 11
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
12 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
PREFAZIONE
Testo
Relazione Consuntiva 2016 13
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
14 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
1 IL SISTEMA FINANZIARIO
Al 31 dicembre 2016, nel Registro dei Soggetti Autorizzati risultavano iscritte 21 società. Nel
dettaglio, il sistema finanziario sammarinese risultava composto da 9 banche, di cui 2 non operative1,
7 società finanziarie/fiduciarie, di cui 1 non operativa, 2 società di gestione, 2 imprese di assicurazione
e 1 istituto di pagamento. Con riguardo alle imprese di investimento, nessuna società risultava iscritta
al 31/12/2016.
Alla medesima data, dei 21 soggetti autorizzati, 6 erano autorizzati all’esercizio dell’Ufficio
di Trustee Professionale.
Nel corso del 2016, sono state cancellate dal Registro dei Soggetti Autorizzati 2 società
finanziarie/fiduciarie e 1 impresa di investimento mentre, nell’arco del medesimo anno, è stato
iscritto, in data 27/04/2016, il primo istituto di pagamento denominato Istituto di Pagamento
Sammarinese T.P.@Y S.p.A. In particolare, 2 soggetti sono stati cancellati a seguito della rinuncia
all’esercizio alle attività riservate (1 società finanziaria/fiduciaria e 1 impresa di investimento), mentre
un soggetto (1 società finanziaria/fiduciaria) è stato cancellato a seguito del rilascio dell’attestazione
dei presupposti per un regolare svolgimento della procedura di liquidazione ordinaria.
Al 31/12/2016, nel Registro delle Imprese Capogruppo risultavano iscritte, come per il 2015,
4 banche e 1 compagnia di assicurazione.
Alla fine del primo trimestre 2017, il sistema finanziario sammarinese risultava composto da
18 soggetti con una diminuzione, rispetto al 31/12/2016, di 3 soggetti autorizzati: 1 banca e 1 società
finanziaria/fiduciaria, già non operative, sono state poste in liquidazione coatta amministrativa, 1
società finanziaria/fiduciaria è stata, invece, cancellata a seguito del rilascio dell’attestazione dei
presupposti per un regolare svolgimento della procedura di liquidazione ordinaria.
Di seguito si riporta la Tabella 1, con l’indicazione del numero dei soggetti autorizzati a partire
dal 2014.
Tabella 1 – Soggetti autorizzati e intermediari assicurativi
Soggetti autorizzati 2014 2015 2016 31/03/2017
Banche 10* 9** 9** 8***
Finanziarie/fiduciarie 10**** 9**** 7**** 5
Imprese di investimento 1 1 0 0
Società di gestione 2 2 2 2
Imprese di assicurazione 2 2 2 2
Istituti di pagamento 0 0 1 1
Totale 25 23 21 18
Intermediari assicurativi e riassicurativi 51 47 43***** 43
Note: * Tre banche, pur essendo iscritte nel Registro dei Soggetti Autorizzati, non risultavano operative.
** Due banche, pur essendo iscritte nel Registro dei Soggetti Autorizzati, non risultavano operative.
*** Una banca, pur essendo iscritta nel Registro dei Soggetti Autorizzati, non risultava operativa.
**** Una finanziaria, pur essendo iscritta nel Registro dei Soggetti Autorizzati, non risultava operativa.
***** Il numero comprende 10 persone fisiche, 24 persone giuridiche, 9 banche e finanziarie svolgenti anche
attività di intermediazione assicurativa; dei 43 intermediari, 3 soggetti erano in regime di sospensione
dell’attività.
Completano il quadro del sistema finanziario gli intermediari assicurativi e riassicurativi
iscritti nel relativo Registro pubblico. Alla fine del 2016 erano presenti 43 intermediari, di cui 3 sospesi.
Nel corso del 2016, sono stati iscritti 3 nuovi intermediari e ne sono stati cancellati 7. Nell’elenco delle
imprese di assicurazione estere, autorizzate ad esercitare attività assicurativa nella Repubblica di San
1 Le due banche non operative erano la Banca Partner S.p.A. e l’Euro Commercial Bank S.p.A.
Relazione Consuntiva 2016 15
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Marino in regime di prestazione di servizi senza stabilimento mediante intermediari, figurano 43
compagnie di assicurazione, di cui 23 italiane e 20 appartenenti ad altri Stati.
Nei primi tre mesi del 2017, con riferimento agli intermediari assicurativi, non si sono
verificate iscrizioni, sospensioni e cancellazioni. Nell’arco del medesimo periodo, sono state cancellate
2 compagnie di assicurazione, oggetto di fusione per incorporazione, dall’elenco delle imprese di
assicurazione estere abilitate ad operare a San Marino tramite intermediari.
La Tabella 2, riporta la suddivisione, al 31 dicembre 2016, degli operatori sulla base
delle autorizzazioni in essere, agli stessi rilasciate.
Tabella 2 – Operatori iscritti nel Registro dei Soggetti Autorizzati al 31/12/2016
Autorizzazioni Banche
Altre imprese
finanziarie
Totale
Numero operatori 9 12 21
di cui autorizzati all’esercizio di attività riservate ai
sensi della Legge n. 165 del 17 novembre 2005
A) Attività bancaria 9 9
B) Attività di concessione finanziamenti 9 6 15
C) Attività fiduciaria 9 7 16
D) Servizi di investimento 9 8 17
E) Servizi di investimento collettivo 2
2
F) Servizi di investimento collettivo non tradizionali 2 2
G) Attività assicurativa 2 2
H) Attività di riassicurazione
I) Servizi di pagamento 9 1 10
J) Servizi di emissione di moneta elettronica 9 9
K) Attività di intermediazione in cambi 9 6 15
L) Attività di assunzione partecipazioni 9 6 15
di cui autorizzati all’esercizio dell’Ufficio di Trustee
Professionale ai sensi della Legge n. 42 del 1° marzo 2010
Ufficio di Trustee Professionale * 4 2 6
Note: *Alla data del 31.12.2016 nell’Albo dei Trustee Autorizzati nella Repubblica di San Marino risultava, inoltre,
iscritto un libero professionista.
1.1 Il sistema bancario
1.1.1 Gli assetti proprietari
Al 31 dicembre 2016, l’azionariato delle banche non evidenziava variazioni rispetto all’anno
precedente. Delle banche operative iscritte nel Registro dei Soggetti Autorizzati (7 su 9), 2
presentavano un azionariato composto, in maggioranza, da soggetti non residenti, in prevalenza
società fiduciarie ovvero holding di partecipazioni.
Il totale attivo delle banche operative era pari a euro 5,3 miliardi e nell’ambito di detto
valore, quello di pertinenza delle 2 banche aventi una compagine societaria prevalentemente estera
era di euro 1,3 miliardi, con un’incidenza del 25,4% sull’ammontare totale.
16 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
1.1.2 Le dimensioni e la struttura del sistema
I dati contemplati nella presente relazione riferiti al 31 dicembre 2016 non includono due
banche che, sebbene iscritte nel Registro dei Soggetti Autorizzati, risultano
non operative2.
Gli aggregati riferiti all’esercizio 2016 tengono conto delle modifiche intervenute nel bilancio
della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, approvato dall’Assemblea degli azionisti il 2
ottobre 2017, a seguito dell’ulteriore analisi degli attivi compiuta con il supporto di una società di
consulenza. Detta analisi ha comportato, tra l’altro, svalutazioni su crediti per circa 500 milioni di
euro, di cui circa 15 milioni con impatto a conto economico nell’esercizio in esame mentre per i restanti
485 milioni la banca si è avvalsa delle modalità di rilevazione contabile delle svalutazioni dei crediti
in deroga alle normative primarie e secondarie vigenti, ai sensi dall’art. 5 ter del D.L. 93/2017, come
modificato dai D.L. 101/2017 e 122/20173. In particolare, il Comitato per il Credito e il Risparmio ha
autorizzato la distribuzione temporale delle citate svalutazioni nell’arco di 25 anni, di cui euro 5 milioni
attribuiti già all’esercizio 2016 e appostati tra gli oneri straordinari, mentre i rimanenti 480 milioni
sono stati distribuiti come segue: euro 5 milioni nell’esercizio 2017, euro 10 milioni dal 2018 al 2020
ed euro 22,256 milioni fino al 2040. A fronte della predetta rilevazione contabile, nell’esercizio 2016
la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino ha appostato euro 480 milioni alla voce di stato
patrimoniale “Altre attività”.
Inoltre, gli aggregati in commento includono i dati riferiti ad Asset Banca S.p.A.,
intermediario sottoposto nel febbraio 2017 alla procedura di sospensione degli Organi amministrativi,
il mese successivo ad amministrazione straordinaria e, il 12 giugno 2017, a liquidazione coatta
amministrativa, il cui bilancio d’esercizio 2016, depositato in Tribunale, non è stato interessato dalle
valutazioni dei Commissari e non è stato approvato dall’Assemblea degli azionisti.
Nel 2016 è proseguito il processo di ridimensionamento dei bilanci bancari: il totale attivo
mostra una contrazione di 412 milioni (-7,2%), ragguagliandosi a 5.280 milioni rispetto a 5.692
milioni del 2015 (Tabella 3).
Con riguardo al profilo patrimoniale, si evidenzia una significativa diminuzione dei mezzi
propri (di 109 milioni, pari a -23,1%), che passano da 471 milioni a 362 milioni, in ragione
principalmente del peggioramento del risultato di esercizio di sistema e del calo delle riserve, nonché
dell’assenza dei dati riferiti al patrimonio netto delle due banche non operative negli aggregati riferiti
al 31 dicembre 2016.
La raccolta totale è diminuita di 400 milioni di euro attestandosi a 6.410 milioni (-5,9%), a
seguito della contrazione della raccolta diretta (composta da raccolta del risparmio e raccolta
interbancaria) di 281 milioni e della raccolta indiretta di 119 milioni.
Gli impieghi lordi totali, pari a euro 3.310 milioni, hanno registrato una flessione dell’11,2%
(-416 milioni) rispetto alla fine dell’esercizio 2015 (Figura 4).
I dipendenti del settore bancario sono risultati pari a 594, in calo di 28 unità dall’anno
precedente. L’incidenza sui lavoratori dipendenti del Paese è pari al 3,2%.
2 Trattasi di Banca Partner S.p.A. ed Euro Commercial Bank S.p.A., quest’ultima cancellata dal Registro dei Soggetti
Autorizzati il 3 marzo 2017 per liquidazione coatta amministrativa. Al 31 dicembre 2015, le due banche non operative
evidenziavano, complessivamente, le seguenti principali voci patrimoniali: attivi per 35 milioni, partecipazioni per 34
milioni, patrimonio netto per 34 milioni. L’importo dei crediti era marginale (15 mila euro).
3 Le svalutazioni assoggettate alla citata deroga ai sensi dell’art. 5 ter del D.L. 93/2017 e successive modifiche hanno
riguardato le esposizioni ristrutturate verso il gruppo Delta per 438 milioni, le sofferenze per 29 milioni, i crediti con
Rischio Paese per 10 milioni e i crediti di firma per 8 milioni.
Relazione Consuntiva 2016 17
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 3 – Principali indicatori dimensionali del sistema bancario
Indicatori 2014 2015 2016
Indicatori dimensionali
Totale attivo 6.082 5.692 5.280
Crediti verso banche 539 464 448
Impieghi lordi a clientela* 3.976 3.726 3.310
Raccolta totale 7.413 6.810 6.410
Raccolta diretta 5.210 4.858 4.577
Raccolta del risparmio** 5.147 4.802 4.535
Raccolta interbancaria 63 57 42
Raccolta indiretta*** 2.203 1.951 1.833
Indicatori strutturali
Numero operatori 10 9 7
Numero filiali 56 55 54
Numero dipendenti 627 622 594
% Dipendenti sul totale lavoratori dipendenti 3,5 3,4 3,2
Altri dati statistici
PIL (prezzi correnti)**** 1.391 1.415 1.438
Popolazione residente 32.789 33.005 33.196
Numero totale lavoratori dipendenti 17.998 18.082 18.524
Popolazione / Filiali 586 600 615
Totale attivo / PIL 4,4 4,0 3,7
Raccolta totale / PIL 5,3 4,8 4,5
Fonte: Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica (Popolazione residente e numero totale lavoratori dipendenti);
Fondo Monetario Internazionale (PIL).
Note: I dati sulle consistenze monetarie sono in milioni di euro. Gli indicatori dimensionali e strutturali riferiti al 31
dicembre 2016 sono stati calcolati escludendo le due banche non operative.
* La voce include gli importi relativi alle operazioni di leasing finanziario ed è rappresentata al lordo delle rettifiche
di valore operate sui crediti.
** La raccolta del risparmio comprende anche l’aggregato delle passività subordinate ed è indicata al netto delle
obbligazioni proprie riacquistate dall’ente segnalante.
***La raccolta indiretta comprende le gestioni patrimoniali, gli strumenti finanziari in custodia e amministrazione
nonché gli strumenti finanziari e la liquidità connessi all’attività di banca depositaria al netto dei titoli di debito di
propria emissione e della liquidità depositata presso l’intermediario. Il medesimo aggregato è rappresentato al
lordo dei titoli di capitale di propria emissione.
**** Il valore del PIL 2016 è una proiezione calcolata dal Fondo Monetario Internazionale.
1.1.3 Le attività e le passività
Le attività – Nel 2016 gli attivi bancari hanno registrato una contrazione di 412 milioni
conseguente sostanzialmente alle flessioni dei crediti netti verso la clientela incluse le operazioni di
leasing finanziario4 (-770 milioni), del portafoglio titoli (-123 milioni), delle partecipazioni (-43
milioni), in parte compensate dal sensibile aumento della voce “Immobilizzazioni e altre voci
dell’attivo” di 540 milioni di euro (Tabella 4 e Figura 1) riconducibile principalmente agli effetti
dell’applicazione dell’art. 5 ter del Decreto Legge 93/2017 e successive modifiche, così come illustrato
al paragrafo 1.1.2.
Gli strumenti finanziari in portafoglio hanno registrato una riduzione di euro 123 milioni
(-10,7%) attestandosi a 1.031 milioni, di cui titoli di debito per 890 milioni di euro, in calo rispetto al
4 Le operazioni di leasing finanziario, pari, nel 2016, a 208 milioni di euro comprendono il leasing finanziario per 182
milioni, in calo di 27 milioni rispetto all’anno precedente nonché i beni in attesa di locazione che si ragguagliano a 26
milioni, in riduzione di 1 milione rispetto all’anno precedente.
18 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2015 di 105 milioni (-10,5%). Le azioni e gli altri strumenti di capitale, pari a euro 141 milioni, hanno
evidenziato una diminuzione di 18 milioni rispetto all’esercizio precedente.
Tra gli strumenti di capitale sono inclusi euro 98 milioni di quote di fondi comuni di
investimento di tipo chiuso – con la partecipazione esclusiva di banche sammarinesi e con
investimento prevalente in crediti deteriorati di origine bancaria – istituiti anche ai sensi di specifici
provvedimenti legislativi in connessione ad operazioni di sistema e a interventi finalizzati alla tutela
del risparmio.
L’aggregato delle partecipazioni ha subìto una contrazione di 43 milioni di euro attestandosi
a 142 milioni (-23,4%). Il calo del citato valore è ascrivibile prevalentemente all’esclusione, nel 2016,
delle partecipazioni in imprese del gruppo detenute da una banca non operativa e all’azzeramento nel
corso dell’anno in esame di una partecipazione detenuta da un intermediario.
Il valore dell’aggregato “Immobilizzazioni e altre voci dell’attivo” include essenzialmente le
immobilizzazioni materiali, immateriali (con esclusione delle operazioni di leasing finanziario, già
ricomprese nei crediti verso la clientela) e la voce “Altre attività”. L’aumento dell’aggregato in parola
di 540 milioni di euro (+76,9%) rispetto al 2015, attestatosi a 1.243 milioni, è il risultato del
significativo incremento della voce “Altre attività” di 470 milioni, che risente delle rilevazioni contabili
connesse all’applicazione dell’art. 5 ter del D.L. 93/2017 e successive modifiche, nonché dell’aumento
della voce “Beni immobili” di 72 milioni di euro, attestatisi a 218 milioni in ragione sostanzialmente
dell’estinzione di contratti di leasing mediante accordo transattivo. La voce “Altre attività” comprende,
tra l’altro, il portafoglio effetti s.b.f., i crediti di imposta collegati alle operazioni di acquisizione degli
attivi e passivi di intermediari bancari in crisi avvenute negli ultimi anni, nonché i crediti di imposta
originati dall’esercizio di opzioni per la deducibilità delle perdite fiscali pregresse. L’importo dei citati
crediti d’imposta, comprensivi degli altri attivi connessi, si ragguaglia a 225 milioni di euro.
Le passività e il patrimonio – Nell’ambito del passivo, le principali componenti della raccolta
del risparmio5 risultano in contrazione: i debiti verso la clientela passano da 2.258 milioni di euro nel
2015 a 2.152 milioni di euro nell’anno in esame (-106 milioni di euro, pari a -4,7%) e i debiti
rappresentati da strumenti finanziari registrano un calo di 168 milioni di euro (-7%), attestandosi a
2.222 milioni. Le passività subordinate evidenziano, invece, un incremento di 10 milioni di euro
(7,3%) ragguagliandosi a 154 milioni. La variazione è sostanzialmente dovuta a un collocamento
rivolto a investitori professionali effettuato da un intermediario che è stato in parte compensato da
rimborsi di prestiti.
L’aggregato “Altre voci del passivo”, pari a 342 milioni di euro, risulta in contrazione di 23
milioni rispetto all’esercizio precedente, prevalentemente a seguito dell’effetto combinato della
riduzione delle “Altre passività” (-31 milioni), del “Fondo rischi su crediti” (-4 milioni) nonché
dell’aumento del “Fondo rischi e oneri” (12 milioni). La voce “Capitale e riserve” registra un calo di
46 milioni di euro (-9,7%) portandosi a 433 milioni di euro, influenzata, tra l’altro, dalla mancata
inclusione, nel 2016, dei corrispondenti valori riferiti alle banche non operative.
Nel 2016 il risultato d’esercizio di sistema ha evidenziato un peggioramento rispetto al 2015,
con le perdite di periodo che sono passate da 40 milioni a 92 milioni di euro. Il risultato negativo è
riconducibile in particolare a due intermediari (su sette), che spiegano l’87,3% delle perdite
complessive. Un solo intermediario ha registrato un utile d’esercizio, pari a 2,3 milioni di euro.
5 La raccolta del risparmio è riferita al pubblico e non comprende le banche, i cui valori sono invece considerati nella
Raccolta interbancaria.
Relazione Consuntiva 2016 19
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 4 – Stato patrimoniale aggregato del settore bancario
Attivo 2015 2016 Var. % Passivo 2015 2016 Var. %
Cassa e disponibilità
liquide 29 30 2,4%
Crediti verso banche 464 448 -3,5% Debiti verso banche 65 48 -26,5%
Crediti verso clientela* 3.154 2.384 -24,4% Debiti verso clientela 2.258 2.152 -4,7%
di cui Leasing finanziario 209 182
di cui beni in attesa di
locazione
27 26
Debiti rappresentati da
strumenti finanziari
2.390 2.222 -7,0%
Strumenti finanziari 1.154 1.031 -10,7%
di cui titoli di debito 995 890 Passività subordinate 143 154 7,3%
Altre voci del passivo 365 342 -6,3%
Partecipazioni 185 142 -23,4%
Capitale sottoscritto non
versato 1 0 -100,0% Capitale e riserve** 480 433 -9,7%
Azioni proprie 1 1 -0,9% Riserve di rivalutazione 32 21 -33,6%
Immobilizz.ni e altre voci
dell’attivo
703 1.243 76,9% Risultato d’esercizio -40 -92 -128,9%
Totale attivo 5.692 5.280 -7,2% Totale passivo 5.692 5.280 -7,2%
Note: dati in milioni euro. I dati di stato patrimoniale del settore bancario non includono le due banche non operative.
* Importi al netto delle rettifiche di valore. La voce include gli importi relativi alle operazioni di leasing finanziario
ricompresi nelle voci “Leasing finanziario” e “Beni in attesa di locazione”. In quest’ultima voce sono inclusi taluni
beni derivanti dalla risoluzione di contratti di leasing mediante accordo transattivo tra le parti.
** Include, altresì, il Fondo rischi bancari generali, gli utili/perdite portate a nuovo e i sovrapprezzi di emissione.
20 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 1 – Attivo e passivo

2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
Milioni €
Attivo
Immobilizzazioni e altre voci dell’attivo Partecipazioni
Strumenti finanziari Crediti verso clientela
Crediti verso banche
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
Milioni €
Passivo
Patrimonio netto Altre voci del passivo
Debiti rappresentati da strumenti finanziari Debiti verso clientela
Debiti verso banche
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
5%
Tassi di crescita del totale attivo (%)
Relazione Consuntiva 2016 21
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
1.1.4 L’esame degli impieghi alla clientela
Il credito – I prestiti netti concessi alla clientela sono passati da 3.154 milioni a 2.382 milioni
di euro (–772 milioni); sulla diminuzione ha influito la svalutazione dei crediti operata dalla Cassa di
Risparmio della Repubblica di San Marino con le modalità applicative previste dal citato art. 5 ter del
D.L. 93/2017 e successive modifiche (cfr. par. 1.1.2). L’incidenza dei prestiti netti sul totale attivo è
diminuita al 45,1% rispetto al precedente 55,4%. Detti impieghi rappresentano il 52,5% della raccolta
del risparmio, in contrazione rispetto al precedente 65,7%.
L’esame delle esposizioni creditizie per forma tecnica (Figura 2)6 evidenzia la marcata
contrazione della voce “Altri finanziamenti”7 (-432 milioni attestatisi a 1.108 milioni), dei crediti a
vista/a revoca (-231 milioni, attestatisi a 901 milioni) e dei conti correnti non a vista (-80 milioni, pari
a 73 milioni). La restante categoria, costituita da “Portafoglio scontato e s.b.f.” evidenzia un
incremento di circa 1 milione (attestandosi a euro 95 milioni).
Dall’esame della composizione delle predette forme tecniche risulta che la categoria “A
vista/a revoca” pesa per il 41,4% del totale, la categoria “c/c attivi (non a vista)” incide per il 3,3%,
il “Portafoglio scontato e s.b.f.” rappresenta il 4,4% dell’aggregato in parola, infine, gli “Altri
finanziamenti”, costituiscono il restante 50,9%.
Figura 2 – Ripartizione dei crediti netti verso la clientela per forma tecnica (escluso leasing)
Per quanto concerne la ripartizione degli impieghi netti per settore di attività economica, con
inclusione del leasing finanziario (Figura 3), si evidenzia la riduzione delle esposizioni verso tutte le
categorie di prenditori. Nel dettaglio, le citate diminuzioni hanno riguardato: Governo e settore
pubblico (-11 milioni, pari a -20,2%), le imprese finanziarie (-53 milioni, pari al -14,4%), le imprese
non finanziarie (-579 milioni, pari a -29,6%), le famiglie (-95 milioni, pari a -12,8%) e la categoria
residuale altri (-35 milioni, pari a -92,6%).
La ripartizione per vita residua dei prestiti netti alla clientela (valori comprensivi delle
operazioni di leasing finanziario), evidenzia che la categoria a vista si ragguaglia a 649 milioni di euro
(27,3% del totale dei crediti), quella compresa tra 1 giorno e 18 mesi è pari a 416 milioni (17,5%),
6 Nei valori non sono considerati gli importi riferiti al credito residuo delle operazioni di leasing finanziario, pari a euro
208 milioni, nelle sue due componenti: immobilizzazioni locate (pari a 182 milioni) e immobilizzazioni da locare (26
milioni).
7 In detta categoria confluiscono, tra gli altri, i crediti ristrutturati riferibili al Gruppo Delta di cui all’Accordo di
ristrutturazione ai sensi dell’art. 182 bis legge fallimentare italiana della principale banca del sistema.
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000
A vista / a
revoca
C/c attivi
(non a vista)
Portafoglio
scontato e
s.b.f.
Altri
finanziamenti
Milioni €
Crediti verso clientela
2014 2015 2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2014 2015 2016
Composizione dei Crediti verso clientela (%)
A vista / a revoca Altri finanziamenti
Portafoglio scontato e s.b.f. C/c attivi (non a vista)
22 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
mentre i finanziamenti a medio lungo termine (comprendenti le esposizioni con durata residua
superiore a 18 mesi) ammontano a 1.035 milioni e costituiscono il 43,4% dei crediti complessivi. La
restante componente (282 milioni, pari all’11,8%) è rappresentata dalle esposizioni con scadenza non
attribuita (tra cui i crediti in sofferenza).
La concentrazione degli impieghi, misurata dal rapporto, per ciascun intermediario, tra il
valore delle esposizioni nette verso le principali 30 controparti debitrici (inclusi gli istituti di credito ed
escluse le imprese finanziarie controllate) e il corrispondente valore degli impieghi netti, registra valori
compresi tra il 31,6% e il 61,4%8; il valore medio, non ponderato, dell’indice, corrisponde al 45,2%.
Figura 3 – Ripartizione dei crediti netti verso la clientela per settore di attività (incluso
leasing)
Figura 4 – Impieghi lordi del sistema bancario
La qualità del credito – Nel 2016 i prestiti bancari alla clientela (a valori lordi) risultano in
calo di 416 milioni (-11,2%) attestandosi a 3.310 milioni di euro in ragione, sostanzialmente, della
8 Dal computo degli indici di concentrazione degli impieghi è stata esclusa la banca più piccola del sistema controllata da
altro intermediario bancario.
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000
2.200
Governo e
settore
pubblico
Imprese
finanziarie
Imp. non
finanziarie
Famiglie Altri
Milioni €
Crediti verso clientela
2014 2015 2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2014 2015 2016
Composizione dei Crediti verso Clientela (%)
Governo e settore pubblico Famiglie
Imprese finanziarie Altri
Imprese non finanziarie
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
4.000
4.500
5.000
5.500
2011 2012 2013 2014 2015 2016
Milioni €
Impieghi lordi
-25%
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
15%
20%
2011 2012 2013 2014 2015 2016
Tassi di crescita (%)
Relazione Consuntiva 2016 23
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
sensibile contrazione dei crediti deteriorati (cfr. infra): l’incidenza dei crediti dubbi9 lordi verso la
clientela sul totale degli impieghi lordi alla clientela, seppur elevata, nell’anno in esame risulta in
contrazione al 50% (52,6% nel 2015); corrispondentemente, il peso dei crediti in bonis lordi sul totale
degli impieghi lordi alla clientela è aumentato al 50% rispetto al precedente 47,4% (Figura 5).
I crediti dubbi lordi verso la clientela, in termini assoluti, si collocano a 1.654 milioni di euro
(Tabella 5), in diminuzione di 305 milioni rispetto all’esercizio precedente (-15,5%), con il predetto
calo che ha riguardato tutte le componenti dell’aggregato in commento.
I crediti dubbi netti si attestano a 747 milioni di euro e risultano in calo di 649 milioni
(-46,5%). La maggiore flessione dei crediti dubbi netti rispetto ai valori lordi è riconducibile al
rilevante incremento delle rettifiche di valore riferite all’aggregato in parola determinate
principalmente dalle svalutazioni operate da un singolo intermediario, come indicato al paragrafo
1.1.2, compensate parzialmente dall’utilizzo del fondo rettificativo conseguente ad un’operazione di
cartolarizzazione avente ad oggetto un portafoglio di crediti pro-soluto realizzata da un intermediario.
Figura 5 – Qualità del credito: crediti in bonis e crediti dubbi (valori lordi)
La Figura 6 evidenzia l’andamento dei crediti dubbi lordi verso la clientela nel triennio 2014-
2016, con evidenza della scomposizione nelle componenti di crediti dubbi netti e rettifiche di valore,
nonché l’incidenza delle predette esposizioni deteriorate lorde sul totale degli impieghi lordi.
In particolare, nell’ambito dei crediti deteriorati è evidente la forte flessione delle sofferenze
lorde, pari a 169 milioni di euro e attestatesi a 606 milioni, costituenti il 36,6% dei crediti dubbi lordi
(Figura 7). Sul predetto calo ha inciso, in modo determinante, la citata operazione di cartolarizzazione.
L’incidenza delle sofferenze lorde sul totale dei crediti lordi ammonta al 18,3% (20,8% nel 2015).
L’analisi della categoria “crediti dubbi lordi” mette in luce, anche per il 2016, come la
componente più significativa sia rappresentata dai crediti ristrutturati di importo pari a 767 milioni al
lordo delle rettifiche e in calo di 20 milioni rispetto al 2015. Detto ammontare incide per il 46,4% sul
totale dei crediti dubbi lordi (40,2% nell’anno precedente) ed è composto prevalentemente dai crediti
derivanti dall’Accordo di ristrutturazione dei debiti del gruppo Delta. Il predetto calo è sostanzialmente
ascrivibile all’effetto combinato degli incassi pervenuti in esecuzione del citato Accordo e al
trasferimento di crediti precedentemente classificati in altra categoria.
Con riguardo alle restanti categorie di crediti dubbi verso la clientela, i crediti incagliati lordi
si collocano a 240 milioni (304 milioni nel 2015) registrando una riduzione di 64 milioni
9 In base al Regolamento n. 2007-07, i crediti dubbi comprendono le seguenti componenti: crediti in sofferenza, crediti
incagliati, crediti ristrutturati, crediti scaduti/sconfinanti e crediti non garantiti verso paesi a rischio.
52,6%
47,4%
Anno 2015
Crediti dubbi Crediti in bonis
50,0%
50,0%
Anno 2016
Crediti dubbi Crediti in bonis
24 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
(-21%) sulla quale hanno inciso, prevalentemente, il passaggio di detti crediti a crediti in bonis, in
minor misura il trasferimento ad altre categorie di crediti dubbi nonché gli incassi. I crediti scaduti
e/o sconfinanti lordi, pari a 15 milioni di euro, risultano in calo di 38 milioni di euro (-71,8%), in
ragione sostanzialmente del trasferimento ad altre categorie di attivi e, in minor misura di incassi,
mentre i crediti lordi non garantiti verso Paesi a rischio si ragguagliano a euro 27 milioni (-13 milioni
rispetto al 2015, in ragione degli incassi registrati).
Al netto delle rettifiche di valore, i crediti dubbi costituiscono il 31,4% dell’ammontare
complessivo degli impieghi netti verso la clientela rispetto al 44,3% di fine 2015. Il calo è attribuibile,
principalmente, alle già menzionate svalutazioni operate da un intermediario.
In dettaglio, i crediti dubbi al netto delle rettifiche di valore ammontano, come già precisato,
a 747 milioni (-649 milioni rispetto al 2015) e sono suddivisi in: sofferenze per euro 246 milioni (in
calo di 81 milioni rispetto all’anno precedente), incagli per euro 196 milioni (diminuiti di 50 milioni),
crediti ristrutturati per euro 274 milioni (ridotti di 458 milioni, cfr. nota 3 del paragrafo 1.1.2), crediti
scaduti e/o sconfinanti per euro 14 milioni (in flessione di 38 milioni) e, infine, crediti non garantiti
verso Paesi a rischio pari a 17 milioni di euro (-23 milioni rispetto al 2015).
Tabella 5 – Qualità del credito
Crediti al lordo delle rettifiche di
valore
Tasso di
copertura*
Quota sul totale
dei crediti al netto
delle rettifiche di
valore
2015 % 2016 % 2015 2016 2015 2016
Crediti verso clientela** 3.726 100,0% 3.310 100,0% 15,3% 28,0% 100,0% 100,0%
Crediti in bonis 1.767 47,4% 1.656 50,0% 0,5% 1,3% 55,7% 68,6%
Crediti dubbi 1.959 52,6% 1.654 50,0% 28,7% 54,8% 44,3% 31,4%
Sofferenze 775 20,8% 606 18,3% 57,8% 59,4% 10,4% 10,3%
Incagli 304 8,2% 240 7,2% 18,9% 18,2% 7,8% 8,2%
Ristrutturati 787 21,1% 767 23,2% 7,0% 64,3% 23,2% 11,5%
Scaduti e/o sconfinanti 53 1,4% 15 0,4% 2,4% 6,3% 1,6% 0,6%
Crediti verso Paesi a rischio 40 1,1% 27 0,8% 1,6% 36,9% 1,2% 0,7%
Note: I dati sui “Crediti al lordo delle rettifiche di valore” relativi agli anni 2015 e 2016 sono espressi in milioni di euro.
* Il tasso di copertura è dato dall’ammontare delle rettifiche di valore in rapporto alla corrispondente esposizione
lorda.
** Include gli importi relativi alle operazioni di leasing finanziario ricompresi nelle voci “Leasing finanziario” e
“Beni in attesa di locazione” degli schemi di bilancio.
Figura 6 – Crediti dubbi
46%
47%
48%
49%
50%
51%
52%
53%

500
1.000
1.500
2.000
2.500
Milioni €
Crediti dubbi netti Rettifiche di valore Crediti dubbi su crediti lordi totali (scala di destra)
Relazione Consuntiva 2016 25
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Le sofferenze nette rappresentano circa il 73,8% del patrimonio di vigilanza (79,6% nel
2015); il lieve miglioramento del rapporto è ascrivibile al sensibile calo di detta componente dei crediti
deteriorati (cfr. supra) che ha sopravanzato la contrazione del patrimonio di vigilanza del sistema
bancario per effetto prevalentemente delle perdite registrate.
Il tasso di copertura dei crediti dubbi, rappresentato dal rapporto tra le rettifiche e
l’ammontare lordo delle predette esposizioni deteriorate, è passato dal 28,7% dell’anno precedente
al 54,8% registrato nel 2016 (Tabella 5), in ragione sostanzialmente della citata operazione di
svalutazione dei crediti effettuata con le modalità di rilevazione contabile di cui all’articolo 5 ter del
D.L. 93/2017 e successive modifiche (cfr. par. 1.1.2), che ha comportato un incremento delle
rettifiche di valore dei crediti dubbi parzialmente compensato dall’utilizzo del fondo rettificativo
conseguente all’operazione di cartolarizzazione posta in essere durante il 2016 da parte di un
intermediario.
Nell’ambito della predetta categoria dei crediti dubbi, il tasso di copertura delle sofferenze è
pari al 59,4% in aumento dal precedente 57,8%, quello sugli incagli si è ridotto al 18,2% rispetto al
precedente 18,9%. Il tasso di copertura dei crediti ristrutturati10, per le ragioni già illustrate, è
risultato in crescita al 64,3% dal precedente 7%.
Figura 7 – Composizione dei crediti dubbi (valori lordi)
1.1.5 La raccolta
La raccolta totale – Nel 2016 la raccolta totale11 del sistema bancario ha registrato una
contrazione di 400 milioni, attestandosi a 6.410 milioni (-5,9% rispetto all’anno precedente).
L’esame delle componenti della raccolta totale evidenzia che la raccolta diretta, pari a euro
4.577 milioni, risulta in calo di 281 milioni (-5,8%) principalmente in ragione della contrazione della
raccolta del risparmio di 267 milioni (-5,6%), attestatasi a 4.535 milioni e della flessione di 14 milioni
della raccolta interbancaria12 (-24,9%) che ammonta a 42 milioni. La raccolta indiretta, pari a 1.833
milioni di euro ha registrato anch’essa una diminuzione di 119 milioni (-6,1%) (Figura 8).
10 Detta categoria di attivi, riconducibile sostanzialmente ai crediti derivanti dall’Accordo di ristrutturazione del gruppo
Delta, è presente in larga misura nel portafoglio impieghi della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino.
11 La raccolta totale è data dalla somma della raccolta diretta e indiretta. La raccolta diretta è composta dalla raccolta
del risparmio presso il pubblico e dalla raccolta interbancaria. La raccolta indiretta è costituita dall’ammontare degli
strumenti finanziari e delle disponibilità liquide della clientela amministrate e/o gestite per conto della stessa, al netto
delle somme già incluse nella raccolta diretta (cfr. art. I.I.2 del Regolamento n. 2007-07).
12 La raccolta interbancaria non include i saldi debitori presenti sui conti reciproci accesi per servizi resi, conformemente
alla definizione della citata raccolta riportata nel Regolamento n. 2007-07.
39,6%
15,5%
40,2%
2,7%
2,0%
Anno 2015
Sofferenze Incagli
Ristrutturati Scaduti e/o sconfinanti
Crediti verso Paesi a rischio
36,6%
14,5%
46,4%
0,9%
1,6%
Anno 2016
Sofferenze Incagli
Ristrutturati Scaduti e/o sconfinanti
Crediti verso Paesi a rischio
26 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 8 – Raccolta totale del sistema bancario
La raccolta del risparmio – Ad eccezione delle passività subordinate, le altre componenti della
raccolta del risparmio registrano una contrazione. In dettaglio, i debiti rappresentati da strumenti
finanziari hanno registrato nel 2016 un calo di 168 milioni (-7%), posizionandosi a 2.222 milioni. Il
predetto aggregato è composto essenzialmente da 1.891 milioni di certificati di deposito, in
diminuzione di 104 milioni (-5,2%) e da obbligazioni, pari a 326 milioni, in calo di 64 milioni
(-16,4%). I debiti verso clientela, prevalentemente a vista13, ammontano a 2.152 milioni e sono
diminuiti di 106 milioni (-4,7%) rispetto all’esercizio precedente. Tra le rimanenti componenti della
raccolta del risparmio, la più rilevante è costituita dalle passività subordinate, pari a euro 154 milioni,
aumentate, come anticipato, di 10 milioni (+7,3%) rispetto all’esercizio precedente, sostanzialmente
in ragione di un nuovo collocamento che ha sopravanzato i rimborsi effettuati.
Dall’esame della Figura 9, si nota che nel 2016 la composizione della raccolta del risparmio
risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2015: l’incidenza dei debiti verso clientela sul totale della
raccolta del risparmio si attesta al 47,5% dal precedente 47%, il peso dei certificati di deposito è pari
al 41,7% dal precedente 41,6%, le obbligazioni contribuiscono per il 7,2% dal precedente 8,1% e,
da ultimo, le passività subordinate si attestano al 3,4% della raccolta del risparmio rispetto al 3% del
2015.
13 L’esame per vita residua dei debiti verso la clientela evidenzia che la categoria a vista ammonta a euro 1.943 milioni
(90,3% del totale dei depositi, in calo dal 92,1% del 2015), quella compresa tra 1 giorno e 18 mesi è pari a euro 191
milioni (8,9% del totale, dal precedente 7,1%), mentre i depositi a medio-lungo termine (con durata residua superiore
a 18 mesi) si ragguagliano a euro 19 milioni, con una incidenza dello 0,9%.
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
2014 2015 2016
Milioni €
Raccolta del risparmio Raccolta indiretta Raccolta interbancaria
Relazione Consuntiva 2016 27
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 9 – Composizione della raccolta del risparmio e della raccolta indiretta
La raccolta indiretta – Nel 2016 la raccolta indiretta mostra una flessione su base annua di
119 milioni (-6,1%) ragguagliandosi a 1.833 milioni. Detta contrazione interessa tutte le componenti
dell’aggregato: i titoli in amministrazione evidenziano un calo di 105 milioni di euro (-6,1%) e si
attestano a 1.618 milioni, le gestioni patrimoniali registrano una contrazione di 4 milioni (-1,9%)
risultando pari a 204 milioni e, infine, gli strumenti finanziari e liquidità riferiti all’attività di banca
depositaria mostrano un calo di 10 milioni (-48,7%).
Riquadro 1: Approvazione di prospetti informativi per la sollecitazione all’investimento di
obbligazioni di diritto sammarinese ed emissione di strumenti finanziari
riservati a clientela professionale
Nel corso del 2016 Banca Centrale ha autorizzato la pubblicazione di prospetti informativi per il
collocamento presso il pubblico di due obbligazioni bancarie di diritto sammarinese, entrambe di tipo
senior, ai sensi della disciplina in materia di sollecitazione all’investimento di cui al Titolo I, Parte III,
della LISF. Una ulteriore istanza, pervenuta nell’ultimo trimestre 2016, per la pubblicazione di un
prospetto informativo di un prestito rivolto alla generalità del pubblico per un nominale massimo
emettibile pari a 20 milioni di euro, non ha trovato accoglimento nel corso del primo trimestre del
2017.
Il numero delle istanze presentate nell’anno 2016, significativamente inferiore rispetto all’anno
precedente, nonché l’importo del nominale massimo emettibile, 18 milioni di euro contro i 223 milioni
dell’anno precedente, dimostrano che il ricorso a tale forma di raccolta di risparmio presso il pubblico
è divenuto marginale rispetto ad altre tipologie.
Tabella 6 –Prospetti approvati dalla Banca Centrale per emissioni obbligazionarie offerte
al pubblico
2015 2016
Banche 10 2
Senior 8 2
Subordinato 2 0
Società finanziarie 0 0
Senior 0 0
Totale 10 2
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2014 2015 2016
Raccolta del risparmio
Debiti verso clientela Obbligazioni nette
Certificati di deposito Altri strumenti finanziari
Passività subordinate
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2014 2015 2016
Raccolta indiretta
Titoli in amministrazione Gestioni patrimoniali
Attività di banca depositaria
28 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 7 – Nominale emettibile e nominale collocato di offerte al pubblico (per anno di
approvazione dei prospetti)
2015 2016
Nominale
emettibile
Nominale
Collocato
Nominale
Emettibile
Nominale
collocato
Banche 223.000.000 104.657.000 18.000.000 6.661.000
Senior 163.000.000 75.861.000 18.000.000 6.661.000
Subordinato 60.000.000 28.796.000 0 0
Società finanziarie 0 0 0 0
Senior 0 0 0 0
Totale 223.000.000 104.657.000 18.000.000 6.661.000
Il nominale collocato dei prestiti rivolti alla clientela alla data del 31 dicembre 2016 era pari a circa
6,6 milioni di euro, con un tasso di collocamento rispetto all’emettibile pari al 37%, in diminuzione
rispetto al 47% dell’anno precedente. Nessun prestito risultava ancora in collocamento alla fine del
primo trimestre 2017.
Banca Centrale, nelle more di una prossima indagine finalizzata ad appurare possibili elementi di
criticità nel collocamento di prestiti subordinati alla clientela da parte delle banche sammarinesi, nel
corso del primo trimestre del 2016, ha informato gli istituti bancari della decisione di sospendere le
autorizzazioni relative ai prospetti di prestiti obbligazionari subordinati in regime di sollecitazione
all’investimento, pertanto nel corso dell’anno in esame non è stata autorizzata la pubblicazione di
alcun prospetto per emissioni di grado subordinato rivolte al pubblico.
Nel corso del 2016 sono giunte a scadenza 9 emissioni obbligazionarie oggetto di offerta al pubblico
emesse da banche negli anni precedenti.
Nei primi tre mesi del 2017 non sono pervenute da parte di banche o di altri soggetti vigilati nuove
istanze per l’approvazione di prospetti informativi di obbligazioni destinati al pubblico.
Nel corso del 2016 è stata accolta l’istanza presentata da una banca per la computabilità, nel proprio
patrimonio di vigilanza, di uno strumento ibrido di patrimonializzazione destinato a clientela
professionale emesso per un nominale pari a 40 milioni di euro, che è stato interamente collocato.
Lo strumento ibrido, che associa caratteristiche tipiche dei fondi propri con altre tipiche
dell’indebitamento prevede che, in caso di perdite di bilancio che determinino una diminuzione del
capitale versato e delle riserve al di sotto del livello minimo di capitale previsto per l’autorizzazione
all’esercizio dell’attività, possa essere utilizzato, unitamente agli interessi maturati, per far fronte alle
perdite al fine di consentire all’emittente di continuare l’attività.
Inoltre, in caso di andamento negativo della gestione, il diritto alla remunerazione del sottoscrittore
può essere sospeso temporaneamente per evitare o limitare il più possibile l’insorgenza di perdite. In
caso di liquidazione dell’ente emittente, il debito rappresentato dallo strumento è rimborsato solo
dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati.
Nel 2016 Banca Centrale ha rilasciato a un’altra società per azioni non vigilata il nulla osta alla
rinegoziazione delle condizioni di un prestito obbligazionario, sempre riservato a clientela
professionale, originariamente autorizzato nel 2008, la cui istanza era pervenuta nella seconda parte
del 2015.
Relazione Consuntiva 2016 29
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
1.1.6 L’attività fiduciaria nel comparto bancario
Al 31 dicembre 2016 l’attività fiduciaria era esercitata da 5 banche del sistema, che
amministravano fiduciariamente 145 milioni di euro, con un incremento di 3,6 milioni rispetto al
corrispondente dato di fine 2015. Il predetto ammontare di 145 milioni rappresenta il 51,4% del totale
dell’attività fiduciaria, in aumento dal precedente 36,8%, tenuto conto che la restante parte (48,6%)
è gestita dal comparto delle società finanziarie-fiduciarie (cfr. paragrafo 1.2).
L’esame dell’attività fiduciaria per forma tecnica (Figura 10), mostra che l’amministrazione
fiduciaria di patrimoni mobiliari (tipologia 1) risulta in aumento di circa 5,6 milioni di euro rispetto
all’esercizio precedente, attestandosi a 134 milioni di euro (con una incidenza del 92,6% sul totale)
mentre l’amministrazione fiduciaria di partecipazioni societarie (tipologia 2), pari a 11 milioni,
evidenzia un calo di circa 2 milioni (peso pari al 7,4%).
Figura 10 – Composizione dell’attività fiduciaria per forma tecnica
Con riguardo ai mandati di tipo 2, riferiti all’amministrazione fiduciaria di partecipazioni
societarie, si evidenzia che le interessenze riguardano quasi totalmente le società sammarinesi
(99,9% del valore complessivo); il secondo Paese di insediamento delle società detenute
fiduciariamente risulta l’Italia con un residuale 0,1%.
1.1.7 Il patrimonio
Patrimonio netto – A fine 2016 i mezzi patrimoniali del sistema bancario (Tabella 8) si
attestano a 362 milioni di euro, in diminuzione di 109 milioni rispetto all’esercizio precedente (-
23,1%) e risultano costituiti da componenti positive per euro 477 milioni (capitale sociale per 359
milioni, riserva sovrapprezzo di emissione per 2 milioni di euro, riserve per 88 milioni, riserve di
rivalutazione per 21 milioni, fondo rischi bancari generali per 6 milioni) e da componenti negative per
115 milioni (perdite portate a nuovo per 22 milioni e perdite nette d’esercizio per 92 milioni di euro).
Il valore del patrimonio netto a fine 2016 non comprende quello riferito alle banche non operative,
che a fine 2015 ammontava a circa 34 milioni di euro, diversamente dai dati esposti per il 2015 e
2014. Per le ulteriori motivazioni della dinamica dell’aggregato si rimanda al paragrafo 1.1.2.
Il rapporto tra il patrimonio netto e il totale attivo si attesta al 6,9%.
91,0%
9,0%
Anno 2015
Patrimoni mobiliari
Partecipazioni societarie
92,6%
7,4%
Anno 2016
Patrimoni mobiliari
Partecipazioni societarie
30 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Patrimonio di vigilanza14 – A fine 2016 il patrimonio di vigilanza (PV) totale di sistema15 si
attesta a 333 milioni di euro, in calo di 78 milioni rispetto all’anno precedente (-18,9%). In particolare,
il patrimonio di base, pari a 331 milioni, risulta diminuito di 61 milioni di euro (-15,5%) in ragione,
principalmente, dell’incremento delle perdite d’esercizio (+51 milioni di euro), dell’aumento delle
perdite portate a nuovo (+10 milioni di euro) e della diminuzione delle riserve (-8 milioni di euro),
variazioni in parte controbilanciate dall’incremento del fondo rischi bancari e generali (+3 milioni) e
dalle minori immobilizzazioni immateriali (-2 milioni). Il patrimonio supplementare evidenzia una
riduzione di 27 milioni, attestandosi a euro 106 milioni (-20,4%), in ragione principalmente dell’effetto
combinato della riduzione della computabilità delle passività subordinate e dell’ammortamento delle
stesse (-52 milioni di euro), della contrazione delle riserve di rivalutazione (-11 milioni di euro), del
calo del fondo rischi su crediti non avente funzione rettificativa e del collocamento, effettuato da una
banca, di uno strumento ibrido di patrimonializzazione per euro 40 milioni. Le deduzioni dal capitale
complessivo (somma di patrimonio di base e supplementare) risultano in calo di circa 10 milioni di
euro, attestandosi a 104 milioni di euro principalmente a seguito del decremento delle posizioni di
rischio verso i partecipanti al capitale.
Attività ponderate – Nel 2016 le attività ponderate per il rischio di credito (indicate al netto
delle rettifiche di valore) si sono attestate a 2.888 milioni, in contrazione di 357 milioni rispetto
all’esercizio precedente (-11%), in ragione, sostanzialmente, della riduzione delle posizioni di rischio
relative a crediti (inclusi i leasing)16 e del calo dei crediti in sofferenza che supera l’incremento della
voce “Altre attività”. La ponderazione media delle attività per cassa (escluse quelle fuori bilancio),
misurata dal rapporto tra le attività ponderate per il rischio di credito e quelle non ponderate (calcolate
al valore contabile), risulta pari al 60%, in calo rispetto al precedente 61,4%.
Coefficiente di solvibilità e altri indicatori di patrimonializzazione – Il coefficiente di
solvibilità17 di sistema si è ridotto dal 12,7% all’11,5%, livello superiore al requisito minimo previsto
dalla disciplina di vigilanza che richiede un solvency di almeno l’11%. Al riguardo, si evidenzia che
una delle banche operative di sistema presenta un valore del solvency inferiore a quello minimo
regolamentare. L’incidenza del patrimonio di base sul totale delle attività ponderate per il rischio di
credito si attesta all’11,5%, in contrazione rispetto al 12,1% di fine 2015.
La differenza tra il patrimonio di vigilanza e il requisito patrimoniale complessivo minimo
(RPCM), quest’ultimo pari alla somma dei singoli fabbisogni previsti per i rischi di credito e operativi,
costituisce il margine patrimoniale disponibile (MPD). Detto margine, ha evidenziato una riduzione da
41 milioni del 2015 a 4 milioni nell’anno in esame.
Il margine della struttura finanziaria (MSF), calcolato come differenza tra il patrimonio di
vigilanza e le componenti immobilizzate dell’attivo (costituite dai beni strumentali durevoli e dalle
partecipazioni non dedotte dal patrimonio di vigilanza), ha evidenziato una diminuzione di 141 milioni
di euro, passando da 161 milioni del 2015 a 19 milioni di euro, in ragione dell’effetto combinato della
citata contrazione del patrimonio di vigilanza di 78 milioni e del sensibile aumento, pari a 73 milioni
di euro, del valore dei beni strumentali durevoli, determinato, in buona parte, dall’estinzione di
contratti di leasing mediante accordo transattivo18.
14 Il patrimonio di vigilanza rappresenta l’aggregato patrimoniale di riferimento nell’ambito delle disposizioni di Vigilanza
prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall’esposizione della banca
ai rischi tipici della propria attività, assumendo un ruolo di garanzia nei confronti di depositanti e creditori. Il patrimonio
di vigilanza si ottiene sommando tra loro il patrimonio di base (che rappresenta la componente di qualità primaria) e il
patrimonio supplementare e sottraendo quindi le deduzioni previste dalla normativa di vigilanza (ad esempio per
erogazioni concesse dagli intermediari ai relativi partecipanti al capitale).
15 Gli indicatori patrimoniali e prudenziali che seguono sono calcolati su n. 7 banche, escludendo dal calcolo degli indicatori
di vigilanza le banche non operative, con riguardo agli anni 2016, 2015 e 2014.
16 Con esclusione delle posizioni in sofferenza che vengono trattate separatamente.
17 Il coefficiente di solvibilità è costituito dal rapporto tra il patrimonio di vigilanza e il totale delle attività di rischio della
banca, ponderate in funzione del rischio di perdita per inadempimento dei debitori.
18 L’esistenza di un margine positivo (“free capital”) ha riflessi positivi sia sulla dinamica finanziaria, per il surplus di
risorse utilizzabile nella gestione della liquidità, sia sulla formazione dei risultati reddituali, costituendo una forma di
provvista senza costo contrattuale e senza i vincoli temporali del capitale di credito.
Relazione Consuntiva 2016 31
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Infine, la leva finanziaria del sistema, calcolata come rapporto tra il totale delle attività, al
netto di quelle immateriali, e il patrimonio di base, è aumentata dal valore di 14,4 registrato nel 2015
a 15,9.
Tabella 8 – Adeguatezza patrimoniale del sistema bancario
Adeguatezza patrimoniale (dati di fine periodo)* 2014 2015 2016
Patrimonio netto (milioni di euro) 493 471 362
Patrimonio di vigilanza (milioni di euro) 403 411 333
Coefficiente di solvibilità (valori percentuali) 11,4 12,7 11,5
Patrimonio di base/Attività ponderate per il rischio (valori percentuali) 10,6 12,1 11,5
Margine patrimoniale disponibile (MPD) (milioni di euro) 0 41 4
Margine della struttura finanziaria (MSF) (milioni di euro) 195 161 19
Leva finanziaria 16,0 14,4 15,9
Note: * Nell’anno 2016, per tutte le voci, i dati sono riferiti a 7 banche escludendo n. 2 intermediari non operativi;
nell’anno 2015, i dati relativi alla voce “Patrimonio netto” sono riferiti a 9 banche mentre i restanti dati sono
riferiti a 7 banche escludendo n. 2 intermediari non operativi; nell’anno 2014, i dati relativi alla voce “Patrimonio
netto” sono riferiti a 10 banche mentre i restanti dati sono riferiti a 7 banche, escludendo n. 3 intermediari non
operativi.
1.1.8 La redditività e l’efficienza
Il risultato d’esercizio netto di sistema è negativo per euro 92 milioni, in peggioramento
rispetto al corrispondente dato dell’anno precedente, attestatosi a -40 milioni, in ragione di perdite
complessive di euro 94 milioni rilevate dalle 6 banche, solo in minima parte compensate dagli utili
conseguiti da un istituto di circa 2 milioni di euro.
Tutti i risultati intermedi del conto economico riclassificato di sistema, fino al risultato
d’esercizio, hanno registrato un peggioramento rispetto all’esercizio precedente (Tabella 9).
In particolare, le voci interessi attivi e passivi evidenziano, anche per il 2016, un
ridimensionamento, derivante dalla continuazione del trend di riduzione dei tassi di interesse medi di
mercato e dall’erosione dei volumi intermediati, con questi ultimi che hanno continuato a risentire,
tra l’altro, degli effetti connessi al provvedimento di Voluntary Disclosure. Il margine di interesse di
sistema ha subìto una flessione di circa 6 milioni di euro, ragguagliandosi a 37 milioni, condizionato,
tra l’altro, da una minor elasticità dei tassi passivi rispetto a quelli applicati dagli intermediari facenti
parte dell’Eurosistema, che possono beneficiare delle misure convenzionali e non convenzionali di
politica monetaria della BCE.
Nella Tabella 10 è illustrato l’andamento del tasso di interesse medio sui prestiti alla clientela
al netto delle rettifiche e del tasso di interesse medio sulla raccolta del risparmio: a fronte di una
significativa riduzione del tasso di interesse medio sulla raccolta del risparmio, passato dall’1,58%
all’1,39%, si rileva un aumento del tasso di interesse sugli impieghi netti pari al 2,91%, rispetto al
2,82% del precedente anno19, influenzato dalle svalutazioni apportate sui crediti. Il differenziale tra i
due tassi medi risulta, pertanto, in aumento rispetto al valore dello scorso anno, attestandosi
all’1,53% dal precedente 1,24%.
19 Il tasso d’interesse medio sugli impieghi al tempo t è calcolato rapportando gli interessi attivi su crediti verso clientela
al tempo t con la media aritmetica degli impieghi, calcolati come valori netti di rettifiche, al tempo t e t-1 (comprensivi
dei ratei). Il tasso d’interesse medio sulla raccolta del risparmio al tempo t è computato rapportando gli interessi passivi
su debiti verso clientela e su debiti rappresentati da titoli (inclusi i titoli subordinati) al tempo t con la media aritmetica
della raccolta del risparmio al tempo t e t-1 (inclusi i ratei).
32 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Il rapporto tra attivo fruttifero e passivo oneroso20 a fine 2016 risulta pari all’81,3% (95% a
fine 2015). Il rendimento medio dell’attivo fruttifero si è attestato al 2,46%, in calo di 10 punti base
rispetto al 2015; nello stesso periodo, il costo medio del passivo oneroso si è ridotto di 18 punti base,
all’1,39%21.
I ricavi da servizi, pari a 53 milioni di euro, evidenziano un calo di 17 milioni determinato
dalla contrazione della voce “Altri proventi di gestione”, condizionata dai minori contratti di leasing
finanziario (quota capitale) che ha interessato in particolare un istituto.
Il margine di intermediazione risulta in calo di 21 milioni rispetto all’esercizio precedente,
attestandosi a 95 milioni di euro (-18,2%), a causa delle citate contrazioni del margine di interesse e
soprattutto dei ricavi da servizi.
I costi operativi, pari a 109 milioni di euro, sono diminuiti di circa 13 milioni, principalmente
in ragione della riduzione, pari a 11 milioni di euro, della voce “Rettifiche di valore su immobilizzazioni
immateriali e materiali”; quest’ultima variazione è riconducibile, sostanzialmente, a una banca a
seguito della contrazione delle operazioni di leasing finanziario (cfr. Ricavi da servizi). Le spese
amministrative sono risultate in calo di circa 2 milioni rispetto all’esercizio precedente.
Poiché i costi operativi sopravanzano il margine di intermediazione, il risultato lordo di
gestione di sistema presenta un segno negativo di 13 milioni di euro, a fronte dei -5 milioni registrati
nel 2015. Il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione è risalito al 114% dal
precedente 105%.
Il risultato netto di gestione, negativo, pari a -101 milioni di euro (in peggioramento da -54
milioni del 2015) è principalmente determinato da rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per
garanzie e impegni e rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie, al netto delle riprese di valore,
per complessivi 84 milioni di euro, maggiori di 38 milioni rispetto a quelli effettuati nell’esercizio
precedente. In particolare, l’aumento delle rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie è
determinato da un solo intermediario che ha svalutato strumenti finanziari immobilizzati per euro 30
milioni.
Il saldo della gestione straordinaria è pari a 10 milioni di euro, in diminuzione di 6 milioni
rispetto al 2015.
Le imposte sul reddito d’esercizio, positive, si attestano a 2 milioni di euro e sono influenzate
dall’esercizio, in particolare da parte di un istituto, dell’opzione per la deducibilità di perdite fiscali,
previsto dall’art. 19 della Legge 129/2016.
Si rileva infine la variazione del fondo rischi bancari e generali, per euro 3 milioni, a fronte
di accantonamenti da parte di un istituto, che porta al citato risultato d’esercizio pari a -92 milioni.
Tabella 9 – Conto economico riclassificato del sistema bancario
Conto economico riclassificato 2014 2015 2016
Var.
assoluta
(2016-
2015)
Var. %
(2016-
2015)**
1 – Interessi attivi e proventi assimilati 138 122 103 -20 -16,0%
2 – Interessi passivi e oneri assimilati -94 -79 -65 14 17,3%
A – Margine di interesse 44 43 37 -6 -13,8%
3 – Commissioni attive 26 26 23 -3 -12,7%
20 L’attivo fruttifero è costituito da crediti verso clientela netti, crediti verso banche e titoli di debito; nel passivo oneroso
sono ricompresi i debiti verso clientela, i debiti verso banche e i debiti rappresentati da strumenti finanziari (incluse le
passività subordinate).
21 Il rendimento medio dell’attivo fruttifero al tempo t è calcolato rapportando la somma degli interessi attivi su: crediti
verso clientela, crediti verso banche e strumenti di debito, riferiti al tempo t, con la media aritmetica dell’attivo fruttifero
al tempo t e t-1 (inclusi i ratei). Il costo medio del passivo oneroso è computato rapportando la somma degli interessi
passivi su: debiti verso clientela, debiti verso banche e debiti rappresentati da strumenti finanziari, riferiti al tempo t,
con la media aritmetica del passivo oneroso al tempo t e t-1 (inclusi i ratei).
Relazione Consuntiva 2016 33
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Conto economico riclassificato 2014 2015 2016
Var.
assoluta
(2016-
2015)
Var. %
(2016-
2015)**
4 – Commissioni passive -5 -5 -4 1 11,3%
5 – Altri proventi di gestione 52 49 35 -14 -28,2%
6 – Altri oneri di gestione 0 0 0 0 -7,5%
B – Ricavi da servizi 73 70 53 -17 -23,6%
7 – Dividendi e altri proventi 2 2 2 0 28,5%
8 – Profitti (perdite) da operazioni finanziarie 19 2 3 1 38,4%
C – Margine di intermediazione 138 117 95 -21 -18,2%
9 – Spese amministrative -72 -73 -70 2 3,2%
10 – Rettifiche di valore su immobilizzazioni
immateriali e materiali
-53 -49 -38 11 21,9%
D – Costi operativi -125 -122 -109 13 10,7%
E – Risultato lordo di gestione 12 -5 -13 -8 -152,5%
11 – Accantonamenti per rischi ed oneri -4 -1 -2 -1 -179,5%
12 – Accantonamenti ai fondi rischi su crediti 0 -2 -2 0 11,0%
13 –
Rettifiche di valore su crediti e
accantonamenti per garanzie e impegni -129 -40 -47 -7 -18,1%
14 –
Riprese di valore su crediti e accantonamenti
per garanzie e impegni 3 11 4 -7 -63,3%
15 –
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
finanziarie -25 -17 -41 -24 -141,6%
16 –
Riprese di valore su immobilizzazioni
finanziarie 0 0 0 0
F – Risultato netto di gestione -143 -54 -101 -47 -88,4%
17 – Proventi straordinari 53 23 17 -7 -28,3%
18 – Oneri straordinari -4 -8 -7 1 13,7%
G – Risultato lordo della gestione straordinaria 49 15 10 -6 -35,7%
H – Risultato lordo -94 -38 -91 -53 -138,6%
19 – Imposte sul reddito dell’esercizio 5 -2 2 4 187,9%
I – Risultato netto* -90 -40 -89 -49 -121,5%
20 – Variazione del fondo rischi bancari e generali 0 0 -3 -3
Risultato d’esercizio -90 -40 -92 -52 -128,9%
Note: dati in milioni di euro.
* Al lordo delle variazioni del Fondo rischi bancari e generali.
** Le variazioni percentuali tengono conto del segno algebrico degli importi a cui si riferiscono.
Tabella 10 – Tassi di interessi medi su impieghi e raccolta
2014 2015 2016
Tasso di interesse medio su impieghi* 3,10% 2,82% 2,91%
Tasso di interesse medio sulla raccolta del risparmio 1,85% 1,58% 1,39%
Spread 1,25% 1,24% 1,53%
Note: * Il tasso è calcolato considerando gli impieghi al netto delle rettifiche di valore.
34 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 11 – Contributo delle principali voci di conto economico alla variazione del risultato
d’esercizio tra il 2015 e il 2016
La Figura 12, evidenzia l’andamento dei risultati d’esercizio di sistema negli ultimi 5 anni.
Figura 12 – Perdite d’esercizio
Nella Tabella 11, sono evidenziati i principali indicatori di redditività, costo ed efficienza del
sistema bancario, calcolati per il triennio 2014-2016. Al riguardo, la redditività dell’attivo (ROA) è pari
a -1,8% (-0,9% nel 2015), mentre la remunerazione del capitale di pertinenza degli azionisti (mezzi
propri), rappresentata dal ROE, si attesta a -23,1% (da -8,4% nel 2015). Il rapporto tra margine di
interesse e margine di intermediazione, come indicatore del contributo fornito dall’attività tradizionale
alla redditività bancaria è cresciuto al 38,9% dal precedente 37%. Il rapporto tra margine di interesse
e attivo medio si attesta allo 0,7% (stesso valore del 2015); l’incidenza del margine di intermediazione
e del risultato lordo di gestione sul predetto totale attivo medio risultano in diminuzione e pari,
rispettivamente, all’1,7% e a -0,2%.
498
765
2.314
10.790
3.970
-5.933
-16.503
-1.207
-7.244
-7.107
-23.974
-5.510
-3.000
-30.000 -20.000 -10.000 0 10.000
Margine di interesse
Ricavi da servizi
Dividendi e altri proventi
Profitti (perdite) da operazioni finanziarie
Spese amministrative
Rettifiche di valore su immob. immat. e mat.
Accantonamenti per rischi e oneri
Rettifiche di valore su crediti e accant. su gar. e…
Riprese di valore immobilizzazioni finanziarie
Rettifiche di valore su immobilizzazioni finanziarie
Risultato lordo della gestione straordinaria
Imposte sul reddito dell’esercizio
Variazione del fondo rischi bancari e generali
Migliaia €
-250
-200
-150
-100
-50

2012 2013 2014 2015 2016
Milioni €
Relazione Consuntiva 2016 35
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Con riguardo agli indicatori di costo ed efficienza, il costo medio del personale e le spese
amministrative per dipendente risultano in lieve calo rispetto all’anno precedente e si attestano,
rispettivamente, a circa 70 mila22 e 116 mila euro. In riduzione da 195 mila euro a 179 mila euro
circa risultano invece i costi operativi per dipendente, in ragione delle minori rettifiche di valore sulle
immobilizzazioni materiali e della riduzione delle spese amministrative (cfr. supra).
Il margine di intermediazione per dipendente è diminuito da 187 mila a 157 mila euro. Il
risultato lordo di gestione per dipendente registra un ulteriore calo rispetto all’anno precedente,
ragguagliandosi a –22 mila euro. La raccolta totale media per dipendente e gli impieghi netti medi
alla clientela hanno subìto una contrazione rispettivamente da 11,4 milioni e 5,2 milioni registrati
nell’anno 2015 a 10,8 milioni e 4,6 milioni di euro circa del 2016.
L’indicatore di efficienza Cost-Income Ratio, calcolato come rapporto tra i costi di struttura
(costi operativi) e il margine di intermediazione, evidenzia un peggioramento rispetto all’anno 2015
attestandosi al 114% (dal precedente 104,5%).
Il rapporto tra la voce “Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per garanzie e
impegni” e gli impieghi lordi passa dall’1,1% all’1,4%.
Tabella 11 – Principali indicatori di redditività, costo ed efficienza
2014 2015 2016
Indicatori di redditività
Return on Average Assets (ROA)* -2,3% -0,9% -1,8%
Return on Average Equity (ROE)** -16,8% -8,4% -23,1%
Interessi attivi/Attivo fruttifero 2,76% 2,56% 2,46%
Interessi passivi/Passivo oneroso 1,84% 1,57% 1,39%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 31,8% 37,0% 38,9%
Margine di interesse/Totale attivo 0,7% 0,7% 0,7%
Margine di intermediazione/Totale attivo 2,3% 2,0% 1,7%
Risultato lordo di gestione/Totale attivo 0,2% -0,1% -0,2%
Indicatori di costo ed efficienza
Spese per il personale/numero dipendenti (€ migliaia) 69,8 70,3 69,8
Spese amministrative per dipendente (€ migliaia) 116,7 116,5 115,8
Costi operativi per dipendente (€ migliaia) 201,9 195,3 179,0
Margine di intermediazione per dipendente (€ migliaia) 221,8 186,8 157,0
Risultato lordo di gestione per dipendente (€ migliaia) 19,9 -8,5 -22,0
Raccolta totale per dipendente (€ migliaia) 11.782 11.387 10.773
Impieghi netti alla clientela per dipendente (€ migliaia) 5.653 5.217 4.553
Cost-Income Ratio (costi operativi su margine di intermediazione) 91,0% 104,5% 114,0%
Rettifiche di valore su crediti/Crediti verso clientela lordi 3,2% 1,1% 1,4%
Note: * Calcolato come rapporto tra risultato netto di gestione e media del totale attivo.
** Calcolato come rapporto tra risultato d’esercizio e media del patrimonio netto.
Gli indici sono calcolati sulla base di valori medi di periodo.
22 Le spese per il personale non includono i compensi per amministratori e sindaci.
36 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
1.1.9 La liquidità
Il rischio di liquidità23 del sistema bancario sammarinese continua ad essere costantemente
monitorato dalla Banca Centrale mediante l’utilizzo di apposite segnalazioni periodiche24 trasmesse
dai singoli intermediari, che consentono di esaminare, con riguardo a ciascuna banca e ovviamente a
livello di sistema, l’evoluzione delle attività prontamente liquidabili che possono essere utilizzate per
fronteggiare eventuali impreviste richieste di rimborso da parte dei depositanti (c.d. funding risk),
nonché l’esistenza di mismatching per scadenza dell’attivo e del passivo. Le predette segnalazioni
consentono l’analisi, oltre che dei profili sopra descritti, anche del grado di concentrazione dei depositi,
della relativa ripartizione per area geografica di residenza della clientela nonché della qualità e
caratteristiche degli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di proprietà, ai fini della valutazione
del c.d. liquidity risk.
L’esame del profilo di liquidità è stato integrato con l’indicatore della posizione di liquidità a
7 giorni, quest’ultimo calcolato come somma delle attività liquidabili entro 7 giorni (cassa e strumenti
finanziari liberi) e dei crediti verso banche al netto dei debiti verso banche (sempre esigibili entro 7
giorni). Rispetto all’indicatore della liquidità disponibile entro 7 giorni, utilizzato in precedenza, la
posizione di liquidità a 7 giorni include i crediti netti verso banche sammarinesi a 7 giorni, compresi
quindi i depositi presso Banca Centrale e l’eventuale riserva obbligatoria, se classificati nella fascia di
vita residua entro 7 giorni.
La posizione di liquidità a 7 giorni, in trend discendente dal mese di agosto 2015, in ragione
principalmente dei deflussi connessi alla Voluntary Disclosure, si è attestata a fine 2016 a 858 milioni
di euro, registrando una diminuzione del 17,7% rispetto alla fine dell’anno precedente. La contrazione
dell’ammontare di liquidità è accelerata nel primo trimestre del 2017, infatti il valore della posizione
di liquidità al 31 marzo 2017 si è attestato a 690 milioni di euro, con una diminuzione del 19,6%
rispetto alla fine del 2016, spiegata principalmente dalla riduzione della raccolta del risparmio che
nello stesso periodo diminuisce di euro 207 milioni.
La diminuzione della posizione di liquidità a 7 giorni è confermata anche nei valori medi di
periodo; nel 2016, infatti, il citato aggregato è risultato pari a 910 milioni di euro, inferiore rispetto
al corrispondente valore medio del 2015 pari a 1.179 milioni di euro. Il primo trimestre del 2017
evidenzia un valore medio dell’indicatore in parola in ulteriore calo a 782 milioni di euro. Dall’esame
della Figura 13 si rileva che la liquidità di sistema alla fine del primo trimestre 2017 si attesta su livelli
di poco superiori rispetto ai livelli medi del periodo 2011-2012.
Alla fine del 2016, l’incidenza della posizione di liquidità a 7 giorni sui depositi liberi riferibili
alla clientela non residente (c.d. coverage ratio), che misura la capacità di far fronte a eventuali
deflussi di depositi a vista, risulta pari al 181,9%, mentre alla fine del 2015 si attestava al 150,4%.
L’aumento del coverage ratio è determinato principalmente dalla riduzione dei depositi a vista di
soggetti non residenti. Il medesimo dato a fine marzo 2017 si attesta al 160,9%.
Il coverage ratio sui depositi liberi totali, al termine del 2016, è pari al 46,9%, rispetto al
51,2% di fine anno precedente. Il citato rapporto a fine primo trimestre 2017 è pari al 40,1%.
23 Il rischio di liquidità si articola sostanzialmente in due forme: il funding risk e il liquidity risk. Il funding risk è connesso
al rischio che la banca non sia in grado di far fronte in modo efficiente, senza mettere a repentaglio la propria operatività
e il proprio equilibrio finanziario, a deflussi inattesi (ad esempio improvvisa ed elevata richiesta di rimborso di depositi o
di erogazione fondi per linee di credito concesse); il liquidity risk è legato al rischio che una banca, al fine di monetizzare
una consistente posizione in attività finanziarie, finisca per influenzarne il prezzo in misura significativa e sfavorevole, a
causa dell’insufficiente profondità del mercato finanziario in cui tali attività sono scambiate.
24 Dal 20 marzo 2017 la segnalazione “Monitoraggio della liquidità” viene trasmessa alla Banca Centrale con periodicità
giornaliera. Precedentemente, la segnalazione sulla liquidità veniva inviata settimanalmente.
Relazione Consuntiva 2016 37
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 13 – Evoluzione liquidità di sistema disponibile a 7 giorni
1.1.10 Rilevazione nel sistema bancario circa l’utilizzo del contante
Nel sistema bancario sammarinese si conferma la tendenza, già registrata negli anni
precedenti, alla riduzione dell’utilizzo del contante da parte della clientela.
Tale diminuzione è confermata dall’indicatore del turnover del contante (ottenuto
rapportando la somma di prelievi allo sportello, prelievi da sportelli automatici e versamenti allo
sportello rispetto al totale dei debiti verso clientela, dato che approssima la parte di raccolta
utilizzabile con funzione monetaria), che presenta valori in calo dall’8,2% del quarto trimestre 2015
al 7,6% dello stresso periodo del 2016. Entrambi i termini risultano in calo, tuttavia i prelievi e i
versamenti evidenziano una diminuzione proporzionalmente maggiore rispetto ai debiti verso
clientela.
Tabella 12 – Movimentazione di contante
Prelievi e versamenti
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Prelievi 107.224 114.895 113.303 106.471 80.236 86.190 87.210 88.086
di cui prelievi da sportelli automatici 24.728 30.621 32.591 28.977 25.078 27.885 30.280 27.839
Versamenti 74.134 79.862 87.319 78.012 70.225 77.736 84.199 76.221
Note: dati in migliaia di euro.
In dettaglio, tra il 2015 e il 2016 i prelevamenti di contante hanno subìto una diminuzione
di euro 100 milioni, mentre i versamenti di contante nello stesso periodo si sono ridotti di euro 11
milioni. Nell’anno in esame il totale dei prelievi è risultato pari a euro 342 milioni, di cui 111 milioni
eseguiti tramite sportelli automatici (in diminuzione dai 117 milioni del 2015), a fronte di versamenti
che, nello stesso periodo, sono stati pari a euro 308 milioni.
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
140%
160%
180%
200%
450.000
550.000
650.000
750.000
850.000
950.000
1.050.000
1.150.000
1.250.000
1.350.000
Migliaia €
Posizione di liquidità a 7 giorni Coverage ratio su depositi liberi dei non residenti (scala di destra) Coverage ratio su depositi liberi totali (scala di destra)
38 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
La Figura 14 mostra, nel primo trimestre 2016, una sensibile riduzione (-25%) dei prelievi
rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente, mentre nel corso dello stesso anno il fenomeno si
è stabilizzato registrando un valore medio trimestrale di euro 85 milioni. Nel 2016 si registra una
sostanziale riduzione della forbice tra prelievi e versamenti evidente negli anni precedenti per effetto
di una maggior stabilità di quest’ultima componente nonché un incremento dell’incidenza dei prelievi
da sportelli automatici sul totale dei prelievi.
Figura 14 – Evoluzione trimestrale dei prelievi e dei versamenti
Nella Tabella 13 sono riepilogati gli andamenti di prelievi e versamenti di denaro contante
eseguiti presso gli sportelli bancari dal 1° gennaio 2015 al 31° dicembre 2016 con dettaglio per
residenza e settore di attività economica del cliente25. Dall’analisi vengono escluse le operazioni
tramite sportelli automatici in quanto non è possibile determinare la residenza e il settore di
appartenenza per operazioni eseguite con carte emesse da soggetti diversi dal soggetto segnalante.
Tabella 13 – Movimentazione di contante agli sportelli bancari (esclusi ATM)
Prelievi per residenza
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Prelievi allo sportello 82.496 84.274 80.712 77.494 55.158 58.305 56.930 60.247
– di cui residenti San Marino 50.001 51.978 50.322 53.045 45.058 48.009 47.523 50.926
– di cui residenti Italia 30.933 30.876 28.845 22.809 9.070 8.986 8.126 8.122
– di cui residenti Area UE
diversa da Italia
492 534 533 661 416 519 454 491
– di cui residenti Resto del
Mondo
1.071 887 1.013 979 614 791 827 707
Note: dati in migliaia di euro.
Prelievi per settore di
attività economica
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Prelievi allo sportello 82.496 84.274 80.712 77.494 55.158 58.305 56.930 60.247
– di cui Amministrazioni
Pubbliche
77 123 104 140 20 43 23 84
– di cui Imprese finanziarie
non bancarie
975 954 946 677 345 480 753 422
– di cui Imprese non
finanziarie
9.283 9.122 8.404 8.895 7.886 7.984 7.623 8.342
– di cui Famiglie 71.747 73.629 70.805 67.325 46.583 49.337 48.089 50.935
25 Nell’analisi dei dati per residenza della clientela, occorre considerare che le operazioni effettuate da fiduciarie
sammarinesi per conto di soggetti non residenti sono state censite come controparti aventi residenza in San Marino.

50
100
150
200
250
Milioni €
Prelievi inclusi quelli da sportelli automatici Prelievi allo sportello (esclusi ATM)
Versamenti allo sportello
Relazione Consuntiva 2016 39
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Prelievi per settore di
attività economica
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
– di cui Altro 413 446 454 457 325 460 443 464
Note: dati in migliaia di euro.
Versamenti per residenza
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Versamenti allo sportello 74.134 79.862 87.319 78.012 70.225 77.736 84.199 76.221
– di cui residenti San Marino 67.922 74.024 81.440 73.038 65.820 72.505 80.301 72.636
– di cui residenti Italia 5.807 5.483 5.525 4.508 3.956 4.819 3.621 3.374
– di cui residenti Area UE
diversa da Italia
142 128 85 214 127 100 97 84
– di cui residenti Resto del
Mondo
263 226 270 251 322 311 181 127
Note: dati in migliaia di euro.
Versamenti per settore di
attività economica
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Versamenti allo sportello 74.134 79.862 87.319 78.012 70.225 77.736 84.199 76.221
– di cui Amministrazioni
Pubbliche
3.833 4.195 4.496 3.696 2.458 2.705 3.306 2.483
– di cui Imprese finanziarie
non bancarie
727 777 690 620 751 807 1.012 643
– di cui Imprese non
finanziarie
43.679 48.679 53.301 48.984 45.330 50.944 55.386 51.576
– di cui Famiglie 25.185 25.539 28.088 24.039 20.910 22.467 23.638 20.838
– di cui Altro 710 672 745 672 776 813 857 680
Note: dati in migliaia di euro.
Dall’esame della ripartizione percentuale per settori di attività economica dei flussi di
contante, rappresentata nelle figure seguenti, si evidenzia che, con riguardo ai prelievi (Figura 15),
nel 2016 aumenta la quota di pertinenza delle imprese non finanziarie, cresciuta dall’11% al 13,8%,
compensata principalmente dalla diminuzione registrata dal settore delle famiglie, scese dall’87,2%
all’84,5%. Con riguardo ai versamenti di contante (Figura 16), si rileva l’aumento della quota
attribuita alle imprese non finanziarie dal 61% al 65,9% e la diminuzione di quella relativa alle famiglie
e alle amministrazioni pubbliche scese, rispettivamente, dal 32,2% al 28,5% e dal 5,1% al 3,6%, che
conferma il riposizionamento dei settori di attività già registrati negli anni precedenti.
40 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 15 – Ripartizione prelievi per settore di attività economica (esclusi ATM)
Figura 16 – Ripartizione versamenti per settore di attività economica
L’esame della ripartizione per residenza e quella per settori di attività economica (Tabella
14) mostra una forte flessione dei prelievi di contante da parte di famiglie con residenza Italia,
attestatisi a euro 34 milioni nel 2016, contro i 113 milioni nel 2015 (-70%).
Con riguardo alle operazioni di versamento contante, le maggiori variazioni si rilevano nel
settore di attività economica famiglie con residenza Italia e San Marino, che hanno registrato,
rispettivamente, una diminuzione di euro 4 milioni (-45,8%) ed euro 10 milioni (-11,4%).
Tabella 14 – Ripartizione flussi per residenza e settore di attività economica (esclusi ATM)
Prelievi per settore di
attività economica e residenza
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Prelievi allo sportello 82.496 84.274 80.712 77.494 55.158 58.305 56.930 60.247
– di cui Famiglie 71.747 73.629 70.805 67.325 46.583 49.337 48.089 50.935
– di cui residenti San Marino 39.968 41.909 40.989 43.386 36.663 39.240 38.919 41.872
– di cui residenti Italia 30.731 30.603 28.667 22.646 8.981 8.860 7.977 7.954
– di cui residenti Area UE diversa da Italia 446 509 514 645 387 505 446 478
0,1% 1,1%
11,0%
87,2%
0,5%
Anno 2015
Amministrazioni Pubbliche Imprese finanziarie non bancarie
Imprese non finanziarie Famiglie
Altro
0,1% 0,9%
13,8%
84,5%
0,7%
Anno 2016
Amministrazioni Pubbliche Imprese finanziarie non bancarie
Imprese non finanziarie Famiglie
Altro
5,1%
0,9%
61,0%
32,2%
0,9%
Anno 2015
Amministrazioni Pubbliche Imprese finanziarie non bancarie
Imprese non finanziarie Famiglie
Altro
3,6%
1,0%
65,9%
28,5%
1,0%
Anno 2016
Amministrazioni Pubbliche Imprese finanziarie non bancarie
Imprese non finanziarie Famiglie
Altro
Relazione Consuntiva 2016 41
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Prelievi per settore di
attività economica e residenza
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
– di cui residenti Resto del Mondo 601 608 635 648 552 731 747 631
– di cui Imprese non finanziarie 9.283 9.122 8.404 8.895 7.886 7.984 7.623 8.342
– di cui residenti San Marino 8.618 8.675 7.865 8.431 7.750 7.835 7.443 8.137
Note: dati in migliaia di euro.
Versamenti per settore di
attività economica e residenza
2015 2016
I Trim II Trim III Trim IV Trim I Trim II Trim III Trim IV Trim
Versamenti allo sportello 74.134 79.862 87.319 78.012 70.225 77.736 84.199 76.221
– di cui Famiglie 25.185 25.539 28.088 24.039 20.910 22.467 23.638 20.838
– di cui residenti San Marino 21.934 22.809 25.135 22.087 19.253 20.575 22.123 19.559
– di cui residenti Italia 2.870 2.407 2.605 1.516 1.209 1.563 1.246 1.075
– di cui residenti Area UE diversa da
Italia
123 107 85 195 127 72 90 82
– di cui residenti Resto del Mondo 258 217 263 240 321 258 179 122
– di cui Imprese non finanziarie 43.679 48.679 53.301 48.984 45.330 50.944 55.386 51.576
– di cui residenti San Marino 40.774 45.629 50.432 46.025 42.763 47.826 53.180 49.400
Note: dati in migliaia di euro.
1.2 Il comparto delle società finanziarie/fiduciarie e imprese di investimento
1.2.1 Le dimensioni e la struttura del sistema
Al 31 dicembre 2016, il comparto in esame risultava composto da 7 operatori, di cui uno non
operativo dal 2013, interamente rappresentati da società finanziarie/fiduciarie (nessuna impresa di
investimento risultava al 31/12/2016).
In particolare, rispetto al 2015, il numero degli operatori è diminuito di 3 unità: 1 società
finanziaria/fiduciaria e 1 impresa di investimento sono state cancellate dal Registro dei Soggetti
Autorizzati a seguito della rinuncia all’esercizio alle attività riservate, 1 società finanziaria/fiduciaria è
stata cancellata a seguito del rilascio dell’attestazione dei presupposti per un regolare svolgimento
della procedura di liquidazione ordinaria.
Nell’arco del primo trimestre del 2017, il comparto ha registrato una diminuzione del numero
di operatori di 2 unità: 1 società finanziaria, già non operativa, è stata posta in liquidazione coatta
amministrativa, 1 società finanziaria è stata, invece, cancellata dal Registro dei Soggetti Autorizzati
a seguito del rilascio dell’attestazione dei presupposti per un regolare svolgimento della procedura di
liquidazione ordinaria.
I dati contemplati nella presente relazione, riguardo alle società finanziarie/fiduciarie, relativi
a dicembre 2016, sono riferiti a 5 operatori e non includono le due società cancellate, come sopra
evidenziato, nel corso del primo trimestre 2017, in quanto non tenute a trasmettere le segnalazioni
di vigilanza riferite al 31/12/2016, ai sensi delle disposizioni vigenti.
Con riguardo ai volumi operativi e al numero dei dipendenti, al 31 dicembre 2016 risulta
confermata la tendenza del settore ad una sostanziale contrazione di tutti gli indicatori salvo, tuttavia,
evidenziare un trend decrescente più contenuto per il totale attivo (-8,9%) rispetto al 2015 (-11%).
Nel dettaglio, il numero dei dipendenti è diminuito di 13 unità attestandosi a 31 a fronte dei 44 del
2015. In termini operativi, il totale attivo si è ragguagliato a euro 281 milioni rispetto a euro 308
milioni del 2015 e il volume degli impieghi a euro 290 milioni rispetto a euro 319 milioni del 2015.
42 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
I principali dati sono riportati nella Tabella 15.
Tabella 15 – Principali indicatori dimensionali del comparto finanziario
Indicatori 2014 2015 2016
Numero operatori 11 10 7
Totale attivo ( milioni di euro) 346 308 281
Impieghi lordi* (milioni di euro) 351 319 290
Attività fiduciaria (milioni di euro) 349 243 137
Numero dipendenti 54 44 31
% Dipendenti sul totale lavoratori dipendenti 0,3 0,2 0,2
Totale attivo /PIL** 0,2 0,2 0,2
Fonte: Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica per il numero totale dipendenti; Ufficio del Lavoro per il numero
dei dipendenti del comparto Finanziarie, Fiduciarie e Imprese di Investimento.
Note: gli indicatori dimensionali, ad eccezione del “Numero operatori”, riferiti al 31 dicembre 2016, non includono due
società finanziarie/fiduciarie cancellate dal Registro Soggetti Autorizzati durante il primo trimestre 2017.
*La voce include gli importi relativi alle operazioni di leasing finanziario ed è rappresentata al lordo delle rettifiche
di valore operate sui crediti.
**Cfr. nota Tabella 3 aggiornamenti dati PIL.
1.2.2 Le attività e le passività
L’ammontare complessivo dei crediti verso la clientela al netto delle rettifiche di valore
registra una diminuzione di 26,8 milioni di euro (-9,1%) passando da 292,8 milioni a 266 milioni. La
citata flessione è riconducibile essenzialmente all’effetto combinato della contrazione dei leasing,
passati da 169,5 milioni a 141,2 milioni e dall’aumento dei beni in attesa di locazione di 5,4 milioni,
attestatisi a 89,5 milioni (Tabella 16).
Nell’aggregato riferito ai crediti verso la clientela netti sono inclusi i crediti immobilizzati per
28,8 milioni, in diminuzione di 1,5 milioni (-4,9%), nonché i crediti dell’attivo circolante pari a 6,6
milioni, in flessione dai precedenti 8,9 milioni (-26,3%).
Dall’esame delle restanti componenti dell’attivo si rileva che i titoli del portafoglio libero e
immobilizzato mostrano un lieve aumento (+2%) attestandosi a 7,3 milioni, le immobilizzazioni
materiali e immateriali, pari a 6 milioni e le partecipazioni, pari a 0,1 milioni, risultano sostanzialmente
invariate rispetto all’anno precedente. Le altre voci dell’attivo (comprendenti le disponibilità liquide e
i ratei e risconti attivi) registrano un calo del 39,7%, ragguagliandosi a 1,3 milioni dai 2,2 milioni del
2015.
Con riguardo al passivo dello stato patrimoniale, si registra, nel 2016, una contrazione dei
debiti a breve termine di 23,8 milioni (-11,3%) che passano da 210,6 milioni a 186,8 milioni,
determinata prevalentemente dalla diminuzione dei debiti verso banche e altri istituti finanziari (-17,8
milioni, pari a -9,1%) e la sostanziale stabilità dei debiti a medio/lungo termine, pari a 54,5 milioni e
delle “Altre voci del passivo” attestatesi a 3,7 milioni.
Il ricorso al finanziamento di banche e altri istituti finanziari a breve e medio-lungo termine
rappresenta, nell’ambito della composizione dell’indebitamento, la fonte di provvista prevalente del
comparto, ed ammonta a 227,8 milioni di euro (in calo di 17,8 milioni, pari a -7,2%), con una
incidenza del 94,4% sui debiti complessivi. In particolare, i debiti verso banche e altri istituti finanziari
a breve termine rappresentano il 73,7% del citato aggregato e quelli a medio lungo termine incidono
per il 20,7%. La restante parte dell’indebitamento è riconducibile principalmente agli “Altri debiti”
(euro 7,5 milioni, in calo di 5,6 milioni e con una incidenza del 3,1% sull’indebitamento totale) e ai
prestiti obbligazionari (pari a euro 4,5 milioni, stabili e con un peso dell’1,9%).
Relazione Consuntiva 2016 43
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Il patrimonio netto è diminuito di 3,8 milioni (-9,6%), attestandosi a 35,8 milioni di euro
influenzato prevalentemente dall’assenza di informazioni riferite a due intermediari cancellati dal
Registro dei Soggetti Autorizzati nei primi mesi del 2017 e a una società cancellata nel corso del 2016.
Tabella 16 – Stato patrimoniale aggregato del comparto delle finanziarie/fiduciarie e
imprese di investimento
Attivo 2015 2016 Var. % Passivo 2015 2016 Var. %
Immobilizzazioni 6,0 6,0 -0,1% Debiti a breve termine 210,6 186,8 -11,3%
di cui: verso banche e 195,5 177,8 -9,1%
Crediti totali* 292,8 266,0 -9,1% istituti finanziari
di cui: leasing 169,5 141,2 -16,7%
di cui: beni in attesa di
locazione 84,1 89,5 6,4% Debiti a m/l termine 54,5 54,5 0,0%
Titoli 7,1 7,3 2,0% di cui: verso banche e 50,0 50,0 0,0%
istituti finanziari
Partecipazioni 0,1 0,1 0,0% Altre voci del passivo 3,6 3,7 3,1%
Altre voci dell’attivo 2,2 1,3 -39,7% Patrimonio netto** 39,6 35,8 -9,6%
Totale attivo 308,3 280,8 -8,9% Totale passivo 308,3 280,8 -8,9%
Note: dati in milioni di euro.
* Comprende l’attività di leasing e beni in attesa di locazione, valori al netto dei fondi rettificativi. Nei beni in
attesa di locazione sono inclusi taluni beni derivanti dalla risoluzione di contratti di leasing mediante accordo
transattivo tra le parti.
** Include, altresì, l’utile e la perdita di periodo e il fondo rischi finanziari generali.
Gli impieghi lordi, incluse le operazioni di leasing finanziario (Figura 17) si attestano a 290,4
milioni, in diminuzione di 28,7 milioni di euro (-9%) in ragione principalmente delle già menzionate
dinamiche del comparto del leasing finanziario.
Figura 17 – Impieghi del comparto delle finanziarie/fiduciarie
La ripartizione degli impieghi lordi per forma tecnica (Figura 18) mostra, anche per il 2016,
come il leasing finanziario sia la principale componente dell’aggregato in parola attestandosi a 234,3
milioni di euro, sebbene in calo di 24 milioni (-9,3%) rispetto al 2015. Con riguardo alle altre principali
componenti, i crediti verso clienti a breve e a medio-lungo termine risultano pari a euro 51 milioni (-
6,9%) e, da ultimo, la voce “Altri crediti” si attesta a 5 milioni di euro (-10%). Anche per il 2016, così
come per l’anno precedente, i crediti verso imprese controllate e collegate risultano nulli.
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
2013 2014 2015 2016
Milioni €
Impieghi
Impieghi lordi Impieghi netti
-11%
-11%
-10%
-10%
-9%
-9%
-8%
2014 2015 2016
Tassi di crescita (%) impieghi lordi
44 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Per quanto concerne l’incidenza delle predette forme tecniche sull’ammontare degli impieghi
lordi, si rileva che i crediti derivanti dalle operazioni di leasing finanziario rappresentano l’80,7% del
totale, in lieve diminuzione dall’81% dell’esercizio precedente, i crediti verso clientela passano dal
17,2% al 17,6% e gli “Altri crediti” risultano pari al 1,7% dal precedente 1,8%.
Figura 18 – Composizione degli impieghi lordi per forme tecniche
L’incidenza dei crediti dubbi lordi26 sul totale degli impieghi è passata dal 45,4% al 47,2%
(Tabella 17). In particolare, si assiste a una flessione dei crediti dubbi lordi di 8,2 milioni e anche a
una ricomposizione delle loro principali componenti, con la contrazione dei crediti ristrutturati di 17,8
milioni e dei crediti incagliati di 9,4 milioni che ha sopravanzato l’incremento delle sofferenze di 19
milioni.
Le sofferenze lorde evidenziano un’incidenza del 36,3% sugli impieghi al lordo delle rettifiche
e derivano principalmente da operazioni di leasing finanziario.
I fondi rischi a presidio dei crediti ammontano a 26,3 milioni27 in calo rispetto ai 28,6 milioni
registrati nell’esercizio precedente.
Tabella 17 – Crediti dubbi/ Impieghi (valori lordi)
Indicatori 2015 2016
Crediti dubbi / Impieghi 45,4% 47,2%
1.2.3 L’attività fiduciaria
Al 31 dicembre 2016, n. 7 società erano abilitate a svolgere l’attività fiduciaria; tenuto conto
che i dati di sistema non includono n. 2 società cancellate dal Registro dei Soggetti Autorizzati nel
26 I dati relativi ai crediti dubbi sono desunti dai prospetti integrativi alla segnalazione di bilancio.
27 Nel calcolo dei fondi rischi rettificativi dei crediti sono inclusi i fondi svalutazione delle esposizioni derivanti da
operazioni di locazione finanziaria, dei crediti immobilizzati e dei crediti dell’attivo circolante (fonte: prospetti integrativi
alla segnalazione di bilancio).
0
50
100
150
200
250
300
2014 2015 2016
Milioni €
Leasing
Crediti verso clienti
Altri crediti
Crediti verso imprese controllate/collegate
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2014 2015 2016
Crediti verso imprese controllate/collegate
Altri crediti
Crediti verso clienti
Leasing
Relazione Consuntiva 2016 45
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
corso del primo trimestre 2017, solo n. 4 intermediari presentavano volumi di attività fiduciaria, per
un totale di 137,4 milioni di euro, in calo di 105,4 milioni (-43,4%) rispetto al dato di fine 2015.
Tale ammontare rappresenta il 48,6% del totale dell’attività fiduciaria, tenuto conto che la
restante parte (51,4%) viene gestita dagli istituti di credito (cfr. paragrafo 1.1.6).
La variazione rispetto al dato di fine 2015 è riconducibile in buona parte a un intermediario
del comparto (-76,2 milioni) nonché, in misura minore, ad altre società (-15,8 milioni) e alla non
inclusione nei dati di sistema di un intermediario uscito dal novero dei soggetti autorizzati a inizio
2017.
Con riguardo alla suddivisione dell’attività fiduciaria per forma tecnica (Figura 19), si osserva
che la componente più significativa riguarda l’amministrazione fiduciaria di partecipazioni societarie
(tipologia 2), pari a euro 69,9 milioni, con un peso del 50,9% sul totale, in diminuzione di 23,4 milioni
rispetto all’anno precedente. L’amministrazione fiduciaria di patrimoni mobiliari (tipologia 1) a fine
2016 si attesta a euro 65 milioni, con una incidenza del 47,3% sul totale, in calo di 75,9 milioni
rispetto all’anno precedente. La restante tipologia (finanziamenti fiduciari a terzi) evidenzia valori pari
a euro 2,5 milioni (stesso valore del 2015); a fine 2016 non sono presenti mandati inerenti
l’amministrazione fiduciaria di altri beni mobili o immateriali (tipologia 4) che nell’esercizio precedente
risultavano pari a 6,1 milioni.
Figura 19 – Composizione dell’attività fiduciaria per forma tecnica
La riclassificazione dei valori relativi ai mandati di tipo 2 “Amministrazione fiduciaria di
partecipazioni societarie” per Paese di residenza delle interessenze, mostra una preponderanza delle
società sammarinesi (80,9% dell’importo totale); il secondo Paese di insediamento delle società
detenute fiduciariamente risulta l’Italia (14,8%), mentre marginali sono le partecipazioni in imprese
con sede in Paesi appartenenti all’Unione Europea, complessivamente pari al 4,3% del totale (Figura
20).
Patrimoni
mobiliari
58,0%
Partecipazioni
societarie
38,4%
Finanziamenti a
terzi
1,0%
Altri beni mobili
o immateriali
2,5%
Anno 2015
Patrimoni mobiliari Partecipazioni societarie
Finanziamenti a terzi Altri beni mobili o immateriali
Patrimoni
mobiliari
47,3%
Partecipazioni
societarie
50,9%
Finanziamenti a
terzi
1,8%
Anno 2016
Patrimoni mobiliari Partecipazioni societarie
Finanziamenti a terzi
46 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 20 – Amministrazione fiduciaria di partecipazioni societarie – ripartizione per Paese
del valore quote
1.2.4 Il patrimonio
Il patrimonio netto del sistema delle società finanziarie e fiduciarie a fine 2016 ammonta a
euro 35,8 milioni, in diminuzione di 3,8 milioni rispetto all’anno precedente (-9,6%). I mezzi
patrimoniali del comparto risultano costituiti da componenti positive per euro 37,7 milioni (capitale
sociale per euro 30,6 milioni, riserva ordinaria per 0,3 milioni, riserva straordinaria per 5,1 milioni,
altre riserve per euro 1,3 milioni, fondo rischi finanziari generali per 0,3 milioni) e da componenti
negative per euro 1,9 milioni (perdite portate a nuovo per 0,7 milioni e perdite d’esercizio per 1,2
milioni).
La diminuzione dell’aggregato in parola è principalmente spiegata, come già anticipato,
dall’assenza di informazioni riferite a due intermediari cancellati dal Registro dei Soggetti Autorizzati
nei primi mesi del 2017 e a una società cancellata nel corso del 2016, i cui valori del patrimonio netto,
a fine 2015, ammontavano complessivamente a euro 3,5 milioni.
La perdita d’esercizio del sistema delle società finanziarie e fiduciarie diminuisce da 1,8
milioni a 1,2 milioni di euro (-32,5%), influenzata anch’essa dalle modifiche intervenute nei soggetti
segnalanti.
Il rapporto tra i mezzi patrimoniali e il totale attivo è diminuito dal 12,9% al 12,8%.
Il patrimonio di vigilanza di sistema28 si attesta, a fine 2016, a euro 35,3 milioni, in calo
rispetto all’anno precedente di euro 1,6 milioni (-4,5%), in buona parte riconducibile all’assenza dei
dati di una società finanziaria cancellata dal Registro dei Soggetti Autorizzati. In particolare: il
patrimonio di base registra una contrazione di euro 2,8 milioni (-7,6%) collocandosi a euro 34,3
milioni, il patrimonio supplementare si attesta a 1,2 milioni dai precedenti 0,1 milioni e il totale degli
elementi da dedurre dall’aggregato complessivo, pari a euro 0,3 milioni, risulta stabile rispetto
all’anno precedente.
28 Il patrimonio di vigilanza è calcolato con riguardo a 4 intermediari, tenuto conto che una società autorizzata a svolgere
soltanto l’attività fiduciaria non è tenuta alla compilazione della segnalazione di vigilanza prudenziale.
Italia
14,8%
Unione Europea
4,3%
San Marino
80,9%
Anno 2016
Italia Unione Europea San Marino
Relazione Consuntiva 2016 47
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
A fine 2016, una società presentava un patrimonio di vigilanza inferiore a quello stabilito
dalla normativa vigente29; in merito, sono in corso le conseguenti attività di vigilanza.
Le attività ponderate per il rischio di credito evidenziano una contrazione del 21,9%,
ragguagliandosi a euro 178,7 milioni (-50,2 milioni). In particolare, su tale aggregato incide in misura
preponderante la variazione negativa di un intermediario (-48,2 milioni).
La sopra citata diminuzione delle attività ponderate per il rischio di credito, pur in presenza
di un calo del patrimonio di vigilanza di sistema, ha determinato un incremento del coefficiente di
solvibilità (solvency) di sistema dal 16,1% al 19,8%. Tutte le società finanziarie, a fine 2016,
presentano, anche singolarmente, valori di solvency superiori a quelli minimi stabiliti dalla normativa
vigente30.
I rapporti patrimonio di vigilanza/totale attivo e patrimonio di base/totale attivo si attestano,
nel 2016, rispettivamente, al 12,6% e al 12,2%, in aumento rispetto ai corrispondenti valori del 2015,
pari a 12% e 12,1%.
Figura 21 – Indebitamento e composizione per forma tecnica
1.2.5 La redditività e l’efficienza
Il risultato d’esercizio netto di sistema del comparto finanziarie–fiduciarie è negativo di 1,2
milioni di euro, a fronte della perdita netta registrata nel 2015 pari a 1,8 milioni.
I dati di conto economico, sotto esposti, risultano influenzati sia dalla contrazione dei volumi
inerenti l’attività fiduciaria, verificatasi tra il 2015 e il 2016, relativa a un operatore del comparto, sia
dall’assenza dei dati inerenti gli intermediari cancellati dal Registro dei Soggetti Autorizzati.
L’esame del conto economico riclassificato (Tabella 18) evidenzia una variazione negativa
del margine di interesse (-0,1 milioni di euro) e un peggioramento del margine di intermediazione,
passato da 6,5 milioni a 5,4 milioni di euro (-15,7%), influenzato prevalentemente dai minori ricavi
da servizi, attestatisi a 1,4 milioni dal precedente valore di 2,4 milioni di euro (-42,7%), a seguito di
una contrazione delle commissioni attive che passano da 2,6 milioni a 1,5 milioni. In particolare si
29 Il Regolamento n. 2011-03 stabilisce che il patrimonio di vigilanza non deve risultare inferiore al maggiore tra il capitale
minimo richiesto per svolgere l’attività creditizia e la somma delle coperture patrimoniali minime dei rischi di
inadempimento dei debitori e dei rischi operativi.
30 Il limite minimo del coefficiente di solvibilità per le società finanziarie, ai sensi del Regolamento 2011-03, è pari all’8%.
0
50
100
150
200
250
300
350
2014 2015 2016
Milioni €
Totale indebitamento
Debiti a breve termine Debiti a m/l termine
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
2014 2015 2016
Composizione dell’indebitamento per forme
tecniche
Debiti verso fornitori
Prestiti obbligazionari
Altri debiti
Debiti verso banche e altri istituti finanziari
48 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
evidenzia una diminuzione della voce “Commissioni per gestioni fiduciarie” (-0,4 milioni) e della voce
“Altre commissioni e proventi” (-0,7 milioni).
I costi operativi hanno registrato una contrazione di 1,3 milioni, e si attestano a 3,8 milioni
di euro in ragione, principalmente, della diminuzione delle spese amministrative, da 4,5 milioni a 3,3
milioni di euro (-27,1%). Queste ultime risultano prevalentemente costituite dalle spese per il
personale, pari a euro 1,9 milioni (in diminuzione di 0,9 milioni rispetto all’anno precedente), e dalle
spese per compensi e consulenze, attestatesi a 0,8 milioni (anch’esse in calo di 0,6 milioni).
Il peso dei costi operativi sul margine di intermediazione è diminuito al 69,8% dal 79,1%,
contribuendo al miglioramento del risultato lordo di gestione da 1,3 milioni a 1,6 milioni di euro
(+21,7%).
Gli accantonamenti e le rettifiche di valore risultano sostanzialmente invariati rispetto al
2015, attestandosi a 3,3 milioni di euro. In dettaglio, si rileva un incremento degli accantonamenti
pari a 0,5 milioni determinato prevalentemente da un intermediario, mentre si registra un calo di pari
importo delle rettifiche di valore influenzate dall’azzeramento delle svalutazioni sulle immobilizzazioni
finanziarie (-0,7 milioni) e da un lieve incremento delle svalutazioni sui crediti immobilizzati (+0,2
milioni).
Il saldo della gestione straordinaria è pari a 0,6 milioni di euro, in aumento di 0,4 milioni
rispetto al 2015.
Le imposte sul reddito d’esercizio si attestano a 0,2 milioni di euro, in aumento di 0,1 milioni
rispetto all’esercizio precedente.
Come anticipato, il sistema delle società finanziarie-fiduciarie chiude il 2016 con una perdita
d’esercizio di euro 1,2 milioni.
Tabella 18 – Conto economico riclassificato del comparto delle finanziarie/fiduciarie
Conto economico riclassificato 2015 2016 Var. assoluta
(2016-2015)
Var. %
(2016-2015)*
Interessi attivi e proventi assimilati 7.733 6.901 -832 -10,8%
Interessi passivi e oneri assimilati -3.588 -2.850 737 20,6%
Margine di interesse 4.145 4.051 -95 -2,3%
Commissioni attive 2.642 1.535 -1.106 -41,9%
Commissioni passive -131 -53 78 59,6%
altri ricavi/oneri finanziari -71 -84 -14 -19,3%
Ricavi da servizi 2.440 1.398 -1.042 -42,7%
Profitti da operazioni finanziarie -147 -6 140 95,6%
Dividendi e altri proventi 17 1 -16 -96,2%
Margine di intermediazione 6.455 5.443 -1.012 -15,7%
Spese amministrative nette -4.519 -3.293 1.226 27,1%
Rettifiche di valore su immob. imm. e mat. -587 -508 79 13,4%
Costi operativi -5.106 -3.801 1.305 25,6%
Risultato lordo di gestione 1.350 1.642 292 21,7%
Accantonamenti e rettifiche di valore -3.267 -3.316 -48 -1,5%
Risultato netto di gestione -1.917 -1.674 244 12,7%
Proventi straordinari 715 1.050 335 46,9%
Oneri straordinari -504 -407 97 19,2%
Risultato lordo della gestione
straordinaria 211 643 432 204,8%
Risultato lordo -1.707 -1.031 676 39,6%
Relazione Consuntiva 2016 49
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Conto economico riclassificato 2015 2016
Var. assoluta
(2016-2015)
Var. %
(2016-2015)*
Imposte sul reddito dell’esercizio -75 -172 -97 -129,4%
Risultato d’esercizio -1.782 -1.203 578 32,5%
Note: dati in migliaia di euro.
* Le variazioni percentuali tengono conto del segno algebrico degli importi a cui si riferiscono.
Le dinamiche sopra delineate hanno inciso anche sui principali indicatori di redditività: il ROA
si è attestato a -0,6% (invariato rispetto al 2015), mentre il ROE è passato da -4,1% a -3,2%. Per
quanto concerne i profili di efficienza, il Cost-Income Ratio è passato dal 79,1% al 69,8% dell’esercizio
precedente e, da ultimo, le spese amministrative per dipendente sono aumentate da 103 mila a 106
mila euro circa (Tabella 19).
Tabella 19 – Principali indicatori di redditività ed efficienza
Indicatori 2014 2015 2016
Return on Average Assets (ROA)* -2,1% -0,6% -0,6%
Return on Average Equity (ROE)** -12,2% -4,1% -3,2%
Cost-Income Ratio*** 88,2% 79,1% 69,8%
Spese amministrative per dipendente**** 114,7 102,7 106,2
Note: * Calcolato come rapporto tra risultato netto di gestione e media del totale attivo.
** Calcolato come rapporto tra risultato d’esercizio e media del patrimonio netto.
*** Calcolato come rapporto tra costi operativi e margine intermediazione.
**** Valori in migliaia di euro.
1.3 Il resto del sistema
1.3.1 Le società di gestione (SG)
Nel corso del 2016 la normativa secondaria relativa al comparto dei servizi di investimento
collettivo ha registrato alcune modifiche attraverso l’emanazione del Regolamento n. 2016-03, il quale
ha modificato il Regolamento n. 2006-03 riguardante la stessa materia. In particolare, le modifiche
hanno riguardato principalmente aspetti concernenti i conferimenti da parte dei soci nel capitale
sociale e gli obblighi informativi periodici nei confronti della Banca Centrale.
Anche nel 2016, la struttura del settore è rimasta stabile, con 2 società di gestione autorizzate
alla prestazione di servizi di investimento collettivo del risparmio. In proposito, si rileva che una SG
di nuova costituzione, già autorizzata dalla Banca Centrale nella prima parte del 2016, è ancora in
attesa di completare l’iter volto all’ottenimento dell’abilitazione a operare. Inoltre, nella seconda metà
del 2016, è stata rigettata un’istanza finalizzata alla costituzione di un’ulteriore SG, la quale avrebbe
svolto i soli servizi di investimento collettivo non tradizionali.
Per quanto riguarda le dinamiche relative ai fondi gestiti dalle due SG già operanti, si rileva
l’attivazione, nel corso dell’ultimo trimestre 2016, di un fondo comune di investimento aperto
destinato alla generalità del pubblico, già autorizzato nell’anno 2014. Per contro, nell’anno 2016, sono
state portate a termine le operazioni di liquidazione per 4 fondi comuni di investimento alternativi
aperti riservati a clienti professionali.
Nel corso del 2016, sono pervenute diverse richieste di autorizzazione per l’istituzione di nuovi
fondi comuni, tuttora in corso di valutazione. In particolare, le richieste riguardano l’istituzione di 2
nuovi fondi comuni di investimento aperti di tipo UCITS III destinati alla generalità del pubblico, 1
nuovo fondo comune di investimento mobiliare alternativo chiuso riservato a clienti professionali,
nonché 2 fondi comuni di investimento chiusi ad apporto, nei quali verrebbero conferiti principalmente
crediti non performing. Nella seconda metà del 2016, unitamente al diniego alla costituzione di una
50 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
nuova SG, 3 nuove richieste di costituzione di fondi comuni di investimento chiusi ad apporto sono
state rigettate.
Complessivamente, alla fine del 2016, i fondi comuni di diritto sammarinese attivi e gestiti
dalle due SG erano pari a 15, rispetto ai 17 gestiti a fine 2015. Pertanto, complessivamente, i fondi
gestiti sono: 8 di tipo aperto alternativi e riservati a clientela professionale, 3 di tipo aperto destinati
alla generalità del pubblico, 1 di tipo chiuso alternativo e riservato a clientela professionale, 3 istituiti
ai sensi di specifici decreti-legge nell’ambito di operazioni di ristrutturazione bancaria, di tipo chiuso
e riservati esclusivamente alle banche sammarinesi, i cui attivi sono riconducibili prevalentemente a
crediti deteriorati.
Il patrimonio netto dei citati 15 fondi risultava a fine 2016 pari a 115,7 milioni di euro, rispetto
ai 138 milioni di euro complessivi di fine 2015 (riferiti ai 17 fondi dell’epoca). Come nei precedenti
anni, i volumi sono prevalentemente riconducibili agli anzidetti tre fondi chiusi riservati a banche
sammarinesi che gestiscono in prevalenza crediti non performing rinvenienti da situazioni di crisi
bancarie (85%).
Con particolare riguardo ai fondi di crediti, l’articolo 41 della Legge 21 dicembre 2016 n. 144
ha istituito un Comitato di Sorveglianza a cui sono state attribuite, tra le altre, le funzioni
precedentemente assegnate alla Banca Centrale con Legge 22 dicembre 2015 n. 189 di supporto
all’Amministrazione Finanziaria per la verifica e corretta determinazione dei crediti d’imposta di cui al
Decreto Legge 27 ottobre 2011 n. 174 – così come esteso nel suo ambito di applicazione dall’articolo
8 del Decreto Legge 28 marzo 2012 n. 61 – e al Decreto Legge 27 giugno 2013 n. 72.
1.3.2 Le imprese di assicurazione
Anche nel corso dell’esercizio 2016 le imprese domestiche hanno proseguito la loro attività
in modo sinergico con gli istituti di credito sammarinesi e gli altri intermediari presenti nella
Repubblica. A tal proposito, si conferma che la raccolta dei premi assicurativi è effettuata
principalmente attraverso il canale bancario sammarinese.
Il totale dei premi lordi contabilizzati31 ha registrato un importo di circa 24 milioni di euro, in
diminuzione del 38% circa rispetto a quanto raccolto nel 2015. L’andamento della complessiva
produzione domestica è di seguito rappresentato considerando anche il totale delle liquidazioni che
hanno registrato un importo di circa 101 milioni.
Figura 22 – Andamento della produzione domestica netta
31 La relativa definizione è prevista nell’allegato F al Regolamento n. 2009-01.

5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
I° trimestre 2016 II° trimestre 2016 III° trimestre 2016 IV° trimestre 2016
Migliaia €
Premi lordi contabilizzati Liquidazioni
Relazione Consuntiva 2016 51
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Fonte: segnalazioni di vigilanza dati in migliaia di euro.
In relazione al differenziale tra premi e liquidazioni (raccolta netta) si evidenzia il perdurare
di una tendenza negativa in tutti i trimestri, consolidando nell’anno 2016 un saldo negativo di oltre
78 milioni di euro (premi raccolti pari a 24 milioni di euro a fronte di importi liquidati pari a 101 milioni
di euro).
In particolare, si sono registrate rilevanti richieste di riscatto anticipato di polizze assicurative
finanziarie con attivi dedicati (pari al 76% del totale degli importi liquidati), fenomeno che caratterizza
anche l’aumento delle liquidazioni registrato nel 4° trimestre del 2016.
La composizione della produzione assicurativa domestica al 31 dicembre 2016 è di seguito
rappresentata.
Figura 23- Composizione della produzione assicurativa domestica netta al 31 dicembre
2016
Fonte: segnalazioni di vigilanza dati in migliaia di euro.
La raccolta premi è rappresentata principalmente da prodotti assicurativi rivalutabili a
capitale differito o vita intera (premi di ramo I) con contestuale contrazione dei prodotti di tipo
finanziario-assicurativo (premi ramo III e V). Relativamente alle liquidazioni, l’80% delle stesse si
riferiscono a riscatti di prodotti finanziario-assicurativi.
Al 31 dicembre del 2016 il valore contabile complessivo degli investimenti delle imprese
assicurative domestiche risulta pari a circa 353 milioni di euro, in diminuzione del 17% circa rispetto
alla consistenza al 31 dicembre 2015.
Di seguito si rappresenta l’andamento nell’esercizio 2016 del volume degli investimenti
confrontato con l’andamento del valore totale degli attivi direttamente a copertura delle riserve
tecniche assicurative ed il volume delle riserve tecniche assicurative stesse.
-120
-100
-80
-60
-40
-20
0
20
40
Totale premi Premi di
ramo I°
Premi ramo
III° e V°
Totale
liquidazioni
Riscatti Sinistri
Milioni €
52 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 20 – Volume attivi finanziari e riserve
In relazione all’andamento dell’ammontare del portafoglio finanziario (a valore contabile di
bilancio) e delle riserve matematiche, si evidenza il differenziale positivo tra le attività finanziarie
complessivamente detenute rispetto alla consistenza delle riserve assicurative matematiche. Si noti
anche che le attività finanziarie direttamente destinate a copertura delle riserve assicurative (a valore
contabile di bilancio) si mantengono capienti rispetto alla consistenza delle riserve matematiche.
La tendenza in calo delle masse gestite e delle riserve assicurative matematiche (diminuzione
di circa 70 milioni di euro) è determinato dall’ammontare negativo della raccolta netta e si concentra,
principalmente, sui contratti assicurativi-finanziari (ramo III e V), le cui riserve rappresentano circa
l’80% del totale a fine 2016.
Dall’esame della composizione del portafoglio finanziario detenuto (valore di mercato al 31
dicembre 2016), emerge una prevalenza dell’investimento (51%) in titoli obbligazionari (per la quasi
totalità “investment grade”) e in quote di fondi comuni di investimento di tipo UCITS (22%). Al
contrario, l’impatto del comparto azionario risulta piuttosto contenuto (2%). Si evidenzia che le quote
di fondi comuni di investimento sono sostanzialmente utilizzate per la struttura e copertura di prodotti
finanziario assicurativi di tipo unit-linked. Si segnala, altresì, un’apprezzabile importo investito in
“altro”, riconducibile, prevalentemente, ai certificati di deposito.
300
320
340
360
380
400
420
440
IV°
trimestre
2015

trimestre
2016
II°
trimestre
2016
III°
trimestre
2016
IV°
trimestre
2016
Milioni €
Portafoglio
finanziario
Attività finanziarie a
copertura delle
riserve tecniche
Riserve matematiche
Relazione Consuntiva 2016 53
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 24 – Composizione degli attivi finanziari dell’attività assicurativa domestica
Fonte: segnalazioni di vigilanza
La parte di portafoglio finanziario relativa alle gestioni interne separate di prodotti
assicurativi rivalutabili è pari a circa 74,7 milioni di euro (valore contabile di bilancio) con un valore
di plusvalenze implicite di gestione pari a 2,7 milioni di euro.
Tali investimenti, il cui rischio grava sulle imprese, sono diminuiti di circa il 12% rispetto al
volume al 31 dicembre 2015, e sono composti da titoli obbligazionari per il 64% (titoli “investment
grade”), da quote di fondi comuni di investimento di tipo UCITS per il 19% e da liquidità per la
rimanente parte. Solo una quota inferiore all’1% risulta essere investita in titoli azionari.
Relativamente agli investimenti in fondi interni, si precisa che il relativo ammontare alla fine
dell’esercizio 2016 si attesta a circa 10,2 milioni di euro.
Gli investimenti, il cui rischio grava sugli assicurati, riconducibili principalmente a fondi
interni dedicati, ammontano alla fine dell’esercizio 2016 a circa 263 milioni di euro.
Sotto il profilo della gestione economica, le imprese assicurative hanno registrato un utile
complessivo di circa 806 mila euro (a fronte di un utile complessivo di circa 247 mila euro nel 2015).
L’ottavo anno di attività32 ha evidenziato, quindi, un risultato economico positivo, in aumento rispetto
alla redditività registrata nel 2015, determinato principalmente dal miglioramento del risultato della
gestione straordinaria. Conseguentemente il rapporto tra risultato di esercizio e premi lordi
contabilizzati si attesta al 3,4%, parimenti in aumento rispetto al dato del 2015.
Nel 2016 si registra il peggioramento dell’indicatore di efficienza “expense ratio” (rapporto
tra spese di gestione e premi lordi contabilizzati) che si attesta al 9,1% (circa 7,6% nell’esercizio
2015) a causa, principalmente, della sopra descritta riduzione dei premi lordi contabilizzati.
Infine, la consistenza del rischio assicurato dalle imprese domestiche sulla vita umana per il
caso morte è pari a circa 44 milioni di euro.
Tale consistenza di rischio è misurato dal valore dei capitali sotto rischio positivo (vale a dire
la differenza tra il capitale assicurato e la riserva matematica) che, nel corso dell’esercizio, si è
mantenuto sostanzialmente stabile, registrando una lieve diminuzione nei trimestri sotto
rappresentati. Tale risultato è determinato da una maggiore stabilità intrinseca nei contratti
assicurativi caso morte rispetto agli altri prodotti assicurativi e finanziario-assicurativi che inglobano
l’opzione di riscatto.
32 L’iter autorizzativo delle due compagnie assicurative si è concluso nel corso del maggio 2009.
51,7%
1,8%
21,8%
17,8%
6,9%
OBB AZN OIC LIQ Altro
54 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 25 – Volume dei capitali sotto rischio
Fonte: segnalazioni di vigilanza (dati in migliaia di euro)
1.3.3 Gli intermediari assicurativi e riassicurativi
Il Registro pubblico degli intermediari assicurativi conta alla fine dell’anno 2016 un totale di
43 soggetti suddivisi tra persone fisiche e ditte individuali (10 soggetti), società (24 soggetti) e banche
e imprese finanziarie (9 soggetti). Nel corso dell’anno 2016 si sono registrate 7 cancellazioni dal
Registro e 3 nuove iscrizioni.
Sezione A
Persone fisiche e
ditte individuali
Sezione B
Società
Sezione C
Banche e imprese
finanziarie
Totale
Attivi 9 22 9 40
Sospesi 1 2 0 3
Totale 10 24 9 43
Fonte: Registro degli intermediari assicurativi e riassicurativi
1.3.4 Gli offerenti fuori sede
Il Regolamento n. 2014-01 istitutivo del Registro pubblico dei promotori finanziari, ha previsto
anche un’apposita sezione dedicata ai dipendenti di soggetti autorizzati che esercitano l’offerta fuori
sede. Tale Registro, ai fini di trasparenza e tutela nei confronti del pubblico, contiene informazioni
aggiornate sulle persone fisiche – promotori finanziari o dipendenti di intermediari finanziari – abilitate
allo svolgimento delle attività di promozione e collocamento di strumenti finanziari e servizi di
investimento al di fuori della sede legale o delle dipendenze degli intermediari finanziari.
Nel 2016 si è conclusa l’istruttoria riguardante 15 dipendenti di un soggetto autorizzato, con
l’iscrizione di 2 persone e la sospensione dell’iter autorizzativo per 13 soggetti a causa
dell’incompletezza della documentazione prodotta. Successivamente, nel primo trimestre 2017, la
Banca Centrale ha iscritto ulteriori 12 dipendenti, stante l’avvenuto ritiro dell’istanza per 1 di essi. Nel
medesimo periodo sono state presentate 2 nuove istanze riguardanti l’iscrizione di un promotore
finanziario e quella di un dipendente di un soggetto autorizzato.
42.000
42.500
43.000
43.500
44.000
44.500
45.000
45.500
46.000
I° trimestre 2016 II° trimestre 2016 III° trimestre 2016 IV° trimestre 2016
Migliaia €
Relazione Consuntiva 2016 55
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
A seguito dell’accoglimento di tre istanze di cancellazione presentate da un soggetto
autorizzato concernenti propri dipendenti, alla data del 31 marzo 2017, risultavano iscritti al predetto
Registro 40 dipendenti di soggetti autorizzati e nessun promotore finanziario.
56 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2 LE FUNZIONI ISTITUZIONALI
2.1 La Vigilanza e la tutela degli investitori
2.1.1 Policy di vigilanza
Nel 2016 l’azione della vigilanza ha mirato a consolidare le relazioni internazionali, in
particolare nell’ambito dei rapporti con il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea, a
rafforzare le attività di controllo cartolare e ispettivo, nonché a verificare i presidi della stabilità
finanziaria del sistema anche tramite l’avvio di appositi progetti, tra cui la revisione condotta sulla
qualità degli attivi nel sistema bancario (Asset Quality Review).
È proseguito il monitoraggio sulla situazione di liquidità delle banche sammarinesi, ancora
condizionata dalla Voluntary Disclosure italiana. L’azione si è svolta con finalità preventive in ordine
ai profili dei singoli intermediari e ha comportato anche un’attività di verifica della qualità degli
strumenti finanziari in portafoglio. Le informazioni raccolte hanno anche permesso lo sviluppo di un
apposito piano strategico per la gestione di potenziali rischi sistemici di liquidità.
Oltre al presidio cartolare ed ispettivo dei soggetti autorizzati, sul finire del 2016 ulteriori
interventi di vigilanza si sono sostanziati nell’avvio della citata revisione ad ampio spettro degli attivi
delle banche e di altri intermediari finanziari. Tale attività, di grande impatto per lo spessore e
l’ampiezza degli approfondimenti condotti, è stata avviata e completata grazie alla collaborazione
degli istituti di credito e dei soggetti vigilati partecipanti al progetto, i quali hanno sostenuto importanti
oneri diretti ed indiretti in relazione al progetto stesso. L’analisi dei crediti e degli attivi, nonché delle
garanzie a loro supporto, è stata inoltre affiancata da una disamina degli aspetti organizzativi e di
governance, e da una valutazione sui sistemi di controllo interni alle banche, al fine di individuare
anomalie e criticità nei vari ambiti della gestione e dei controlli interni dei soggetti vigilati, integrando
e completando il quadro informativo rivenente dagli accertamenti ispettivi e cartolari, e consentendo
in prospettiva una revisione critica dei processi di segnalazione e raccolta dei dati di vigilanza. Detto
esercizio è proseguito fino alla primavera del 2017 e si è giovato della collaborazione di società con
comprovata e specifica esperienza in questi ambiti e di riconosciuto standing internazionale.
Sono continuati proficuamente i rapporti con gli organismi internazionali: il Fondo Monetario
Internazionale, con la visita ex art. IV di fine marzo, che ha tra l’altro contribuito alla predisposizione
di un piano strategico per la gestione dei NPLs; la Banca Mondiale, nell’ambito del programma di
National Risk Assessment; la Banca Centrale Europea, per lo sviluppo delle nuove statistiche europee;
l’agenzia di rating Fitch, di cui BCSM rappresenta il referente per la definizione del rating sovrano di
San Marino.
Nell’ultimo scorcio d’anno è ripreso l’avanzamento del progetto di rilevanza sistemica,
temporaneamente sospeso in concomitanza con l’avvio dell’AQR, riguardante la Centrale Rischi
sammarinese, che costituirà uno strumento fondamentale per gli intermediari ai fini del vaglio rigoroso
del merito creditizio dei richiedenti fido. Nello stesso periodo ha iniziato ad operare un istituto di
pagamento (T&PAY) grazie all’impegno comune di 5 istituti bancari, progetto a cui BCSM ha dedicato
elevata attenzione per i suoi positivi effetti in termini di autonomia del sistema nel settore dei servizi
di pagamento.
Per quanto attiene all’organizzazione interna della Vigilanza, l’anno 2016 ha registrato
significativi cambiamenti nella composizione degli organi apicali della Vigilanza e dei suoi servizi,
cambiamenti che hanno richiesto, in certi momenti, una maggiore focalizzazione sul piano interno.
Nel contesto di un esteso progetto di revisione e analisi degli aspetti organizzativi, manageriali e di
funzionamento interno di Banca Centrale, avviato nella seconda parte dell’anno con il supporto di
primarie società di consulenza di calibro internazionale e che ha visto coinvolte tutte le funzioni e le
unità organizzative dell’Istituto, il Dipartimento di Vigilanza e i suoi servizi hanno contribuito al
progetto con forte e valido apporto di analisi interne e di risorse, consentendo, attraverso il lavoro
dei suoi professionisti, di raccogliere ed enucleare importanti ambiti di intervento e di sviluppo, in
Relazione Consuntiva 2016 57
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
linea con quanto emerso, peraltro, anche a livello più generale per il complesso delle attività di Banca
Centrale. Nonostante il forte impegno progettuale, sia sul fronte interno che esterno, l’attività di
vigilanza ha potuto nondimeno continuare con successo sia nella gestione delle attività ordinarie, sia
nell’attuazione di interventi di rigore, sia infine nella realizzazione di una maggiore progettualità
nell’interesse della stabilità e della protezione del sistema finanziario.
2.1.2 Il Coordinamento della vigilanza
Il Coordinamento della vigilanza è l’organo collegiale statutario al quale è attribuita la
gestione delle funzioni di vigilanza. Nel corso del 2016 le delibere assunte sono state volte a
supportare il processo di ammodernamento del quadro regolamentare, a dare piena attuazione alla
riforma delle procedure sanzionatorie della Banca Centrale e a promuovere interventi in ambito di
situazione aziendale.
Detto organo ha svolto la propria attività tenendo 54 riunioni nel corso delle quali sono state
assunte 280 decisioni. Di queste, numerose hanno riguardato la programmazione, l’autorizzazione
all’avvio di accertamenti ispettivi in loco e l’approvazione dei correlati rapporti. Inoltre, è stato oggetto
di attenzione l’andamento di procedure di liquidazione coatta e volontaria di 17 soggetti, nelle quali
la Banca Centrale mantiene comunque il presidio di vigilanza fino alla chiusura delle stesse.
Riquadro 2: Stato dei contenziosi originati dall’attività di vigilanza
Premessa
I provvedimenti scaturiti dall’azione di vigilanza sono stati talvolta oggetto di impugnazioni avanti al
Tribunale Amministrativo, di cui taluni tuttora pendenti, come di seguito meglio specificato.
Provvedimenti di rigore
Non sono pendenti contenziosi con riguardo ai provvedimenti di liquidazione coatta amministrativa
assunti da Banca Centrale.
È invece pendente un ricorso amministrativo avverso un provvedimento di amministrazione
straordinaria.
Procedimenti sanzionatori
Come precisato nel successivo Riquadro 4 (cfr. infra), i procedimenti sanzionatori iniziati e portati a
compimento nel corso del 2016 e del primo trimestre 2017 sono stati 43. Dei conseguenti
provvedimenti adottati, nessuno ha formato oggetto di impugnazione al Giudice Amministrativo di 1°
grado, considerato che prevalentemente i destinatari si sono avvalsi della facoltà di oblazione.
Residuano comunque ancora 22 contenziosi aperti aventi ad oggetto sanzioni amministrative irrogate
precedentemente al 2016.
Altri contenziosi
La Banca Centrale ha inoltre in corso 6 contenziosi, di cui uno relativo alla comunicazione a un
esponente aziendale della perdita temporanea del requisito di onorabilità, uno relativo al ricorso
avverso il provvedimento di cancellazione d’ufficio dal Registro degli intermediari assicurativi e
riassicurativi, uno relativo a una richiesta di risarcimento danni, due relativi a provvedimenti di
decadenza relativi a esponenti aziendali e, infine, uno relativo al diniego all’acquisizione di copia di
documenti in possesso di Banca Centrale.
58 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2.1.3 L’attività del Dipartimento Vigilanza
Nel corso del 2016 l’azione del Dipartimento è stata interessata da una radicale revisione
organizzativa, pur mantenendo il focus su attività ordinarie quali, ad esempio, l’esame e l’istruttoria
di procedimenti autorizzativi ricevuti dai soggetti autorizzati e la raccolta di dati utili alla
predisposizione delle statistiche internazionali.
In particolare, si è provveduto a diversi avvicendamenti in posizioni di responsabilità e sono
stati avviati interventi tesi a snellire i processi interni e a rafforzare l’azione di vigilanza. Permanendo
un quadro di risorse ridotte, ciò ha imposto la scelta di ambiti prioritari, così come descritto nei
paragrafi successivi.
Riquadro 3: Procedure di rigore disposte dall’Autorità di Vigilanza
Amministrazioni straordinarie e sospensione degli organi amministrativi
Nell’anno 2016 e nel corso del I° trimestre 2017, la Banca Centrale ha disposto, nei confronti di una
banca, ricorrendone i presupposti, la sospensione degli organi amministrativi ai sensi dell’art. 84 della
LISF e, successivamente, avviato la procedura di amministrazione straordinaria ai sensi dell’art. 78
della medesima Legge.
Liquidazioni coatte amministrative
Nel corso del 2016 e nei primi tre mesi del 2017 è proseguita la tendenza, già registrata negli anni
precedenti, alla diminuzione delle procedure di liquidazione coatta amministrativa avviate dalla Banca
Centrale, essendone state disposte due nel periodo in esame, specificatamente nel primo trimestre
del 2017: una nei confronti di una banca e l’altra della società finanziaria dalla medesima banca
controllata. Tali intermediari erano inoperativi dal 2013, avendo ceduto ad altri soggetti autorizzati la
quasi totalità dei propri attivi e passivi, ivi inclusi i rapporti con la clientela e tutti i depositi bancari.
I citati due provvedimenti di rigore non sono stati impugnati e, quindi, si sono consolidati.
In considerazione di quanto sopra, allo stato attuale risultano pendenti 19 procedure di rigore, di cui
2 relative a banche e 17 relative a società finanziarie/fiduciarie. Di tali 19 procedure di rigore, una è
giunta alla fase conclusiva, avendo la Banca Centrale autorizzato ai sensi dell’art. 96 della LISF il
deposito presso il Tribunale Unico della relativa documentazione finale, una è in procinto di essere
radiata dal Registro delle Società e 2 sono prossime alla chiusura definitiva.
Nell’ambito dell’attività di direzione delle suddette procedure liquidatorie, la Banca Centrale ha
rilasciato, a seguito di apposita istanza delle procedure liquidatorie e previa verifica dei necessari
presupposti previsti dalla normativa vigente, le autorizzazioni di cui all’art. 95, comma 4 della LISF,
per la restituzione, anche con modalità forzosa, di beni oggetto di mandati fiduciari ai rispettivi
fiducianti.
In taluni casi, la Banca Centrale ha altresì provveduto alla sostituzione degli organi liquidatori
dimissionari nonché ad autorizzare, in taluni casi, ai sensi dell’art. 88, comma 5 della LISF e a seguito
di istanza, l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti dei disciolti organi aziendali, stante la
sussistenza dei presupposti giuridici e della convenienza economica.
La Banca Centrale, nel perseguimento delle proprie finalità di vigilanza, anche nel 2016 ha fornito,
come in passato, un sostegno finanziario a una procedura liquidatoria illiquida, al fine di consentirne
la prosecuzione ed evitare possibile nocumento al ceto creditorio, nonché pregiudizi alle eventuali
esigenze di giustizia.
Infine, la Banca Centrale ha affrontato e risolto specifiche problematiche connesse alle procedure
liquidatorie, rilasciando in taluni casi propri orientamenti interpretativi, ovvero invitando gli Organi
liquidatori, specie in caso di questioni particolarmente complesse e riguardanti profili non attinenti
Relazione Consuntiva 2016 59
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
esclusivamente agli ambiti di competenza della Banca Centrale, ad avvalersi anche della consulenza
o di pareri di professionisti indipendenti.
2.1.4 Gli interventi regolamentari
Nel corso del 2016 e del primo trimestre 2017, l’attività di produzione normativa di Banca
Centrale ha determinato l’emanazione di 6 Regolamenti e 2 Circolari.
Il primo Regolamento adottato è il n. 2016-01, “Regolamento sul fondo di garanzia dei
depositanti”, entrato in vigore il 31 agosto 2016. Il provvedimento ha allineato – ai sensi della
Convenzione Monetaria e nei termini in essa previsti – la disciplina sammarinese in materia di garanzia
dei depositanti a quella dell’Unione Europea di cui alla Direttiva 2014/49/UE, abrogando il precedente
Regolamento di Banca Centrale n. 2011-07 e rappresentando così un significativo avanzamento nelle
misure di tutela prestate dal sistema bancario sammarinese, con conseguente rafforzamento della
sua stabilità.
In particolare, con il Regolamento in esame – attuativo dell’art. 100 della Legge n. 165/2005,
nonché del Decreto Delegato n. 111/2011, così come modificato dall’art. 56 della Legge n. 189/2015
– è stato innalzato a Euro 100.000 il livello massimo di copertura per depositante e per banca e ridotto
il termine entro cui, in caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca, dovrà essere effettuato
il rimborso, fissandolo a regime in 7 giorni lavorativi.
Con il Regolamento si è inoltre passati da un sistema di contribuzione al fondo di garanzia
dei depositanti da parte delle banche di tipo ex-post, a un sistema di contribuzione anche di tipo exante.
Ciò al fine di favorire il raggiungimento dell’obiettivo minimo di copertura, stabilito a livello
europeo nella misura dello 0,8% dei depositi coperti entro il 2024.
Con l’emanazione del Regolamento n. 2016-02 intitolato “Regolamento sulla redazione del
bilancio d’impresa e del bilancio consolidato dei soggetti autorizzati”, entrato in vigore il 1° settembre
2016, è stata aggiornata e armonizzata la disciplina in materia di bilanci d’impresa e di bilanci
consolidati per tutti i soggetti autorizzati, ad esclusione delle imprese di assicurazione e
riassicurazione, recependo i contenuti della Direttiva 86/635/CEE, ai sensi di quanto previsto dalla
Convenzione Monetaria. In particolare, il Regolamento prevede nuove disposizioni per la redazione
del bilancio individuale a far data dall’esercizio 2017.
Il Regolamento n. 2016-03, denominato “Miscellanea degli interventi mirati di revisione alle
vigenti disposizioni di vigilanza”, entrato in vigore il 1° novembre 2016, ha rappresentato il consueto
intervento regolamentare annuale con cui sono state disposte mirate modifiche e integrazioni alla
vigente normativa secondaria di vigilanza.
Si segnala in primo luogo l’intervento disposto riguardo agli istituti esteri di pagamento, in
particolare la proroga stabilita dal 1° novembre 2016 fino allo scadere del termine di 6 mesi della
richiesta formulata da Banca Centrale agli stessi istituti esteri di pagamento, purché già operanti in
San Marino, per ottenere l’autorizzazione prevista dal Regolamento n. 2014-04, tenuto conto
dell’esigenza di garantire la prosecuzione di tali servizi, in attesa che sia raggiunta una piena
autonomia da parte degli operatori locali.
Si evidenzia, inoltre, l’introduzione di norme maggiormente esplicative circa la natura
giuridica del fondo di garanzia dei depositanti, in termini di autonomia patrimoniale e di
inquadramento statutario dell’organo di gestione del fondo medesimo, unitamente all’estensione della
copertura del predetto fondo a quei depositanti che, pur essendo partecipanti al capitale della banca,
non ne abbiano il controllo ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 165/2005.
Il Regolamento in esame ha anche disposto il differimento dei flussi di ritorno dalla Centrale
Rischi fino a successiva comunicazione di Banca Centrale, conclusa l’analisi di impatto del processo di
asset quality review sugli attivi delle banche, nonché introdotto la previsione di un regime
60 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
autorizzativo per le fusioni/scissioni che interessano soggetti autorizzati, in attuazione a quanto
disposto dall’art. 52, comma 1, lettera a) della Legge n. 165/2005.
Infine, con riguardo particolare agli interventi di modifica sui Regolamenti n. 2007-07 e n.
2011-03, si evidenzia la possibilità introdotta per banche e società finanziarie di non alienare quelle
partecipazioni societarie e quei beni immobili acquisiti per recupero crediti – benché non reimpiegati
ad uso proprio o di leasing attivo – fintanto che risulti rispettato il parametro patrimoniale relativo al
grado di immobilizzazione complessiva degli attivi di bilancio e fatto comunque salvo il potere di
intervento dell’Autorità di Vigilanza di cui all’art. 44 della Legge n. 165/2005, a presidio degli equilibri
tecnici dei predetti intermediari.
Con l’emanazione del Regolamento n. 2016-04 denominato “Regolamento in materia di
segnalazioni di vigilanza delle imprese di assicurazione ramo vita – Aggiornamento n. II” – entrato in
vigore il 1° gennaio 2017, sono stati modificati e armonizzati la frequenza di invio delle segnalazioni
prodotte dalle compagnie assicurative sammarinesi, stabilita a cadenza trimestrale, nonché il relativo
termine di inoltro, definito in giorni trenta dalla data di chiusura del trimestre di riferimento. Inoltre,
sono stati aggiornati gli schemi di segnalazione e introdotto un nuovo prospetto dedicato alla
rilevazione delle attività in gestione separata.
Per quanto attiene invece alle Circolari emanate nel 2016, si segnala la n. 2016-01 intitolata
“Obblighi informativi in materia di Centrale dei Rischi – Aggiornamento I”, entrata in vigore il 24 marzo
2016, che ha apportato limitate modifiche alla Circolare n. 2015-02, tramite l’introduzione di un
capitolo relativo alle norme finali e transitorie.
Con riguardo alla produzione normativa riferita al primo trimestre 2017, con il Regolamento
n. 2017-01 intitolato “Regolamento n. 2017-01 modificativo dei Regolamenti n. 2007-07, n. 2011-03
e n. 2016-02” in vigore dal 27 gennaio 2017, sono stati introdotti mirati emendamenti alle disposizioni
relative alla ponderazione di talune attività di rischio e alla disciplina sulle garanzie, con inclusione in
particolare dei paesi c.d. BRICS nell’ambito dei paesi rientranti in quella che è definita la zona A.
Con il Regolamento n. 2017-02 “Regolamento n. 2017-02 modificativo del Regolamento n.
2006-01”, entrato in vigore il 1° marzo 2017, è stata data attuazione a quanto previsto dall’art. 43
della Legge n. 144/2016, in ordine alla pubblicazione nel Registro dei Soggetti Autorizzati dei
beneficiari effettivi, così come definiti dal medesimo articolo della citata Legge.
In attuazione dell’art. IV.I.1 del summenzionato Regolamento n. 2016-01, in data 9 febbraio
2017 è stata invece emanata la Circolare n. 2017-01 denominata “Circolare sul metodo di
determinazione delle contribuzioni al Fondo di garanzia dei depositanti”, entrata in vigore il 1° marzo
2017. Tramite tale Circolare è stata definita la metodologia per la quantificazione della contribuzione
al fondo di garanzia dei depositanti da parte delle banche, con particolare riferimento
all’individuazione della modalità per la determinazione del profilo di rischio e della base contributiva
di ciascuna banca.
Infine, sempre nell’ambito normativo, anche nell’ultimo anno è proseguita l’attività della
Banca Centrale volta a favorire l’interpretazione della propria regolamentazione di vigilanza. Attività
stimolata dalla ricezione sia di richieste e quesiti interpretativi da parte degli intermediari operanti a
San Marino, sia da richieste analoghe formulate da intermediari esteri o altri soggetti comunque
interessati alla regolamentazione finanziaria sammarinese. Nel corso del 2016, tale attività è risultata
ancora in crescita rispetto agli anni precedenti, essendo stati evasi più di 50 quesiti interpretativi.
2.1.5 La Vigilanza informativa
L’attività in materia di vigilanza informativa si sostanzia prevalentemente nella gestione ed
elaborazione delle informazioni ricevute dai soggetti vigilati e nella successiva trasmissione a soggetti
Relazione Consuntiva 2016 61
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
interni ed esterni, nonché nella predisposizione e aggiornamento dei modelli segnaletici di vigilanza
unitamente ai relativi manuali operativi e circolari applicative.
In tale ambito sono stati aggiornati i manuali operativi e i modelli segnaletici con riguardo
alla segnalazione di vigilanza prudenziale di banche e società finanziarie al fine di inserire le nuove
voci inerenti le deduzioni dal patrimonio di vigilanza ai sensi del Regolamento 2015-03 “Miscellanea
degli interventi mirati di revisione alle vigenti disposizioni di vigilanza”, entrato in vigore in data 1°
gennaio 2016, che ha modificato i commi 1 e 2 dell’art. VII.II.4 “Deduzioni” dei Regolamenti 2007-
07 e 2011-03.
Nel corso del 2016 sono stati aggiornati il manuale operativo e il modello segnaletico della
Segnalazione “Tassi soglia ai fini anti-usura (Reg. 2014-02)” delle banche e delle società finanziarie
al fine di recepire le modifiche introdotte al Regolamento 2014-02 con il Regolamento 2015-03
“Miscellanea degli interventi mirati di revisione alle vigenti disposizioni di vigilanza”, art. 4.
Al fine di rilevare le informazioni necessarie alla predisposizione delle statistiche europee
(come meglio descritte in seguito) sono stati aggiornati il manuale operativo e il modello segnaletico
della segnalazione “Situazione contabile mensile banche”.
Come previsto dal Regolamento 2016-01 sul Fondo di garanzia dei depositanti, è stata
emanata, a inizio 2017, la Circolare 2017-01 sul metodo di determinazione delle contribuzioni al detto
fondo unitamente allo schema segnaletico. Si è quindi proceduto alla pubblicazione del modello
segnaletico per la rilevazione della base contributiva unitamente al manuale operativo per la
compilazione e l’inoltro della citata segnalazione.
A marzo 2017 è stato adottato l’aggiornamento del modello segnaletico relativo al
monitoraggio della liquidità (come meglio descritto in seguito) e l’aggiornamento dei modelli
segnaletici di vigilanza prudenziale banche e finanziarie a seguito dell’emanazione del Regolamento
BCSM n. 2017-01 “Regolamento modificativo dei Regolamenti n. 2007-07, n. 2011-03 e n. 2016-02”,
unitamente ai relativi manuali operativi per la compilazione e l’inoltro delle segnalazioni. Inoltre, ad
inizio aprile 2017, è stata avviata una rilevazione sugli strumenti di debito emessi dalle banche.
A seguito della pubblicazione del Regolamento 2016-02 sulla redazione del bilancio d’impresa
e del bilancio consolidato dei soggetti autorizzati sarà emanata, nel corso del 2017, la Circolare
applicativa, unitamente al manuale operativo e al modello segnaletico.
Nei paragrafi che seguono sono descritte le principali attività svolte nel corso del 2016 e nei
primi mesi del 2017 con riguardo al monitoraggio della liquidità delle banche, alle statistiche nazionali
e internazionali e alla Centrale dei Rischi.
2.1.5.1 Il monitoraggio della situazione di liquidità delle banche
In relazione alla necessità di aumentare i presidi di monitoraggio del rischio di liquidità del
sistema bancario, l’Autorità di Vigilanza ha portato, a partire dal 20 marzo 2017, la frequenza di invio
della segnalazione sulla situazione di liquidità da settimanale a giornaliera.
In particolare, gli schemi segnaletici relativi alla ripartizione per fasce temporali delle attività
e passività e alla concentrazione dei depositi per residenza sono rilevati con frequenza giornaliera,
mentre i dati relativi alla Voluntary Disclosure e al dettaglio degli strumenti finanziari detenuti in
proprietà33 vengono trasmessi con frequenza settimanale. I dati raccolti dalle banche vengono
utilizzati per la produzione di report giornalieri sulla situazione di liquidità dei singoli intermediari e
dell’intero sistema.
33 Le informazioni relative al portafoglio di proprietà delle banche, prima del 20 marzo 2017, erano raccolte con frequenza
mensile.
62 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
In occasione dell’aggiornamento della segnalazione di liquidità, come già anticipato (cfr.
paragrafo 1.1.9) è stato definito un nuovo indicatore sintetico, la posizione di liquidità a 7 giorni che
integra quello rappresentato dalla liquidità disponibile entro 7 giorni.
2.1.5.2 Le statistiche nazionali e internazionali
I principali dati andamentali del sistema bancario inerenti le principali voci dell’attivo
(impieghi, portafoglio titoli, partecipazioni) e della raccolta, la qualità del credito, il patrimonio e i
crediti e debiti interbancari sono elaborati e pubblicati trimestralmente nell’apposita sezione del sito
web della Banca Centrale. Periodicamente viene predisposto e trasmesso il flusso di ritorno alle
banche con riguardo alla liquidità, ai dati contabili mensili e all’attività fiduciaria del sistema.
È proseguita anche nel corso del 2016 l’attività di elaborazione e trasmissione delle
statistiche internazionali per il Fondo Monetario Internazionale (FMI): Financial Access Survey (FAS),
Financial Soundness Indicators (FSIs) e Monetary Statistics. Sono attualmente in corso
approfondimenti, con il supporto tecnico del FMI, per l’analisi di coerenza dei dati e l’affinamento delle
statistiche richieste.
La Banca Centrale ha avviato nel 2016 la trasmissione periodica, come previsto dalla
Convenzione Monetaria tra l’Unione Europea e San Marino, delle statistiche in materia monetaria e
finanziaria alla Banca Centrale Europea, sulla base di modelli semplificati con quest’ultima concordati.
Le statistiche sui tassi di interesse (Monetary Interest Rate statistics – MIR), disciplinate dal
Regolamento (EU) n. 1072/2013 della BCE del 24 settembre 2013, sono riferite ai tassi di interesse
applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie (IFM). Le statistiche sui bilanci delle IFM (Balance Sheet
Items statistics – BSI), disciplinate dal Regolamento (EU) n. 1071/2013 della BCE del 24 settembre
2013, classificano le attività e passività delle IFM per macro categorie, per settori e per residenza. Le
statistiche in parola riferite al III e IV trimestre 2016 sono state trasmesse entro i termini previsti,
rispettivamente nei mesi di novembre 2016 e febbraio 2017.
A inizio 2017 è stata avviata, altresì, l’elaborazione delle informazioni periodiche sui conti
finanziari trimestrali (Quarterly Financial Accounts – QFA), disciplinate dal Regolamento (UE) n.
549/2013 del 21 maggio 2013, richieste nell’ambito della citata Convenzione Monetaria. Dette
statistiche, riferite al III e IV trimestre 2016 e in corso di affinamento, sono state trasmesse alla
Banca Centrale Europea entro la scadenza prevista di inizio aprile 2017.
2.1.5.3 La Centrale Rischi
La Centrale Rischi (CR) è un sistema informativo, gestito dalla Banca Centrale della
Repubblica di San Marino, nel quale confluiscono le informazioni fornite dagli intermediari partecipanti
(banche, finanziarie e fondi comuni di investimento) sui finanziamenti che sono stati erogati e sulle
garanzie ricevute, che superano i limiti di censimento34.
La Circolare 2015-02 che disciplina il servizio di centralizzazione dei rischi creditizi è stata
modificata nel corso del 2016; pur mantenendo ferma la prima data di riferimento per l’invio delle
informazioni da parte degli intermediari partecipanti (31.03.2016) è stata posticipata la condivisione
delle informazioni di importo, al fine di concludere l’analisi di impatto in esito al generale processo di
Asset Quality Review sugli attivi degli intermediari bancari e finanziari.
I soggetti segnalati in CR, intestatari di posizioni di rischio, vengono censiti in un archivio
anagrafico e sono identificati con un codice univoco. L’anagrafe dei soggetti è alimentata con
informazioni acquisite da pubblici registri, elenchi, albi ufficiali o trasmesse dagli intermediari
segnalanti. Per le persone fisiche e non fisiche residenti nella Repubblica di San Marino, la fonte
34 Gli intermediari sono tenuti a segnalare l’intera esposizione nei confronti del singolo soggetto qualora essa sia di
importo pari o superiore a 10.000 euro, mentre le sofferenze devono essere segnalate se le relative posizioni sono di
importo pari o superiore a 250 euro, al netto delle perdite (cfr. paragrafo 3.5 della Circolare 2015-02).
Relazione Consuntiva 2016 63
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
ufficiale di censimento è costituita dagli archivi della Pubblica Amministrazione e della BCSM, mentre
la fonte di censimento delle persone fisiche e non fisiche non residenti e delle cointestazioni è
cooperativa, cioè i dati sono comunicati dagli intermediari segnalanti che concorrono al censimento
dei soggetti in parola.
L’aggiornamento dei dati anagrafici di fonte ufficiale avviene automaticamente qualora si
rilevi una variazione di dette informazioni; tenuto conto della valenza certificativa dei dati contenuti
nelle fonti ufficiali, i segnalanti non possono modificare gli attributi provenienti dalle stesse e ove
riscontrassero discordanze con le informazioni comunicate dai clienti devono fare loro presente la
circostanza affinché possano rivolgersi agli uffici competenti per le necessarie correzioni.
Nel caso di dati di fonte cooperativa, allorché gli intermediari partecipanti dispongano di
informazioni che li inducano a ritenere non corretti o non più attuali uno o più attributi registrati
nell’anagrafe, questi ultimi devono attivare la procedura di variazione degli elementi anagrafici.
Le informazioni in CR sono nominative e hanno carattere riservato. Gli intermediari
partecipanti osservano l’obbligo di riservatezza nei confronti di qualsiasi persona estranea
all’amministrazione dei rischi. In conformità a quanto previsto dall’art. 50 della LISF, l’acquisizione
dei dati da parte della BCSM e l’eventuale trasmissione a omologhi servizi esteri di centralizzazione
delle informazioni sui rischi creditizi, con i quali è necessario siano posti in essere accordi per lo
scambio di dati, avvengono in deroga alle disposizioni previste dalla legge 23 maggio 1995, n. 7035.
La Centrale dei Rischi adotta tutti gli accorgimenti necessari al fine di garantire la riservatezza
delle informazioni trattate: i dati sono conservati su supporti elettronici, sono accessibili mediante
procedure informatizzate e gli scambi delle informazioni con gli intermediari partecipanti avvengono
tramite la Rete Interbancaria Sammarinese (RIS), che assicura elevanti standard di sicurezza.
La documentazione afferente le informazioni scambiate con la Centrale dei Rischi deve essere
conservata nei termini e nei modi previsti dalle disposizioni in materia di segreto bancario di cui all’art.
36 della LISF.
Le posizioni individuali di rischio devono essere comunicate alla CR sulla base di un modello
di rilevazione composto da quattro sezioni: Crediti per cassa, Crediti di firma, Garanzie ricevute
(rilasciate agli intermediari in favore di soggetti dagli stessi affidati) e Sezione informativa. Ciascuna
sezione è suddivisa in Categorie di censimento. Le posizioni di rischio sono ulteriormente distinte in
funzione delle Variabili di classificazione, che forniscono descrizioni più complete delle caratteristiche
e della rischiosità delle operazioni in essere. Gli importi relativi alle singole operazioni oggetto di
censimento vengono rilevati nelle Classi di dati che spiegano la misura rilevata.
Per garantire l’affidabilità dei dati segnalati alla CR sono eseguiti una serie di controlli volti a
verificare:
• la conformità delle informazioni trasmesse agli schemi segnaletici previsti;
• la coerenza delle informazioni nell’ambito della medesima segnalazione;
• il rispetto di parametri di riferimento assegnati.
Le informazioni formalmente errate sono respinte e, mediante apposita comunicazione, viene
notificata l’anomalia riscontrata all’intermediario interessato.
La Banca Centrale non può modificare di propria iniziativa le segnalazioni ricevute; solamente
gli intermediari partecipanti possono rettificare i dati segnalati anche a seguito di una indagine avviata
dalla BCSM, in quanto titolari dei rapporti con la clientela e in possesso della relativa documentazione.
Ogni intermediario partecipante è tenuto a comunicare mensilmente, la posizione di rischio
di ciascun cliente, in essere l’ultimo giorno del mese di riferimento, entro il 25° giorno del mese
35 Riforma della legge 1 marzo 1983 n. 27 che regolamenta la raccolta informatizzata dei dati personali.
64 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
successivo. Al fine di consentire un’efficiente gestione dei controlli sui dati trasmessi dagli
intermediari, le prime tre rilevazioni periodiche hanno avuto frequenza trimestrale mentre dalla data
di riferimento del 31.10.2016 le rilevazioni hanno frequenza mensile.
Gli intermediari partecipanti comunicano alla CR anche le informazioni qualitative sulla
situazione debitoria della clientela nel momento in cui si verifica un cambiamento di status (passaggio
a sofferenza o estinzione della sofferenza). Tali informazioni devono essere segnalate entro tre giorni
lavorativi successivi a quello in cui è stato accertato il nuovo status.
In CR risultano registrati alla fine del 2016 circa 21.300 soggetti: 71% persone fisiche, 16%
persone non fisiche e 13% cointestazioni.
Alla data di riferimento del 31.12.2016 sono stati segnalati alla Centrale dei Rischi,
complessivamente, Crediti per cassa per un importo utilizzato pari a euro 3.910.521.423, Crediti di
firma per un importo utilizzato pari a euro 267.940.948 e Garanzie ricevute36 per un importo garantito
pari a euro 2.054.924.087 e per un valore garanzia pari a euro 3.720.299.630.
La disponibilità dei dati segnalati dagli intermediari partecipanti, anche se non restituiti a
questi ultimi, consente alla Banca Centrale di arricchire il corredo informativo a disposizione per
l’espletamento delle proprie finalità statutarie di promozione della stabilità del sistema finanziario.
La Centrale dei Rischi prevede, inoltre, la possibilità di collegamento con omologhi servizi
gestiti da altre Banche Centrali, consentendo di ampliare le informazioni gestite anche ai soggetti
affidati da intermediari esteri, qualora oggetto di erogazioni, effettive o potenziali, da parte di
intermediari sammarinesi a condizione di reciprocità.
2.1.5.4 Altre attività
Nei mesi di marzo e settembre 2016 la Banca Centrale ha fornito la collaborazione di
competenza con riguardo alle due missioni del Fondo Monetario Internazionale nell’ambito dell’Article
IV.
A maggio e novembre 2016 la Banca Centrale ha tenuto i rapporti con l’agenzia Fitch ai fini
dell’aggiornamento del rating della Repubblica di San Marino. Al riguardo sono state illustrate le
dinamiche in atto nel sistema finanziario, le prospettive di internazionalizzazione del sistema bancario
sammarinese, lo stato dei rapporti con le altre banche centrali e le relazioni con le organizzazioni
internazionali.
Come ricordato in precedenza, negli ultimi mesi del 2016 è stata avviata un’analisi
approfondita degli attivi del sistema bancario e finanziario sammarinese (AQR) in collaborazione con
gli intermediari stessi e con il supporto di primarie società specializzate in tale materia.
2.1.6 Controlli sul sistema bancario e finanziario
2.1.6.1 I controlli cartolari
Come per gli anni precedenti, nel corso del 2016, la Banca Centrale ha svolto una costante
attività di controllo cartolare, sulla base dei dati, delle informazioni e, più in generale, dei documenti
che la stessa, anche periodicamente, richiede agli intermediari.
L’attività è principalmente volta ad analizzare la complessiva situazione aziendale di banche,
società finanziarie/fiduciarie, compagnie di assicurazione e società di gestione attraverso l’esame
dell’adeguatezza patrimoniale e organizzativa, del profilo di liquidità e di redditività, unitamente
all’effettuazione di verifiche in capo agli assetti proprietari ed esponenti aziendali, al fine di valutare
36 Nelle Garanzie ricevute vengono rilevate solo le garanzie personali e le garanzie reali esterne; sono escluse, tra l’altro,
le garanzie che non trovano la propria fonte nell’autonomia negoziale delle parti, come ad esempio le fideiussioni
rilasciate ex lege dallo Stato.
Relazione Consuntiva 2016 65
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
la capacità dell’intermediario di conseguire soddisfacenti equilibri economici, finanziari e patrimoniali,
nel rispetto delle normative prudenziali di vigilanza e, più in generale, del principio di sana e prudente
gestione.
Il monitoraggio dei citati profili tecnici ha consentito all’Autorità di Vigilanza di intervenire
prontamente, in presenza di criticità, al fine di prevenire possibili situazioni di deterioramento
aziendale, invitando gli organi aziendali a mantenere o ristabilire le condizioni di adeguatezza
attraverso la rimozione delle anomalie.
L’attività di analisi e di verifica documentale è stata inoltre di supporto nello svolgimento
delle istruttorie conseguenti alle istanze presentate dai soggetti vigilati ai fini del rilascio delle
autorizzazioni riservate alla Banca Centrale (ad esempio, modifiche statutarie, acquisizione di
partecipazioni rilevanti nel capitale degli intermediari autorizzati, deroghe alla costituzione della
Riserva Obbligatoria, ecc.).
Una parte dell’attività è stata rivolta alla verifica dei requisiti e alla supervisione dei processi
legati alla costituzione di nuove società, nonché alle relative abilitazioni all’esercizio di attività
riservate. Inoltre, nei confronti di alcuni soggetti autorizzati, rilevante è stato l’impegno riguardante
il controllo dei rischi tipici d’impresa, quindi dei parametri prudenziali disciplinati dalle disposizioni di
vigilanza.
L’azione, pur variando in relazione alle concrete situazioni rilevate, si è sostanziata in
interventi che possono essere classificati come segue:
– conoscitivi, per ampliare il patrimonio informativo a disposizione dell’Autorità di Vigilanza.
Tali interventi hanno consentito i necessari approfondimenti sull’operatività degli intermediari,
prodromici alle azioni correttive, nonché volti a verificare la rimozione di disfunzioni e irregolarità
emerse in occasione di precedenti verifiche;
– preventivi, finalizzati a sollecitare l’adozione di misure di contrasto al deterioramento dei
profili tecnici;
– correttivi, allorché destinati a promuovere le iniziative necessarie alla rimozione di criticità
e anomalie emerse nei profili organizzativo, patrimoniale, reddituale e finanziario.
Tali interventi37, nei confronti di tutti i soggetti autorizzati, nel corso del 2016 sono stati pari
a n. 157. Nei primi tre mesi del 2017 sono stati n. 19. Nella Tabella 21 vengono riepilogati per finalità
(preventivi, conoscitivi e correttivi).
Tabella 21 – Interventi di vigilanza cartolare
Tipo di intervento 2016 I trim 2017
Conoscitivo 127 16
Preventivo 7 2
Correttivo 23 1
Totale 157 19
Altra parte dell’attività off-site ha riguardato comunicazioni a intermediari nell’ambito di
procedimenti autorizzativi38, risposte a quesiti di varia natura concernenti perlopiù l’interpretazione
della disciplina di vigilanza, avvio di procedimenti sanzionatori, a fronte di accertate violazioni della
disciplina di vigilanza, la gestione di problematiche correlate a procedure di rigore (amministrazione
37 Da tale ammontare sono stati esclusi gli interventi cartolari straordinari legati al processo di Asset Quality Review.
38 Nell’ambito dei procedimenti autorizzatori, sono ricompresi anche i rilasci di nulla osta e/o benestari o altri
provvedimenti con finalità autorizzative, comunque denominati. Il dato non comprende i procedimenti autorizzatori
rilasciati nell’ambito delle procedure di rigore, di cui alla successiva lettera e).
66 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
straordinaria e liquidazione coatta amministrativa), l’interlocuzione con gli organi delle procedure
stesse, da cui hanno tratto origine autorizzazioni e risposte a quesiti di varia natura.
Riquadro 4: I procedimenti sanzionatori
Premessa
Nel corso del 2016 e del primo trimestre 2017 è continuata l’attività sanzionatoria di Banca Centrale
nell’ambito della cornice normativa prevista dalla Legge n. 96/2005, dalla Legge n. 165/2005 e dal
Decreto n. 76/2006, che non solo disciplinano l’intero procedimento sanzionatorio e i criteri ai quali
la stessa Banca Centrale si deve attenere nell’applicazione delle sanzioni, ma prevedono altresì i casi
di esclusione e/o attenuazione della sanzione stessa.
A seguito di accertamento dei relativi presupposti, i procedimenti sono stati avviati nei confronti di
esponenti aziendali (Amministratori, Sindaci e Direttori Generali) nonché di Revisori dei soggetti
autorizzati.
Nel 2016 e nel primo trimestre 2017, le irregolarità contestate hanno riguardato principalmente la
violazione della disciplina di vigilanza prudenziale, soprattutto con riguardo alle prescrizioni in materia
di processi creditizi, assetti organizzativi e di controllo interno.
Procedimenti avviati e sanzioni irrogate
I procedimenti sanzionatori avviati e portati a compimento nell’anno 2016 sono stati 35 ed hanno
riguardato 4 soggetti autorizzati, mentre quelli relativi al primo trimestre del 2017 sono stati 8 e
inerenti un unico intermediario. Nessun provvedimento finale di sanzione è stato impugnato dinanzi
al Giudice Amministrativo. In totale le sanzioni irrogate nel 2016 sono state pari ad 82.500 euro,
mentre quelle relative al primo trimestre 2017 pari a 11.200 euro. Nel complessivo periodo in esame,
eccetto in due casi, i soggetti sanzionati si sono sempre avvalsi della facoltà di oblazione, pagando
l’importo pari alla metà della sanzione comminata. La somma riscossa è stata pertanto pari a 40.450
euro con riferimento ai provvedimenti del 2016 e pari a 4.900 euro con riferimento a quelli del primo
trimestre 2017.
2.1.6.2 I controlli ispettivi
Il piano ispettivo 2015-2016 è stato predisposto, come di consueto, con un approccio di tipo
risk based basato sia sulle indicazioni provenienti dai diversi servizi di vigilanza sia sugli elementi
raccolti nei precedenti accertamenti ispettivi. La pianificazione ha preso in considerazione, da una
parte, le più significative e ricorrenti criticità rilevate nel corso degli accertamenti sino all’epoca
condotti, con l’obiettivo di rendere gli stessi sempre più efficaci ed efficienti, dall’altra, la necessità di
Asset Quality Review fortemente raccomandata dal FMI.
In tale contesto, 6 accertamenti ispettivi mirati, eseguiti presso banche, sono stati svolti per
attività inerenti al progetto di AQR. La ratio è stata quella di ottenere informazioni rilevanti, in materia
creditizia, in merito all’esposizione, al debitore e alle garanzie sottostanti anche al fine di valutare
l’effettivo ammontare dei crediti in bonis e quello dei crediti deteriorati nonché la loro corretta/non
corretta classificazione. Altri 6 accertamenti mirati, sempre su banche, sono stati generati dalla
necessità di acquisire elementi informativi in riscontro alle anomalie operative rilevate su altri
intermediari. Per quanto attiene agli altri accessi ispettivi presso banche, l’accesso ispettivo a spettro
esteso e 2 ulteriori accessi mirati, non sono stati eseguiti in attuazione alla pianificazione, ma dettati
da necessità straordinarie manifestatesi nel corso dell’esercizio.
Il servizio ha, inoltre effettuato un accertamento mirato su una società finanziaria al fine di
soddisfare la necessità di acquisire elementi informativi in riscontro alle anomalie operative rilevate
su altro intermediario nonché n. 3 accessi di carattere specifico per conto dell’Autorità Giudiziaria (1
su banche, 1 su finanziarie e 1 su altri soggetti vigilati).
Relazione Consuntiva 2016 67
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Inoltre la Vigilanza Ispettiva ha proseguito, con n. 4 accessi, il ciclo di interventi mirati su
intermediari assicurativi, con particolare riferimento alla verifica del rispetto dei prescritti requisiti di
separatezza dei luoghi presso i quali viene svolta l’attività e per la tenuta dei conti bancari di proprietà
e quelli di gestione dei premi.
L’attività è stata pianificata anche in funzione di alcuni vincoli relativi alle risorse disponibili.
In particolare ci si riferisce all’impegno assunto da due risorse del servizio Vigilanza Ispettiva nel
progetto NRA (National Risk Assessment – programma di valutazione nazionale sui rischi di riciclaggio
e finanziamento del terrorismo, condotto con l’ausilio della Banca Mondiale), alle dimissioni del
Responsabile del Servizio Vigilanza e al trasferimento di una risorsa presso altro Servizio.
Nella Tabella 22, sono riepilogati gli accessi effettuati nel triennio 2014-2016 e nel primo
trimestre 2017. Gli accessi ispettivi totali effettuati nel 2016 si ragguagliano quindi a 23.
Tabella 22 – Accessi vigilanza ispettiva
2014 2015 2016 2017 I Trim
Banche
Finanziarie
Altre
Banche
Finanziarie
Altre
Banche
Finanziarie
Altre
Banche
Finanziarie
Altre
Totale ispezioni 12 4 5 20 2 4 16 2 5 3 0 0
di cui a spettro esteso 0 1 0 0 2 1 1 0 0 0 0 0
di cui mirate 12 3 5 14 0 2 14 1 4 1 0 0
di cui specifiche 0 0 0 6 0 1 1 1 1 2 0 0
Totale 21 26 23 3
Le principali anomalie emerse nel corso degli accertamenti ispettivi di vigilanza sono
riconducibili, principalmente, alla problematica dei conflitti di interesse nella gestione societaria,
l’esistenza di diffuse criticità di sistema riguardanti l’inadeguatezza del governo aziendale ed anomalie
nei processi di erogazione, gestione, monitoraggio, classificazione e valutazione dei crediti.
Dette anomalie evidenziano come la cultura dei controlli debba ancora permeare
l’organizzazione e il modus operandi degli intermediari. In alcuni casi più gravi, la commistione tra gli
organi di amministrazione e quelli di controllo rende di fatto inefficace il funzionamento del sistema
dei controlli interni. In altri casi, la mancanza di confronto dialettico tra Collegio Sindacale e Consiglio
di Amministrazione ha comportato l’assunzione di rischi incontrollati che potevano condurre – ed in
un caso hanno condotto – a gravi crisi aziendali.
Infine, in certi casi, la funzione di internal audit si è rivelata scarsamente autonoma e
indipendente, sia per una sostanziale dipendenza dall’organo amministrativo sia per scarsità di risorse
(uomini e strumenti) e competenze. Tutto ciò ha comportato una limitata efficacia nell’attività di
prevenzione e gestione dei rischi e in quella di rimozione delle carenze rilevate nel corso delle
pregresse attività di vigilanza svolte.
Con riferimento alle procedure ispettive, si evidenzia che permane, in capo al Servizio di
Vigilanza Ispettiva la prima fase di follow up dei rapporti ispettivi e delle controdeduzioni dei soggetti
vigilati al fine di dare un apporto sostanziale alla procedura sanzionatoria, che resta di competenza
della Vigilanza regolamentare.
La Vigilanza Ispettiva, inoltre, ha collaborato, come di consueto, con l’Agenzia di
Informazione Finanziaria effettuando, nel corso del 2016 n. 12 segnalazioni di operazioni sospette
(n.3 per banche; n. 9 per una compagnia assicurativa) e n. 6 scambi di informazioni a titolo di
68 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
collaborazione nelle attività antiriciclaggio (n. 5 banche; n. 1 compagnia assicurativa), nonché con
l’Ufficio di Controllo e Vigilanza sulle Attività Economiche, inoltrando una segnalazione.
Il tema dell’identificazione dei beneficiari effettivi, sia in relazione alle problematiche
antiriciclaggio che a quelle di composizione dei gruppi ai fini della corretta quantificazione
dell’esposizione al rischio di credito, continua, in molti casi, a essere affrontato dai soggetti vigilati
solo sotto il profilo formale e non anche con approfondimenti di tipo sostanziale.
2.1.6.3 Il Servizio di Informativa Protesti
Il Servizio di Informativa Protesti è svolto dalla Banca Centrale ai sensi della Circolare n.
2014-01, avvalendosi di una procedura informatica appositamente creata nell’ambito
dell’infrastruttura RIS, denominata “Servizio Informativa Protesti”. Tale procedura garantisce
adeguati livelli di riservatezza nello scambio di informazioni inerenti i soggetti trattari degli assegni
protestati e consente di ottimizzare la gestione dei dati trattati, in termini di efficienza, correttezza e
completezza.
Le banche sammarinesi e le Poste San Marino S.p.a. sono tenute a segnalare i nominativi a
carico dei quali è stato elevato protesto, per cui provvedono attraverso la menzionata procedura
informatica a inviare, con frequenza mensile, i dati relativi agli assegni protestati nel mese di
riferimento; la Banca Centrale acquisisce e aggrega i dati ricevuti, al fine di trasmettere l’elaborato
con la stessa periodicità ai soggetti riceventi (banche sammarinesi, società finanziarie e Poste San
Marino S.p.A.).
Sono stati rappresentati nei grafici sottostanti il numero dei nominativi relativi agli assegni
protestati e l’importo complessivo in milioni di euro riscontrati in un arco temporale che va dal 2012
al 2016.
Figura 26 – Numero dei nominativi relativi agli assegni protestati
0
20
40
60
80
100
120
2012 2013 2014 2015 2016
Relazione Consuntiva 2016 69
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 27 – Importi protestati
2.1.7 Il Fondo Garanzia Depositanti
Come noto, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 56 della Legge 22 dicembre 2015 n.189,
la Banca Centrale ha completamente riformato la regolamentazione sammarinese in materia di Fondo
di Garanzia dei Depositanti, allineandola alla nuova Direttiva europea n.2014/49/UE.
Il nuovo Regolamento n.2016-01, vigente dal 31 agosto 2016, all’articolo III.III.2 prevede
che annualmente vengano redatte:
– una rappresentazione delle poste attive e passive del Fondo e dei suoi costi e ricavi di
esercizio (cd. Rendiconto) effettuata nell’ambito della documentazione di bilancio della
BANCA CENTRALE;
– una Relazione sulle attività del Fondo, predisposta dall’apposito Organo di Gestione,
interno a BANCA CENTRALE, ed “inserita nell’ambito della Relazione Annuale al Consiglio
Grande e Generale presentata dalla Banca Centrale ai sensi dell’articolo 4 comma 2 della
Legge 29 giugno 2005 n.96 e successive modifiche” la cui approvazione è
statutariamente rimessa all’Assemblea.
Stante quanto sopra, a decorrere dalla presente Relazione annuale, verrà inserita in
appendice anche la “Relazione annuale del Fondo di Garanzia dei Depositanti”, a cui si rinvia per gli
approfondimenti.
La scelta redazionale, nuova per questo documento, di ricorrere ad un allegato è coerente
con il regime di separatezza patrimoniale del Fondo dalla Banca Centrale, chiamata dal Decreto
Delegato 22 luglio 2011 n.111 a gestirlo direttamente ma quale fondo patrimoniale avente
un’autonoma destinazione. Coerentemente, anche in sede di Bilancio della Banca Centrale, il
Rendiconto del Fondo, e le relative relazioni dello stesso accompagnatorie, saranno tenuti
internamente distinti.
Ciò non di meno, quelle della gestione e regolamentazione del Fondo sono attività della
Banca Centrale che, tra le sue funzioni istituzionali, sono evidentemente da ricondurre a quella di
“Vigilanza e tutela degli investitori” in quanto parimenti riconducibili alle finalità di cui all’articolo 37
della LISF, lettere a) e d); di qui l’inserimento organico del presente punto nel corpo principale della
Relazione.
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
2012 2013 2014 2015 2016
Milioni €
70 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2.2 Il ruolo di referente istituzionale nei confronti delle Organizzazioni Finanziarie
Internazionali e delle Banche Centrali e Autorità di Vigilanza
In coerenza con le funzioni previste all’articolo 40 del proprio Statuto, la Banca Centrale
svolge il ruolo di referente istituzionale per la Repubblica di San Marino nei rapporti con le
Organizzazioni Finanziarie Internazionali e con le Banche Centrali e le Autorità di vigilanza di altri
paesi.
Nell’ambito delle funzioni di consulenza al Consiglio Grande e Generale e al Congresso di
Stato su tematiche monetarie, creditizie, finanziarie, valutarie ed economiche, la Banca Centrale
collabora con le autorità sammarinesi nelle relazioni internazionali aventi per oggetto le forme di
cooperazione che impattano direttamente o indirettamente sul sistema finanziario.
Fondo Monetario Internazionale – FMI
Dal 30 gennaio al 10 febbraio 2017, si è tenuta l’annuale missione di valutazione dello stato
di salute dell’economia sammarinese condotta dagli esperti del Fondo Monetario Internazionale ai
sensi dell’articolo IV dello statuto del Fondo. Tale valutazione si basa oltre che sull’esame dei principali
dati ed indicatori dell’economia sammarinese su tutti i temi rilevanti per l’economia del Paese e per
questo prevede anche uno strutturato processo di consultazione delle autorità istituzionali nonché dei
principali referenti dei settori economici.
Coerentemente con la propria mission ed i propri compiti istituzionali la Banca Centrale è
stata ampiamente coinvolta nell’ambito di tali consultazioni sui temi relativi al sistema finanziario
sammarinese. Nell’ambito degli incontri la Banca Centrale ha potuto illustrare i propri programmi e la
propria visione per risolvere le principali criticità del sistema finanziario anche alla luce delle
raccomandazioni già espresse dagli analisti nel contesto delle precedenti valutazioni.
Il rapporto 2017 (Country Report) approvato dall’Executive Board del Fondo lo scorso 3 aprile
restituisce un quadro della situazione economica sammarinese formulato sulla base dei dati e degli
indicatori relativi all’anno 2016 e sulla base delle linee d’azione illustrate dalle autorità e dalla Banca
Centrale. In particolare gli analisti:
– rilevano l’inizio di una moderata ripresa, sostenuta dal miglioramento dei dati relativi al
numero delle nuove imprese e da quelli relativi all’occupazione, evidenziando tuttavia,
come le sfide per ripristinare la stabilità finanziaria e generare margini di bilancio rimangano
considerevoli;
– raccomandano il pieno completamento della revisione degli attivi bancari (AQR) avviata nel
2016 dalla Banca Centrale e la conseguente messa a punto di una strategia per la
risoluzione dei crediti non performanti (NPL) e per il risanamento dei bilanci delle Banche;
– raccomandano la messa in campo di politiche di bilancio tese a rafforzare le entrate e a
costituire riserve per sopportare eventuali shock sistemici nonché l’attuazione di politiche
strutturali orientate a migliorare il business environment e la flessibilità del mercato del
lavoro.
La missione 2017 si è concentrata inoltre anche sull’introduzione di alcune valutazioni di
carattere macro-prudenziale fornendo un esame dei principali rischi potenziali cui l’economia
sammarinese è sottoposta e che potrebbero variare lo scenario di base.
Nel corso del 2016 la Banca Centrale, congiuntamente alla Segreteria di Stato per le Finanze
ed il Bilancio, si è avvalsa di una specifica assistenza tecnica fornita dal Fondo Monetario relativa alle
strategie per il risanamento ed il rilancio del principale istituto di credito sammarinese (Cassa di
Risparmio). Le considerazioni fornite dall’esperto incaricato di compiere l’analisi sono state vagliate
dalla autorità e rappresentano un importante contributo per lo sviluppo della più ampia strategia tesa
al consolidamento della Banca.
Relazione Consuntiva 2016 71
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
In quanto referente nazionale per le tematiche inerenti il sistema finanziario la Banca
Centrale ha intrattenuto come per gli anni precedenti un rapporto continuo con il Fondo Monetario.
Anche nel corso del 2016 ha partecipato ad alcune indagini statistiche promosse dal Fondo e ha
espletato le attività inerenti alla gestione della posizione finanziaria della Repubblica di San Marino
verso il Fondo Monetario.
Unione Europea: Convenzione Monetaria e Accordo di Associazione
Nel corso del mese di settembre 2016 la Banca Centrale ha partecipato assieme ai
rappresentanti delle autorità sammarinesi ai lavori del Joint Commitee previsto dalla Convenzione
Monetaria fra San Marino ed UE. In tale contesto la delegazione BCSM ha illustrato le motivazioni
tecnico/economiche alla base della richiesta sammarinese di rivedere le scadenze relative al
recepimento di alcuni atti normativi elencati nell’allegato alla convenzione. Stante infatti l’attuale stato
del sistema finanziario e l’incognita rappresentata dal superamento delle principali sfide relative al
suo risanamento, l’implementazione di alcuni atti dell’acquis comunitario altamente impattanti
sull’operatività delle banche (fra i quali i framework Basilea III e quello relativo alle risoluzioni bancarie
– BRRD) potrebbe gravare sull’equilibrio generale del sistema e rallentarne il percorso di rilancio. Per
questo motivo la delegazione sammarinese ha annunciato la presentazione al Comitato di una analisi
di impatto del recepimento nel sistema sammarinese di alcune norme comunitarie previste dalla
Convenzione. Tale analisi verrà prodotta tenendo conto degli esiti della revisione degli attivi delle
banche (AQR) al fine di considerare ogni vulnerabilità, effettiva o potenziale, rilevata.
Nell’ambito della medesima seduta del Comitato BCSM ha inoltre illustrato l’attività di
allineamento normativo di competenza previsto dalla Convenzione per l’esercizio 2016 che ha
riguardato il recepimento delle Direttive e dei regolamenti in materia di Istituti di Pagamento e di
Moneta Elettronica (IPD-IME), Fondi di Garanzia dei Depositanti e Bilanci delle Istituzioni Finanziarie.
Banca Centrale è stata inoltre coinvolta dalla Segreteria di Stato per gli affari Esteri, con
riguardo alle tematiche del sistema finanziario, nelle attività relative alla negoziazione con l’UE di un
accordo di associazione che permetta alla Repubblica una maggiore integrazione nel mercato unico
europeo.
Rapporti con Autorità di Vigilanza
Nel corso del 2016 Banca Centrale ha rinnovato e rafforzato le proprie relazioni con la Banca
d’Italia, l’autorità di vigilanza del sistema finanziario del principale partener commerciale della
Repubblica di San Marino. Gli incontri e le discussioni hanno riguardato fra le altre cose la stipula di
un Memorandum of Understanding, la tematica degli strumenti di pagamento e quella della centrale
rischi. Relazioni e forme di collaborazione sono state inoltre intrattenute e prestate con l’Istituto per
la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) e con la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa
(CONSOB).
Rapporti di collaborazione sono stati intrattenuti anche con altre autorità di vigilanza estere
sia in ambito bancario che assicurativo.
Da segnalare, inoltre, l’avvio di relazioni dirette con la Banca Centrale Europea sia per ciò
che concerne l’allineamento del framework normativo sammarinese con quello comunitario sia per
quanto riguarda le possibilità di maggiore integrazione del sistema sammarinese con quello europeo.
Rapporti con altre organizzazioni internazionali
Nel corso del 2016 sono proseguite le attività volte alla stipula della Convenzione
Multilaterale dello IAIS (Multilateral Memorandum of Understanding – MMoU) sulla cooperazione lo
scambio di informazioni fra autorità di vigilanza in ambito assicurativo. La firma di tale convenzione
è subordinata al superamento di una procedura di validazione del framework normativo sammarinese
da parte di un gruppo di esperti dello IAIS tuttora in corso.
72 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Le relazioni con l’Associazione mondiale dei Fondi di Garanzia dei Depositi (IADI) e con
l’omologo europeo (EFDI) di cui la Banca Centrale è membro effettivo sono proseguite anche nel corso
del 2016. Alla luce dell’allineamento della normativa sammarinese in materia di garanzie sui depositi
a quella europea e dell’avvio dell’operatività del relativo Fondo istituito presso la Banca Centrale, è
presumibile un rafforzamento delle relazioni fra BCSM e tali organismi al fine di mutuare le migliori
pratiche gestionali e condividere le esperienze applicative specie con quelle giurisdizioni che
presentano caratteristiche simili alla Repubblica di San Marino.
2.3 La gestione delle banconote e delle monete in euro contraffatte
Ai sensi del Regolamento n. 2013-04 “Regolamento in materia di banconote e monete in
euro”, la Banca Centrale nell’ambito del ruolo di autorità nazionale competente gestisce le banconote
e le monete in euro sospette di falsità individuate dai gestori del contante, provvedendo tra l’altro al
loro inoltro alle corrispondenti strutture di analisi italiane, per le attività di verifica ed esito.
La trasmissione elettronica delle segnalazioni relative alle banconote e monete in euro
sospette di falsità, è altresì gestita dalla Banca Centrale per conto dei gestori del contante mediante
la procedura denominata Sistema Informatizzato Rilevazioni Falsificazioni Euro (SIRFE), messa a
disposizione dall’Ufficio Centrale Antifrode dei Mezzi di Pagamento (UCAMP), con sede presso il
Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), anche in ragione dei protocolli d’intesa sottoscritti con
le controparti italiane.
Le eventuali banconote e monete sospette di falsità in divise diverse dall’euro, tenuto conto
che le stesse non rientrano nell’ambito di applicazione del Regolamento n. 2013-04, sono invece
inviate dai gestori del contante direttamente all’Ufficio Centrale per il Falso Monetario (UCFM), istituito
presso l’Ufficio Centrale Nazionale Interpol della Repubblica di San Marino.
I grafici sottostanti mostrano i dati più significativi dell’attività svolta nel 2016 e la
comparazione dei valori riscontrati con gli anni precedenti.
Le banconote ritirate dalla circolazione e riconosciute false nel 2016 ammontano a 130 unità,
subendo quindi una diminuzione del 22,6% rispetto allo scorso anno (nel 2015 le banconote
riconosciute false totalizzavano 168 unità).
Le monete contraffatte riscontrate nel corso del 2016, anche se hanno evidenziato un
aumento di rilievo rispetto allo scorso anno, non rappresentano tuttavia elementi di criticità (18
monete da 0,50 euro, 10 monete da 1 euro e 4 monete da 2 euro per un totale di 32 monete ritirate
contro le 19 dell’anno precedente).
Relazione Consuntiva 2016 73
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 28 – Numero di banconote false: raffronto dati annuali 2012-2016
I casi di falsificazione hanno interessato per il 50,8% del totale la banconota da 20 euro (66
pezzi), per il 33,1% la banconota da 50 euro (43 pezzi) mentre il taglio da 100 euro ha inciso per una
percentuale del 13,8% sul totale ritirato (18 pezzi).
Per le banconote da 5 euro, 200 euro e 500 euro c’è stato un solo caso di falsificazione per
ciascun taglio, mentre nessuno per la banconota da 10 euro.
Figura 29 – Banconote false ritirate nel 2016: suddivisione per taglio
Nel grafico seguente è possibile notare come le banconote da 20 euro abbiano rappresentato
i maggiori casi di falsificazione (seppur mantenendo lo stesso numero di biglietti ritirati nel 2015 così
come le banconote da 100 euro), mentre le banconote da 50 euro hanno subito una notevole
diminuzione rispetto allo scorso anno.
Nell’insieme, i tagli da 20 euro, 50 euro e 100 euro, hanno rappresentato il 97,7% delle
banconote contraffatte ritirate dai gestori del contante nell’anno 2016.
0
20
40
60
80
100
120
140
160
180
200
2012 2013 2014 2015 2016
0
10
20
30
40
50
60
70
5 10 20 50 100 200 500
74 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Nel grafico sottostante si denota il raffronto delle variazioni avvenute dal 2012 al 2016
suddiviso per tagli.
Figura 30 – Taglio banconote false: raffronto dati annuali 2012-2016
La diminuzione generale delle banconote contraffatte rilevate nel corso del 2016 nel territorio
sammarinese è in linea con il trend riscontrato in Italia.
I dati pubblicati dalla Banca d’Italia hanno evidenziato una diminuzione dell’8,8% rispetto al
2015 (147.919 biglietti falsi ritirati contro i 162.245 del precedente anno).
Si può inoltre constatare che in Italia, come a San Marino, i tagli maggiormente falsificati e
ritirati dalla circolazione hanno interessato le banconote da 20 euro (40,5% del totale), le banconote
da 50 euro (38,2% del totale) e le banconote da 100 euro (15% del totale).
Le pubblicazioni della Banca Centrale Europea hanno rilevato che nel 2016 le banconote in
euro ritirate dalla circolazione sono state il 23,9% in meno rispetto al 2015 (684.000 rispetto ai
899.000 pezzi ritirati lo scorso anno).
I tagli che hanno fatto registrare il numero più elevato di falsificazioni hanno interessato le
banconote da 20 euro e 50 euro che, in totale, hanno rappresentato solo nel secondo semestre 2016
l’80,3% dei falsi.
La Banca Centrale Europea ha annunciato inoltre che, in rapporto al numero crescente di
biglietti autentici in circolazione (oltre 19 miliardi nella seconda metà del 2016), la quota di falsi resta
su livelli molto contenuti.
2.4 La gestione del contante
La Banca Centrale, anche attraverso un apposito servizio di approvvigionamento all’ingrosso
dall’Italia, gestisce le somministrazioni di contante per soddisfare le richieste provenienti dal sistema
bancario sammarinese.
Il menzionato servizio di approvvigionamento è prestato secondo le modalità individuate con
le competenti Autorità italiane a partire dal 2008 e in osservanza alle normative interne ed europee
pro-tempore vigenti in materia.
0
20
40
60
80
100
120
140
5 10 20 50 100 200 500
ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014 ANNO 2015 ANNO 2016
Relazione Consuntiva 2016 75
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
I processi operativi relativi alla somministrazione del contante al sistema bancario
sammarinese sono regolamentati attraverso la specifica normativa interna che la Banca Centrale ha
provveduto a emanare e che tiene costantemente aggiornata al fine di assicurare la migliore efficienza
del servizio, ridurre i rischi operativi e garantire elevati livelli di sicurezza, anche grazie alla
collaborazione delle Forze di Polizia.
Nell’ambito del servizio di approvvigionamento di contante dall’Italia, nonché in occasione di
riversamenti verso l’Italia di banconote inidonee alla circolazione, sono state osservate le formalità
richieste dalle normative dei rispettivi paesi interessati, in particolare sono state fornite, a cura dei
vettori specializzati incaricati al trasporto, le dichiarazioni di trasporto di denaro contante di importo
complessivo pari o superiore al controvalore di 10.000 euro, ai sensi del Regolamento CE 1889/2005
e del Decreto Delegato n. 74 del 19 giugno 2009.
Per ciascuna richiesta di approvvigionamento di contante dall’Italia, la Banca Centrale
provvede a informare la Banca d’Italia e contestualmente incarica la banca corrispondente italiana di
cui si avvale informandola circa gli importi relativi alle prenotazioni di contante da parte di ciascuna
banca sammarinese. Infine, con frequenza mensile, la Banca Centrale invia una comunicazione a
consuntivo alla banca corrispondente italiana con la quale vengono segnalati gli importi relativi al
contante distribuito a ogni banca.
Attraverso l’ausilio della procedura informatica denominata GestCash, la Banca Centrale
consente al sistema bancario sammarinese di gestire tutte le comunicazioni operative in materia,
dalle autorizzazioni alle stampe dei report connessi, dall’approvvigionamento alla distribuzione del
contante, nonché dai trasferimenti interni tra banche ai trasferimenti tra unità organizzative della
stessa banca.
La Banca Centrale, nel 2016, si è approvvigionata di denaro contante 10 volte presso la
propria corrispondente italiana e ha provveduto, conseguentemente, alla distribuzione sul sistema
bancario sammarinese con 89 sovvenzionamenti di contante. Le richieste pervenute da parte del
sistema bancario sammarinese hanno fatto registrare una consistente diminuzione degli importi
distribuiti rispetto all’anno precedente, pari al 59,2%; si segnala infine che, al sistema bancario
sammarinese, la Banca Centrale non fornisce più tagli da 500 euro dal 2008 e tagli da 200 euro dalla
fine del 2011.
Con la Legge n. 101 del 29 luglio 2013, denominata “Raccolta delle disposizioni sulle
banconote e monete”, sono state attribuite alla Banca Centrale le funzioni relative alla gestione del
contante, e conseguentemente sono stati emanati il “Regolamento in materia di banconote e monete
in euro” n. 2013-04, il “Manuale operativo per le segnalazioni statistiche dei gestori del contante” e
le istruzioni operative ai gestori del contante.
La menzionata normativa, adottata in linea con la normativa europea di riferimento e ai sensi
della Convenzione Monetaria, disciplina il ruolo di gestore del contante che, tra l’altro, è tenuto alla
trasmissione di segnalazioni statistiche nell’ambito dell’attività del ricircolo del contante; nel 2016,
come previsto dalla normativa, sono state trasmesse dai gestori del contante a Banca Centrale le
segnalazioni statistiche semestrali sul ricircolo del contante, attraverso un’apposita funzione messa a
disposizione nella procedura informatica GestCash. Tale procedura consente altresì di gestite le
segnalazioni inerenti le apparecchiature, relative alle banconote e alle monete, conformi agli elenchi
BCE e CE (Commissione Europea) di cui si sono dotati i gestori del contante.
Con riferimento all’osservanza degli obblighi normativi in capo ai gestori del contante,
segnatamente alla necessità di verificare la correttezza delle segnalazioni dell’attività di gestione del
contante di cui alla Regolamento n. 2013-04, nonché la conformità delle apparecchiature in dotazione
per il trattamento delle banconote e delle monete, la Banca Centrale ha provveduto a porre in essere
verifiche documentali costanti.
Si segnala che il 15 settembre 2016 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la Banca
Centrale e la Banca d’Italia sulla materia del trattamento delle banconote in euro; il citato documento
76 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
ha per oggetto la presentazione alla Banca d’Italia delle banconote sospette di falsità, il versamento
delle banconote inidonee alla circolazione presso la Filiale di Forlì della Banca d’Italia, l’invio delle
segnalazioni statistiche sul ricircolo delle banconote dalla Banca Centrale della Repubblica di San
Marino alla Banca d’Italia, mediante l’utilizzo del portale del contante, ai fini dell’inserimento delle
informazioni stesse nel sistema informativo Currency Information System 2 (CIS2), l’invio dalla Banca
Centrale della Repubblica di San Marino alla Banca d’Italia di informazioni statistiche sulle monete in
euro emesse dalla Repubblica di San Marino.
Si segnala altresì che il 15 novembre 2016 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa tra la
Banca Centrale e il Dipartimento del tesoro del Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) sulla
materia del trattamento delle monete in euro; il citato documento ha per oggetto la disciplina delle
attività inerenti l’autenticazione delle monete in euro e il trattamento delle monete non adatte alla
circolazione per le quali lo Stato della Repubblica di San Marino intende avvalersi del Centro nazionale
di analisi delle monete italiano (CNAC).
La gestione delle nuove attività previste dai protocolli d’intesa sopra menzionati, versamento
in Banca d’Italia delle banconote inidonee alla circolazione e segnalazioni statistiche sul ricircolo
(CIS2), è stata avviata nei tempi previsti con una costante e proficua collaborazione con la Banca
d’Italia e i gestori del contante.
2.5 Il registro dei trust
A fine 2016 il numero di trust iscritti a Registro, al netto di quelli cancellati, è pari a 119 con
una crescita pari a +9,17% rispetto al dato corrispondente (numero trust attivi) di fine 2015 (109).
In particolare nel corso del 2016, l’Ufficio ha provveduto all’iscrizione nel Registro di:
a) n. 12 nuovi trust;
b) n. 2 cancellazioni di trust già iscritti;
c) n. 11 modifiche ai dati contenuti a Registro;
con conseguente rilascio e/o ritiro del Certificato del trust.
Nell’ambito di tali processi operativi, l’Ufficio ha inoltre elevato n.1 sanzione amministrativa
per violazione dell’art. 7 comma 1 della Legge 42/2010, per un importo pari ad 3.000 euro,
riscuotendo, per conto dell’Ecc.ma Camera39, la metà dell’importo irrogato in regime di oblazione
volontaria.
Inoltre nel 2016 l’Ufficio ha rilasciato n. 4 certificazioni ai sensi dell’articolo 5 del D.D.
50/2010, di cui 1 in via ordinaria su richiesta del trustee e 3 a soggetti diversi espressamente
autorizzati dalla Corte per il Trust ed i rapporti fiduciari, in considerazione del pubblico ufficio dagli
stessi ricoperto quali Commissari Liquidatori di altrettante procedure di liquidazione coatta
39 Tale sanzione si assomma a quelle irrogate negli anni precedenti, a partire dal 2010 che è l’anno di attribuzione
dell’Ufficio a Banca Centrale, portando il valore complessivo dei versamenti eseguiti dall’Ufficio all’Ecc.ma Camera, per
sanzioni irrogate, a 15.838,97 euro. Se tuttavia si considerano anche:
– le tasse versate preventivamente all’Ufficio Registro e Ipoteche dagli utenti dell’Ufficio Registro dei Trust per poter
richiedere l’iscrizione di nuovi trust o di modifiche intercorse a quelli già registrati;
– le marche da bollo applicate sulla documentazione dell’Ufficio afferente in generale le istanze ricevute e le certificazioni
emesse;
si perviene, dai dati a disposizione dell’Ufficio, ad un introito complessivo che, nel medesimo periodo 2010-2016, supera
i 93.000 euro, al netto delle tasse di mantenimento dell’iscrizione, da versarsi ogni anno all’Ufficio Registro e Ipoteche,
che, solo nel 2016, ammontano a circa 27.000 euro.
Relazione Consuntiva 2016 77
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
amministrativa e del loro conseguente legittimo interesse a conoscere dell’esistenza di trust
riconducibili a determinati soggetti. Il 2016 è stato quindi il primo anno in cui soggetti diversi dal
trustee hanno presentato richiesta di autorizzazione all’Autorità Giudiziaria ai sensi del comma 2 del
predetto articolo 5.
L’Ufficio ha inoltre evaso 12 richieste di informazioni di cui:
– 8 provenienti dal Tribunale Unico in sede penale;
– 4 provenienti dall’Agenzia di Informazione Finanziaria in ambito antiriciclaggio.
Sono state eseguite nel corso del 2016, su richiesta del Responsabile Incaricato di BCSM,
ben 30 verifiche su nominativi oggetto di misure restrittive in attuazione delle risoluzioni ONU per il
contrasto del finanziamento al terrorismo.
L’Ufficio, di iniziativa, ha inoltre effettuato 5 comunicazioni all’Agenzia di Informazione
Finanziaria ai sensi dell’articolo 37 della Legge 92/2008 e ha sottoposto n. 4 casi particolari alla Corte
per il Trust ed i rapporti fiduciari, predisponendo i relativi quesiti applicativi.
Oltre alle attività tipiche sopra descritte, l’Ufficio è stato chiamato, anche nel corso nel 2016,
a collaborare nell’attività annuale di formazione, organizzata dalla Fondazione Banca Centrale, per
aspiranti trustee professionali e per il mantenimento del requisito formativo obbligatorio per i soggetti
già abilitati alla professione.
In tale sede, oltre ad illustrare le procedure necessarie per gli adempimenti pubblicitari di
legge, sono stati forniti ai partecipanti i dati statistici relativi all’istituto del trust in San Marino,
elaborati sulla base dai dati a disposizione dell’Ufficio, dati che, debitamente aggiornati al 31 dicembre
2016, vengono qui di seguito riportati in forma grafica.
Figura 31 – La tipologia di trustee
14%
13%
45%
28%
Trust con trustee residente con 1 trust Trust con trustee residente con più di un trust
Trust con trustee non residente con 1 trust Trust con trustee non residente con più di un trust
78 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 32 – La provenienza dei disponenti
Figura 33 – La tipologia di trust
Figura 34 – Diritti attuali dei beneficiari
19%
81%
trust con disponente residente trust con disponente non residente
95%
3%
2%
per beneficiari di scopo di scopo e per beneficiari
29%
71%
trust per beneficiari con diritti attuali trust per beneficiari senza diritti attuali
Relazione Consuntiva 2016 79
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 35 – Tipologia di agente residente
Figura 36 -Trend delle iscrizioni
2.6 L’attività di consulenza e collaborazione
Nel corso del 2016 è proseguita l’attività di consulenza e collaborazione prestata nei confronti
di altre Istituzioni della Repubblica, nonché la partecipazione di personale della Banca Centrale a
gruppi di lavoro o a progetti aventi rilevanza strategica per San Marino.
Nelle sezioni che seguono è data evidenza dei principali ambiti in cui è stata svolta detta
attività, con riguardo specificatamente alla consulenza in materia normativa (2.6.1) e alla
collaborazione con il Tribunale Unico (2.6.2). Si evidenzia, inoltre, l’importante contributo e la
partecipazione forniti anche nella prima parte del 2016 al progetto National Risk Assessment (NRA)
in materia di valutazione nazionale sui rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. In chiusura
21%
79%
Trust con agente commercialista-esperto contabile Trust con agente avvocato-notaio
0
20
40
60
80
100
120
140
apr-10
ago-10
dic-10
apr-11
ago-11
dic-11
apr-12
ago-12
dic-12
apr-13
ago-13
dic-13
apr-14
ago-14
dic-14
apr-15
ago-15
dic-15
apr-16
ago-16
dic-16
N° trust a fine mese al netto dei cancellati
80 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
del paragrafo è infine proposto il Riquadro n. 5 che offre una visione d’insieme dei progetti di
consulenza e collaborazione realizzati da Banca Centrale su ambiti non direttamente rientranti nelle
proprie funzioni istituzionali.
2.6.1 La consulenza normativa
Nei primi mesi del 2016 è proseguita l’attività di assistenza tecnica e consulenza normativa
a favore della Segreteria di Stato per le Finanze con riguardo al tema dell’emissione di titoli del debito
pubblico. L’attività, già avviata nel 2015, ha riguardato la predisposizione dei Decreti Delegati con cui
è stata disposta l’emissione denominata “Repubblica di San Marino, Tasso Misto con Cap, 23 marzo
2026” e “Repubblica di San Marino, Tasso Misto con Cap, 31 maggio 2026”. In materia di titoli del
debito pubblico, a Banca Centrale è attribuita la funzione di agente dello Stato per l’aspetto gestionale;
in particolare per le citate emissioni, svolge la funzione di agente pagatore, quella di agente di calcolo,
nonché il servizio di gestione accentrata dei titoli, emessi in regime di dematerializzazione ai sensi
dell’art. 1 del Decreto Legge n. 4/2016. Lo svolgimento delle citate funzioni ha richiesto
l’implementazione di nuovi processi operativi, specie con riguardo alla gestione del regime di
circolazione e regolamento delle operazioni di trasferimento titoli che hanno luogo sul mercato
secondario.
Nella prima metà del 2016 Banca Centrale ha inoltre prestato la propria assistenza tecnica
all’Amministrazione finanziaria riguardo al tema dei benefici fiscali riconosciuti dallo Stato tramite
apposti decreti legge nell’ambito delle operazioni bancarie straordinarie a tutela del risparmio
realizzate nel periodo 2011-2013. L’assistenza ha riguardato sia l’analisi delle dinamiche economicofinanziarie
sottostanti alle citate operazioni, sia uno specifico approfondimento tecnico-funzionale alla
predisposizione da parte dell’Amministrazione finanziaria della Circolare prevista dai medesimi decreti
legge.
Un ulteriore ambito di consulenza e assistenza tecnica è quello della previdenza
complementare (FONDISS). In particolare, anche nel 2016, sono proseguiti gli incontri di
approfondimento con il Comitato Amministratore di FONDISS al fine di analizzare e individuare
possibili soluzioni tecnico-giuridiche atte a superare le attuali criticità insite nella Legge n. 191/2011,
tenuto conto delle best practices internazionali in materia.
2.6.2 Le attività di collaborazione con il Tribunale Unico
Sono diversi gli ambiti di collaborazione con il Tribunale Unico previsti dalla normativa o da
accordi tra le parti. In questa sede, facendo presente che ulteriori forme di ausilio al Tribunale
vengono descritte nelle specifiche parti della Relazione e riepilogate nel box riportato in chiusura di
paragrafo, vengono di seguito esposte quelle più rilevanti anche in termini di impegno profuso.
a) Predisposizione perizie.
Dal 2007 Banca Centrale svolge, in qualità di Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) e su incarico
del Tribunale Unico della Repubblica di San Marino, attività peritali circa gli aspetti economicofinanziari
nell’ambito delle cause civili e di conciliazione. Sono attualmente in corso n. 3 attività
peritali assegnate a Banca Centrale, di cui n. 1 assegnata nel 2016 e n. 2 assegnate nel 2015,
mentre n. 3 attività peritali assegnate nel corso dell’anno 2015 si sono concluse nel 2016. Pur
considerando il rilievo istituzionale, l’esecuzione della citata funzione genera una
sovrapposizione del ruolo di CTU con il ruolo di Autorità di Vigilanza, in particolare nei
procedimenti che vedono coinvolti i soggetti vigilati dalla stessa Banca Centrale.
b) L’attività di Polizia Giudiziaria ex art. 104 LISF.
Relazione Consuntiva 2016 81
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
La Vigilanza Ispettiva, nel corso del 2016, ha partecipato, su incarico dell’Autorità Giudiziaria,
allo svolgimento di indagini giudiziarie presso soggetti autorizzati che si sono sviluppate in n. 3
attività in loco e n. 4 attività istruttorie. Come di prassi, le risorse che hanno partecipato
personalmente alle attività di istruttoria – anche nell’ambito di rogatorie internazionali – ovvero
che hanno svolto accertamenti ispettivi dai quali è emersa la necessità di depositare esposti
presso la Magistratura competente, sono stati chiamati a testimoniare nei relativi processi. Una
risorsa del Servizio è membro della Commissione Nazionale di Coordinamento Tecnico
Antiriciclaggio ex art. 15 bis Legge n. 92/2008.
2.6.3 Riepilogo altre forme di consulenza e collaborazione
Al fine di fornire una visione d’insieme – oltre a quanto già sopra descritto in termini più
analitici – sulle consulenze e collaborazioni prestate dalla Banca Centrale, si riporta nel riquadro
sottostante un elenco riepilogativo di tali attività, che spaziano dalla partecipazione a gruppi di lavoro
in ambito nazionale e internazionale, a commissioni tecniche o a progetti a rilevanza strategica per il
sistema finanziario e per San Marino, nonché all’assistenza e supporto prestato ad altre Istituzioni o
Enti della Repubblica.
Riquadro 5: Riepilogo attività di consulenza e collaborazione svolte dalla Banca Centrale
Partecipazione a commissioni tecniche e gruppi di lavoro in ambito internazionale e
nazionale
– Convenzione monetaria SM-UE e adeguamenti normativi;
– Accordo di associazione SM-UE;
– National Risk Assessment (NRA) in materia di valutazione nazionale sui rischi di riciclaggio e
finanziamento del terrorismo;
– Commissione Nazionale di Coordinamento Tecnico Antiriciclaggio;
– Protocolli d’intesa sul contante con Banca d’Italia e Ministero dell’Economia e delle Finanze;
– Aggiornamento e riorganizzazione del sistema incassi PA.
Collaborazione e supporto ad altre istituzioni ed organismi della Repubblica
– Collaborazione per la promozione e lo sviluppo di nuovi strumenti di pagamento;
– Collaborazione per gestione SMAC card;
– Collaborazione verso Ufficio Centrale di Collegamento e Ufficio di Controllo e Vigilanza sulle attività
economiche;
– Collaborazione verso Agenzia di Informazione Finanziaria;
– Supporto a PA allargata per adeguamenti conseguenti all’adesione SEPA;
– Supporto a PA allargata per la compilazione di questionari e statistiche richiesti da organismi
internazionali in materie economiche, fiscali e finanziarie;
– Assistenza nell’ambito di meeting internazionali o incontri bilaterali con delegazioni estere.
2.7 L’Autorità Valutaria
Il ruolo di Autorità Valutaria Sammarinese della Repubblica di San Marino è attribuito alla
Banca Centrale ai sensi della Legge del 29 giugno 2005 n.96 e successive modifiche, per cui è
istituzionalmente abilitata a controllare le disposizioni in materia valutaria e a effettuare operazioni
valutarie e in cambi.
82 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
La Banca Centrale abilita le banche a svolgere operazioni valutarie e/o in cambi, ai sensi
della citata legge e dell’art. III.V.12 del Regolamento n. 2007-07 “Regolamento della raccolta del
risparmio e dell’attività bancaria” e successive modifiche. Tale legge affida inoltre a Banca Centrale il
controllo e la vigilanza sull’attività valutaria posta in essere dagli intermediari bancari; le banche
sammarinesi attualmente abilitate ad operare direttamente con l’estero sono 6.
Avvalendosi del modello previsto dalla normativa di riferimento, denominato comunicazione
valutaria statistica (CVS), la Banca Centrale nel 2016 ha provveduto a raccogliere con frequenza
mensile le informazioni statistiche sui regolamenti cross-border effettuati dalle banche sammarinesi,
per conto proprio o per conto della clientela residente, per operazioni di valore pari o superiore a
15.500 euro.
Le CVS sono trasmesse dal sistema bancario alla Banca Centrale mediante la Rete
Interbancaria Sammarinese, secondo uno specifico modello standard di rilevazione; successivamente
le CVS sono sottoposte ad una fase di validazione con l’ausilio di apposita procedura, per la rilevazione
di eventuali errori segnaletici.
Le figure sottostanti rappresentano i flussi di CVS trasmessi alla Banca Centrale e i rispettivi
valori in un arco temporale che va dal 2012 al 2016.
Figura 37 – Totale flussi (numero di CVS)
Nel 2016 le CVS ricevute dalle banche sono state 23.197, evidenziando una diminuzione
rispetto all’anno precedente del 5,4% (nel 2015 le CVS pervenute ammontavano a 24.510).
Anche il valore degli importi regolati ha subito un decremento del 9% passando da 2.066
milioni di euro del 2015 a 1.879 milioni del 2016.
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
2012 2013 2014 2015 2016
Relazione Consuntiva 2016 83
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 38 – Importi regolati dal sistema bancario sammarinese
Gli “introiti” riferiti alle operazioni CVS del 2016 hanno evidenziato un ammontare totale pari
a 918 milioni di euro di cui il 37,5% nei confronti dei paesi appartenenti all’Unione Europea per un
valore di 344 milioni di euro, e il 62,5 %, pari a 574 milioni di euro, riferiti al resto del mondo.
Gli “esiti” che concernono le operazioni CVS del 2016 hanno registrato un valore complessivo
pari a 962 milioni di euro, di cui il 36,4% nei confronti dei paesi appartenenti dell’Unione Europea per
un valore di 350 milioni di euro, e il 63,6%, pari a 612 milioni di euro, nei confronti del resto del
mondo.
Figura 39 – Introiti ed esiti ripartiti per aree geografiche
Nell’ambito degli adempimenti rivenienti l’adesione della Repubblica di San Marino al Fondo
Monetario Internazionale, si segnala che, anche per il 2016, la Banca Centrale ha provveduto, tra
l’altro, all’invio trimestrale delle rilevazioni dei dati statistici del Currency Composition of Foreign
Exchange Reserves (COFER).

1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
2012 2013 2014 2015 2016
Milioni di €
0
100
200
300
400
500
600
700
Esiti
Paesi UE
Introiti
Paesi UE
Esiti
Resto del Mondo
Introiti
Resto del Mondo
Milioni di €
84 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2.8 Il sistema dei pagamenti
Il sistema dei pagamenti riguarda l’insieme degli strumenti, delle infrastrutture, dei soggetti
e delle norme che rendono possibile il trasferimento della moneta da un operatore all’altro.
Le funzioni di gestione, regolamentazione e supervisione del sistema dei pagamenti della
Repubblica di San Marino sono attribuite alla Banca Centrale ai sensi del proprio Statuto, Legge 29
giugno 2005 n. 96 e successive modifiche, all’art. 37 e all’art. 38. È in questo contesto che la Banca
Centrale, nell’esercizio di tali funzioni, al fine di tutelare la stabilità del sistema bancario sammarinese,
indica gli standard operativi da seguire mediante l’emanazione di linee guida, raccomandazioni,
disposizioni e codici di condotta contribuendo a promuovere l’efficienza del sistema economico e
finanziario.
I bonifici e gli addebiti diretti sono stati uniformati alle regole SEPA dal 1° febbraio 2014, ai
sensi dell’articolo 11 commi 1, 2, 3 e 4 del Regolamento n. 2013-05, raccordato con Regolamento
2014-04. Inoltre, come previsto dalla normativa di riferimento, dal 1° febbraio 2016 sono stati
uniformati agli standard SEPA SCT (Sepa Credit Transfer) e SEPA SDD (Sepa Direct Debit) anche gli
strumenti di pagamento canalizzati sul sistema dei pagamenti sammarinese, segnatamente ai bonifici
nazionali e agli addebiti diretti nazionali, questi ultimi gestiti all’interno del sistema dei pagamenti
solo se in favore del settore pubblico allargato. Nei primi mesi del 2017, si è conclusa anche la
migrazione verso lo standard SDD di una specifica sottofamiglia di addebiti diretti nazionali collegata
alla gestione della SMaC (San Marino Card).
Con riferimento agli strumenti di pagamento canalizzati sulla RIS, il sistema dei pagamenti
nazionale ha registrato un aumento del numero delle operazioni dello 0,2% a fronte di un aumento
del 17,7% del valore globale degli importi regolati.
Nel 2016, il sistema bancario ha trasmesso 460 mila bonifici nazionali per un valore di circa
1.074 milioni di euro. Le suddivisioni percentuali e la distinzione degli importi regolati fra Banca
Centrale e le banche sammarinesi sono rappresentate nei grafici a seguire.
L’elevata percentuale di bonifici nazionali trasmessi dalla Banca Centrale rispetto ai bonifici
inviati dalle altre banche sammarinesi è da ricondurre alla tipicità dei servizi di pagamento messi a
disposizione del settore pubblico, quali i pagamenti degli stipendi, delle pensioni, dei fornitori della
Pubblica Amministrazione e le operazioni derivanti dagli utilizzi delle carte SMAC (San Marino Card),
caratterizzate da numerose transazioni di piccolo importo.
Figura 40 – Ripartizione del numero di bonifici nazionali inviati
60,7%
39,3%
Banca Centrale Banche sammarinesi
Relazione Consuntiva 2016 85
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 41 – Importi regolati tramite bonifici nazionali
I bonifici inviati su rete nazionale sono aumentati dell’11,9% rispetto al 2015, mentre il
valore degli importi ha registrato un incremento pari al 10,4%.
Gli addebiti diretti nazionali (o Direct Debit), ovvero lo strumento di pagamento con il quale
il creditore chiede di addebitare il conto corrente del debitore, hanno registrato per l’anno 2016 circa
251 mila disposizioni per un valore di circa 60 milioni di euro. Raffrontando i dati con il 2015 si
evidenzia una riduzione del numero di Direct Debit inviati dalla Banca Centrale alle banche
sammarinesi pari al 29,7% e una diminuzione del 14,3% degli importi regolati.
Ai sensi del Regolamento n. 2007-04 e successive modifiche, la Banca Centrale gestisce il
servizio di scambio recapiti domestici (SRD) in qualità di gestore, presso i locali della sede
appositamente adibiti, e nel contempo partecipa al medesimo servizio in qualità di aderente
unitamente alle altre banche.
La gestione del servizio SRD consente alle banche sammarinesi lo scambio degli assegni
negoziati, dei documenti e della corrispondenza nei tempi e nei modi previsti; con particolare
riferimento allo scambio degli assegni nazionali, negoziati e tratti su banche sammarinesi, la
condizione necessaria affinché possano essere validamente scambiati è la perfetta corrispondenza tra
la materialità e i relativi flussi contabili e immagini canalizzati attraverso la RIS.
Nel servizio SRD sono stati scambiati nel 2016 circa 194.000 mila assegni nazionali per un
valore di circa 439 milioni di euro. Rispetto al 2015 è stato riscontrato un aumento numerico pari al
43,7%, e un incremento del valore pari al 49,3%.
I grafici sottostanti rappresentano la suddivisione percentuale delle tipologie di strumenti di
pagamento canalizzati via RIS nel 2016, rispettivamente suddivisi per importi e numero di
disposizioni.
0
100
200
300
400
500
600
700
800
Banca Centrale Banche sammarinesi
Milioni €
86 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 42 – Importi regolati tramite bonifici, Direct Debit e assegni
Figura 43 – Numero di disposizioni regolate tramite bonifici, Direct Debit e assegni
Al fine di assicurare la necessaria raggiungibilità interbancaria a livello internazionale, la
Banca Centrale aderisce, tramite Banca d’Italia, al sistema di pagamento con regolamento lordo
denominato TARGET2, nell’ambito del quale la comunicazione interbancaria è garantita attraverso
l’adesione alla rete SWIFT.
Parimenti, si sono mantenuti i rapporti di correspondent banking con le principali banche
centrali, quali la Federal Reserve e la Bank of England, e con la Banca dei Regolamenti Internazionali,
oltre alla gestione delle relazioni con diverse controparti estere finalizzate alla corrente operatività
della Banca Centrale.
Con riferimento all’Archivio Anagrafico – costituito nel 2009 ai sensi del Decreto Legge n. 65
del 14 maggio 2009 e del Regolamento n. 2009-03 in materia di trasmissione interbancaria di dati
tra San Marino e l’Italia, relativi alle operazioni di pagamento da e verso l’area SEPA – tenuto conto
che è stato sospeso in data 11 settembre 2015 per effetto dell’inclusione della Repubblica di San
Marino nella c.d. white List dei paesi ritenuti equivalenti in materia di antiriciclaggio, si segnala che
sono proseguite nel 2016 le attività di manutenzione dei flussi informativi relativi ai dati acquisiti fino
alla data di sospensione.
0
200
400
600
800
1.000
1.200
Bonifici
68,3%
Direct Debit
3,8%
Assegni
27,9%
Milioni €
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
450.000
500.000
Bonifici
50,8%
Direct Debit
27,7%
Assegni
21,5%
Relazione Consuntiva 2016 87
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2.9 L’archivio delle partecipazioni fiduciarie
Anche per l’anno 2016, le attività relative all’Archivio Partecipazioni Fiduciarie hanno
riguardato la ricezione delle segnalazioni da parte di società fiduciarie, sammarinesi ed estere, e la
collaborazione con gli uffici e le autorità preposte allo scambio di informazioni.
Il quadro normativo di riferimento è rimasto inalterato. Le ultime modifiche normative in
materia di scambio di informazioni sono riferite al Decreto Legge 30 luglio 2015 n. 125 “Controllo
requisiti per coloro che intrattengono rapporti con la Pubblica Amministrazione”, che ha ratificato il
Decreto Legge 13 maggio 2015 n. 70.
Nel corso del 2016, è continuata l’attività di collaborazione di Banca Centrale con gli Uffici e
le Autorità che hanno accesso alle informazioni contenute nell’Archivio. In concomitanza con il trend
crescente fatto registrare dalle segnalazioni trasmesse da società fiduciarie e banche, si è intensificata
l’attività di scambio di informazioni a favore dell’Ufficio Centrale di Collegamento, dell’Ufficio di
Controllo e Vigilanza sulle Attività Economiche mentre è rimasta pressoché invariata, rispetto al 2015,
quella nei confronti dell’Agenzia di Informazione Finanziaria, del corpo di Polizia Civile – Nucleo
Antifrode e Gruppo Interforze, dell’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio e del Tribunale Unico.
Si riportano in Tabella 23, i dati riepilogativi, con riferimento all’esercizio 2016 e al primo
trimestre 2017:
Tabella 23 – Attività svolta: richieste e segnalazioni ricevute
Segnalazioni / richieste 2016 2017 I Trim
Numero segnalazioni ricevute dalle società fiduciarie e banche*
146 36
Numero richieste di informazioni da parte degli Uffici e delle Autorità preposte**
37 6
Note: *L’attività comporta frequentemente anche la richiesta e il rinvio di alcune segnalazioni e la sollecitazione di
chiarimenti ai mittenti in merito alle informazioni trasmesse anche con riferimento a periodi pregressi. In
particolare, tali richieste da parte di Banca Centrale, sono state 14 nel corso del 2016 e 8 nel corso del primo
trimestre 2017.
**Ufficio di Controllo e Vigilanza sulle Attività Economiche; Ufficio Centrale di Collegamento; Ufficio Industria,
Artigianato e Commercio; Tribunale Unico; Corpo Polizia Civile – Nucleo Antifrode e Gruppo Interforze, Agenzia
di Informazione Finanziaria; Ufficio del Lavoro.
Nel periodo in esame, si è provveduto a segnalare all’Ufficio Industria, Artigianato e
Commercio il mancato adempimento degli obblighi di comunicazione, da parte di tre società fiduciarie,
delle informazioni riguardanti le partecipazioni fiduciarie in società sammarinesi, in ottemperanza a
quanto richiesto dall’art. 5 della Legge 98/2010.
2.10 La Tesoreria di Stato
Il servizio svolto dal Dipartimento Tesoreria è disciplinato dalla Legge n. 35 del 3 marzo
1993, dall’Ordinamento Contabile dello Stato di cui alla Legge 18 febbraio 1998 n. 30, dal
Regolamento di Contabilità di cui al Decreto 24 aprile 2003 n. 53 e dalle loro successive modifiche e
integrazioni, nonché dalla Convenzione sottoscritta tra la Pubblica Amministrazione e la Banca
Centrale il 22 aprile 2004, con relativo Accordo Economico, quest’ultimo scaduto il 31 dicembre 2015.
Nella Tabella 24, sono riepilogate, in termini di valore, le operazioni effettuate nell’ambito
del servizio nel corso del 2016. In particolare sono state registrate entrate finanziarie per circa 1.118
88 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
milioni di euro, in aumento dello 0,58% rispetto all’esercizio precedente e con una diminuzione
dell’1,04% rispetto al 2014. Sono state inoltre rilevate uscite finanziarie per circa 1.070 milioni di
euro, in crescita dell’1,69% rispetto al 2015 e del 3,65% rispetto al 2014.
Tabella 24 – Volumi lavorati espressi in base all’importo totale delle disposizioni
Ente
2014 2015 2016
Entrate Uscite Entrate Uscite Entrate Uscite
C.O.N.S. 5.217.531,00 4.834.168,37 4.859.386,14 4.638.349,04 4.662.912,10 4.506.948,11
Università degli Studi 6.669.632,26 5.257.970,75 6.564.353,12 6.073.933,59 6.703.464,51 6.026.607,83
A.A.S.L.P. 33.572.268,10 32.394.381,64 27.998.085,61 26.623.712,76 26.618.235,04 25.303.038,67
Ente di stato dei giochi 366.204,46 305.100,49 279.560,26 204.840,64 300.705,29 208.212,56
A.A.C.N.M. 747.557,75 292.952,93 1.023.510,76 396.164,48 1.469.038,57 452.806,55
I.S.S. 289.535.842,35 279.142.842,75 322.810.865,26 313.283.282,60 331.552.673,65 321.905.835,78
FONDISS 15.334.218,96 14.113.830,87 11.270.785,08 10.056.374,83 16.249.703,24 14.391.589,62
Eccellentissima Camera 534.723.533,77 494.316.207,24 511.439.924,91 478.502.999,70 566.557.504,36 541.181.597,45
A.A.S.S. 243.730.691,81 201.867.226,16 225.514.425,72 212.717.514,29 164.077.349,31 156.261.076,48
Totale 1.129.897.480,46 1.032.524.681,20 1.111.760.896,86 1.052.497.171,93 1.118.191.586,07 1.070.237.713,05
Fonte: Banca Centrale (dati aggiornati al 31/03/2017)
Nella Tabella 25, le stesse operazioni sono invece riassunte in termini numerici. In
particolare, nel 2016 sono state eseguite 78.330 operazioni per conto della Pubblica Amministrazione,
suddivise in 42.497 mandati di pagamento, 12.379 reversali di incasso, 949 partite pendenti in uscita
e 22.505 partite pendenti in entrata.
Tabella 25 – Volumi lavorati espressi in base al numero delle disposizioni
Ente
2014 2015 2016
REV PPE MAN PPU TOT REV PPE MAN PPU TOT REV PPE MAN PPU TOT
C.O.N.S. 401 75 1.998 34 2.508 407 105 1.957 48 2.517 374 102 1.858 30 2.364
Università degli
Studi
257 102 2.634 48 3.041 187 64 2.614 33 2.898 250 74 2.868 37 3.229
A.A.S.L.P. 604 363 5.080 94 6.141 580 343 5.304 115 6.342 553 302 4.784 124 5.763
Ente di Stato dei
giochi
180 43 240 79 542 207 89 206 53 555 253 133 190 53 629
A.A.C.N.M. 654 307 180 42 1.183 759 310 208 44 1.321 976 339 201 40 1.556
I.S.S. 3.228 4.459 16.115 195 23.997 3.426 4.758 16.011 193 24.388 3.463 5.172 15.590 199 24.424
FONDISS 8 1.287 83 12 1.390 9 1.503 116 12 1.640 7 1.632 113 13 1.765
Eccellentissima
Camera
5.933 12.695 11.172 275 30.075 5.428 13.350 10.546 242 29.566 5.850 14.149 10.825 257 31.081
A.A.S.S. 1.165 856 5.971 190 8.182 1.248 782 5.996 184 8.210 653 602 6.068 196 7.519
Totale 12.430 20.187 43.473 969 77.059 12.251 21.304 42.958 924 77.437 12.379 22.505 42.497 949 78.330
Fonte: Banca Centrale (dati aggiornati al 31/03/2017)
Le operazioni di incasso si sono svolte principalmente tramite gli sportelli delle banche
commerciali presenti sul territorio sammarinese e successivamente riversate presso il Dipartimento
Tesoreria, come disciplinato dall’apposita Convenzione stipulata il 24 febbraio 2005 tra la Banca
Centrale e le altre banche. Gli avvisi di pagamento scaduti nei termini sono stati invece incassati
direttamente presso gli sportelli del Dipartimento Tesoreria o Esattoria di Banca Centrale.
Per tutti gli incassi, il Dipartimento Tesoreria ha provveduto all’accredito dei conti di gestione
degli enti, tramite la creazione di partite pendenti in entrata sulle aree di pertinenza dei singoli enti o
uffici della Pubblica Amministrazione; successivamente ha inviato agli stessi le relative contabili, la
documentazione cartacea e la rendicontazione.
Relazione Consuntiva 2016 89
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 44 – Suddivisione percentuale del numero di operazioni di incasso e pagamento
eseguite dal Dipartimento Tesoreria nel 2016
La Figura 44, evidenzia come la maggior parte delle operazioni, rilevate in termini numerici,
sia stata svolta per conto dell’Eccellentissima Camera (39,68%) e dell’Istituto per la Sicurezza Sociale
(31,18%); seguono l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (9,60%), l’Azienda Autonoma
di Stato per i Lavori Pubblici (7,36%), l’Università degli Studi (4,12%), il Comitato Olimpico Nazionale
Sammarinese (3,02%), il FONDISS (2,25%), l’Autorità per l’Aviazione e Navigazione Marittima
(1,99%) e l’Ente di Stato dei Giochi (0,80%).
Per quanto riguarda gli strumenti di pagamento, nel corso del 2016 è stato reso conforme
alla normativa SEPA (Single Euro Payments Area – Area Unica dei Pagamenti in Euro) il “direct debit”,
lo strumento che permette al cliente di disporre gli incassi in euro in base ad un accordo preliminare
tra creditore e debitore, e che consente di addebitare in modo automatico il conto del debitore. In
particolare l’intervento ha riguardato i tempi e le fasi di lavorazione dei relativi flussi elettronici,
nonché i diritti esercitabili dal debitore: la procedura è ora più garantista per lo stesso, così come
previsto dalla normativa SEPA.
Questo intervento ha avuto impatti rilevanti sugli enti/uffici che utilizzano in maniera
consistente tale modalità di incasso, in virtù principalmente della natura dei loro incassi. Ci si riferisce
in particolare all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, all’Istituto per la Sicurezza Sociale,
all’Ufficio Registro Automezzi, agli Asili Nido, alle Scuole Elementari ed Infanzia e al Servizio SMAC.
Sempre sul fronte delle entrate, si segnala che il Dipartimento Tesoreria ha gestito nel corso
del 2016, su disposizione del Dipartimento Esattoria, n.720 pratiche di pignoramento su mandati di
pagamento a favore di soggetti morosi verso la Pubblica Amministrazione. Questa procedura consente
infatti di rivalersi, per i debiti aperti nei confronti della P.A., sugli eventuali crediti vantati nei confronti
della P.A. dagli stessi soggetti.
Per quanto riguarda le uscite, lo strumento di pagamento più utilizzato dalla P.A. nel corso
del 2016 è stato il bonifico bancario. A questo riguardo, si è ulteriormente ridotto l’uso dell’assegno
di traenza e quietanza per l’opera di sensibilizzazione portata avanti in questi anni dalla Banca
Centrale e grazie anche alla norma di cui all’art.24 della Legge 19 settembre 2014 n.146, che al
comma 4° ha disposto per i contribuenti l’obbligo di comunicare il proprio conto corrente per il
regolamento delle loro posizione creditorie. A tutt’oggi permane un uso ancora diffuso per il
pagamento delle pensioni, ma l’utilizzo si è notevolmente ridotto in questi anni.
C.O.N.S.
3,02%
Università degli Studi
4,12%
A.A.S.L.P.
7,36%
Ente di Stato dei
Giochi
0,80%
A.A.C.N.M.
1,99%
I.S.S.
31,18%
FONDISS
2,25%
Eccellentissima
Camera
39,68%
A.A.S.S.
9,60%
C.O.N.S. Università degli Studi A.A.S.L.P.
Ente di Stato dei Giochi A.A.C.N.M. I.S.S.
FONDISS Eccellentissima Camera A.A.S.S.
90 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Oltre a quest’operatività sul fronte degli incassi e dei pagamenti, il Dipartimento Tesoreria
ha fornito alla P.A., così come previsto dall’apposita Convenzione, dei servizi di deposito nella forma
tecnica del conto corrente. Oltre a ciò, sono numerosi i conti correnti aperti dalla P.A. presso il
Dipartimento per esigenze di tipo tecnico, funzionali cioè alla gestione di determinati incassi o
pagamenti.
Infine, a fronte di questa operatività, il Dipartimento ha predisposto e trasmesso
periodicamente alla P.A. allargata le relative rendicontazioni secondo quanto previsto dalla vigente
normativa e dagli accordi tra le parti. In particolare, sono stati inviati con cadenza giornaliera i giornali
di cassa che riepilogano i flussi di entrata e uscita per ogni Ente, i prospetti di raccordo necessari alla
quadratura fra i flussi finanziari e i saldi dei conti correnti sui quali confluiscono le somme degli enti;
con cadenza mensile sono stati inviati gli estratti conto, i giornali di cassa sezionali e le verifiche di
cassa; come ogni anno è stato infine elaborato e trasmesso ad ogni ente il Rendiconto Finanziario
previsto dall’articolo 3 della Legge 3 marzo 1993 n.35 “Istituzione del Servizio di Tesoreria Unica”
(rettificato dall’art. 51 della Legge 29 giugno 2005 n. 96), nonché dalle disposizioni di cui alla Legge
18 febbraio 1998 n. 30 “Norme generali sull’ordinamento contabile dello Stato” e successive modifiche
ed integrazioni.
Rimanendo sul fronte della regolamentazione del servizio, è imprescindibile il rinnovo, nel
corso del corrente esercizio, dell’Accordo economico con la P.A. per la remunerazione del servizio
prestato.
Per il futuro, la più grande e allettante sfida, per l’impatto che può avere sia sulla P.A., che
sui contribuenti, è invece sul fronte degli strumenti di pagamento e sulle procedure e formalità ad
essi connesse, per arrivare ad eliminare “la carta”, per ridurre i tempi di lavorazione, i costi e i tempi
di accredito degli enti, e rendere possibile ai contribuenti l’effettuazione di operazioni direttamente
dal proprio terminale in tempi reali (remote banking).
2.11 L’Esattoria di Stato
Il contribuente è il perno intorno a cui si sviluppa l’attività di riscossione, che comprende la
fornitura di assistenza al debitore, sia telefonica che allo sportello, la notifica delle cartelle esattoriali
e il loro incasso, se necessario tramite l’attivazione delle procedure cautelari ed esecutive e la vendita
dei beni pignorati. Tutte le attività del Dipartimento Esattoria sono pianificate a partire dal codice
identificativo del contribuente, sia codice iss che codice operatore, e quindi prescindono dall’ente
impositore o dalla natura del credito da riscuotere.
Il Dipartimento Esattoria nel rispetto delle disposizioni normative in vigore, improntate ai
principi di imparzialità e trasparenza, adotta comportamenti miranti a trovare una soluzione bonaria
nei singoli casi gestiti. I dati e le analisi che seguono fotografano il lavoro svolto dal Dipartimento
Esattoria nel 2016, che ha visto l’impiego per metà dell’anno di cinque risorse e di sei per il restante
periodo. Il lavoro, da sempre basato sul dialogo con il contribuente, ha perseguito l’obiettivo di
massimizzare gli incassi che, a loro volta, contribuiscono a dotare gli Enti e Uffici impositori delle
risorse necessarie a fornire i servizi alla collettività.
Gli sportelli di Esattoria, aperti al pubblico dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:45, dal
lunedì al venerdì, forniscono un servizio di informazione agli utenti, valutano e gestiscono le pratiche
aperte, accettano pagamenti, accordano dilazioni di pagamento. La richiesta di informazioni, specie
nei mesi di febbraio e marzo, è particolarmente pressante per quanto riguarda la cartella unica delle
tasse che viene emessa sia nei confronti delle persone fisiche che giuridiche. Tali richieste di
informazioni sono prevalentemente telefoniche. L’Esattoria svolge anche un’importante attività di
certificazione riguardo le attestazioni sul soggetto “inidoneo” di cui al punto 9) lettera e) dell’articolo
1 della Legge sulle Società (Legge n. 47/2006 e successive modifiche), riguardo gli adempimenti ai
sensi della Legge n. 178/2015 “Legge a sostegno dei giovani imprenditori e delle nuove attività nei
Relazione Consuntiva 2016 91
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
centri storici”, ai sensi della Legge n. 49 del 2002 e del Decreto Delegato n. 26 del 2015 “Legge sul
contratto di fornitura o somministrazione della pubblica amministrazione e degli enti pubblici”, circa
il controllo dei requisiti ai sensi della Legge n. 40 del 2014 “Disciplina delle licenze per l’esercizio delle
attività industriali, di servizio, artigianali e commerciali”, per il riconoscimento del credito agevolato
ai sensi del Decreto Delegato 93 del 2013 “Disposizioni in materia di credito agevolato a supporto
delle imprese”. Su richiesta del contribuente rilascia attestazioni relativamente ai debiti iscritti a ruolo,
sia esso persona fisica o operatore economico.
Un altro canale di contatto tra l’Esattoria e il contribuente è il sito web. Sul sito, oltre a
trovare indicazioni sulle principali attività svolte dall’Esattoria e sulla normativa che le regola, i
cittadini e le imprese possono visualizzare, in prossimità delle aste di vendita dei beni pignorati,
l’elenco dei lotti in vendita, corredato delle relative immagini; sono chiaramente indicate anche le
modalità di partecipazione all’asta e le procedure per la vendita dei beni.
L’attività di riscossione che l’Esattoria svolge per conto dei vari Enti e Uffici creditori, è la
riscossione coattiva delle somme iscritte a ruolo a seguito del mancato pagamento dei tributi da parte
dei contribuenti alle scadenze volta per volta previste. L’unica riscossione “volontaria”, effettuata cioè
sulla base di richieste di pagamento per conto dell’ente creditore che non deriva da un precedente
inadempimento da parte del contribuente, è la cartella unica delle tasse. Nel 2016 le entrate derivanti
dal pagamento della cartella unica delle tasse hanno rappresentato il 21% del totale degli incassi.
Il contribuente, al quale è stata notificata una cartella esattoriale, entro la scadenza della
stessa può eseguirne il pagamento presso qualsiasi sportello bancario o postale. L’importo contenuto
nelle partite iscritte a ruolo è comprensivo, quando dovuti, anche delle sanzioni irrogate dagli enti
impositori e degli interessi che sono calcolati per il periodo decorrente dalla scadenza del tributo alla
data di scadenza della cartella esattoriale. Dopo la scadenza il pagamento va eseguito direttamente
presso il Dipartimento di Esattoria oppure con bonifico bancario; scaduta la cartella, il contribuente è
tenuto a pagare ulteriori interessi conteggiati dalla data di scadenza della cartella alla data del
pagamento, eventuali sanzioni e diritti di mora. Il tasso di interesse applicato è pari al 4%. Tutte le
somme incassate, ad eccezione dei diritti di mora, vengono riversate per intero agli enti impositori.
Il compenso per l’attività di riscossione svolta dal Dipartimento Esattoria è stabilito
nell’accordo di remunerazione stipulato tra la Banca e il Congresso di Stato che stabilisce una
remunerazione annuale completamente a carico della Pubblica Amministrazione: non sono infatti
previsti oneri di riscossione a carico del contribuente; questi infatti è tenuto al pagamento a favore
del Dipartimento Esattoria dei soli diritti di mora, pari a 5,00 euro a partita, qualora il pagamento
della cartella esattoriale avvenga dopo la scadenza, e di eventuali spese di esecuzione che per i
pignoramenti mobiliari corrispondono a 20,00 euro a procedura.
2.11.1 Le iscrizioni a Ruolo
Nel 2016 sono state fatte iscrizioni a ruolo per complessivi 48,6 milioni di euro.
L’importo minimo che può essere iscritto a ruolo è di 10,00 euro. L’importo del debito per il
quale i vari enti e uffici procedono con le iscrizioni a ruolo sono estremamente variabili: se da una
parte la cartella unica delle tasse per le persone fisiche è pari a 20,00 euro, ci sono iscrizioni a ruolo
eseguite da taluni uffici, specie dall’Ufficio Tributario, di importi superiori al milione di euro ciascuna.
Nel 2016 la più alta iscrizione a ruolo è stata di 4,5 milioni di euro per imposta generale sui redditi
per l’anno 2011 nei confronti di una società in liquidazione volontaria dal 2012. L’importo più alto
iscritto a ruolo da parte dell’ufficio Tributario sezione imposte indirette è stato, invece, per un avviso
monofase del 2008 per 3 milioni di euro. Iscrizioni a ruolo di così alto importo nei confronti di società
non più operative danno luogo frequentemente a verbali di pignoramento negativi.
92 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 26 – Iscrizioni a Ruolo e discarichi
Partite
2014 2015 2016
Importo Num. partite Importo Num. partite Importo Num. partite
Prese in carico 51.206.975,08 33.435 45.474.856,17 37.977 48.586.324,91 36.322
Discaricate 7.270.224,86 2.149 5.168.462,45 2.463 9.512.904,99 2.594
Discaricate % 14,2% 6,4% 11,4% 6,5% 19,6% 7,1%
Le iscrizioni a ruolo del 2016 sono aumentate di 3,1 milioni di euro rispetto a quelle del 2015.
Dal confronto del 2016 con il 2015 emerge inoltre che il numero dei ruoli predisposti dagli Enti nei
due anni coincide mentre il numero di partite nel 2016 si è ridotto di 1.655 unità.
Tabella 27 – Ruoli 2015-2016 suddivisi per Ente
Ente
2015 2016
Importo Ruoli Num. partite Importo Ruoli Num. partite
Ecc.ma Camera 32.535.577,44 67 26.551 38.747.196,85 78 27.760
Istituto per la Sicurezza
Sociale
9.369.709,66 115 5.006 7.445.314,57 99 4.712
FONDISS 818.165,82 25 5.104 598.479,39 25 3.311
Azienda Autonoma di Stato per
i Servizi Pubblici
2.692.126,47 24 1.284 1.743.144,05 34 525
Banca Centrale 28.266,45 5 24 12.947,89 3 9
Agenzia d’Informazione
Finanziaria
27.065,20 2 4 39.242,16 1 5
Azienda Autonoma di Stato per
i Lavori Pubblici 3.945,13 2 4 – – –
Totale 45.474.856,17 240 37.977 48.586.324,91 240 36.322
Se si confrontano le iscrizioni a ruolo dell’anno 2015 e del 2016 suddivise tra i diversi enti,
si nota che i ruoli dell’Ecc.ma Camera sono aumentati mentre quelle di Iss, FONDISS e AASS sono
diminuiti.
Le iscrizioni a ruolo eseguite dall’Ecc.ma Camera corrispondono all’80% del totale per quanto
riguarda l’importo e al 76% per il numero di partite; l’importo delle iscrizioni a ruolo dell’ISS (Istituto
Sicurezza Sociale) corrisponde al 15% del totale, quelle dell’AASS al 4% del totale e infine quelle del
FONDISS all’1% del totale. Le iscrizioni di BCSM, AIF e AASLP (Azienda Autonoma di Stato per i Lavori
Pubblici) sono di importo irrisorio.
Le singole partite iscritte a ruolo da parte di FONDISS sono normalmente di basso importo:
per il 2016 il valore medio si aggira attorno ai 180 euro; neppure le partite iscritte a ruolo da parte
di AASS non sono mediamente di elevato importo: se si esclude l’iscrizione più alta pari a 1,2 milioni
di euro, l’importo medio delle iscrizioni a ruolo è stato di 950 euro a partita.
Tabella 28 – Iscrizioni a Ruolo 2016 degli uffici dell’Eccellentissima Camera
Ufficio
Iscrizione a Ruolo Discarico Ruolo
Importo Num. partite Importo Num. partite
Tributario Sezione imposte indirette 20.025.791,45 6.480 4.175.154,94 1.347
Tributario Sezione imposte dirette 7.454.555,77 947 114.557,25 7
Registro e Conservatoria 4.170.943,16 18.210 52.170,87 171
Polizia Civile 298.278,64 604 4.777,80 5
Gendarmeria 15.534,00 24 203,25 1
Relazione Consuntiva 2016 93
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Ufficio
Iscrizione a Ruolo Discarico Ruolo
Importo Num. partite Importo Num. partite
Guardia di Rocca 45.633,84 41 604,00 1
Industria, Commercio e Artigianato 150.000,00 22 0,00 0
Lavoro 232.500,00 44 300,00 1
Registro Automezzi 33.999,00 156 1.575,00 6
Magazzino e valori dello Stato 108.341,58 23 5.170,92 1
Totale 32.535.577,44 26.551 4.354.514,03 1.540
All’interno dell’Ente Ecc.ma Camera le maggiori iscrizioni a ruolo sono eseguite da parte
dell’Ufficio Tributario: quelle della sezione imposte indirette corrispondono al 56% del totale, mentre
quelle della sezione imposte dirette costituiscono il 31% del totale (complessivamente sono pari
all’87% del totale). L’11% invece fa capo all’Ufficio del Registro e Conservatoria ed è relativo, per la
quasi totalità, alla cartella unica delle tasse 2016.
Nel 2016 la Direzione Scuola Elementare ha eseguito per la prima volta iscrizioni a ruolo.
Tali iscrizioni a ruolo riguardano il mancato pagamento della refezione scolastica da parte di una
decina di utenti.
Tabella 29 – Iscrizioni a Ruolo 2016 degli uffici dell’Iss
Ufficio
Iscrizione a Ruolo Discarico Ruolo
Importo Num. partite Importo Num. partite
Ufficio contributi 7.342.857,67 4.396 689.900,64 511
Dipartimento Sanità Pubblica 20.436,30 35 2.791,74 4
Ufficio prestazioni sanitarie esterne 43.310,00 20 9.711,31 4
Ufficio contabilità 38.710,60 261 22.655,30 59
FONDISS 598.479,39 3.311 37.617,77 354
Totale 8.043.793,96 8.023 762.676,76 932
Le iscrizioni a ruolo eseguite da ISS (Istituto Sicurezza Sociale) e FONDISS riguardano
prevalentemente i contributi sia dei lavoratori dipendenti che dei lavoratori autonomi e degli
amministratori.
Riguardo al debito iscritto a ruolo per contributi previdenziali, gli uffici competenti
autorizzano l’annullo delle penalità iscritte a ruolo (pari al 10% della vera sorte) qualora il contribuente
provveda al pagamento di tutte le pendenze in un’unica soluzione. In caso di dilazione di pagamento
è invece possibile chiedere la riduzione delle penalità al 2,5% della vera sorte.
Alla fine dell’anno, escludendo il debito oggetto di dilazioni di pagamento e quello legato a
operatori economici in procedura concorsuale, il numero di debitori iscritti a ruolo, sia persone fisiche
che operatori economici, era di 6.000 unità di cui 2.700 persone fisiche. Il debito complessivo in capo
alle persone fisiche, che quantitativamente rappresentano il 45% dei debitori iscritti a ruolo, è pari al
6% del totale del debito. Il debito medio in capo alle persone fisiche è inferiore ai 4.300 euro ciascuno.
Gli operatori economici iscritti a ruolo sono complessivamente 3.300; per 160 sono stati redatti dei
verbali negativi. Gli operatori economici non in liquidazione e senza verbali negativi sono 1.800.
Il Dipartimento Esattoria si adopera affinché i contribuenti provvedano al pagamento di
quanto dovuto; l’operato dell’Esattoria, che quando interviene sulle singole situazioni è piuttosto
incisivo, tiene conto di diversi fattori quali il comportamento collaborativo del contribuente, lo stato
dell’attività ossia che la licenza sia attiva o sospesa, la presenza di lavoratori dipendenti e la regolarità
nei pagamenti degli stipendi. Attualmente 250 operatori circa, a seguito dell’avvio di attività esecutive
da parte del Dipartimento, che in taluni casi hanno portato anche a pignoramenti, si stanno
adoperando da una parte per pagare i nuovi tributi nei termini previsti per legge evitando nuove
94 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
iscrizioni a ruolo e, dall’altra, a fronte di pagamenti periodici, si impegnano per arrivare al saldo delle
cartelle esattoriali a loro carico.
2.11.2 L’attività di riscossione
Dal 2005 al 2016 sono stati affidati dagli enti creditori al Dipartimento Esattoria 591,4 milioni
di euro da riscuotere. Di questi il 20% è stato discaricato dagli enti creditori a seguito di incassi presso
i propri sportelli, provvedimenti di autotutela, errori nell’elaborazione dei ruoli.
Dei restanti 473,3 milioni di euro, 172,6 milioni sono stati incassati e 9,2 milioni sono oggetto
di dilazione di pagamento. Dei 291,5 milioni di euro, dati dalla differenza tra 473,3 milioni di euro e
la somma tra 172,6 milioni e 9,2 milioni, oltre la metà sono difficilmente recuperabili: 88,5 milioni
sono dovuti da soggetti falliti e per 58,2 milioni di euro sono stati redatti verbali negativi per
nullatenenza o irreperibilità.
Alla fine del 2016 si registrano partite in corso di gestione per circa 144,8 milioni di euro di
cui 7,6 milioni relativi a cartelle esattoriali non ancora scadute. Se si considera che, all’interno delle
partite in corso di gestione, più di 70 milioni di euro riguardano società in liquidazione volontaria o
d’ufficio, ad esclusione di quelle sulle quali sono già stati eseguiti pignoramenti negativi, e 15 milioni
circa sono relativi a contribuenti sui quali sono già state eseguite azioni esecutive, il carico effettivo
in riscossione corrisponde a circa 52,2 milioni di euro (pari all’11% di 473,3 milioni di euro).
Figura 45 – Riepilogo della gestione dei Ruoli al 31/12/2016
Note: dati in milioni di euro.
2.11.3 Le procedure cautelari ed esecutive
Se la cartella esattoriale emessa dal Dipartimento Esattoria non viene pagata entro la
scadenza ivi contenuta, il Dipartimento Esattoria è tenuto ad agire per il recupero delle somme iscritte
a ruolo, attivando le procedure previste dalla normativa in vigore. Le procedure possono essere
cautelari (ipoteca) ed esecutive (pignoramenti).
Nel corso del 2016 sono state iscritte in via cautelativa diverse ipoteche sia convenzionali
che legali.
Le procedure esecutive, invece, comprendono i pignoramenti di crediti, i pignoramenti di
stipendio, il pignoramento e la vendita di beni mobili e immobili. Prodromica all’azione esecutiva,
intesa in senso stretto, è tutta l’attività posta in essere dall’Esattoria a partire dal tentativo di mettersi
172,6 ; 36%
9,2 ; 3%
88,5 ; 20%
58,2 ; 14%
144,8 ; 27%
Ruoli incassati Ruoli in dilazione da incassare Ruoli in procedure concorsuali
Ruoli non riscuotibili Ruoli da gestire
Relazione Consuntiva 2016 95
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
in contatto con il contribuente in vista del pagamento del debito. Che l’attività esecutiva sia una delle
attività principali in capo al Dipartimento Esattoria è dimostrato anche dal fatto che il 75% degli
incassi del 2016, esclusa la cartella unica delle tasse, deriva da un intervento del personale del
Dipartimento Esattoria in vista della riscossione.
Nel 2016 i pagamenti delle cartelle esattoriali entro la scadenza sono stati pari al 25% del
totale degli incassi, esclusa la cartella unica delle tasse 2016.
Più di 2 milioni di euro sono stati incassati presso gli sportelli della Banca e 5,3 milioni di
euro sono stati pagati con bonifico bancario; 900 mila euro, infine, sono gli incassi derivanti da
pignoramenti di crediti, di stipendi e di cessioni volontarie di stipendi e di pensioni. Tali incassi,
unitamente a quelli derivanti dalle vendite all’asta, sono il frutto di un intervento del Dipartimento
Esattoria che si è messo in contatto con il contribuente per il pagamento delle cartelle esattoriali.
Il Dipartimento Esattoria, su mandato degli Enti creditori, procede sempre più spesso con la
richiesta di apertura di procedure concorsuali per i contribuenti in stato di insolvenza nei cui confronti
siano state esperite tutte le possibili azioni esecutive.
2.11.4 La cartella unica delle tasse (CAUTA)
La Banca, con la cartella unica delle tasse, gestisce una tipologia di riscossione “volontaria”
effettuata cioè sulla base della richiesta dell’ente creditore che non deriva da un precedente
inadempimento da parte del contribuente. L’ufficio del Registro e Conservatoria elabora e trasmette
annualmente il ruolo relativo alla cartella unica delle tasse nel mese di febbraio; il Dipartimento
Esattoria provvede alla notifica del ruolo ad valvas, forma le cartelle uniche delle tasse e dispone
l’invio delle stesse a tutti i contribuenti.
La cartella unica delle tasse, quando è riferita alle persone fisiche, contiene normalmente la
tassa tv famiglie e viene iscritta nei confronti di tutti i capi famiglia. Il 17 dicembre 2015 è stato
emanato il Regolamento n. 18 concernente le modalità di riscossione della tassa sugli apparecchi
radiotelevisivi. Tale regolamento disciplina sia le modalità di individuazione dei soggetti da iscrivere
a ruolo che le denunce di non possesso dell’apparecchio radiotelevisivo da parte dei contribuenti.
L’ultimo articolo del regolamento conferisce ai corpi di polizia il controllo sulla veridicità delle
dichiarazioni rilasciate da parte dei contribuenti.
La cartella unica delle tasse, quando è invece riferita agli operatori economici, contiene
normalmente la tassa di licenza, la tassa sui provvedimenti societari e la tassa di esposizione
pubblicitaria. Nel 2016 diversi operatori economici sono stati esentati dal pagamento della tassa di
licenza in quanto rientranti tra i beneficiari degli incentivi di cui all’articolo 73 della Legge 166 del
2013 che prevede che alle nuove attività d’impresa esercitate in forma individuale o libero
professionale sia riconosciuta l’esenzione del pagamento della tassa annuale di licenza per i primi tre
anni di esercizio dell’attività.
Nel 2016 sono state emesse 19.347 cartelle uniche delle tasse per un importo complessivo
di 4,2 milioni di euro.
Nel corso dell’anno sono state incassate 17.087 cartelle esattoriali per 3,4 milioni di euro. Le
cartelle non ancora saldate al 31 dicembre 2016 sono relative per la quasi totalità a persone giuridiche
con licenza sospesa, in liquidazione, volontaria o d’ufficio, o in procedura concorsuale. Le società con
licenza attiva, infatti, hanno tutto l’interesse a saldare la cartella unica delle tasse entro, al massimo,
il 27 settembre dell’anno di riferimento, in quanto trascorso tale termine l’Ufficio Industria dispone
d’ufficio la revoca della licenza (art. 29 della Legge n. 40 del 31/03/2014).
96 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 30 – Raffronto dati CAUTA
Ruoli
2014 2015 2016
Importo Num. partite Importo Num. partite Importo Num. partite
Caricati 4.366.566,06 18.715 4.147.413,60 18.194 4.190.879,38 19.347
Discaricati 44.542,21 141 45.451,87 153 33.177,92 133
Incassati B.ca Centrale 3.676.674,15 16.756 3.533.318,46 16.386 3.447.439,84 17.087
Da gestire 623.841,95 1.780 548.580,64 1.620 709.093,72 2.124
Discaricati % 1,0% 0,7% 1,1% 0,8% 0,8% 0,7%
Incassati B.ca Centrale % 84,2% 89,5% 85,2% 90,1% 82,3% 88,3%
Da gestire % 14,3% 9,5% 13,2% 8,9% 16,9% 12,4%
2.11.5 Le aste mobiliari
Le vendite dei beni pignorati rappresentano un importante tassello dell’attività del
Dipartimento Esattoria: oltre a consentire di incassare annualmente cifre importanti, rappresentano
un deterrente, non economicamente quantificabile ma non per questo di poco valore, alla tenuta di
comportamenti non responsabili da parte degli operatori economici.
Normalmente il Dipartimento svolge due aste all’anno, composte ciascuna, di tre diversi
tentativi di vendita.
Nel 2016 le aste sono state tre: la prima, a differenza delle altre, si è tenuta direttamente
presso i locali ove sono stati pignorati i beni. Le altre due presso il magazzino in uso a Esattoria.
La somma complessivamente incassata ammonta a 465 mila euro. Sono inoltre stati
incassati 29 mila euro da due vendite all’asta all’uopo organizzate; i beni pignorati non erano di
interesse generale ma per le caratteristiche tecniche intrinseche degli stessi, erano di interesse di una
platea circoscritta.
Tabella 31 – Incassi derivanti da asta mobiliare
2014 2015 2016
I asta II asta I asta II asta I asta II asta III asta
Valore beni 310.567,00 544.371,35 445.845,00 258.943,20 74.665,00 423.754,82 350.211,40
Incassato 223.230,12 175.827,96 209.753,05 136.864,91 45.929,04 249.603,69 169.307,36
Incassato % 71,9% 32,3% 47,0% 52,9% 61,5% 58,9% 48,3%
2.11.6 Le cause civili
Il Dipartimento Esattoria è costituito in giudizio presso il Tribunale a difesa dell’Ecc.ma
Camera, degli Enti e delle Aziende Autonome, nelle cause aperte per effetto della riscossione. In
particolare si segnalano:
1) una causa civile in materia concorsuale (azione revocatoria) attualmente in attesa di
sentenza;
2) un ricorso amministrativo respinto nel 2017 e uno archiviato;
3) un ricorso amministrativo all’interno del quale parte attrice ha sollevato una questione di
legittimità costituzionale riguardo all’articolo 36 della Legge 70/2004;
4) cinque cause di volontaria giurisdizione riguardo l’accettazione di eredità;
5) l’intervento in tre cause civili di esecuzione;
6) l’intervento in una causa di esecuzione per opposizione a pignoramento di credito.
Relazione Consuntiva 2016 97
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
2.12 La gestione della liquidità e del portafoglio finanziario
Il 2016 è iniziato con una forte instabilità sui mercati finanziari, che ha contraddistinto il
primo bimestre dell’anno con forti ribassi delle quotazioni azionarie e contestuale forte allargamento
degli spread di credito sui principali emittenti obbligazionari; tale situazione di incertezza, determinata
principalmente da timori circa la solidità della crescita economica cinese, ha contribuito a creare un
forte interesse per i titoli obbligazionari dei paesi maggiormente virtuosi, in primis Stati Uniti e
Germania, che hanno visto una repentina discesa dei tassi di rendimento.
Solo dal mese di marzo la situazione sui mercati finanziari è tornata a rasserenarsi, grazie
ai dati economici in miglioramento sia in Cina sia negli Stati Uniti, e a importanti decisioni di politica
monetaria che, per quanto riguarda l’Europa, sono state caratterizzate da incrementi della liquidità
attraverso un rafforzamento del Quantitative Easing, mentre per gli Stati Uniti da un rinvio della
decisione di rialzare i tassi di interesse da parte della Federal Reserve e, per il Giappone, da una
riduzione dei tassi di interesse da parte della Bank of Japan.
Inoltre nel mese di maggio l’Eurogruppo ha erogato una nuova fase di aiuti alla Grecia da
10,3 miliardi; in tale clima di ritrovata stabilità finanziaria si colloca, alla fine del semestre, il voto
sulla “Brexit” che, attribuendo l’imprevista vittoria al fronte del “Si” all’uscita britannica dall’ Unione
europea, è tornato a spaventare e preoccupare i mercati finanziari.
Le banche centrali sono riuscite, attraverso misure di sostegno, come la decisione della Bank
of England di abbassare i tassi d’interesse al minimo storico di 0,25% e con il lancio di un Quantitative
Easing da sessanta miliardi di sterline per l’acquisto di titoli governativi, a contenere le turbolenze dei
mercati nel periodo estivo.
L’ultimo trimestre dell’anno è stato contrassegnato da un accordo tra i paesi Opec per la
riduzione della produzione di greggio per frenare la discesa dei prezzi del barile e dalle elezioni
presidenziali americane nel mese di novembre che hanno sancito, a sorpresa, la vittoria di Donald
Trump.
I mercati hanno accolto l’elezione del nuovo presidente con sensibili rialzi delle piazze
azionarie, dei prezzi delle materie prime e del dollaro a causa di crescenti attese d’inflazione legate
ai programmi di espansione fiscale della nuova amministrazione; anche per tali motivi nel mese di
dicembre la Federal Reserve ha incrementato dello 0,25% il tasso dei Fed Fund.
Il 2016 ha fatto registrare, a livello globale, un tasso di crescita del 3,1%, lievemente
inferiore a quello dell’anno precedente che si era attestato al 3,2% (fonte FMI, World Economic
Outlook).
Tra le economie maggiormente evolute si segnala l’accelerazione della crescita economica
negli Stati Uniti nella seconda parte dell’anno, che ha portato il tasso di occupazione in prossimità
dell’obiettivo di piena occupazione posto dalle autorità monetarie; il tasso di crescita dell’economia
americana è risultato pari all’1,6% nel corso del 2016 (fonte FMI, World Economic Outlook).
Il ciclo economico dell’area dell’Euro, sebbene in rialzo, mostra andamenti differenziati tra i
vari paesi e, in generale, è al di sotto della crescita potenziale; il tasso di crescita dell’Euro area è
stato del 1,7%.(fonte FMI World Economic Outlook).
Le economie emergenti hanno fatto registrare, a livello aggregato un trend rialzista analogo
a quella del 2015, attestandosi a +4,1%. (fonte FMI World Economic Outlook).
Nel 2016 sono proseguite le manovre di politica monetaria espansiva da parte delle banche
centrali delle principali economie mondiali; in particolare la BCE nella riunione di marzo ha annunciato,
oltre ad una riduzione dei principali tassi d’interesse, in particolare portando il tasso sui depositi da –
0,30% a -0,40%, anche l’incremento del Quantitative Easing da 60 a 80 miliardi di Euro al mese. Gli
98 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
effetti di tali provvedimenti hanno ulteriormente spinto al ribasso, in maniera costante lungo tutto il
2016, la curva dei tassi di interesse sulla parte di breve e medio periodo.
Il tasso Euribor trimestrale, che è il fattore d’indicizzazione della maggior parte dei titoli a
tasso variabile in Euro e che quindi determina anche il livello delle cedole di una consistente porzione
del portafoglio titoli detenuto da Banca Centrale, è sceso dal valore -0,132% di inizio anno fino a –
0,319% di fine 2016.
In maniera analoga anche l’indicatore Euribor con scadenza annuale ha fatto registrare un
valore di +0,059% a inizio anno e un valore di -0,082% a fine periodo.
Andamenti similari si sono riscontrati anche per la curva dei rendimenti dei titoli tedeschi
con scadenze a due e tre anni, il cui trend mostra una flessione pressoché costante dei rendimenti
lungo tutto il corso dell’anno.
Per quanto riguarda l’andamento dello spread dei titoli di stato italiani, si è assistito, sulla
scadenza decennale, a un sostanziale incremento di tale indicatore lungo tutto il periodo dell’anno,
che ha portato il livello da un minimo, a gennaio, intorno a 100 basis points fino a 160 basis points a
fine anno e con un massimo relativo a oltre 180 basis points nel mese di novembre, in coincidenza
con l’appuntamento elettorale referendario.
Sul fronte nazionale, esaminando il bilancio BCSM, si evidenzia che nel 2016 i crediti nei
confronti del sistema bancario sono ammontati a 95 milioni di Euro contro i 58 milioni dell’anno
precedente, con un incremento del 64%: i crediti nei confronti della clientela sono diminuiti a 50
milioni di Euro contro i 56 milioni di euro del 2015, con un decremento dell’11%.
Gli interessi attivi sono stati pari a -88 mila euro, contro i 321 mila del 2015, per effetto del
livello al di sotto dello zero dei tassi di interesse sui depositi.
Per quanto riguarda i debiti verso le banche, il valore a fine 2016 è stato di 298 milioni di
Euro, contro i 204 milioni di fine 2015, con un incremento del 46%, mentre i debiti nei confronti della
clientela sono diminuiti a 82 milioni di euro contro i 95 milioni del 2015, con una diminuzione del
14%.
Gli interessi passivi hanno fatto registrare una voce negativa per 133 mila euro contro i meno
51 mila di un anno prima.
L’aumento della raccolta dal sistema bancario ha consentito di incrementare la giacenza del
portafoglio titoli obbligazionario, che a fine 2016 è risultato pari a 296 milioni di euro, contro i 254
milioni di fine 2015.
La voce degli interessi su titoli è scesa da 1,7 milioni di euro del 2015 a 1,2 milioni di euro
nel 2016 con una diminuzione del 28%; di conseguenza il margine della gestione denaro è sceso a 1
milione di euro nel 2016 contro i 2 milioni di euro del 2015.
Per quanto riguarda i profitti da operazioni finanziarie il valore registrato a fine 2016 è stato
pari a 3,4 milioni di euro, contro 1,8 milioni dell’anno precedente, con un incremento dell’87%, mentre
gli oneri da operazioni finanziarie sono scesi a meno 0,8 milioni di euro contro i meno 1,3 milioni del
2015, con un decremento del 38%.
Complessivamente il margine della gestione finanziaria è risultato pari a 3,7 milioni di euro,
contro 2,5 milioni dell’anno precedente, con un incremento del 43%. A contribuire al miglioramento
della performance finanziaria sono stati una più intensa attività di trading su obbligazioni rispetto
all’anno precedente, consentita da una più accentuata variabilità dei tassi d’interesse sulle scadenze
brevi e medie della curva in Euro e da uno scenario di spread di credito particolarmente volatile nel
primo bimestre e moderatamente volatile nel prosieguo dell’anno che ha consentito di effettuare
numerose operazioni di compravendita per trarre profitto da dinamiche di restringimento dello spread.
Relazione Consuntiva 2016 99
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Figura 46 – Composizione del portafoglio obbligazionario
Note: Valori espressi in euro.
Sulla base delle dichiarazioni degli esponenti della BCE, la politica monetaria espansiva sarà
ancora attuata nel corso del 2017, si segnala tuttavia la riduzione dell’ammontare del Quantitative
Easing da 80 a 60 miliardi di Euro al mese, a partire dal mese di aprile e fino alla fine del 2017.
Negli Stati Uniti la politica monetaria espansiva è già stata gradualmente sostituita dalla Fed
con un programma di rialzo dei tassi d’interesse per equilibrare crescita economica, mercato del lavoro
e inflazione.
In Europa la crescita economica si sta gradualmente affermando e anche la dinamica dei
prezzi non è più tendenzialmente deflattiva, con segnali di avvicinamento dell’indice dei prezzi delle
economie più avanzate dell’Euro Zona, al target del 2% fissato dalla BCE.
Il livello ancora minimo dei tassi d’interesse in Euro influenza la redditività del Portafoglio
titoli di BCSM, anche se, nonostante la fragilità della ripresa economica europea possa ancora fornire
segnali di discontinuità, si comincia a delineare un quadro di normalizzazione, che gradualmente,
dovrebbe cominciare a far crescere il livello dei tassi di interesse nel corso del 2017, probabilmente
non in maniera uniforme lungo tutte le scadenze della curva dei rendimenti e con differenze per i
rendimenti dei vari paesi europei a seconda del progresso economico che verrà registrato e dal clima
di stabilità economico-politica percepito.
2.13 Secondo pilastro previdenziale (FONDISS)
Nel 2016, come già avvenuto per l’anno passato, FONDISS ha continuato a investire,
mensilmente, i contributi previdenziali raccolti in depositi a termine presso le banche sammarinesi
con scadenze non superiori ai dodici mesi.
Come banca depositaria di FONDISS, la Banca Centrale ha verificato il rispetto dei limiti degli
investimenti, compiuto il regolamento delle operazioni di accensione di deposito con le banche
sammarinesi e curato il rientro dei fondi al momento della loro estinzione, controllando la correttezza
degli importi.
Inoltre, la Banca Centrale ha effettuato le verifiche sui dati comunicati da FONDISS relativi
al valore mensile unitario della quota, controllando in particolare il valore complessivo del patrimonio
e il numero delle quote in circolazione.
33.883.557 ;
12%
181.474.174 ;
61%
42.064.687 ;
14%
38.727.594 ;
13%
Emittenti Pubblici Banche Finanziari Altri
100 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tabella 32 – Strumenti finanziari e altri valori connessi all’attività di banca depositaria
Anno 31 dicembre 2015 31 dicembre 2016
Liquidità depositata presso la Banca Centrale 316.775 579
Altri beni diversi da strumenti finanziari e liquidità (depositi a termine) 23.806.000 38.587.000
Totale
24.122.775
38.587.579
Note: Valori espressi in euro, esclusi i ratei maturati.
Relazione Consuntiva 2016 101
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
3 LE RISORSE INTERNE
3.1 Le risorse umane e l’organico aziendale
A fine 2016 il numero dei dipendenti della Banca Centrale era di 94 unità; di questi, 13
dipendenti sono occupati presso l’Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF).
L’organico, da alcuni anni, è pressoché stabile; rispetto al 31 dicembre 2015 il personale non
è complessivamente aumentato: nel 2016, sono state predisposte 5 assunzioni di personale e 5 sono
state le cessazioni. Le risorse medie effettivamente presenti in banca, nell’anno, considerando le
assunzioni e le cessazioni, i part-time e le assenze di lungo periodo dovute ad aspettative, incarichi
politici, etc., sono state circa 88.
I Dirigenti e i Funzionari rappresentano rispettivamente il 3 e l’11 per cento del personale;
l’86 per cento dell’organico fa parte della categoria Quadri, Impiegati e Ausiliari (Figura 47). L’età
media delle risorse è di 43 anni, il 63 per cento del personale è laureato e la metà della compagine è
di sesso femminile.
Figura 47 – Ripartizione del personale della Banca Centrale e AIF in categorie contrattuali
La formazione è stata svolta in funzione delle necessità della struttura di acquisire
competenze e in base alle attività e ai progetti in corso. E’ proseguita, nell’anno di riferimento, l’attività
di aggiornamento del personale delle aree operative in materia di antiriciclaggio. Considerate sia le
iniziative interne che esterne, la formazione è stata in linea a quella dell’anno precedente con una
media per dipendente di circa 12 ore.
Nel febbraio 2016 si è insediato il nuovo Presidente, dott. Wafik Grais e, nel mese di maggio
è stato assunto il dott. Lorenzo Savorelli quale Direttore Generale.
Il Dipartimento Vigilanza, anche a seguito di trasferimenti interni di personale, è stato
rafforzato con l’incremento di due risorse, sebbene alcuni servizi siano stati interessati nel contempo
a riduzioni di organico, anche in ruoli apicali.
Da segnalare, nel corso del 2016, il completamento dell’attività di audit sull’intera struttura
voluta dai nuovi vertici e supportata da società di consulenza esterne, i cui risultati saranno le direttrici
del progetto di riorganizzazione che coinvolgerà prossimamente Banca Centrale, sia per le funzioni di
Vigilanza che per il complesso delle attività dell’Istituto.
3%
11%
82%
4%
DIRIGENTI FUNZIONARI QUADRI/IMPIEGATI AUSILIARI
102 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
3.2 L’organigramma aziendale
Nel luglio 2016 è stato rivisto l’organigramma della Banca per migliorare e rendere più
efficiente il coordinamento della struttura; nel contempo il Direttore Generale ha assunto, ad interim,
la responsabilità del Dipartimento Vigilanza, il Vice Direttore Generale, è stato incaricato a coordinare
i Dipartimenti Tesoreria, Esattoria, Sistema dei Pagamenti e Finanza, ed è stata costituita una nuova
Area Governance e Controllo che ha inglobato la maggioranza delle restanti Unità Organizzative della
Banca.
Figura 48 – Organigramma al 31/03/2017
3.3 Sicurezza e salute sul lavoro
Nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione della sicurezza nei luoghi di lavoro sono
state realizzate le attività previste dalla vigente Legge n. 31/1998; si è provveduto al costante
aggiornamento del documento di valutazione dei rischi (DVR) e agli adeguamenti normativi necessari.
E’ stata predisposta la pianificazione e la messa in opera delle misure necessarie al fine di garantire i
livelli di sicurezza previsti dalla normativa; si è provveduto alla formazione e al costante
aggiornamento degli addetti delle squadre antincendio, di primo soccorso e del preposto per la banca.
Relazione Consuntiva 2016 103
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
4 RELAZIONE ANNUALE DEL FONDO GARANZIA DEPOSITANTI
4.1 Introduzione
Il 2016 è stato l’anno di avvio dell’attività del Fondo di Garanzia dei Depositanti (brevemente
FGD), considerato che il nuovo Regolamento del FDG è entrato in vigore a fine agosto ed il suo Organo
di Gestione (brevemente ODG) è stato costituito a fine novembre.
Stante quanto sopra, si è ritenuto opportuno integrare la presente Relazione con riferimenti
che riguardassero, non solo l’attività del FGD nel corso del 2016, ma, più in generale, il tema della
protezione dei depositanti in San Marino con un approccio prima retrospettivo, poi attuale ed infine
prospettico, ricavato dall’analisi della situazione così come emergente nel periodo di elaborazione
(aprile 2017) della presente Relazione Annuale sull’attività del Fondo di Garanzia dei Depositanti.
La relazione è quindi così articolata:
visione retrospettiva (backward overview)
– il percorso normativo
– le misure alternative di tutela dei depositati già adottate
il 2016: la situazione attuale (actual view)
– il ruolo strategico e la natura del FGD
– gli atti normativi
– gli atti organizzativi
– i numeri del FGD al 31/12/2016
– il rendiconto 2016
visione prospettica (forward overview)
– breve termine: il 2017 e gli obiettivi sfidanti per il sistema sammarinese
– medio-lungo termine: i possibili mutamenti dello scenario generale
4.2 Visione retrospettiva
4.2.1 Il percorso normativo
La disciplina in materia di garanzia dei depositanti è, anche per San Marino, in costante
evoluzione, e ancora oggi, benché sia stata già definita nei suoi aspetti fondamentali, come meglio
precisato al seguente paragrafo 3.2, è chiamata ad adeguarsi alle esigenze che dovessero emergere
in sede applicativa nonché ai più recenti standard internazionali.
Può quindi essere utile, in questa prima relazione annuale, ripercorrere velocemente, per
milestone, l’intero iter che, sul piano normativo, ha portato all’assetto attuale.
Escludendo interventi isolati, possiamo assumere come punto di partenza di questo percorso
l’art.100 della Legge n. 17 novembre 2005 n.165 (cd. LISF), entrata in vigore nell’aprile 2006, ma
che, fatto salvo per quanto già in essa disposto, rinviava:
– ad apposito “decreto reggenziale” la costituzione di sistemi di garanzia per la
protezione dei depositanti, a cui le banche sammarinesi sarebbero state obbligate a partecipare;
– a Banca Centrale la disciplina dei suddetti sistemi di garanzia.
Oltre all’adesione obbligatoria delle banche sammarinesi, e delle eventuali succursali
sammarinesi di banche estere, la norma di legge prevedeva che tali sistemi, proprio in ragione della
loro istituzione ex lege, fossero gestiti dalla Banca Centrale (o da una o più società purché da questa
controllate), oltre che regolati dalla Banca Centrale medesima.
104 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Dopo tale intervento legislativo, inserito in un provvedimento organico, dobbiamo attendere
circa 5 anni per l’emanazione del Decreto attuativo, istitutivo del primo (ed unico al momento) sistema
obbligatorio di garanzia dei depositanti. Con il Decreto Delegato 22 luglio 2011 n.111 rubricato “Misure
a garanzia della stabilità del sistema bancario della Repubblica di San Marino” veniva infatti istituito
il “Fondo di Garanzia dei depositanti del sistema bancario sammarinese”. E’ significativa la circostanza
che, se da un lato la denominazione data al Fondo individuava nei “depositanti” i diretti beneficiari
della garanzia, dall’altro il comma 2 dell’art.1 del decreto, coerentemente alla sua rubricazione,
indicasse quale scopo del Fondo quello di “elevare il livello di stabilità del sistema bancario e rafforzare
la tutela del risparmio”, con ciò evidenziando che trattasi di “due facce della stessa medaglia”, tanto
più per un sistema bancario ancora chiuso all’interno dei propri confini nazionali e pertanto
concentrato su un numero di banche estremamente ridotto in termini assoluti, quindi con un rischio
di contagio, in caso di dissesto di una banca, particolarmente elevato.
Il decreto, coerentemente alla LISF, rinviava a Banca Centrale la regolamentazione del
sistema di garanzia, non senza aver prima chiarito la natura giuridica del fondo, definito “fondo
patrimoniale avente un’autonoma destinazione”, e ribadito la sua gestione da parte di Banca Centrale
in via diretta ossia avvalendosi della propria struttura organizzativa, senza cioè ricorso a terzi. Il
decreto stabiliva altresì una dotazione iniziale del fondo di 15 milioni di euro, di cui 5 a carico
dell’Ecc.ma Camera e 10 a carico delle banche, disposizione poi modificata, prima della sua concreta
esecuzione, dall’art.56 della Legge 189/2015.
Infatti il sistema di contribuzione “misto” delineato inizialmente dal Regolamento attuativo
di Banca Centrale n.2011-07, che prevedeva una contribuzione ex ante, per la sola dotazione iniziale,
e una contribuzione ex post da parte delle banche, su richiesta, in caso di intervento del Fondo, aveva
registrato alcune perplessità da parte del Fondo Monetario Internazionale, così come la possibilità, ivi
prevista, di intervento anche al di fuori di procedure straordinarie a carico della banca,
raccomandando, in linea con le best practice internazionali, un sistema di contribuzione
fondamentalmente ex ante, di tipo assicurativo, per una pronta capacità di intervento del Fondo
limitata ai soli casi di liquidazione coatta.
Tali raccomandazioni del FMI sono state recepite quando, nell’ambito degli impegni
assunti da San Marino nella nuova Convenzione Monetaria con l’U.E. del 2012, è scaturita la necessità
di implementare nell’ordinamento sammarinese la Direttiva 2014/49/UE entro il 1° settembre 2016.
In particolare, con l’art.56 della Legge 22 dicembre 2015 n.189, veniva modificato il Decreto
Delegato n.111/2011 per:
– circoscrivere l’intervento del Fondo ai soli casi di cui al Capo II della LISF (LCA);
– limitare la dotazione iniziale ai 5 milioni versati dall’Ecc.ma Camera;
– prevedere la contribuzione obbligatoria delle banche con modalità ex ante,
proporzionale ai depositi coperti, a decorrere dall’esercizio 2017 e sulla base di un nuovo Regolamento
BCSM in linea con la summenzionata Direttiva.
4.2.2 Le misure alternative di tutela dei depositanti già adottate
Dalla pur sommaria ricostruzione storica che segue si può desumere che, anche quando il
FGD non esisteva o comunque non disponeva di alcuna dotazione finanziaria, i depositanti di banche
sammarinesi andate in crisi hanno sempre ricevuto una protezione completa, per effetto di soluzioni
tempestive e sinergiche tra sistema bancario, autorità di vigilanza e Stato, che, ad oggi, hanno evitato
il rimborso diretto e parziale dei depositi (cd. paybox).
Le soluzioni adottate dimostrano come l’esigenza di tutelare con immediatezza i depositanti
e la fiducia dei risparmiatori nel sistema bancario sammarinese e, più in generale, nella capacità di
resilienza del sistema Paese, sia sempre stata considerata come inderogabile, nonostante gli
Relazione Consuntiva 2016 105
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
inevitabili effetti negativi che possano esserne derivati per i contribuenti e per il sistema Paese in
generale in un’ottica di medio-lungo periodo.
È quindi utile analizzare sinteticamente, rimanendo nell’ambito di una visione retrospettiva,
queste soluzioni concretamente adottate, nei periodi intermedi tra uno step normativo e l’altro,
quando ci si è trovati nella necessità di tutelare i depositanti, a garanzia della stabilità del sistema
bancario e della fiducia in esso riposta dai risparmiatori.
Nel 2006, scoppiò la prima crisi di una impresa bancaria sammarinese ma trattandosi di una
banca di modestissime dimensioni e mono-sportello, le tensioni di liquidità dovute a ritiri di somme
da parte dei depositanti della stessa banca poterono essere gestite con immediatezza tramite una
apertura di credito concessa da Banca Centrale e coperta da una pubblica garanzia rilasciata dallo
Stato. La banca dall’amministrazione straordinaria tornò in bonis nel 2007 quando il disavanzo
patrimoniale venne ripianato, in parte, con i conferimenti del nuovo azionariato (che ricostituì anche
il capitale sociale minimo), in parte con accollo da parte dello Stato di una parte delle passività della
banca verso Banca Centrale, già dallo Stato garantite, ed in minima parte con capitalizzazione di un
credito d’imposta. In questa operazione i depositanti non realizzarono alcuna perdita ma lo Stato,
oltre al credito d’imposta, contrasse un mutuo decennale con BCSM.
Nel 2011 si ebbe il primo caso di liquidazione coatta amministrativa di una banca, non prima
tuttavia che le altre banche sammarinesi, in pool, ne acquisissero attivi e passivi bancari (depositi in
primis) previo riconoscimento da parte dello Stato, mediante Decreto Legge, a ciascuna banca
partecipante all’operazione straordinaria, di un credito d’imposta equivalente alla quota di disavanzo
patrimoniale assunta. Anche in questo caso, i depositanti ottennero una protezione totale, senza
soglie massime, divenendo creditori/depositanti di una delle banche partecipanti al pool. Lo Stato
dovette però rinunciare a significativi gettiti fiscali.
Ancora nel 2012 e nel 2013, benché il FGD fosse già formalmente istituito e regolamentato
sulla base di un sistema di contribuzione principalmente ex post, si optò nuovamente, nel duplice
obiettivo di massimizzare la tutela dei depositanti e minimizzare il rischio per la stabilità sistemica,
per operazioni di sistema fiscalmente agevolate dallo Stato. Quest’ultimo, con un secondo Decreto
Legge, ampliò dapprima l’ambito di applicazione del primo D.L. ai casi di intervento in amministrazione
straordinaria (eliminando il presupposto della liquidazione coatta della banca in dissesto), poi, con un
terzo Decreto Legge, estese la portata dei benefici concessi nonché ulteriormente l’ambito di
applicazione degli stessi ad ogni caso di crisi bancaria tale da giustificare un procedimento di rigore,
benché non ancora adottato. Anche in questi casi più recenti, i depositanti delle banche in crisi non
subirono perdite, sempre grazie ad operazioni straordinarie interne al sistema, rese possibili da aiuti
di Stato (cd. “bail out”).
4.3 Il 2016: la situazione attuale
4.3.1 Il ruolo strategico e la natura del Fondo
Quanto sopra descritto fa emergere che il FGD, ora pienamente effettivo, è solo uno degli
strumenti di tutela dei depositi bancari, quale parte di un più generale e coordinato Sistema di
Garanzia dei Depositanti (brevemente SGD), di livello nazionale, che l’U.E. chiede ai Paesi Membri (e
a San Marino in via pattizia) di apprestare per garantire, con pari effettività, che i depositanti possano
confidare nel celere rimborso dei propri depositi, garanzia che San Marino, sebbene con soluzioni
alternative al paybox, similarmente a quanto avvenuto e sta tuttora avvenendo in altri Paesi europei,
ha in più occasioni, nell’arco dell’ultimo decennio, fornito a tutti i depositanti.
Rispetto alla situazione antecedente il 2016, ora esiste, all’interno di questo Sistema di
Garanzia, uno strumento ulteriore, rappresentato da un fondo a contribuzione obbligatoria ex ante,
costruito applicando meccanismi tipicamente assicurativi (risk based) e ad accumulo progressivo (no
refund), gestito direttamente da Banca Centrale avvalendosi della propria struttura organizzativa ma
106 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
dotato di uno specifico organo di gestione, parimenti interno alla struttura. Il Fondo è un autonomo
patrimonio che, in regime di separatezza rispetto al patrimonio di Banca Centrale e nei limiti dei propri
attivi, concorre alla protezione dei depositanti nei casi di dissesto bancario, con possibilità, in caso di
insufficienza dei mezzi finanziari già disponibili, cumulatesi nel tempo, di imporre contribuzioni
straordinarie alle banche aderenti e/o di chiedere finanziamenti ad altri soggetti, sammarinesi o esteri,
privati o pubblici. In tale ultima eventualità, non avendo il FGD personalità giuridica propria e distinta
da quella di BCSM, sarà la stessa BCSM ad agire per conto ed interesse del FGD, ma in regime di
piena autonomia patrimoniale.
4.3.2 Gli atti normativi
Proseguendo cronologicamente nel percorso tracciato al primo paragrafo della presente
Relazione e arrivando ai giorni nostri, si riportano qui di seguito i principali e più recenti step
normativi:
a) 30 agosto 2016: emanazione del Regolamento n.2016-01 “sul Fondo di Garanzia dei
Depositanti” che, in attuazione dell’art.56 della L.189/2015, allinea la regolamentazione sammarinese
agli standard europei ed abroga il precedente Reg.2011-07;
b) 28 ottobre 2016: emanazione del Regolamento n.2016-03, cd. Miscellanea 2016, che,
tra gli altri, apporta aggiornamenti anche al testo del Reg.2016-01;
c) 9 febbraio 2017: emanazione della Circolare n.2017-01 “sul metodo di determinazione
delle contribuzioni al Fondo di garanzia dei depositanti”, che stabilisce, in linea con i principi della
Direttiva, tempi e criteri di calcolo delle contribuzioni a carico delle banche aderenti al FGD.
Per una più approfondita analisi delle sopra elencate disposizioni, si rinvia alla lettura dei
relativi testi; ciò che in estrema sintesi merita di essere evidenziato in questa sede è che:
1) i provvedimenti sono stati emanati previa adozione di procedure di pubblica
consultazione, con l’assicurazione, da parte dell’OdG, che con le parti più direttamente interessate al
funzionamento del FGD, quali banche e asso-consumatori (cd. stakeholders), il confronto sarebbe
proseguito anche in fase applicativa delle disposizioni ivi contenute, come poi è recentemente
avvenuto anche in sede di determinazione dell’aliquota contributiva;
2) con i provvedimenti di cui sopra, salvo loro ulteriore aggiornamento sulla base dei
riscontri applicativi del 2017 (primo anno di contribuzione delle banche), si intende recepita la
Direttiva europea nei suoi elementi fondamentali quali:
a) il livello obiettivo minimo dello 0,8% dei depositi coperti entro il 2024;
b) l’inammissibilità di talune categorie di depositanti dalla protezione del FGD quando
aventi natura finanziaria o istituzionale;
c) il livello massimo di copertura di 100.000 euro per depositante e per banca;
d) i tempi per il rimborso da 20 giorni lavorativi a scendere fino a 7 giorni lavorativi dal
2024;
e) la possibilità del FGD, in caso di intervento, di ricorrere a contribuzioni straordinarie ex
post dalle banche aderenti o a finanziamenti da soggetti terzi, inclusi altri SGD europei;
f) la contribuzione ex ante, con periodicità annuale, da parte delle banche in misura non
perfettamente proporzionale all’ammontare dei depositi coperti di ciascuna banca ma “corretta” in
base ad un indicatore sintetico di rischio, ossia una sintesi ponderata tra gli indicatori di solvibilità,
leva finanziaria, qualità dell’attivo creditizio, liquidità e redditività, relativizzati sul sistema bancario
sammarinese sulla base di un min-max normalization process.
Relazione Consuntiva 2016 107
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
4.3.3 Gli atti organizzativi
Nel corso del 2016, precisamente alla fine del mese di novembre, il Consiglio Direttivo della
Banca Centrale ha provveduto alla costituzione dell’OdG, previsto dal Regolamento n.2016-01,
nominando a farne parte tre suoi dipendenti.
Quale primo atto, l’OdG neo eletto ha predisposto per il Consiglio Direttivo un piano esecutivo
di progetto (cd. action plan), per individuare e pianificare nel tempo le varie attività necessarie per
l’impianto in BCSM del FGD, per quanto riguarda principalmente:
a) gli adempimenti amministrativi e fiscali (sistema informativo autonomo, contabilità
separata, registri obbligatori da vidimare, regime fiscale da applicare al FGD ecc.);
b) gli aspetti organizzativi interni (inclusione dell’OdG nella struttura esecutiva di BCSM e
definizione delle sue norme interne di funzionamento, implementazione del sistema dei controlli
interni con inclusione del FGD nella sfera dei poteri di controllo del Collegio Sindacale di BCSM e della
Società di Revisione, implementazione del sito internet per una adeguata informazione sul FGD ecc.);
c) le politiche di asset management e cost recovery del FGD, proponendo all’organo
amministrativo, tra più soluzioni alternative, quelle ritenute più idonee.
L’action plan, sottoposto al Consiglio Direttivo a dicembre 2016, ha quindi rappresentato la
road map di progetto che, ad oggi, risulta sostanzialmente rispettata.
4.3.4 I numeri del Fondo al 31 dicembre 2016
Numeri
7 le banche aderenti (in ordine alfabetico Asset Banca S.p.A.; Banca Agricola Commerciale – Istituto Bancario
Sammarinese S.p.A.; Banca CIS S.p.A.; Banca di San Marino S.p.A.; Banca Impresa San Marino S.p.A.;
Banca Sammarinese d’Investimento S.p.A.; Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino S.p.A.)
61.000 circa il numero totale dei depositanti protetti del FGD nelle 7 banche aderenti
1.500 milioni di euro circa il valore totale dei “depositi coperti” dal FGD
5 milioni di euro il valore dei “mezzi finanziari disponibili” del FGD
0,3% circa il valore percentuale della dotazione iniziale del FGD
0,8% il livello obiettivo minimo da raggiungere mediante contribuzioni ordinarie entro il 3/7/2024
20 giorni lavorativi il termine ordinario entro cui il FGD è chiamato a rimborsare i depositanti dalla data di
efficacia della LCA
3 i dipendenti di BCSM che, in quanto membri dell’OdG, sono chiamati ad occuparsi stabilmente, benché non in
via esclusiva, della gestione del FGD
4.3.5 Il Rendiconto 2016
Per il Rendiconto 2016 del FGD, composto da Situazione Patrimoniale, Situazione Reddituale
e Nota Integrativa e corredato da apposite Relazioni del Collegio Sindacale di Banca Centrale e della
Società di Revisione da questa incaricata, si rinvia al Bilancio annuale della Banca Centrale di cui è
parte integrante.
In estrema sintesi si può in questa sede evidenziare che nell’esercizio 2016 il FGD ha
incassato la dotazione iniziale di 5 milioni di euro conferita dall’Ecc.ma Camera, ai sensi dell’articolo
l’articolo 56 della Legge 22 dicembre 2015 n.189, somma accreditata in data 3 ottobre 2016 su
apposito conto aperto presso Banca Centrale.
108 Relazione Consuntiva 2016
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
Tale soluzione provvisoria è stata adottata nell’immediato per garantire un impiego dei fondi
sicuro, liquido e comunque remunerato (tasso di interesse applicato pari a 5 b.p.), considerato che
per il 2016 ogni costo afferente la gestione del FGD sarebbe stato comunque sostenuto da Banca
Centrale, salvo poi definire ed avviare nell’anno seguente – come poi è avvenuto – forme di
investimento più strutturate e remunerative, pur nel rispetto dei vincoli posti dal Regolamento
n.2016-01.
4.4 Visione prospettica
4.4.1 Breve termine: il 2017 e gli obiettivi sfidanti per il sistema sammarinese
Il 2017, quale primo esercizio di contribuzione delle banche e primo anno pieno di operatività
del FGD, sarà fondamentale per mettere a punto gli eventuali ulteriori correttivi da apportare alla
regolamentazione vigente per renderla più rispondente alle peculiarità del sistema bancario
sammarinese e al modello organizzativo interno scelto già nel 2011 dal legislatore nazionale (fondo
patrimoniale autonomo in seno a BCSM) per rafforzare ulteriormente la tutela dei depositanti.
A tale ultimo proposito nel corso del 2017, dopo aver stabilito nello 0,4% dei depositi coperti
l’aliquota contributiva da raggiungere con le contribuzioni ordinarie delle banche a fine giugno,
portando così il valore della dotazione finanziaria del FGD dagli attuali 5 milioni a circa 6,3 milioni di
euro, si dovranno avviare i lavori per individuare, al pari degli altri sistemi di garanzia esteri, dei
meccanismi di finanziamento da attivare al bisogno, ma già configurati, per far fronte con la dovuta
immediatezza agli interventi che si dovessero rendere necessari. Questo problema strutturale di
equilibrio funding/liabilities, e la difficoltà di esplicitare una modalità di finanziamento di emergenza,
sono comuni a tutti i sistemi di garanzia, tant’è che lo IADI (International Association of Deposit
Insurers) ne ha fatto criterio essenziale (n.10) all’interno del Core Principle n.9 (Sources and uses of
funds), principi che poi sono entrati nella stessa Direttiva europea che ispira l’attuale
regolamentazione sammarinese.
Vero è che il livello di copertura ex ante dello 0,4% dei depositi protetti, raggiunto ad appena
1 degli 8 anni di contribuzione disponibili, pone San Marino già a metà del livello obiettivo minimo
fissato per il 2024, obiettivo che pertanto dovrebbe essere raggiunto e superato con largo anticipo
rispetto allo standard europeo, con ciò ponendo San Marino tra i sistemi virtuosi sotto questo specifico
profilo, ma occorre considerare anche il diverso livello di concentrazione del sistema bancario
sammarinese che, da un lato, riduce il numero delle banche potenzialmente passibili di intervento,
dall’altro, riduce anche la possibilità di distribuirvi l’onere mediante contribuzioni straordinarie in caso
di intervento, per la parte non già accumulata nel Fondo.
E’ quindi evidente che, salvo significativi mutamenti nello scenario generale, quali quelli
semplicemente ipotizzati nel paragrafo seguente, questa forma di “previdenza obbligatoria” per le
banche a tutela dei loro depositi, benché sempre più onerosa e benché ricorrano i presupposti di cui
all’art.III.II.1, comma 9, del Reg.2016-01, dovrà verosimilmente proseguire ben oltre la soglia
percentuale dello 0,5%, almeno fino al raggiungimento del maggiore tra lo 0,8% dei depositi coperti
(livello obiettivo minimo regolamentare) e 15 milioni di euro (stock di dotazione iniziale ex ante già
individuata dal legislatore nel 2011).
4.4.2 Medio-lungo termine: i possibili mutamenti dello scenario generale
Stante le valutazioni di cui sopra, un mutamento auspicabile nel medio periodo è la
definizione in sede europea del cd. “terzo pilastro dell’Unione Bancaria”: dopo la vigilanza unica e il
sistema unico di risoluzione bancaria si dovrebbe cioè pervenire al sistema unico di garanzia dei
depositanti, noto come EDIS (European deposit insurance scheme), la cui proposta è stata elaborata
dalla Commissione Europea già a novembre 2015. Occorre tuttavia che, una volta operativo, lo
“schema” venga aperto anche a quei micro-sistemi bancari, quali quello di San Marino, che, pur non
Relazione Consuntiva 2016 109
Banca Centrale della Repubblica di San Marino
avendo sede in un Paese Membro, siano parimenti tenuti al recepimento della Direttiva 2014/49/UE
o comunque abbiano già avviato ufficialmente un percorso di Associazione all’Unione Europea.
L’adesione delle banche sammarinesi ad un sistema di garanzia di livello europeo, coerentemente
all’obiettivo strategico più volte invocato dalle autorità U.E. della ricerca di un level-playing field,
avrebbe infatti anche il vantaggio di rimuovere le difficoltà strutturali di cui sopra, che interessano
anche i paesi membri con sistemi bancari ad alto tasso di concentrazione.
Altro mutamento strutturale dello scenario, potrebbe essere l’ingresso del SGD sammarinese
all’interno di un altro SGD nazionale più ampio o di un gruppo “regionale” di SGD nazionali che, a
parità di regole di funzionamento e contribuzione per ciascun aderente, consentano una maggiore
distribuzione del rischio.
La maggior distribuzione potrebbe essere diversamente raggiunta qualora, all’allineamento
agli standard internazionali e al riconoscimento di tale equivalenza, si accompagni una contestuale
apertura del mercato bancario sammarinese da e verso l’estero e ciò, a sua volta, consenta
l’allargamento del sistema a nuovi operatori, parimenti contribuenti al FGD.
Ultimo fattore esogeno che potrebbe incidere, nel medio/lungo termine, sul funzionamento
del SGD sammarinese è una modifica del quadro normativo nazionale e/o internazionale di
riferimento, che porti progressivamente ad individuare meccanismi di garanzia dei depositanti meno
solidaristici e quindi meno sensibili, in termini di sostenibilità, al numero delle banche aderenti e più
idonei per sistemi bancari ad alta concentrazione.
San Marino lì 2 maggio 2017
Data di elaborazione dell’allegato
San Marino lì 22 dicembre 2017
Data approvazione Relazione Annuale 2016

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