San Marino. Da ‘Il parlante’: la matematica mitizzata fin quasi alla divinizzazione

San Marino. Da ‘Il parlante’: la matematica mitizzata fin quasi alla divinizzazione

SAN MARINO. Grande spazio è stato dedicato  qualche settimana fa da Il Resto del Carlino  alla proposta del Presidente delle Marche Luca Ceriscioli di affidare ad un algoritmo la scelta della migliore collocazione di un ospedale. Perché la matematica dovrebbe restare fuori dai luoghi della politica?

Titolo: Marche, la politica non sa decidere. L’algoritmo sceglie il nuovo ospedale / Il potere dei numeri / Il governatore: troppi doppioni, calcoli matematici per trovare la sede

Il presidente Ceriscioli:   “La tecnologia ci aiuterà Ci aspettiamo risposte precise al millimetro su abitanti e distanze…  è l’applicazione pratica di una nuova tecnologia. È più semplice di quello che appare. Si dà uno schema di partenza con dati precisi: abitanti e tempo di percorrenza per valutare le varie aree indicate per il nuovo ospedale. L’algoritmo dà risposte millimetriche, perché le nuove tecnologie indicano con precisione il tempo di percorrenza di ogni singolo abitante per arrivare al nosocomio“.

Come si è arrivati a tanta esaltazione della matematica nella società attuale? Il tema è trattato nel libro: “Il parlante. Il linguaggio dalla comparsa al web Motore del successo degli umani“, di Marino Cecchetti (ISBN: 1220024228) di imminente pubblicazione. Il libro è in vendita al prezzo di euro 15, con invio a domicilio.  Per modalità e  condizioni clicca: UNILIBRO  (disponibile anche in lingua inglese).

La matematica ha dello strano. E’ funzionale alla scienza, però non è una ‘scienza naturale’ (…). E’ un linguaggio con logica incorporata (…) Non rinnega mai il suo passato (…). Va sempre avanti. Supera a piè pari la caducità delle cose.  Vince il tempo meglio delle piramidi o della Grande Muraglia. “Un’equazione”, una volta scoperta o trovata, “è per l’eternità” (Einstein). «Eternità» è parola grossa. Richiama l’infinito. Ebbene, qualche lustro prima di Einstein, la matematica si era fatta così ardimentosa da ‘imbrigliare’, in qualche modo, anche l’infinito. (…) La questione dell’infinito affascina. La matematica, epitome della creatività cerebrale (Matthias Eckoldt), ha acquisito nei secoli una considerazione via via più rilevante fra gli umani. Fino a staccare qualsiasi altra branca della cultura umana. Bertrand Russell vi vede, addirittura, un qualcosa di “non umano”. La matematica ha continuato a guadagnare posizioni sempre più elevate, tanto che ormai – sulla scia di Russell? – pare che stia sfiorando, in altezza, il piedistallo lasciato vuoto dalla divinità. L’eclisse della divinità è arrivata mentre la scienza, a seguito dell’esperimento sul bosone di Higgs (Cern, Ginevra, 2012), ci va avvertendo che siamo capitati a vivere in un Universo dall’equilibrio piuttosto precario: il crac potrebbe avvenire domattina alle h 6:38:12 oppure fra 4 miliardi di anni. (…) L’uomo si è imbattuto nella matematica quando ebbe bisogno di cominciare a contare le pecore. Adesso, nella società dell’informazione, ne sta facendo un idolo. E lo interroga, questo idolo, come un tempo gli oracoli. Nella veste delle antiche ‘pitie’ – sacerdotesse oracolari – ecco i guru del web, i maghi dell’algoritmo. Cioè persone capaci di dare al computer i giusti comandi per ricavare ciò che vogliono, da diffondere e proporre poi come oro colato. Facciamo il punto. Aumentano in modo esponenziale i dati a disposizione del computer. Cresce vertiginosamente la velocità con cui il computer esplora i dati. Non solo. Il computer ormai è in grado di ‘imparare’, cioè di acquisire ‘autonomamente’ nuovi dati. Non solo. Potrebbe essere in grado di produrre da sé nuove conoscenze. I robot (macchine con computer), dopo aver sostituito gli operai nella catena di montaggio, stanno scalzando i colletti bianchi dalle scrivanie e si apprestano a invadere gli studi dei liberi professionisti. 

Dalla ‘quarta di copertina’ 
Con un approccio divulgativo si rilegge il percorso della civiltà, scegliendo di mettere in particolare rilievo alcune tappe:
– l’alfabeto e lo zero; 
– la separazione fra divinità e natura; 
– la tecnica che dalla ruota dentata dell’orologio medioevale ci ha portati su su fino alla Luna; 
– la logica, gemmata dal sillogismo aristotelico: sta alla base dell’utensile ‘amico computer’.

In quanto parlante l’uomo resta al centro del creato, anche se non più fisicamente come si riteneva prima di Copernico. 
In prospettiva c’è il ‘
robot sapiens’, obiettivo dei recenti progetti sull’apprendimento automatico, ed anche dell’Alfabeto del Pensiero elaborato da Leibniz alla fine del Seicento. Lo potremmo considerare il Sacro Graal del nuovo millennio: lo schiavo perfetto al servizio del parlante, costruito dal parlante stesso.

 

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