Rimini. Un’opera site specific dell’artista Vanessa Beecroft per il nuovo museo d’arte contemporanea

Rimini. Un’opera site specific dell’artista Vanessa Beecroft per il nuovo museo d’arte contemporanea

RIMINI. L’atista contemporanea Vanessa Beecroft lavorerà a uno speciale progetto espositivo artistico, con il coinvolgimento dei ragazzi della comunità di San Patrignano, che sarà collocata negli spazi del nuovo museo d’arte contemporanea, nei Palazzi del Podestà e dell’Arengo. L’artista ha visitato ieri gli spazi, insieme alla cofondatrice della Fondazione San Patrignano, Letizia Moratti.

[c.s.] Prosegue il percorso che vede il Comune di Rimini e la Fondazione San Patrignano al lavoro insieme per un progetto internazionale che unisca la valorizzazione dell’identità storica, culturale e architettonica della città allo sguardo per il contemporaneo, per il futuro e per l’innovazione. Un progetto, che grazie alla raccolta artistica donata a San Patrignano in occasione del 40° anno dalla nascita, prevede la creazione di uno spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea nel cuore del centro storico riminese. Spazio che ieri pomeriggio è stato illustrato a una tra le più apprezzate artiste del panorama internazionale contemporaneo, Vanessa Beecroft, accompagnata ieri a Rimini dalla cofondatrice della Fondazione San Patrignano, Letizia Moratti. Proprio Vanessa Beecroft lavorerà a uno speciale progetto espositivo artistico, un’enorme opera inedita site specific creata coinvolgendo i ragazzi della comunità di San Patrignano e realizzata grazie al supporto materiale di Ceramiche Gatti, che sarà collocata negli spazi del nuovo museo d’arte contemporanea, nei Palazzi del Podestà e dell’Arengo.

“Credo fortemente nell’idea che i palazzi antichi si debbano nobilitare ad uso contemporaneo – ha sottolineato Vanessa Beecroft durante l’incontro con in Residenza Comunale – Sono convinta che si debba eliminare la nostalgia del passato che va invece riproposto ex novo. L’Italia può intraprendere questo percorso perché è piena di vita, di energia”. “Mio padre è inglese, ma sono cresciuta in Italia – ha raccontato Beecroft – Sono stata educata visitando musei e luoghi d’arte, non ho mai avuto contatti con la dimensione pop, con la televisione. E dopo la formazione accademica ho deciso di ricongiungermi col mio ‘essere anglosassone’ emigrando negli Stati Uniti, catapultandomi in una realtà dove tutto è molto più accentuato e criticato. Mi piace lavorare con l’umano, l’ho fatto con le performance e lo farò anche in questo progetto, un lavoro contemporaneo e antico allo stesso tempo”.

“Abbiamo inserito due splendidi palazzi storici del centro storico nella traiettoria di cambiamento complessivo e di sviluppo della città – sottolinea il sindaco Andrea Gnassi – decidendo attraverso la sinergia con San Patrignano di dare vita ad un museo dedicato al contemporaneo che sarà dinamico, aperto, in divenire. Abbiamo messo insieme due fattori straordinari, la città da una parte e una realtà unica come San Patrignano dall’altra, come chiave di riscatto sociale e della comunità”.

Letizia Moratti ha inoltre ribadito come la Fondazione San Patrignano creda “tantissimo in questo progetto che è strategico per diverse ragioni e che sta coinvolgendo artisti, galleristi, collezionisti nel donare le proprie opere alla Fondazione. Ho avuto il piacere di rincontrare sulla mia strada Vanessa Beecroft, con cui avevo lavorato a Milano e che già ha donato una sua opera iconica a San Patrignano. La bellezza è un elemento fondamentale nel percorso di recupero dei ragazzi e questo progetto ne è uno straordinario esempio”.

Vanessa Beecroft è tra gli artisti contemporanei che hanno contribuito attraverso le loro opere alla collezione d’arte della Fondazione San Patrignano che costituirà il fulcro dello spazio espositivo consacrato all’arte contemporanea che sarà allestito nei Palazzi del Podestà e Palazzo dell’Arengo.

Vanessa Beecroft – Nata a Genova il 25 aprile 1969, fin dagli esordi Vanessa Beecroft ha posto come elemento essenziale di tutta la sua ricerca il corpo, in particolare quello femminile, che viene letto e interpretato utilizzando come mezzo artistico d’elezione la performance. I suoi eventi performativi si strutturano attraverso coreografie di corpi femminili nudi che vanno a comporre tableaux vivants, ma anche tramite la fotografia, la scultura e il video. Le sue performance hanno spesso al centro temi quale desiderio, la moda, la bellezza e sofferenza, l’estetizzazione della realtà e l’ossessione della perfezione.

Dopo gli studi di pittura all’Accademia Linguistica di belle Arti di Genova, Vanessa Beecroft sposta i propri studi verso l’ambito scenografico, seguendo un corso all’Accademia di Belle arti di Brera, a Milano. Nel 1993 esordisce a Milano con la sua prima performance, nella galleria Luciano Inga-Pin e, sempre a Milano, nel 1994 inaugura la sua prima personale alla Galleria Fac-Simile. Oggi rappresentata in Italia dalla Galleria Lia Rumma, Beecroft che attualmente vive e Lavora a Los Angeles ha esposto il proprio lavoro e ha creato le sue opere site specific in alcuni dei più importanti musei e gallerie del mondo.

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