L’Informazione di San Marino: Caso titoli, Fondiss e Npl Delta “Si sono dette troppe inesattezze” / Morganti “Andando ad estirpare le erbacce degli interessi di certe categorie di persone si sono scatenate le ire dell’inferno
SAN MARINO. I denari investiti non sono quelli del Fondiss, i titoli “spazzatura” non sono spazzatura, gli Npl di Delta non sono oggetto di asta da questi giorni, ma da oltre un anno e mezzo e, nell’ambito della attività della Sgcd (Società Gestione Crediti Delta), vede interessate altre decine di banche oltre a Carisp. Dati di fatto che nell’ultima seduta del Consiglio sono stati ribaditi.
“C’è una questione sulla quale è stata detta una marea di inesattezze, a partire dal Fatto Quotidiano. Per pagare questi titoli non sono stati usati i soldi del Fondo Pensione, questo lo possiamo dire con tutta certezza e tranquillità. Che sia stata utilizzata della liquidità di Banca Centrale è ovvio, ma non sono stati usati i Fondi Pensione tant’è che si può fare una verifica, e la possono fare ovviamente gli enti e le commissioni apposite: se vanno a verificare il conto corrente dei Fondi Pensione depositati presso Banca Centrale, questo conto non ha subito nessuna azione di diminuzione. Questo cosa significa? Che non sono stati utilizzati quei fondi. Decade quindi anche l’accusa fatta alla maggioranza e al Governo di avere approvato un Decreto Legge per 11 giorni… ma in quegli 11 giorni non è successo niente di speciale o di grave utilizzando quella norma legislativa”.
A ribadire il concetto, dopo che nei mesi scorsi era intervenuto due volte lo stesso comitato amministratore di Fondiss ad assicurare che nessun investimento era stato fatto con in fondi pensione, è stato il Capogruppo di Ssd, Giuseppe Morganti. In più, venerdì scorso, è intervenuta con una nota lapidaria Via del Voltone, sottolineando che da quei titoli la Banca Centrale non ha subito “alcun danno economico”, citando l’esito di una perizia che Bcsm ha affidato alla società di “elevato standing” internazionale, Kpmg. (…)