Rimini. Non era un’aggressione razzista: coppia condannata per la lite sul bus

Rimini. Non era un’aggressione razzista: coppia condannata per la lite sul bus

Andrea Rossini – Corriere Romagna:  Non era un’aggressione razzista: coppia condannata per la lite sul busDonna senegalese incinta offesa e spinta da due fidanzati italiani: lui voleva borseggiarla, lei noUn anno e sei mesi all’uomo e dieci mesi alla compagna assolta dal furto, ma non da lesioni e minacce

RIMINI. Un anno e sei mesi di reclusione per lui, dieci mesi per lei. E’ la doppia pena inflitta ieri dal giudice Angelo Capodimonte, con rito abbreviato, alla coppia di presunti borseggiatori accusati di furto pluriaggravato del telefonino, lesioni e minacce gravi ai danni di una donna trentanovenne senegalese incinta di sei mesi, all’interno del bus della linea 11. L’episodio, risale al 17 agosto 2017, ebbe una notevole rilevanza anche perché inizialmente si era pensato a un’aggressione razzista. Gli aggressori, nel colpire la malcapitata signora, avevano fatto ricorso a espressioni ingiuriose legate alla sua appartenenza etnica e al colore della pelle. In particolare l’avrebbero pestata all’urlo di «Negra di m… torna al tuo paese… »; «Ti faccio abortire negra di m… »; «Vai via negretta di m… io ti ammazzo». Le indagini hanno però circostanziato meglio il quadro della vicenda e, alla fine, l’aggravante specifica non è stata contestata. Gli imputati, Gabriele Miele, 23 anni, casertano, e la compagna Alessia Mucci, 20 anni, per l’accusa avrebbero provocato la lite, sfociata in colluttazione, a mo’ di pretesto per nascondere agli occhi dei testimoni il loro reale obiettivo (il borseggio) e tentare di ottenere l’impunità. (…)

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