San Marino. Multe: Giovanni Zangoli ne parla con Renzi (Esteri)

San Marino. Multe: Giovanni Zangoli  ne parla con  Renzi (Esteri)

SAN MARINO Contravvenzioni a sammarinesi e a soggetti esteri, in gran parte italiani: un tema di interesse affrontato da Giovanni Zangoli sul mensile SUPER  mette in luce la mancanza di una concreta applicazione di procedure concordate fin dal 1939.

Sono state undicimila le contravvenzioni appioppate sulle strade del Titano nel 2017 secondo il rapporto della Polizia Civile, per un ammontare di 600.000 euro, metà delle quali a soggetti esteri. Ed è proprio su quest’ultima metà che sorge un dubbio sulla par condicio tra San Marino e Italia in fatto di riscossione effettiva delle multe elevate sui due fronti. Per i sammarinesi beccati in fallo sul versante italiano non c’è scampo, la multa prima o poi arriva. Solo per citare la realtà a noi più vicina si parla di circa cinquemila contravvenzioni elevate solo dalla polizia municipale di Rimini per i verbali relativi agli anni 2013-2014. Senza contare i verbali di Carabinieri, Polstrada e quelli di Comuni confinanti, Coriano e Riccione in primis. Malgrado le lungaggini burocratiche tra i due Stati le notifiche delle sanzioni sono già in corso, anzi qualche verbale a quanto pare è già stato pagato da automobilisti targati RSM. Il dubbio è se il grosso delle contravvenzioni fatte agli italiani sul Titano venga pure pagato, almeno in tempi ragionevoli. La Segreteria di Stato per gli Affari Esteri parla di tema ormai annoso quello della reciprocità nella riscossione delle contravvenzioni, appunto, e «ad oggi – precisa il Segretario Nicola Renzi – c’è l’intenzione di approfondirne le modalità attraverso un confronto più serrato con le competenti autorità italiane»

A livello normativo come stanno le cose? «La Convenzione Italo-sammarinese di amicizia e di buon vicinato del 31 marzo 1939 prevede espressamente per gli artt. 28,36 e 37 le modalità di riscossione e l’assistenza amministrativa richiesta dalle Parti in tale materia. Risultano agli atti di questa Segreteria – aggiunge Renzi – corrispondenze ininterrotte soprattutto a partire dal 1989 allorquando venne prospettata l’adozione di una procedura tendente ad assicurare l’appropriata esecuzione dei disposti della Convenzione Italo-sammarinese; le procedure concordate non hanno mai trovato concreta applicazione».

Così il dubbio sulla reciprocità rimane aperto, anzi apertissimo.  «La questione ripetutamente è tornata di attualità, ma ancora oggi permane una sorta di sbilanciamento tra le modalità di riscossione di sanzioni elevate a cittadini sammarinesi e le omologhe elevate a cittadini italiani». A quest’ultimo riguardo il Segretario Renzi precisa che  «vige tutt’ora una procedura che esula dai contenuti delle Note del 1989, più volte risollecitati e che prevedevano, tra l’altro, da parte italiana specifiche modalità di riscossione di sanzioni amministrative elevate ai propri cittadini; una procedura – quella odierna – che non permette di assicurare il puntuale ottenimento di quanto compete alla parte sammarinese».

Come se ne esce?

Leggi l’intero articolo di Giovanni Zangoli

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