San Marino. Pianello stracolmo per lo sciopero, raffica di critiche su governo e Bcsm

San Marino. Pianello stracolmo per lo sciopero, raffica di critiche su governo e Bcsm

SAN MARINO. La Serenissima: Pianello stracolmo per lo sciopero, raffica di critiche su governo e Bcsm

All’appello “Uniti per il Paese”, i cittadini hanno risposto con una grande partecipazione: Piazza della Libertà era stracolma ieri mattina per lo sciopero generale promosso dalla Centrale sindacale unitaria. Un serpentone colorato di migliaia di persone, racconta lo stesso sindacato in una nota, ha attraversato le vie del centro storico di Città con bandiere e striscioni, in una grande dimostrazione di unità, libertà e democrazia. Lavoratori di tutti i settori privati e pubblici, pensionati, ma anche studenti, disoccupati e tanti cittadini, hanno dato alla politica una forte lezione di unità per il Paese. Una grande partecipazione, dunque, che i lavoratori hanno as- sicurato con forte spirito di libertà e dignità, vanificando le pressioni e i tentativi di ostacolare l’adesione allo sciopero in molti uffici della Pa con circolari intimidatorie, e in qualche caso anche nel settore privato. (…)

MONTANARI – Il segretario Cdls, Gianluca Montanari, ha messo subito in chiaro che “siamo scesi in piazza non per litigare ma per farci ascoltare. Il nostro mestiere non è sostenere o far cadere governi, ma trovare le soluzioni alle tante emergenze che pesano sul Paese. Da 16 mesi è andato in scena un confronto con il governo assolutamente generico e di facciata. Un finto confronto, scandito da decreti che cambiano in maniera sostanziale la vita delle persone, le regole, i diritti e gli stipendi di chi lavora”. (…)

Sulle banche, il segretario Cdls è stato molto netto: “È indispensabile che partano le azioni di responsabi- lità verso chi ha causato la crisi e la montagna di crediti inesigibili. AN ora una volta non possono essere chi lavora nelle banche a pagare il conto di guai combinati da altri”.


TAMAGNINI – “Siete aN ora in tempo per ritirare laVtassa patrimoniale e aprire un vero confronto” ha invece esclamato con forza il segretario generale Csdl, Giuliano Tamagnini, rivol- gendosi alla maggioranza. “Vogliamo tutta la verità sui 534 milioni di debito, che andrebbero a sommaRsi ai 330 milioni di debito consolidato dello Stato, derivati dal caso Delta; vogliamo sapere come e da chi è stato causato, e se è stato fatto tutto il possibile per recuperarlo – ha mandato a dire Tamagnini sul caso Cassa di Risparmio -. Alcuni del CdA di Carisp, che si è dimesso pochi giorni dopo aver votato il bilancio di Cassa di Risparmio con questo enorme debito, a quanto emerge dalle indagini sulla vicenda titoli, avevano contatti con la cricca che tramava contro il Paese!
(…)

Sulla disdetta dei contratti integrativi delle banche, Tamagnini la pensa così: “È inaccettabile. Nessun datore di lavoro, di nessun settore pubblico o privato che sia, può decidere di disdire un contratto, senza al contempo aprire la trattativa per il suo rinnovo. Senza contratto si aprono le porte alla barbarie e all’assenza di diritto. Colgo anche l’occasione per sollecitare l’avvio del confronto con le controparti per la definizione dei contratti di lavoro scaduti da tempo; non solo quello della Pa, fermo da oltre 8 anni, ma anche di alcuni settori privati”. (…)

Questa è una foto di repertorio relativa ad una manifestazione sindacale e in generale di protesta sul Pianello. Vedi anche le foto della manifestazione del 2013 in occasione della contestata riforma fiscale.  Si ebbe un vero e proprio assedio al Palazzo Pubblico, con segretari di Stato in fuga dal tunnel segreto

 

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