San Marino. In un anno 607 lavoratori in più nel settore privato

San Marino. In un anno 607 lavoratori in più nel settore privato

SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato della Segreteria di Stato per l’Industria con i dati economici diaprile. 

[c.s.] Anche i dati del mese di Aprile confermano la tendenza positiva della nostra economia.
Nel settore privato sono 15.644 i lavoratori dipendenti, contro i 15.037 di Aprile 2017: un incremento di 607 unità, che corrisponde ad una crescita dell’occupazione del 4,03% in un solo anno. Dati che migliorano ancora il trend occupazionale registrato nei primi 3 mesi del 2018 e mostrano una dinamica di crescita dell’economia significativa, che molti altri Paesi faticano a registrare.
Sono risultati ancora più significativi se guardiamo ai dati sulla disoccupazione. Se infatti il dato sulla disoccupazione totale si mantiene più basso di 34 unità rispetto ad Aprile 2017, è il dato sulla disoccupazione in senso stretto (quella che indica le persone immediatamente disponibili al lavoro, escludendo quindi ad esempio le persone che si iscrivono solo a specifiche liste come quella per il lavoro nella PA) a mostrare una performance estremamente importante: il dato di Aprile 2018 (949 disoccupati) è più basso di 146 unità rispetto a quello di Aprile 2017 (ed il tasso di disoccupazione in senso stretto passa al 5,67% contro il 6,59% di un anno fa).
Il tutto mentre aumenta il tasso di occupazione interna (68,21% contro il 67.76% di Aprile 2017).
Come diciamo sempre, sono dati da analizzare con attenzione e prudenza, dato che sono calcolati su base mensile e quindi tengono conto di trend che non sono uguali tutti gli anni. Magari nei prossimi mesi potrebbero esserci dati meno positivi, che andranno parimenti analizzati con la medesima attenzione e prudenza.
Ma se guardiamo al trend dei primi 4 mesi del 2018, ci sono indubbiamente elementi positivi su cui ragionare nel cercare di interpretare come sta andando la nostra economia; ovviamente, d’altro canto, i numeri dei disoccupati, pur in calo importante, sono ancora elevati e richiedono misure ulteriori di stimolo. Sia sul fronte della domanda che dell’offerta di lavoro, sono in dirittura d’arrivo provvedimenti importanti.
Sul fronte della domanda, dopo il necessario confronto in Commissione per il Lavoro nell’ambito dei nuovi ruoli che per essa la Legge Sviluppo ha previsto, sarà emesso entro la fine di Giugno il Decreto per gli incentivi all’assunzione di donne e over-50. Categorie che, come mostrano i dati, faticano di più a collocarsi e per le quali la Legge di bilancio 2017 aveva previsto queste misure ad hoc. Si lavorerà su quanto la Legge Sviluppo già prevede per l’assunzione di categorie deboli, ampliandone la portata in modo da riconoscere contributi economici importanti alle imprese che assumeranno lavoratori e lavoratrici over-50 e donne che cercano lavoro part-time, oltre alle categorie già oggi previste (come disoccupati di lungo periodo, donne al rientro dall’aspettativa post partum o invalidi).  Ragioneremo nella seduta della Commissione Lavoro, convocata per Venerdì prossimo, sulla possibilità di ampliare ulteriormente il pacchetto degli incentivi e le categorie coinvolte.
Sempre sul fronte della domanda, si lavora per cercare di attrarre nuove imprese. Accanto al Decreto per la liberalizzazione del commercio emesso il 30 Aprile scorso, che ha previsto l’eliminazione dei vincoli per la costituzione di imprese di proprietà di non residenti, la prossima settimana verrà emesso il Decreto per la forte riduzione dei settori in cui è previsto il nulla osta del Congresso di Stato per poter operare. Dei circa 20 settori “protetti” oggi previsti, ne rimarranno circa 9, e solo nelle aree di mercato veramente sensibili come i monopoli naturali (acqua, luce, gas, ecc…), le armi, la sicurezza privata, la filatelia, ecc…
Ma ci sono in ballo provvedimenti molto più profondi e sostanziali, su cui stiamo lavorando e di cui parleremo nei prossimi mesi. Liberalizzare l’economia facilitando la nascita di imprese è una chiave di volta fondamentale per avere più posti di lavoro.
Infine sul fronte dell’offerta di lavoro, entro la fine del 2018 dovrà essere completata la nuova struttura degli uffici amministrativi con l’avvio dell’operatività dell’Ufficio Attività Economiche, che fungerà da Sportello Unico per l’Impresa, e della nuova sezione Politiche Attive del Lavoro presso il Cfp, che fungerà in un certo senso da Sportello Unico per i lavoratori. Si parte in questi mesi con tutta la necessaria attività di formazione degli operatori dell’Amministrazione, in modo che sia ben preparata a fornire un servizio professionale ed efficace di orientamento, analisi dei profili professionali, tutoraggio ed accompagnamento individualizzato dei lavoratori disoccupati verso una nuova occupazione. Un lavoro, anche questo, da svolgere in stretto coordinamento con le parti sociali all’interno della Commissione per il Lavoro, che richiede del tempo per la messa in pratica e che darà frutti importanti già nel 2019.

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