Le cosiddette gambe a “cartina geografica “ sono una problematica estetica che affligge un gran numero di donne, dalle giovani alle più adulte. Alla base della formazione delle vene varicose e della rottura dei capillari vi è sicuramente una predisposizione genetica che espone ad una insolita fragilità della parete dei vasi sanguigni. Il fumo, la scarsa attività fisica (la contrazione muscolare è fondamentale per il ritorno venoso e lo “ vuotamento” delle vene), ed un’alimentazione scorretta possono aggravare la situazione velocizzando il decorso di questo fenomeno. Le pareti dei letti vascolari sono dunque destinate a “cedere” nel tempo fino ad una dilatazione del vaso stesso o alla peggio ad una sua rottura, come nei casi dei vasellini di minor calibro, ovvero i capillari. Il risultato antiestetico che ne deriva è visibile soprattutto a livello degli arti inferiori, maggiormente sottoposti a stress meccanico, dovendo sostenere l’intero peso del corpo, e sede di un ritorno venoso che deve sfidare una maggiore forza di gravità. Ne derivano dilatazione dei vasi ed accumulo di sangue refluo all’interno di essi, così che essi si dilatano per un meccanismo che si autoalimenta. Oltre alla problematica estetica, il ristagno di sangue predispone alla lunga alla formazione di trombosi venose degli arti inferiori, costituendo perciò un fattore di rischio per chi ne soffre.
Fino a qualche tempo fa la soluzione per la chiusura di capillari e vene degli arti inferiori era iniettarvi sostanze che potevano però essere dannose localmente. Un metodo moderno e meno invasivo consiste, invece, nell’uso del laser, la cui luce viene assorbita, sottoforma di energia, dal colore rosso dell’emoglobina. Grazie a ciò il vaso si chiude. Sono sufficienti 3-4 trattamenti per la chiusura e scomparsa delle venuzze rosse e blu delle gambe. I trattamenti sono mensili. Con lo stesso metodo vengono trattate anche le vene varicose, il cui tono originario viene riacquistato dopo ogni trattamento. Oppure si arriva alla chiusura della vena stessa, risparmiando alla paziente l’intervento chirurgico.
Dopo ogni seduta occorre indossare calze contenitive ( 40 denari) per facilitare la chiusura di vene e capillari. Durante il trattamento si percepirà del fastidio, ma facilmente sopportabile.
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